giovedì 3 gennaio 2013

Questa volta il mio voto lo do al turismo


E per fortuna che le buone idee non sono ancora tassate, sennò chissà quanto bisognerebbe pagare per questa che segue.

Renato Andreoletti se l’è studiata proprio bella e in quattro e quattr’otto (un giorno) il gruppo “Votiamo per il turismo” ha raggiunto oltre 4.000 iscritti.

E mentre sto buttando giù sto fondo, sono sicuro che questo numero sarà già trapassato.
E l’idea la leggete di lato.

A dire il vero la stessa l’ebbi alcuni mesi fa in compagnia di altre due o tre persone sul web, ma l’andò immediatamente per la tangente a causa della "presunta" bramosia di uno o due dei partecipanti di farne “probabilmente” materia di lucro personale, e poter quindi estrapolare, dagli ignari e gaudenti iscritti, tante belle idee da poi vendersi al miglior offerente.
Inutile dire che la mia presenza fu limitata a pochi minuti, e il tutto svanì … ma acqua passata non macina più.

Poi la rividi ... e perché non ritentare per eliminare definitivamente i soliti noti e la pericolosa “banda dei quattro” … più due?

Eh si, parlo di quei ahimè famosi … OGNUNO che l’era sicuro che QUALCUNO lo avrebbe fatto, CIASCUNO avrebbe potuto farlo ma NESSUNO lo fece, che a quanto pare hanno trovato, da tempo immemore, una fissa dimora nelle stanze dei “pomelli” del turismo di queste parti.

E noi?
Beh, noi, anzi loro, intendo quelli che comandano, hanno pensato bene d’inserirne altri due con un nome lungo lungo, per poter controllare quei quattro, e mi riferisco agli altrettanto celebri: MACHICAZZOMELOFAFARE e CHEMINCHIANESO.

E furono per l’appunto questi due ultimi che s’accorsero che: “CIASCUNO incolpava QUALCUNO perché NESSUNO faceva ciò che OGNUNO avrebbe potuto fare.
Pertanto, a seguito di questa grande saggezza, MACHICAZZOMELOFAFARE e CHEMINCHIANESO furono assunti in pianta stabile e i “comandanti” diedero loro le redini in mano per amministrare il turismo di queste parti.

Poi, a tutt'oggi, risulta l'avvicendamento di Ministri o sottosegretari con delega o vattelapesca che non sanno che fare, nonché subalterni che ne hanno una cognizione ancora minore, e poi quei quattro più due ormeggiati di sopra, nel senso di ancorati da qualche parte e con delle “orme” non indifferenti di piante di scarpe nel retro dei pantaloni.
Nonché programmi o agende sul turismo che manco li cani ci credono più.

Ma avete mai provato a farvi fare una casa da un pur esimio dottore in otorinolaringoiatria, oppure a farvi visitare la gola dal miglior architetto del mondo?
Ma che cavolo di cippa ne sanno dell’altro mestiere … e voi, vi fidate?

Eppure lo fate per il settore che più di tutti contribuisce al Pil nazionale.
Infatti provate a vedere se trovate qualcuno, nelle due decime commissioni di Senato e Camera dei Deputati che in merito al turismo dovrebbe deliberare, e se ne beccate uno che di questo settore ha delle conoscenze pregresse voi siete dei fenomeni.
Eh si, ciò nonostante è così, il nulla assoluto!

E poi per forza succedono di queste cose dopo un anno e passa di lavoro.
Ma non è forse del tempo perso?
Si può leggere un serio e fattibile programma o bisogna seguire il perpetuo andazzo per un solo loro piacevole sollazzo?
Toh, ho fatto la rima.

Oppure dobbiamo continuare a chiudere delle attività turistiche, a far emigrare della forza lavoro e a perdere delle centinaia di milioni e milioni per colpa di quattro più due …….. beh, qui la rima è troppo semplice e di conseguenza non la faccio.
E poi non sta bene ... è una brutta parola!






13 commenti:

  1. Sei un fenomeno Luciano, non ti arrendi mai.

    E' proprio vero, solo la gente come te arriva al traguardo.

    :)

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  2. Sono d'accordo con te, Luciano,

    è necessario che tutte le correnti di governi locali e centrali diventino partner attivi del settore privato se si vuole conseguire la crescita del turismo in Italia e diventare i numeri 1 nel settore...

    :-)

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  3. Anche perché lo eravamo i primi.

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  4. Hai ragione Sergio, Luciano è unico.

    ;-)

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  5. @B.C.:

    Giusto e correggo: e ri-diventare i numeri 1 nel settore...

    :-)

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  6. @Luciano

    Non capisco il perché ti ostini a rimanere in Italia per tentare queste sortite che non portano a niente.

    Vieni via di li, quella gente non ti merita e non capisce un



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  7. Arrivo!
    Non immaginavo tanto lavoro su fb per il gruppo.

    A dopo

    :)

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  8. @Luciano

    Come riesci a fare tutto lo sai solo tu.

    :(

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  9. Ciao Luciano, ho letto il tuo post e sono stupefatta che in Italia riusciate a fare questi numeri.

    Siete diventati veramente quei pazzi alla maniera di Steve Jobs?

    TVB

    Renata

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  10. Illusi, dove volete andare con quel gruppo???


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  11. Un nuovo scandalo finanziario ha colpito la Grecia e in particolare l’agenzia nazionale del turismo, coinvolta in una presunta frode multimilionaria. I revisori hanno esaminato i libri contabili dell’agenzia, scoprendo una serie di operazioni apparentemente improprie eseguite a partire dal 2003 per un totale di circa 12 milioni di euro. Secondo gli analisti queste operazioni coinvolgerebbero funzionari ed esponenti politici dei due maggiori partiti della Grecia, il conservatore Nuova Democrazianon s e il socialista PASOK, che fanno parte entrambi della fragile coalizione di governo. Il turismo in Grecia rappresenta uno dei pochi settori ancora in piedi, in un paese devastato dalla recessione economica, e rappresenta circa un sesto del prodotto interno lordo.
    La frode è emersa dopo che la polizia greca ha arrestato cinque persone con l’accusa di aver usato il denaro dell’agenzia del turismo per scopi personali attraverso false fatturazioni: un funzionario dell’agenzia aveva cercato di incassare presso la Banca Centrale greca un assegno di 147.600 euro, intestato a un hotel dell’isola turistica di Syros, per dei servizi che non erano mai stati resi. Tra gli arrestati c’è Costas Vasilakos, ex consigliere speciale del segretario generale dell’agenzia del turismo Nikos Karahalios, del partito Nuova Democrazia. Karahalios, che è stato ascoltato dalla polizia, ha negato qualsiasi coinvolgimento nel caso, sostenendo di essere stato tirato in ballo per danneggiare la sua credibilità politica. Il ministro del Turismo Olga Kefaloyianni ha disposto un’indagine interna per verificare il coinvolgimento di altri funzionari nelle operazioni fraudolente dell’agenzia.
    (Da dove vengono i guai della Grecia)
    Gli sviluppi della vicenda sottolineano come, nonostante anni di monitoraggio internazionale e gli sforzi per controllare la spesa pubblica, la Grecia debba ancora superare le pratiche del passato, che secondo gli analisti hanno contribuito alla sua attuale crisi. Lo scandalo arriva in un momento delicato non solo per la lunga e grave crisi economica del paese ma anche per la recente protesta contro il fallimento delle indagini nei confronti della famigerata lista Lagarde, che conteneva i nomi di molti greci che avrebbero portato nelle banche svizzere quasi 2 miliardi di dollari sottrandoli al fisco. Lo scandalo ha colpito anche Giorgos Papaconstantinou, ex ministro delle Finanze nel governo Papandreou, accusato di aver cancellato dalla lista dei possibili evasori i nomi di alcuni suoi parenti.

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  12. @Luciano


    La Liguria lancia la Carta dei diritti del turista per informare i turisti italiani e stranieri che scelgono la Liguria come destinazione delle sue vacanze sulle leggi e le normative che tutelano i diritti su viaggi, accoglienza, ospitalità. Lo strumento è una sintesi della normative e contiene tutte le informazioni utili sui documenti, la sicurezza,la valuta, l’assistenza sanitaria e sui propri diritti, per quanto riguarda i trasporti ferroviari, aerei, su gomma, gli alberghi e le strutture ricettive, gli stabilimenti balneari e altro. «Un rapporto, quello fra turista e operatore, che deve essere corretto e gestito con la massima trasparenza - spiega l’assessore Angelo Berlangieri -. La Carta, che sarà stampata in diverse lingue e pubblicata sul sito della regione Liguria, è stata elaborata dalla regione Liguria in collaborazione con Unioncamere Liguria, le associazioni di categoria del settore turistico e le associazioni dei consumatori».

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