martedì 13 settembre 2011

L'importanza degli Ostelli della Gioventù nel turismo

Uno degli strumenti fondamentali per lo sviluppo del turismo sociale, ed in particolare di quello giovanile, in tutto il mondo è rappresentato dalla rete degli ostelli della gioventù.
L’unico socio italiano dell’organizzazione internazionale IYHF è l’AIG.
L’AIG –Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, nata nel 1945 è ente morale dal 1948, ente assistenziale dal 1959 e ente di promozione sociale dal 2000.
Ha carattere nazionale ed  è senza fine di lucro, dei suoi organi centrali fanno parte di diritto rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero in cui è incardinato il Dipartimento del Turismo.
IYHF, conosciuta anche come Hosteling International, è membro con status consultivo dell’Unesco e raggruppa 59 associazioni nazionali e altre 31 organizzazioni accreditate, ciascuna delle quali competente per il funzionamento degli ostelli della sua area, pertanto organizza una rete di 5.000 ostelli nel mondo con circa 35 milioni di pernottamenti annui.
Peraltro AIG è anche membro effettivo di Federalberghi. 

AIG è presente in tutta Italia e gestisce oltre 100 ostelli e conta circa 50.000 soci annui.
AIG, essendo senza fine di lucro, pratica tariffe estremamente vantaggiose ma ha la necessità di operare al di fuori di una normale concorrenza di mercato, ottenendo strutture in comodato od in concessione da enti pubblici e da benefattori.
Non è infatti pensabile che possano essere ristrutturati e gestiti ostelli della gioventù con le stesse logiche con cui si affittano locali ad uso ufficio di proprietà pubblica. Eppure quello che sta succedendo è proprio questo, per cui mentre da un lato si manifesta una diffusa preoccupazione per il rallentamento del sistema turistico italiano ed in particolare per la mancanza di attrattiva ...

Tab.11 Analisi dei pernottamenti totali di stranieri negli ostelli della gioventù italiani suddivisi per
nazioni di provenienza.

... dell’Italia per chi ha un budget di spesa turistica ridotto, d’altro lato gli ostelli della gioventù non vengono più incentivati. Se l’amministrazione pubblica o un ente locale mette a bando la destinazione di un immobile sulla base di un canone di affitto, sicuramente detto bene sarà acquisito da un’organizzazione con fine di lucro che lo destinerà agli scopi il più profittevoli possibile. È per questa ragione che, come si vede dalle tabelle che seguono, il numero dei pernottamenti totali negli ostelli della gioventù tende ad una discesa o stabilizzazione.

La Tab.11 evidenzia il trend dei pernottamenti di giovani stranieri nel periodo 2003-2007. 
Possiamo vedere che il trend è sostanzialmente negativo. Sarebbe però semplicistico interpretare questi dati con una minore appetibilità dell’Italia, anche collegata all’aumentato valore dell’euro e all’aumento generalizzato dei prezzi.
Invece i dati che seguono, che pubblichiamo in esclusiva, ci dimostrano che il trend non positivo delle presenze di stranieri negli ostelli della gioventù italiani deriva prevalentemente dalla scarsa ricettività, soprattutto nelle città a maggiore vocazione turistica.
Infatti possiamo vedere che nel 2007 sono state respinte per mancanza di ricettività più di 90.000 prenotazioni che avrebbero prodotto quasi 500.000 pernottamenti.
Questi dati non sono ipotetici, ma vengono dal sistema informatico dell’IYHF e pertanto si riferiscono a giovani che, non avendo trovato la disponibilità sulla base della propria richiesta, probabilmente non hanno indirizzato il loro pernottamento verso un altro tipo di alloggio, ma verso u’altra nazione o località.
È solo il caso di far notare che l’indotto economico di 500.000 pernottamenti accompagnati da quasi 100.000 trasporti è di centinaia di milioni di euro, che da soli producono direttamente o indirettamente imposte pari a circa la metà dell’importo.
Pertanto investendo ogni anno alcune decine di milioni di euro nel costruire nuovi ostelli, si avrebbe la matematica certezza di un immediato ritorno dell’investimento pubblico, già solo con le 
imposte relative al loro utilizzo.
Analizzando con più attenzione le tabelle si vede che l’emergenza (circa 400.000 mancati pernottamenti sui circa 500.000 del 2007), si riferisce a Venezia, Roma, Milano, Firenze e Napoli.
Comunque è evidente che 14.000 mancati pernottamenti per Bergamo, 11.000 per Lucca o 12.000 per Alghero costituiscono una significativa perdita per questi centri turistici.
Per non parlare del fatto che questo dato ufficiale evidenzia i mancati pernottamenti nelle sole località in cui esista un ostello, pertanto sono del tutto invisibili le possibili richieste rivolte a località in cui gli ostelli non ci sono come gran parte del sud e delle coste tirrenica e adriatica.
Anche a causa dell’aumento dei prezzi delle altre strutture alberghiere, si è creato un fenomeno quasi emergenziale in particolare a Venezia, Roma, Milano e Firenze con una triplicazione delle prenotazioni possibili non soddisfatte, tra il 2006 e il 2007.
Il trend del 2008 si presenta in linea con il 2007.
Praticamente possiamo dire che per ogni notte prenotata da giovani turisti stranieri nella rete dei 100 ostelli della gioventù italiani, ce ne sarebbe una seconda che non viene prenotata per mancanza di posti!
Costante invece la presenza di italiani negli ostelli come si evince dalla tabella che segue, pertanto non sono le presenze nazionali a causare l’indisponibilità in relazione alle richieste dall’estero.

Tab.12 Pernottamenti totali negli ostelli della gioventù AIG.

E’pertanto assolutamente fondamentale, per favorire lo sviluppo turistico italiano, un piano straordinario per il potenziamento degli ostelli della gioventù dell’AIG nel nostro paese.

Tab.13 Richieste di pernottamenti internazionali negli Ostelli della Gioventù italiani non andate a
buon fine a causa della mancata disponibilità di posti letto.
















Tab.14 Numero di pernottamenti  internazionali negli Ostelli della  Gioventù italiani non erogati a
causa della mancata disponibilità di posti letto.





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