lunedì 6 agosto 2012

Professoressa ... Bernabò Bocca mi copia

Fa sorridere l’idea che Bernabò Bocca che di “mestiere” fa il “guru” del turismo nazionale e che è tutte queste cose (ved. poi), scopiazzi ciò che viene scritto su di questo blog.
E se non ci scimmiotta almeno mi venga concesso che c’arriva dopo che noi, le eventuali soluzioni per far andare meglio l’ambaradan del turismo, le abbiamo scritte dal tempo che fu.

Comunque sia Bernabò Bocca è stato ed è questo … e ditemi voi se è poco.

Dal 1996 è Presidente della FEDERALBERGHI TOSCANA
Dal 1997 è Presidente della CONFTURISMO TOSCANA. 
Dal 2000 è Presidente Nazionale di FEDERALBERGHI (circa 20.000 alberghi su tutto il territorio nazionale).
Dal 2000 è Consigliere del CNEL. Ha ricoperto la carica di Vice-Presidente della Commissione Politiche del Lavoro
Dal 2001 è Vice-Presidente di CONFCOMMERCIO.
Dal 2001 è Socio della Fondazione ENTE CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE
Dal 2002 è Presidente Nazionale di CONFTURISMO (circa 200.000 imprese)
Dal 2004 è Consigliere ISNART
Dal 2004 è Consigliere CONVENTION BUREAU DI FIRENZE
Dal 2004 è Consigliere della CAMERA DI COMMERCIO INTERNAZIONALE.
Dal 2006 Vice-Presidente Vicario di
Dal 2006 entra a far parte del Comitato di Presidenza del CNEL
Dal 2006 fa parte del Consiglio di Amm.ne di AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO
Dal 2007 Presidente Confcommercio Firenze
Dal 2007 Consigliere Expo-Cts Milano
Dal 2010 è Vice presidente del CNEL

Io?
Beh, lasciamo perdere che l’è meglio, anche se …
Però nonostante ‘sta gran differenza di ricchi premi e incarichi a gogò, su queste pagine c’arriviamo prima di lui, e anche di molto per ciò che riguarda quel dato settore che amiamo e seguiamo forse da più tempo di quel “giovanotto” là.

Ed ecco la prova.

Una rivoluzione nella Governance del settore turistico con la restituzione allo Stato di alcune competenze. E' quanto chiede il presidente di Federalberghi, Bernabo' Bocca, per superare la crisi del settore turistico delineata da un'indagine diffusa oggi. ''Un ministero del Turismo con portafoglio - dice Bocca -, la riapertura dei Buoni Vacanza destinati essenzialmente ai meno abbienti, una rivoluzione nella Governance del settore con restituzione allo Stato di alcune competenze, un'intelligente ristrutturazione dell'Enit-Agenzia del Turismo, combinati con la revisione ed il riesame di leggi quali quelle che hanno introdotto l'imposta di soggiorno o limitato l'uso del denaro contante potrebbero essere i primi punti all'ordine del giorno che auspichiamo vengano presi in seria considerazione alla riapertura dell'attività parlamentare, se non vogliamo correre il rischio di fallimento e di chiusura di centinaia di imprese ed il conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori''.

Ora va detto che questo blog nasce il 1° gennaio del 2009 e, giusto per caso, il primissimo post fu proprio scritto in merito alla “governance” che era da rifondare (il post addirittura risaliva al maggio 2008), ma soprattutto erano da “allontanare” quelli che l’avevano sempre proposta e scritta nei vari testi istituzionali che allora definii come i “coriandoli”.
Anche perché se dopo tanti anni che viene redatta in quella maniera da far “pena” (la governance), è molto probabile che la responsabilità sia di chi la consiglia e poi la presenta.
Poi se qualcuno è più furbo degli altri, in quel medesimo post ci può leggere che senza portafoglio il ministero del turismo non conta una cippa.

Comunque non c’è mica da aspettare del tanto tempo, perché solo due mesi dopo appare quest’altro post (e anche questo) che spiega nei minimi particolari il motivo della necessità del “portafoglio” per quel ministero.

Però se vai a cercare qualche cosa sul genere (portafoglio) sul web dettata dal Bernabò, non trovi altro che la dichiarazione di pochi giorni fa e una un po' meno recente del giugno 2011 … e vale a dire, ben e ben dopo che si era scritto su queste pagine, e senza contare che qui lo si pensava già dal lontano ’93.
Anno della sua abrogazione.

Ma veniamo al resto e al suo “ … un'intelligente ristrutturazione dell'Enit-Agenzia del Turismo … “.
Beh, su questo credo proprio che non ci sia il minimo dubbio, anche perché su “Tutto sbagliato tutto da rifare” ci sono oltre 500 post sull’argomento, e che riportano ai precedenti 20/30/40 anni di quell’ente che personalmente ho sempre considerato un “gran carrozzone”.
In verità, come ho già avuto modo di scrivere, quell’ente è si migliorato negli ultimi tempi (ci voleva ben poco), ma da qui all’andare a dire che adesso va bene … sicuramente potrebbe andare anche “molto” meglio.

Lui?
E come poteva contraddire qualcosa che lo vedeva nel cda del medesimo ente (se l’ha fatto m’è sfuggito), e se lo fa adesso è probabile che il motivo sia che il Pier Luigi Celli (il nuovo presidente) lo sta rivoluzionando da capo a piedi per inserirlo nell’Ice e farlo diventare una s.p.a..
Bene detto questo il Bocca termina con “ … se non vogliamo correre il rischio di fallimento e di chiusura di centinaia di imprese ed il conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori … “, cosa che preferisco non commentare.

… da piccolo, durante le medie e i primi anni del liceo (poi ho smesso per andare a lavare i piatti e i bicchieri in Brasile) primeggiavo in tre sole materie (matematica, lingue straniere e ginnastica, dove in quest’ultima ero proprio un campione), mentre per il resto riuscivo a raggiungere a malapena la sufficienza.
In verità ce n’era anche una quarta e l’era il guardare la prof di scienze quando accavallava le gambe.
E fu li che persi delle diottrie (due o tre) che mai più ripresi.

Ebbene il mio compagno di banco, durante un saggio d’inglese, ebbe l’idea di scopiazzare tutto il mio compito in classe (nessun problema, per carità, a quei tempi … ), solo che a tergo non inserì il suo nome e cognome, bensì il mio.
In poche parole un "deficiente",  che sarà anche stato simpatico ma sempre "deficiente è" ... ed ancor oggi quando c'incontriamo, mi prega di non ricordargli l'avvenimento, e questo soprattutto se con noi c'è dell'altra gente ... figurati poi se io sto zitto, neh?
Chiaro è che entrambi, in quell'occasione, ci “beccammo” un bel quattro, e non vorrei che la stessa cosa accada adesso col Bernabò Bocca, anche perché stavolta ho fatto la spia.

Prof ... Bernabò Bocca mi copia … tiè beccati questa!|




13 commenti:

  1. Sarà l'addetto/a all'ufficio stampa che ...



    ;-)

    RispondiElimina
  2. E questi che cosa dicono?

    http://www.oipamagazine.eu/categoria8383/Economia-e-Finanza/Economia-e-Lavoro/unioncamere-turismo-16-milioni-gli-italiani-pronti-a-partire-ad-agosto.html

    RispondiElimina
  3. @Luciano

    al lungo elenco manca un qualcosa di meno professionale e più famigliare...se le parentele contano in questo Paese...

    RispondiElimina
  4. @B.C.

    E' il pezzo di domani che volevo confrontare con le ultime dichiarazioni di B.B.

    :)

    RispondiElimina
  5. Ma va?

    Il turismo è in affanno. Colpa della crisi anche se, a dirla tutta, in Veneto non si arriva al calo drammatico registrato in altre zone d’Italia. Ma i controlli fiscali hanno avuto il risultato di cacciare i Vip dalle nostre località turistiche. A dirlo è Federalberghi, che ha fatto i conti in tasca ai vacanzieri svelando i dati di un declino che non risparmia spiagge e montagne nostrane. Un italiano su due trascorrerà l’estate a casa, concedendosi al massimo qualche gitarella nel weekend. I Veneti, stando a quanto dicono gli operatori del settore, si attestano sulla stessa media, preparandosi a un’estate all’insegna del risparmio. La buona notizia è che, stando allo studio condotto dall’Istituto Acs Marketing Solutions, la nostra regione è al secondo posto nella classifica delle mete preferite: il 10,7 per cento dei vacanzieri italiani pare intenzionato a soggiornare in Veneto, spalmandosi tra alberghi, altri esercizi ricettivi e seconde case. Lo scorso anno non si era arrivati oltre il 7,2 per cento.

    Ma questo è l’unico dato positivo, visto che la prima settimana di agosto sembra rispettare le previsioni negative tracciate nei giorni scorsi. In montagna, il mese è destinato a chiudersi con una perdita di presenze alberghiere, tra le cime del Bellunese, intorno al 30 per cento rispetto allo stesso mese del 2011, con picchi negativi anche del 50 per cento a partire da Ferragosto. Calo più contenuto sulle spiagge venete mentre si registra un crollo nelle città termali di Abano e Montegrotto. A preoccupare è però un’altro fenomeno: la flessione nel settore del lusso. «Colpa anche dei controlli ossessivi dell’agenzia delle entrate e della guardia di finanza», spiega il presidente regionale di Federalbeghi, Marco Michielli. «Ogni volta che il conto da pagare supera i 3.600 euro l’hotel è obbligato a segnalare al Fisco i dati anagrafici del cliente: è un’idiozia, visto che gli enti di controllo potrebbero tranquillamente ottenere lo stesso risultato compiendo dei controlli incrociati, senza mettere in difficoltà gli albergatori». Nessuna volontà di «coprire» gli evasori, assicura. «Però abbiamo superato ogni limite: i turisti, soprattutto quelli onesti che lavorano anche per pagare le tasse, vengono da noi per rilassarsi, non certo per essere scocciati dai finanzieri». Il risultato è la fuga all’estero dei vacanzieri del lusso. «Gli yacht sono spariti dai nostri porti - prosegue Michielli - e chi gira con un auto di grossa cilindrata corre il rischio di doversi giustificare con gli ispettori del Fisco.

    I controlli anti-evasione si devono fare, ma vanno condotti senza perseguitare il turista». Nella capitale del lusso vacanziero, Cortina d’Ampezzo, la vedono allo stesso modo. «Il calo degli affari è di almeno il 30 per cento - dice il presidente dei commercianti, Luca Alfonsi - visto che molti visitatori quest’anno preferiscono trascorrere le vacanze sulle montagne austriache, per evitare la seccatura di dover giustificare i propri acquisti a qualche ispettore del Fisco». Lo choc di Capodanno, quando la Perla delle Dolomiti fu al centro di un vero e proprio blitz dell’agenzia delle entrate, è una ferita ancora aperta. «Gira voce che siano partiti nuovi controlli», dice Alfonsi. La conferma arriva da fonti investigative: la guardia di finanza di Belluno, con l’inizio della stagione turistica, ha intensificato le ispezioni nelle località di villeggiatura. Le stesse preoccupazioni si respirano un po’ ovunque in Veneto, dalle spiagge di Jesolo al Lago di Garda. «I turisti preferiscono spostarsi dove nessuno li interroga sulla provenienza dei soldi che stanno spendendo», taglia corto il presidente degli albergatori gardesani, Giorgio Consolini. Insomma, la caccia all’evasore sta mettendo in crisi le vacanze dei Vip, compresi quelli che le tasse le pagano fino in fondo. I vacanzieri, i pochi che restano, sono avvisati.

    Andrea Priante

    RispondiElimina
  6. Ferragosto al top in Emilia Romagna, Campania e Puglia. Questo il podio delle regioni che si sono aggiudicate il maggior numero di ricerche alberghiere online, secondo i dati del tHPI* dell’Osservatorio del motore di ricerca hotel trivago.it. Di contro continua il trend negativo della Sardegna che perde punti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.Per questa estate gli italiani preferiscono l'Italia: +8% il numero di ricerche alberghiere online su destinazioni nostrane (rispetto a ferragosto 2011). Segue la Spagna, specialmente per quanto riguarda Barcellona e le Baleari. Inoltre l’analisi evidenzia una diminuzione del 7% del costo del soggiorno nelle mete al mare più ricercate in Italia, mentre Porto Cervo si rivela la più costosa, Tarquinia e Trapani tra le mete low-cost. Per quanto riguarda le capitali europee, rispetto allo scorso mese si registrano delle diminuzioni interessanti: particolarmente economiche ad agosto Madrid, Berlino, ma anche l' Europa dell’est con Budapest e Varsavia. A Londra si registra un calo del 12% del prezzo medio per soggiornare in camera doppia.

    RispondiElimina
  7. Il primo week end di agosto ha visto un vero e proprio assedio da parte dei viaggiatori che hanno affollato la Stazione Centrale di Milano, facendo registrare, secondo le prime stime di Trenitalia, un traffico di circa 900mila passeggeri, dato notevolmente al di sopra della media stagionale.

    Effetto caro carburanti e attenzione certosina ai costi hanno portato i milanesi a scegliere il treno per raggiungere le località di villeggiatura. Il primo fine settimana da bollino nero ha così visto le strade in uscita dal capoluogo lombardo scorrere con regolarità, a favore di una stazione invece affollatissima

    RispondiElimina
  8. @Sabaudo

    Se cominciavo con quelli avrei fatto notte.


    ;-)

    RispondiElimina
  9. Col rischio di dimenticarne qualche migliaio.

    ;-)

    RispondiElimina
  10. Per non parlare dell'Alma Graduate School, l'ultima in ordine di apparizione.

    RispondiElimina
  11. @Luciano

    Lo conosci Filippo Donati?

    http://www.ravennaedintorni.it/ravenna-notizie/33666/l-albergatore-ravennate-filippo-donatichiede-le-dimissioni-del-ministro-gnudi.html

    RispondiElimina
  12. @B.C.

    Ogni tanto ci scambiano delle opinioni ed è persona che ama il suo lavoro. Da adesso m'è anche simpatico.

    ;-)

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali