L'uomo che l'ha scritta ha 40 anni.
È un albergatore.
Si chiama Giuseppe.
Non chiede favori.
Non si sente protagonista.
Pensa, soltanto, che quelli come lui
non hanno nessuno che li rappresenti davvero.
Non ci sono romanzi su quelli come lui.
Non ci sono film.
Non ci sono fiction.
Non ci sono canzoni.
Qualcuno come Giuseppe va in tv, ma le
loro storie vengono dimenticate in fretta.
Giuseppe è semplicemente uno che
fatica dalla mattina alla sera.
E la notte pensa ai conti che non
tornano.
Giuseppe sa che vicino al suo albergo
c'è un abusivo che affitta camere ai turisti e che gli fa della
concorrenza sleale.
Giuseppe sta fallendo e gli hanno
pignorato la casa.
Ora vive in albergo con la moglie e i
loro due figli.
Nel frattempo il vicino abusivo ha
appena cambiato la macchina con una di grossa cilindrata nonché
nuova fiammante.
Giuseppe ha letto il mio programma sul
web (ved. pagina 11 delle slides sotto) dove, tra le altre cose, c'è scritto che il
ricettivo abusivo verrebbe di fatto “annientato” (si dice 100 milioni di pernottamenti all'anno con 40.000 realtà ricettive che non appaiono da nessuna parte) e allora vorrebbe tentare ancora di
salvare baracca e burattini.
Ma è troppo solo davanti alle leggi
bizantine, alla burocrazia, a tutti quelli che ogni giorno vanno a
bussare davanti nel suo albergo con un controllo, una richiesta, con
la faccia di chi ti considera un presunto colpevole.
Mentre il suo vicino non riceve mai di
queste inaspettate visite.
Giuseppe è onesto, il suo vicino no.
Qualcuno dirà che lo Stato serve.
Lo Stato è utile.
Lo Stato ci protegge e ci rassicura.
Forse un altro Stato.
Non questo.
Non uno Stato che ha trasformato le
buone idee italiane in una fabbrica di clientele.
Non lo Stato dalle cento tasse ma che non le attua ai disonesti.
Non uno Stato che parla la lingua
maledetta del burocratese.
Non lo Stato che considera artigiani,
commercianti e imprenditori un corpo indegno da scarnificare. Non uno
Stato di oligarchi e servi.
Non lo Stato parassita.
Ed è quello che pensa Giuseppe a
cui mi unisco anch'io.
P. S.: Ma chi cazzo sono quelli che non
permettono a quel progetto di avere le gambe per poter camminare e
permettere quindi anche a Giuseppe di continuare la sua attività …
onestamente!
I disonesti?
... e quanta gente c'è nelle medesime condizioni di Giuseppe?
... e quanta gente c'è nelle medesime condizioni di Giuseppe?
Sei un grande Luciano
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaIl tuo programma non può non piacere anche a quei -furbi-.
Te lo copieranno cambiando qualcosa qui e là e poi diranno che l'hanno inventato loro.
:-((((
@Sergio
RispondiEliminaOh certo!!
Ho pensato anche a quello che scrivi per il motivo che il loro silenzio non ha nessuna logica apparente se non quelle che dici tu.
E quell'altra che ho scritto recentemente.
Ma se così fosse ... ai posteri l'ardua "sentenza".
Senza dimenticare l'aldilà.
Miiiiiii Luciano, con aldilà che cosa vuoi dire?
RispondiEliminaNiente!!
RispondiEliminaChi vivrà ... vedrà.
That's all!!
Scusa Luciano, ma cosa intendi per hotel abusivo? Non fa la fattura, non ha la licenza?
RispondiEliminaFatico a immaginarlo. Passi per un bb con 10 camere di cui una parte ovviamente abusive, ma un albergo fantasma, sconosciuto a fisco, asl, vigili del fuoco ecc.. ecc.. come fa a lavorare?
@Gregorio
RispondiEliminaNon ho scritto albergo abusivo ma solo abusivo.
Un albergo è ben difficile che sia abusivo, ma gli abusivi esistono tra le altre specie del ricettivo.
Molti li trovi nel web che si pubblicizzano ma non dichiarati da nessuna parte.
:)
... comunque se guadri la slide 11 lo capisci in un attimo
RispondiEliminaVerissimo :) Sono stato io a vedere la parola albergo dove non c'era.
RispondiEliminaBeh, adesso chiarito il concetto
Se non fanno quel programma sono dei deficienti per non dire altro........
RispondiElimina