mercoledì 8 gennaio 2014

Turismo: la calma è la virtù di chi non è coinvolto

Continua imperterrita la débâcle del turismo nazionale e gli ultimissimi dati che c'arrivano attraverso i media dicono che le vacanze degli italiani sono in calo del 15,6% ... mica noccioline, neh!

Il dato è riferito all'Epifania nonostante quest'anno sia caduta a fagiolo, infatti era di lunedì.

Soluzioni?
Manco per sbaglio.

Il famoso decreto "valore turismo" ha ancora da venire nonostante siano trascorsi ormai sei mesi da quando per la prima volta s'è udito o letto che da un momento all'altro avrebbe fatto capolino come un funghetto.
Vuoi vedere che è proprio muffa o forse è meglio dire "fuffa"?

Alcuni sostengono che entro gennaio verrà partorito, altri, seppur sperando in qualche soluzione, sono convinti che il sopraddetto non cambierà una mazza fionda.

E poi con l'attuale situazione tassativa italiana (non ultima la Tares che colpisce immensamente l'indotto), hai voglia a pensare alle vacanze o a prenderti qualche meritato giorno di riposo con la famiglia.
Poi ce ne sarebbero molt'altre da elencare, ma per non fare notte, soprassediamo va.
E allora?
Beh, non resta che sperare nei turisti stranieri, ma anche da lì non è che arrivino dati incoraggianti.
Le altre nazioni a noi concorrenti aumentano secondo i parametri preannunciati dall'organizzazione mondiale del turismo (UNTWO), mentre noi ci "accontentiamo" di poche unità al di sopra dello zero percentuale.

Ma quelli che arrivano dall'estero come li accoglieremo?
Il dato certo è che per sopravvivere il ricettivo abbia dovuto "tagliare" dei posti lavorativi e questo ad evidente danno della qualità.
Eh già, mica puoi "servire" nella stessa maniera i tuoi clienti se hai dovuto necessariamente licenziare dei collaboratori, neh!
O forse c'è qualcuno che ancor se lo crede?
Fermo restando che di "sciocchi" e di "deficienti" ce ne sono in gran quantità, la cosa però non funziona di certo così, e nel mentre la "qualità", che è l'essenza principale di qualsiasi settore (ricettivo ovviamente incluso), se ne va a ramengo.

Non si contano infatti le "mazzate e le bastonate" che arrivano ogni santo giorno attraverso il ministero delle finanze (maremma maiala) e se qualcuno s'aspetta che il famoso Decreto "valore turismo" possa cambiarne l'andazzo, beh; lasciate voi ogni speranza, che tanto ...

E i turisti stranieri, considerato che scemi non lo sono di sicuro, ci faranno una gran brutta pubblicità.
Sì, gran bei monumenti per non parlare dei favolosi paesaggi, dell'enogastronomia che non ha eguali nel globo ... ma la "qualità" del tutto?
E dov'è l'organizzazione?

E hai voglia ad essere l'indiscusso Paese più bello del mondo; hai voglia a tentare di reclamizzarlo in tutte le maniere (meglio che taccio in merito); hai voglia a studiartene di tutti i colori con conti, conticini e numeri vari (parlo degli operatori e non certo delle istituzioni che i numeri li danno solo a loro piacimento) nella speranza di poter continuare a fare il mestiere per cui magari stai lavorando da moltissimi anni.
Poche balle, l'è dura andare avanti così.

E allora?

E allora, amen ... e poi dicono che non ci si debba incazzare, mantenere la calma, pazientare e quindi sperare.













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