Meno Italialand,
più Italia: politiche integrate per il turismo.
Così il Fondo
Ambiente Italiano (FAI) ha scelto di intitolare uno dei temi delle primarie
della Cultura, aperte al pubblico, a partire dal 7 gennaio scorso e fino al 28
su un sito dedicato.
In vista delle
elezioni del 24 e 25 febbraio, la fondazione ha ideato l’iniziativa per
ricordare ai partiti “un’emergenza da troppi anni dimenticata” e per dare loro
indicazioni concrete su come muoversi.
Nella convinzione
che nei programmi elettorali “nessun partito spiega come invertire una rotta
che ha portato al disastro dei nostri beni culturali” e che “bisogna ridare
voce agli italiani”, le primarie della cultura permettono ai cittadini di
scegliere proposte concrete da proporre a quei futuri parlamentari su cui
invece, con l’attuale legge elettorale, non possono esprimere preferenza.
Da qui l’idea,
partita dai Gruppi Giovani del Fai, di coinvolgere gli italiani e far loro
votare tre di quindici temi elaborati in base alle emergenze in Italia per
quanto riguarda la cultura, il paesaggio, l’ambiente.
Tra le priorità
individuate dalla fondazione non poteva mancare il turismo: il Fai punta il
dito sul titolo V della Costituzione e sulla frammentarietà delle politiche in
materia di turismo.
Perché andiamo indietro
come presenza nel turismo quando abbiamo il paese più bello del mondo (?), si
legge nel sottotitolo al tema numero 13 delle primarie della Cultura.
Ha fatto bene
l’Italia ad abolire il ministero per il Turismo attribuendo competenze in
materia alle regioni?
Se abbiamo meno
visitatori della Francia ma la Campania possiede tra i più impostanti circuiti
archeologici del mondo, un problema deve pur esserci, o no?
E’ necessaria una
programmazione coordinata a medio termine tra ministero dello Sviluppo, del Turismo
e dei Beni culturali insieme agli enti locali che riporti il nostro Paese tra i
primi in numero di visitatori.
Infrastrutture,
sostegno alla cultura ed ai beni culturali, promozione, creazione di una grande
piattaforma digitale che raggruppi le principali azioni di promozione
turistica: questo l’elenco delle azioni urgenti per chi, nella votazione dei
tre temi, esprimerà preferenza per il tema numero 13.
Caro Luciano, tu sai dove dorme la lepre.
RispondiElimina:-)
@Luciano,
RispondiEliminaper dirla a modo mio, cioè "terra terra": in un Paese in cui primeggiano (o primeggiavano) le scuole (comprese quelle di addestramento professionale oramai sparite), formando ragazzi su cui si erano riposte le speranze dei cittadini, che per questo motivo avevano fatto grossi sacrifici onde poter dare alle nuove generazioni la migliore istruzione possibile e sperare nel loro contributo l'indomani alla qualifica o laurea ... per poi soffrire il tradimento di questi, addirittura, fomentato da illustri personalità (ogni riferimento a Celli è puramente casuale :-) ), cosa vogliamo sperare?? Il turista, a mio avviso, oltre i bei posti, vorrebbe essere accolto da persone che amano e rispettano le proprie tradizioni e non da delusi e frustrati che fanno capire d'essere i primi a voler scappare dall'Italia ...
speriamo non mi stia frust(r)ando anch'io!! :-)
@Jennaro
RispondiEliminaHai mai pensato di farti clonare?
;-)
Con la evve moscia???
RispondiElimina:-D
Ah, scusa Luciano, è importante!!
RispondiEliminaRiguardo le scuole di addestramento professionale oramai sparite ... avevo dimenticato di mettere tra parentesi (ogni riferimento a Bassolino e la Regione è puramente 'na combinazione)
Pardon!!
@Luciano
RispondiEliminaTi quoto e quoto il fai
OT: oggi alle 10.00 va in CdM la presentazione del Piano Strategico del Turismo.
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