Bel lavoro Luciano, tra qualche giorno avrò più tempo per leggerti e seguirti. Tutto ciò che riporti, ampliato, spiegato, ma essenzialmente essere capito da tutte le componenti del comparto turistico, potrebbero, dico potrebbero , dare l'input per una nuova rinascita. Ma saranno sicuramente a macchia di leopardo, uno sviluppo omogeneo in Italia è impensabile. Saluti da Mariano.
Siamo una manica di pecore. Tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, albergatori. Non c'è coesione, non c'è partnership vera e sentita, non c'è voglia di conoscere le reciproche esigenze, speranze, progetti, idee.
Ecco perché ogni volta che capita qualcosa, tutto quello che siamo capaci di fare è metterci tutti contro tutti, prestando il fianco a chi non aspetta migliore occasione per gettare benzina sul fuoco e screditare il lavoro di tutti noi (visto che alla fine, purtroppo, ci và di mezzo l'immagine dell'intera filiera).
Ognuno interpreta il Codice del turismo nella maniera più congeniale al proprio businnes: così accade che, leggendo le stesse righe, i tour operator ritengano di incamerare a giusta causa le quote di iscrizione, mentre le associazioni tuonano al misfatto sperando di tesserare quanti più nuovi soci possibili.
Nel mezzo ci sono le agenzie (impotenti) e i clienti (incolpevoli) che non sanno a chi credere. In effetti è curioso leggere di come ognuno sia assolutamente convinto di avere pienamente ragione, quando in realtà a prevalere saranno coloro che avranno meno torto.
Per scoprire la verità occorrerà però imbarcarsi in un procedimento giudiziario lungo e tedioso nel quale il sottoscritto non intende entrare, nonostante le pressioni di chi mi vorrebbe schierato in questa battaglia tra perdenti.
Io sono un diplomatico e sto cercando di accrescere il rapporto umano che mi lega ai miei principali fornitori, prediligendo quelli più propensi a stabilire con me un vero rapporto di reciproca stima e collaborazione. La mia convinzione è che in un lavoro di intermediazione non si debba mai dimenticare di non avere uno, ma due beni preziosi: i clienti e i partner (quelli veri!).
Chi vuole mettermi contro di loro, o mi incita a metterli gli uni contro gli altri, di sicuro non vuole il mio bene.
Dal basso si può solamente salire, come dall'alto si può soltanto cadere ...
RispondiEliminaSoventemente a quelli che stanno in basso scavano la fossa!!!!!!
RispondiEliminaChe praticamente è quello che stanno sempre facendo.
;-)
Bel lavoro Luciano, tra qualche giorno avrò più tempo per leggerti e seguirti. Tutto ciò che riporti, ampliato, spiegato, ma essenzialmente essere capito da tutte le componenti del comparto turistico, potrebbero, dico potrebbero , dare l'input per una nuova rinascita. Ma saranno sicuramente a macchia di leopardo, uno sviluppo omogeneo in Italia è impensabile. Saluti da Mariano.
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaVeramente ben fatto e scritto
Bravi
:-DDDDDDDDD
@Mariano
RispondiEliminaGrazie!
... prima o poi, e chi la dura la vince ...
:)
@Vincenzo
RispondiElimina:)
Tutto vero
RispondiElimina@Sergio
RispondiEliminaDa come è scritto si capisce che la farina del mio sacco è veramente poca cosa.
Un bravo a Stefano Possenti.
:)
Siamo una manica di pecore. Tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, albergatori. Non c'è coesione, non c'è partnership vera e sentita, non c'è voglia di conoscere le reciproche esigenze, speranze, progetti, idee.
RispondiEliminaEcco perché ogni volta che capita qualcosa, tutto quello che siamo capaci di fare è metterci tutti contro tutti, prestando il fianco a chi non aspetta migliore occasione per gettare benzina sul fuoco e screditare il lavoro di tutti noi (visto che alla fine, purtroppo, ci và di mezzo l'immagine dell'intera filiera).
Ognuno interpreta il Codice del turismo nella maniera più congeniale al proprio businnes: così accade che, leggendo le stesse righe, i tour operator ritengano di incamerare a giusta causa le quote di iscrizione, mentre le associazioni tuonano al misfatto sperando di tesserare quanti più nuovi soci possibili.
Nel mezzo ci sono le agenzie (impotenti) e i clienti (incolpevoli) che non sanno a chi credere. In effetti è curioso leggere di come ognuno sia assolutamente convinto di avere pienamente ragione, quando in realtà a prevalere saranno coloro che avranno meno torto.
Per scoprire la verità occorrerà però imbarcarsi in un procedimento giudiziario lungo e tedioso nel quale il sottoscritto non intende entrare, nonostante le pressioni di chi mi vorrebbe schierato in questa battaglia tra perdenti.
Io sono un diplomatico e sto cercando di accrescere il rapporto umano che mi lega ai miei principali fornitori, prediligendo quelli più propensi a stabilire con me un vero rapporto di reciproca stima e collaborazione. La mia convinzione è che in un lavoro di intermediazione non si debba mai dimenticare di non avere uno, ma due beni preziosi: i clienti e i partner (quelli veri!).
Chi vuole mettermi contro di loro, o mi incita a metterli gli uni contro gli altri, di sicuro non vuole il mio bene.
Mi unisco a tutti gli altri
RispondiElimina:-D
@Sergio
RispondiEliminaAnche tu?
:-P
@Sergio
RispondiEliminaMolto strano che anche tu ...........
:-P
RispondiElimina