E’ il solito vizietto forse di qualche “genio della lampada” nostrano, gli habitué delle buone idee ma buttate come carta straccia al vento; e neanche nei preposti cestini della rumenta.
Oggi vi parlo della Polizia turistica che, non appena l’ho vista programmare in Italia ho pensato: “Toh, finalmente qualcosa di valido e d’innovativo”.
Poi, dopo aver “studiato” il come l’han fatta, l’hanno organizzata e partorita, beh; che dire (?), probabilmente sarebbe meglio non dire, ma invece “criticando costruttivamente” lo dico (ettepareva).
‘Na pena che di peggio non si può, almeno per me.
Certo che l’impatto visivo, all’occhio del turista, sarebbe di sicuro successo ... però se questi fossero destinati nei punti strategici (punti d’arrivo o ... ) e chissà se in verità già lo fanno, oppure se …
Non credo!
Credo piuttosto che se ne vadano in giro per la città a dare dei buoni consigli e dei suggerimenti agli sperduti turisti alla moda “itinerante” degli uffici d’informazione.
Ma allora perché chiamarla Polizia s’è soltanto un ragguaglio o un’indicazione?
Altri l’hanno pensata così (vedi Sardegna): “Divisa chiara, preferibilmente bianca, in giro su auto elettriche a zero impatto ambientale, iPad sotto il braccio. Li immagina così, tecnologicamente avanzati e sorriso rassicurante, l'assessore Luigi Crisponi: sono gli agenti di polizia turistica, figure virtuali che potrebbero presto diventare reali per vigilare su prezzi, abusi e affitti in nero. Angeli custodi di chi è in vacanza, ma anche di un'immagine della Sardegna che appare sempre più sbiadita”.A parlare di loro è il decreto legge della presidenza del Consiglio dei Ministri, datato 13 dicembre 2010.
Quindi come al solito si bada di più alla forma esteriore che alla sostanza!
Quindi come al solito si bada di più alla forma esteriore che alla sostanza!
C'è scritto che per migliorare l'offerta e garantire assistenza sempre adeguata, può essere utile istituire nuclei di polizia turistica, e se non erro dovrebbero esserci anche delle sovvenzioni europee per costituire l’ambaradan.
Però non le ho trovate.
Ci vorrebbe qualcuno che in queste cose se n’intendesse un po’ più di me, anche perché questo non è proprio il mio pane migliore.
Comunque sia, con l’aiuto europeo o eventualmente senza neanche quello italiano, la Polizia turistica si potrebbe autonomamente gestire sotto l’aspetto finanziario, ma non certamente con quelle causali sopra descritte, bensì con l’aggiunta di alcune cosette di qualità che non sto qui a dire anche perché sarebbe tempo perso, e “sovente” qualcuno di certi consigli scritti sul blog e anche descritti, se n’appropria facendoci anche la sua bella figura.
E qualche caso (sovente) l'abbiamo già.
E qualche caso (sovente) l'abbiamo già.
E poi quei “professoroni” sanno già tutto e quindi non hanno certamente niente da imparare da me.
Però e pertanto, ben vengano i controlli sui prezzi o gli abusi in generale a cui soventemente sono incolpevole causa i turisti in generale in ogni dove sul suolo italiano, ma la peculiarità e l’esperienza?
Ma non sarebbe bastato copiare un po’ di qua e un po’ di la quello che succede nel mondo dove già ci sono queste figure di Polizia, e magari farne un bel frappé più concreto e produttivo?
A noi italiani non manca di certo la fantasia e il sapercela cavare in qualsiasi evenienza.
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Mentre invece (probabilmente) saranno solo delle nuove spese e non produttive, “forse” per qualche sistemazione lavorativa per taluni o tal’altri che hanno vinto un bel concorso; gente a cui se poi chiedi a cosa corrisponde il primo numero delle camere degli alberghi … campa cavallo.
Si, ma cosa c’entra quel numero lì?
C’entra, eccome se c’entra!
Che "stage" faranno per essere in grado di capire cos'è il giusto o quello sbagliato per il turismo?
Saranno influenzati da opinioni personali o seguiranno un andazzo comune e orientato alla produttività (qualità) del futuro?
Quali regole (Leggi, Decreti o ... ) dovranno seguire?
E poi che cosa esamineranno (?), ma soprattutto chi sarà in grado di dire loro il come si fa e il che cosa si controlla?
Forse che il capo della Polizia locale o il Resp. del settore avrà delle grandi conoscenze nel e sul turismo per indirizzarli nel lavoro migliore?
Che "stage" faranno per essere in grado di capire cos'è il giusto o quello sbagliato per il turismo?
Saranno influenzati da opinioni personali o seguiranno un andazzo comune e orientato alla produttività (qualità) del futuro?
Quali regole (Leggi, Decreti o ... ) dovranno seguire?
E poi che cosa esamineranno (?), ma soprattutto chi sarà in grado di dire loro il come si fa e il che cosa si controlla?
Forse che il capo della Polizia locale o il Resp. del settore avrà delle grandi conoscenze nel e sul turismo per indirizzarli nel lavoro migliore?
Quindi per quel che vale la mia opinione, che manco a dirlo la dico per “criticare costruttivamente”; l’è sempre tutto sbagliato e l’è tutto da rifare.
Cavolo, l'idea è buona ma ci vogliono dei professionisti di lunghissimo corso e con sotto, due bocce così, altro che i soliti ... vabbè avete capito!
Cavolo, l'idea è buona ma ci vogliono dei professionisti di lunghissimo corso e con sotto, due bocce così, altro che i soliti ... vabbè avete capito!
che dite, la polizia turistica sta anche presidiando i palloni gonfiati in Russia? sembra che con il vento si stiano trasformando in mongolfiere e dirigibili...con signore che cadono per terra...qualcuno ha qualche immagine della promozione turistica italiana a Mosca? solo voci?
RispondiEliminama poi, dalla Russia, non attendiamo i turisti con i soldi,o invece quelli che passeggiano per le vie di Mosca e che visitano i palloni gonfiati...? io non ci vedo proprio chiaro....ne avete già parlato su questo blog?
grazie
@Anonimo
RispondiEliminaEh no caro anonimo/a, non ci lasciamo sfuggire proprio niente (credo) e tantomeno quel buon mercato che dovrebbe provenire dalla Russia.
Recentemente la stampa dell'Enit ha parlato di "Italy comes to you" come di un grande successo: 40 ingressi al minuto per un totale di 11 mila presenze in poco tempo nel padiglione italiano (la palla bianca nel parco Sokolniki,).
Credo però che in contemporanea ci fossero state anche delle altre manifestazioni (per esempio il 26 agosto) a carattere nazionale turistico russo e quello dell'inaugurazione della stessa Fiera (poi, se non sbaglio, c'era anche del Made in Italy con delle scarpe eccetera eccetera); staremo a vedere se questi numeri sono pertinenti solo all'Italia o ...
Infatti sono in attesa da amici Russi di alcuni filmati che riprendono o riprenderanno l'avvenimento.
Però c'è un però, e vale a dire che (anche se non certamente a grandi valori) l'Enit si sta muovendo un pò meglio di prima, ma non vorrei esagerare in questa mia dichiarazione.
Anche perchè non appena l'ho scritto sul blog su di un commento, mi sono arrivate parecchie e-mail che "cortesemente" mi dicevano MA CHE STAI A DI'.
Vabbè, la maggior parte sono di conoscenti e amici che ovviamente lavorano nel settore da molti anni, per cui nulla di così grave; si scherza e ci si gioca. Ma per dirtela in breve vorrei veramente che il PR diventasse un "campione di marketing" anche se qui ne ho "sparato" a dozzine contro ... ma solo per essere costruttivo e fargli capire che certe dichiarazioni non sarebbero mai passate in cavalleria.
Sai chemmefrega "personalmente" se questi ci sono o ci fanno?
In fondo chi beneficia di un suo (e di MM) buon lavoro siamo anche noi.
O no?
Tu hai dei consigli?
:-)
@Ardoino
RispondiEliminaQuesta volta niente suggerimenti per la Polizia Turistica?
:)
A me pare una vera str... a.
RispondiEliminaIn Italia abbiamo carabinieri, polizia, guardia di finanza, guardia costiera, polizia municipale.
Che altro serve?
Ok, c'è il problema della lingua, ma questo lo risolvi facile facile con un call center tipo Easy Italia ed un numero unico e semplice da ricordare e diffondere.
Fai chiamare il turista (gratis!!) da cellulare, dal call center fanno intervenire chi di dovere, e quando quelli arrivano si coordinano via cellulare con il call-center in conversazione a tre ed in tempo reale.
Meglio investire in mezzi, che in altre persone, imho.
Il punto è che, per questo genere di cose, per i piccoli reati e le truffe, è un continuo scaricabarile per via degli aspetti burocratici connessi e, in svariati casi, c'è pure tolleranza e connivenza tra "locali".
Ho avuto una certa illuminante esperienza personale con i CC in Sardegna, a Cala Ginepro, durante una vacanza, tre anni fa, ed ho immaginato se, al mio posto, ci fosse stato un turista straniero (sic!).
@frap
RispondiEliminaL'ipotesi era quella che finalmente effettuassero il controllo qualità.
Cosa che era spettante alle Province e che invece "nessuno" ha mai visto.
E di qualità, quella vera, ce n'è di bisogno in una maniera esagerata ... se poi la paragoniamo al prezzo, che dire?
;-)