venerdì 11 gennaio 2013

E questo sarebbe un programma per il turismo ?


L’altoparlante ormai scandisce da molti anni la solita nenia che fa proprio così: S’è smarrito un bambino di nome “turismo”, chi lo ritrova è pregato di consegnarlo ai cittadini italiani”.

Il fatto strano è che sono passati tanti di quegli anni che il “piccolino” si sarà di certo fatto uomo, ed è per questo che probabilmente nessuno riesce più a trovarlo.

Come ti puoi sognare d’andare a chiedere ad un quarantenne o su/giù di lì, se è proprio lui quel dato disperso?
Altri invece ci provano sempre e ancora fermano tutti i bambini nella speranza di rivederlo e finalmente di poter riabbracciarlo.

E per cercare di fare prima, taluni e tal’altri si sono studiati anche di scriverlo da tutte le parti e sempre con le stesse parole del secolo scorso.
Infatti tra quelli di qua e quelli di là, cambia ben poco.

E una descrizione eccola qua che a quanto pare (l'ha detto Armando Cirillo) è stata studiata per tre lunghi anni col risultato, a mo di Bignami in sei paginette, che per quanto mi riguarda gridano vendetta; poi quando arriva l’altra la pubblico di conseguenza (per par condicio), e vi accorgerete, ma di certo lo sapete già, che … non cambia una cippa da quelle lette nel secolo scorso!

… l’assenza di una strategia turistica nazionale;
 la governance troppo frammentata;
 la mancanza di strategie di promo - commercializzazione;
 l’ampliamento dell’arena competitiva  e nuove destinazioni anche nei mercati
tradizionali;
 un profondo cambiamento nell’organizzazione dei viaggi;
 la ricerca continua da parte del turista di prodotti e servizi migliori in rapporto  alla
capacità di spesa;
 un sistema procedurale  di rilascio dei visti turistici  eccessivamente burocratizzato e
costoso;
 l’eterogeneità nella classificazione alberghiera ;
 una tassazione più elevata rispetto alle imprese di diversi  paesi europei  concorrenti;
 la  mancanza di incentivi per rilanciare gli  investimenti in qualificazione ed
innovazione;
 l’eccessiva frammentazione dei percorsi professionali.

Ma si può scrivere le stesse cose per mille volte e sempre quelle che si sentono dal tempo di Balilla?

Mentre del Titolo V della Costituzione … niet, nulla, rien, nothing, nada de nada e tira a campà.
Niente Ministro con portafogli ma manco senza, mentre l'ex DSCT diventerebbe un dipartimento del Ministero dello Sviluppo Economico e l’ENIT diverrebbe SpA a capitale pubblico, di fatto, su quest’ultima, con i medesimi vincoli che ha oggi, e quindi non cambia una cippa di niente.

E infine:
All’interno del portale italia.it intendiamo valorizzare i portali regionali ed un sistema di booking on-line
da esternalizzare, concordando le modalità di gestione con le principali organizzazioni degli imprenditori.

Beh, mi viene da ridere: la piattaforma di booking nazionale fu originariamente cancellata dal progetto Scegli Italia proprio dal governo Prodi (Rutelli + Nicolais) per non dispiacere Fiavet & C.
Spalancando così le porte allo strapotere delle OLTA.

La soluzione (qui una) in verità su queste pagine è stata scritta un milione di volte ma ....

Questa gente non capisce una benemerita mazza fionda e non ha un minimo di memoria né di coerenza, imho.


Parte di frap1964 e in parte mio


.

13 commenti:

  1. @Luciano,

    Per ritrovare quel bambino occorre prima recuperate prima quel fanciullo innocente che è in tutti noi ...

    :-)

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  2. @Luciano

    ma come ti vengono in mente???

    :-DDDD


    Sei un fenomeno

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  3. @Jennaro

    Io il Peter Pan lo porto sempre in tasca.

    :-)

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  4. @Vinc.

    Ah, ecco chi ha in-tascato Peter Pan ...

    :-)

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  5. @Luciano

    you are my destiny

    http://www.youtube.com/watch?v=0meTY7YjqWk

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  6. Egregio dott. Luciano Ardoino,

    mi può spiegare perchè lei non lavora per lo stato e il turismo italiano?

    Cordialità

    NN

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  7. @Luciano


    Il 15 febbraio sarò in Italia


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  8. @Capitano

    Ho visto che è venerdì Roma o Milano?


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  9. Genova. Entro l’anno la Regione Liguria, assessorato al Turismo, metterà a punto un nuovo sistema di raccolta dei flussi turistici per la rilevazione dei dati statici Istat e per la banca dati dell’Osservatorio turistico regionale.
    È il tema di una proposta illustrata in mattinata dall’assessore al Turismo Angelo Berlangieri con il parere favorevole della giunta Burlando.
    Una semplificazione non da poco che in Liguria coinvolge oltre 4 mila 200 strutture ricettive, aperte mediamente 250 giorni all’anno, che per queste rilevazioni utilizzano oltre 1 milione di fogli di carta, qualcosa come duemila risme, dal peso complessivo di 50 quintali e circa 10 mila euro di costo.
    Attualmente il sistema di raccolta è totalmente cartaceo. Gli albergatori compilano manualmente i modelli e li spediscono alle Province che per trasferirli nel sistema regionale informatico impegnano complessivamente 16 dipendenti. Per non parlare dei ritardi che questa macchinosa procedura comporta nell’elaborazione dei dati Istat.
    Il progetto di evoluzione illustrato oggi nella riunione della giunta dall’assessore al Turismo Angelo Berlangieri permetterà la trasmissione informatica delle rilevazione delle diverse strutture ricettive alla banca dati regionale, senza la compilazione di alcun modulo e senza l’intervento manuale del personale delle Amministrazione Provinciali.
    Il progetto dovrebbe andare a regione nei primi mesi del 2014, assicurerà una notevole riduzione dei costi per la rilevazione e consentirà di riconvertire il personale utilizzato e assegnarlo a nuovi servizi turistici.

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