I Giusti con le
loro azioni nei tempi bui dei totalitarismi hanno salvato in Europa la speranza
nell’umanità.
Hanno mostrato che ogni uomo in qualsiasi circostanza nel proprio
piccolo può assumersi una responsabilità e spingere la storia in una direzione diversa.
E Gino Bartali, toscanaccio burbero e schivo dal grande
cuore lo è, salvando al vita a circa 800 ebrei durante il nazismo ... senza dimenticare che involontariamente ... attentato a Togliatti.
Infatti, Ginetaccio è stato un campione non solo sulla
strada, ma forse ancor di più nella vita.
Il suo nome, dopo la medaglia d’oro assegnatagli dal
presidente Azeglio Ciampi nel 2006 per la sua attività durante la guerra, da ieri,
è iscritto fra i “Giusti delle Nazioni” allo Yad Vashem, il Sacrario della
Memoria a Gerusalemme, insieme con altri italiani (oltre 500), tutti non ebrei,
che ebbero il coraggio di dire di no alla barbarie nazista.
Persone che hanno riscattato in parte l’onore dell’Italia
fascista alleata dei tedeschi, segnata dalle Leggi Razziste e dalle
persecuzioni.
“Ginettaccio” aveva ragione nel suo
modo di dire “gli è tutto sbagliato gli è tutto da rifare”: perché lui, quel
che poteva fare, già lo aveva fatto.
Rischiando la vita durante l’occupazione tedesca come
staffetta in bicicletta tra Firenze i molti luoghi dove si nascondevano gli
ebrei braccati.
Macinando chilometri e, sotto il naso dei nazisti,
trasportando i documenti falsi preparati sotto la regia della Curia di Firenze.
E Gino Bartali su queste pagine c’entra di diritto anche se
qui si parla solo di turismo … basta il solo nome di questo blog … sennonché il
“Ginetaccio” fu uno dei miei idoli di gioventù nonostante fosse alla fine della
sua carriera, e questo per via di quella sua eterna voglia di migliorare gli
altri e se stesso, anche quando vinceva con distacchi chilometrici.
E sempre sarà “Tutto
sbagliato tutto da rifare”.
Tutto giusto
RispondiEliminaMi piace
RispondiElimina:-DDD
@Luciano
RispondiEliminaUn appellativo meritatissimo... è la fonte che per certi versi lascia un pochino a desiderare, ma, per questo vige il motto di Bartali ... che poi è anche il tuo ...
:-)
@Jennaro
RispondiEliminaCondivido sia la tua disamina sulla fonte che il resto.
:)