martedì 1 gennaio 2013

Questo turismo me pare tutta 'na presa per il .... coriandolo


...e dopo trenta e passa anni non è cambiato un bel niente, mentre i mali del turismo rimangono i coriandoli!

I coriandoli?

… eh si, perché per coriandoli mi riferisco a tutte quelle variopinte persone, sporadici casi a parte, che negli anni passati si sono o sono state insediate, e ci si sono incastrate, in posizioni di rilievo nell’ambito turistico (Enti, Associazioni, Amministrazioni, Parolai etc.), e che parlano, parlano, parlano, ammoniscono, si esaltano ed elencano parziali dati positivi (esclusivamente i loro), criticano gli altri ma senza però dare reali soluzioni o chiari consigli.

E quel che è peggio, a tal punto ricco di entusiastiche dichiarazioni o strane statistiche con il segno più ad inizio stagione, che inspiegabilmente, si tramutano in segno meno alla resa dei conti nonché quasi mai all’altezza della svalutazione monetaria annuale.

E nel mentre, giusto per dimostrare la loro insipienza, le attività turistiche chiudono definitivamente i battenti lasciando a casa migliaia (decine e decine) di lavoratori.

Quel turismo così capace nelle intenzioni dei piccoli o grandi addetti privati, così valido nell’inventiva degli operatori locali, ma probabilmente povero nelle regole, nei suggerimenti dei vari presidenti associativi e negli aiuti istituzionali; mentre le altre nazioni, accentrate da un unico denominatore comune e contornate da forse più taciturni ma realistici annunci da parte di coloro che le presiedono, progrediscono, e riempiendo le pagine dei loro quotidiani ci deridono giornalmente.

Come i fastidiosi coriandoli, questi, si sono inseriti nelle pieghe del potere e che dopo svariati anni di continue “finte” pulizie te li ritrovi nei punti più disparati; nell’incastro tra le suole ed il tacco delle scarpe usate l'ultima volta chissà quando, nelle giunture del peluche di tua figlia che oramai festeggia il quarantesimo compleanno o nella cavità delle poltrone di alcuni inamovibili dirigenti del turismo.

Per coriandoli intendo anche lo svolazzante agire indipendente degli uni dagli altri ed in modo non coordinato, proprio come le nostre regioni, che nonostante dispongano di oltre il 5% del patrimonio artistico e culturale mondiale, si pregiano a volte di numeri statistici vergognosi o preveggenti dichiarazioni sullo stile di quella recente dei Maya.

E mentre questi continuano a menare il can per l’aia, nonché il torrone, nei convegni, nei meeting o nelle varie assemblee nazionali, regionali e locali … in quei congressi che dovrebbero produrre consigli, aiuti o altro nei confronti degli operatori … in verità c’ereditiamo solo ed unicamente delle parole inutili.

E poi i professoroni, quelli che viaggiando lasciano cadere a terra o nel web qualche preziosa parola in modo che i comuni mortali ne restino folgorati, quelli che misurano tutto quello che succede nel mondo nonché la peculiarità certosina nelle terrazze nascoste altrui, ma non vedono i propri "ballatoi" (giusto per rimanere in tema).
E nel mentre, nei paesi esteri veramente produttivi in campo turistico, avviene esattamente l’opposto.
E guai a renderglielo noto, poiché si offendono e ti rivoltano cortesemente addosso palate di sterco (?) per il solo motivo che gli hai raccontato la tua verità.

I coriandoli sono fastidiosi, a volte ti entrano in bocca e li sputi ma trovi sempre qualche bontempone che li raccoglie dalla strada e te li rilancia addosso, sono disgustosi (coriandoli e buontemponi).
Sono tutti tagliati in modo differente ma probabilmente si accomunano nella svogliatezza, nell’inconcludenza, non hanno qualità e vanno dove vogliono, sono coloratissimi e si imbellettano, impiastricciano le strade e non solo; alfine dovrebbero durare al massimo solo pochi giorni ma qui, come sopra detto, te li ritrovi anche dopo molti anni.

E gli operatori ecologici, per toglierli dalle strade, impazziscono e i veri operatori turistici, per toglierli dal potere, si incazzano; perché molti specialisti parlano ai congressi, rilasciano interviste, annunciano ai convegni fantomatiche banali o noiose risoluzioni…ma resta solo il ritaglio del giornale da far vedere agli amici la bontà del loro far (poco?) e in futuro ai propri figli o nipoti.

E il turismo….?
E il turismo è un’azienda e come tale dovrebbe produrre profitto, benessere corporativo e anche sociale, mentre il successo di un’azienda è strettamente legato alla sua gestione laddove decisiva è la personalità, il sapere di chi la dirige o il suo management e non esistono cattivi collaboratori, ma solo pessimi capi e questo vale tanto per le aziende quanto per le organizzazioni, le associazioni … e il settore turistico; cui spetterebbe generare, non solo parziali, bensì generali, veritieri ma soprattutto finali raccolti positivi.

E non solo ciance con gli odiosi “coriandoli” al seguito.






3 commenti:

  1. Caro Luciano,

    ammiro molto il tuo stile morbido e la delicatezza con cui usi colorare e rendere perfino ameni questi Coriandoli che invero si presentano quasi fossero Crisantemi che si aprono per adornare ridondanti un turismo che sta... venendo a mancare ...

    :-)

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