L’altoparlante ormai scandisce da molti anni la solita nenia
che fa proprio così: S’è smarrito un bambino di nome “turismo”, chi lo ritrova
è pregato di consegnarlo ai cittadini italiani”.
Il fatto strano è che sono passati tanti di quegli anni che
il “piccolino” si sarà di certo fatto uomo, ed è per questo che probabilmente
nessuno riesce più a trovarlo.
Come ti puoi sognare d’andare a chiedere ad un quarantenne o
su/giù di lì, se è proprio lui quel dato disperso?
Altri invece ci provano sempre e ancora fermano tutti i
bambini nella speranza di rivederlo e finalmente di poter riabbracciarlo.
E per cercare di fare prima, taluni e tal’altri si sono
studiati anche di scriverlo da tutte le parti e sempre con le stesse parole del
secolo scorso.
Infatti tra quelli di qua e quelli di là, cambia ben poco.
E una descrizione eccola qua che a quanto pare (l'ha detto Armando Cirillo) è stata studiata per tre lunghi anni col risultato, a mo di Bignami in sei paginette, che per quanto mi riguarda gridano vendetta; poi quando arriva l’altra la
pubblico di conseguenza (per par condicio), e vi accorgerete, ma di certo lo sapete già, che … non
cambia una cippa da quelle lette nel secolo scorso!
… l’assenza di una strategia turistica nazionale;
la governance troppo frammentata;
la mancanza di strategie di promo - commercializzazione;
l’ampliamento dell’arena competitiva e nuove destinazioni anche nei mercati
tradizionali;
un profondo cambiamento nell’organizzazione dei viaggi;
la ricerca continua da parte del turista di prodotti e
servizi migliori in rapporto alla
capacità di spesa;
un sistema procedurale
di rilascio dei visti turistici
eccessivamente burocratizzato e
costoso;
l’eterogeneità nella classificazione alberghiera ;
una tassazione più elevata rispetto alle imprese di
diversi paesi europei concorrenti;
la mancanza di
incentivi per rilanciare gli
investimenti in qualificazione ed
innovazione;
l’eccessiva frammentazione dei percorsi professionali.
Mentre del Titolo V della Costituzione … niet, nulla, rien, nothing,
nada de nada e tira a campà.
Niente Ministro con portafogli ma manco senza, mentre l'ex
DSCT diventerebbe un dipartimento del Ministero dello Sviluppo Economico e l’ENIT
diverrebbe SpA a capitale pubblico, di fatto, su quest’ultima, con i medesimi
vincoli che ha oggi, e quindi non cambia una cippa di niente.
E infine:
All’interno del portale italia.it
intendiamo valorizzare i portali regionali ed un sistema di booking on-line
da esternalizzare, concordando le modalità di gestione
con le principali organizzazioni degli imprenditori.
Beh, mi viene da ridere: la piattaforma di booking nazionale
fu originariamente cancellata dal progetto Scegli Italia proprio dal governo
Prodi (Rutelli + Nicolais) per non dispiacere Fiavet & C.
Spalancando così le porte allo strapotere delle OLTA.
Spalancando così le porte allo strapotere delle OLTA.
Questa gente non capisce una benemerita mazza fionda e non
ha un minimo di memoria né di coerenza, imho.
@Luciano,
RispondiEliminaPer ritrovare quel bambino occorre prima recuperate prima quel fanciullo innocente che è in tutti noi ...
:-)
@Luciano
RispondiEliminama come ti vengono in mente???
:-DDDD
Sei un fenomeno
@Jennaro
RispondiEliminaIo il Peter Pan lo porto sempre in tasca.
:-)
@Vinc.
RispondiEliminaAh, ecco chi ha in-tascato Peter Pan ...
:-)
@Vincenzo
RispondiEliminaHa ha ha, te la sei cercata!
:)
@Luciano
RispondiEliminayou are my destiny
http://www.youtube.com/watch?v=0meTY7YjqWk
@Sergio
RispondiEliminaE io no?
Francesco
RispondiEliminaNO!
NO!
NO!
:-D
Egregio dott. Luciano Ardoino,
RispondiEliminami può spiegare perchè lei non lavora per lo stato e il turismo italiano?
Cordialità
NN
@NN
RispondiEliminaMah!
Cordialmente
@Luciano
RispondiEliminaIl 15 febbraio sarò in Italia
@Capitano
RispondiEliminaHo visto che è venerdì Roma o Milano?
Genova. Entro l’anno la Regione Liguria, assessorato al Turismo, metterà a punto un nuovo sistema di raccolta dei flussi turistici per la rilevazione dei dati statici Istat e per la banca dati dell’Osservatorio turistico regionale.
RispondiEliminaÈ il tema di una proposta illustrata in mattinata dall’assessore al Turismo Angelo Berlangieri con il parere favorevole della giunta Burlando.
Una semplificazione non da poco che in Liguria coinvolge oltre 4 mila 200 strutture ricettive, aperte mediamente 250 giorni all’anno, che per queste rilevazioni utilizzano oltre 1 milione di fogli di carta, qualcosa come duemila risme, dal peso complessivo di 50 quintali e circa 10 mila euro di costo.
Attualmente il sistema di raccolta è totalmente cartaceo. Gli albergatori compilano manualmente i modelli e li spediscono alle Province che per trasferirli nel sistema regionale informatico impegnano complessivamente 16 dipendenti. Per non parlare dei ritardi che questa macchinosa procedura comporta nell’elaborazione dei dati Istat.
Il progetto di evoluzione illustrato oggi nella riunione della giunta dall’assessore al Turismo Angelo Berlangieri permetterà la trasmissione informatica delle rilevazione delle diverse strutture ricettive alla banca dati regionale, senza la compilazione di alcun modulo e senza l’intervento manuale del personale delle Amministrazione Provinciali.
Il progetto dovrebbe andare a regione nei primi mesi del 2014, assicurerà una notevole riduzione dei costi per la rilevazione e consentirà di riconvertire il personale utilizzato e assegnarlo a nuovi servizi turistici.