Perché nelle varie manifestazioni, nei
convegni o nei dibattiti sul turismo si parla sempre dei problemi e
mai delle soluzioni?
La risposta la si può trovare alla
fine del post a seguito di un commento di Frap1964.
Ma vengo al dunque.
I 4 problemi di non poco conto che ci
trasciniamo dal secolo scorso e che stanno danneggiando l'intera
economia turistica, non solo quella italiana, sono scritti di seguito e ...
a) Le OTAs che non pagando le tasse
laddove fanno disintermediazione (in Italia si presume qualcosa come
2,5 mld di euro all'anno che se ne vanno per la tangente),
contribuiscono così, con delle percentuali da far paura,
all'evidente calo della qualità ricettiva. Mentre la gente, taglia
di qui, taglia di là e tirà a campà … se ce la fa!!
b) TripAdvisor che ha dato
l'opportunità ai furbi di guadagnare sulle spalle dei fessi (siamo
alle solite da mille e più anni), sta creando una miriade di grossi
problemi che è inutile elencare qui … ormai lo sanno anche i
sassi.
c) … e le recensioni che; ormai è
dimostrato che sono importanti (quelle vere) al punto che sono più
considerate delle stesse stelle alberghiere nelle priorità di scelta
che hanno i turisti. Dati alla mano, neh!! Infatti l'Organizzazione
mondiale del turismo (UNTWO) non fa che ripetere a gran voce che le
medesime dovrebbero essere incluse nelle Classificazioni alberghiere
di tutto il mondo per il chiaro innalzamento della qualità
d) … e quei belin di dati sempre
disuguali gli uni dagli altri nonché forniti dopo dei mesi. Ma è
mai possibile che non si capisca che l'utilità di dati certi e in
tempo reale fornirebbe davvero la “mira” a qualsiasi piano di
marketing, e questo sia per quelli a lungo che gli altri a breve
termine?
… problemi che sono stati risolti
(ved. slides sotto) ormai da due anni e oltretutto senza nessun costo
ma solo molti benefici per gli operatori, ma parrebbe che freghi poco … nonostante nel mondo nessuno c'abbia ancora pensato. Permettendoci inoltre d'essere almeno per una volta i primi sulla terra, e sfruttare così l'immenso benificio che ne può tranquillamente derivare.
.
.
L'innovazione totale del ricettivo nazionale con la digitalizzazione e in un solo file from Luciano Ardoino
Di seguito il commento accennato
all'inizio e che riguarda solo due di quelle quattro questioni sopradette:
Posto che la soluzione
prospettata non è LA soluzione a tutti i mali, ma certamente è in
grado di circoscrivere il problema delle false recensioni ad un
fenomeno minimale e residuale, ci si deve anche rendere conto di un
fatto preciso, ahimè.
Questa storia della brand reputation degli hotel consente di scrivere libri, indire convegni, prospettare consulenze, organizzare dibattiti, proporre sistemi e servizi di raccolta del sentiment sul web, ecc. ecc. ecc.
A pensarci bene, non conviene affatto risolvere il problema con un sistema semplice semplice che quantomeno certifichi l'effettivo avvenuto soggiorno in una struttura e la possibilità di tutelarsi dal piccolo e, pare, sempre più frequente ricatto "sconto-VS-recensione-negativa".
Ovviamente quella indicata non è LA soluzione a tutti i casi (gli incontentabili rimarranno, ad es.), ma certamente accoppiata ad un innovativo sistema di classificazione delle strutture ricettive basato sulla qualità dei servizi prestati e sulla qualità dei servizi percepita dagli utenti/clienti è in grado di dare al turismo italiano un valore aggiunto (e quindi un vantaggio competitivo) rispetto ai Paesi con i quali la dinamica dei costi ci vedrà sempre e comunque sconfitti in partenza.
Per non parlare del potenziale ridimensionamento dello strapotere delle OLTA.
E' un sistema che conviene a molti, ma certamente non conviene a tutti: se fra questi "tutti", per caso, c'è anche qualche tuo sponsor/amico è molto meglio far finta di nulla e lasciare che le cose rimangano come sono.
Questa storia della brand reputation degli hotel consente di scrivere libri, indire convegni, prospettare consulenze, organizzare dibattiti, proporre sistemi e servizi di raccolta del sentiment sul web, ecc. ecc. ecc.
A pensarci bene, non conviene affatto risolvere il problema con un sistema semplice semplice che quantomeno certifichi l'effettivo avvenuto soggiorno in una struttura e la possibilità di tutelarsi dal piccolo e, pare, sempre più frequente ricatto "sconto-VS-recensione-negativa".
Ovviamente quella indicata non è LA soluzione a tutti i casi (gli incontentabili rimarranno, ad es.), ma certamente accoppiata ad un innovativo sistema di classificazione delle strutture ricettive basato sulla qualità dei servizi prestati e sulla qualità dei servizi percepita dagli utenti/clienti è in grado di dare al turismo italiano un valore aggiunto (e quindi un vantaggio competitivo) rispetto ai Paesi con i quali la dinamica dei costi ci vedrà sempre e comunque sconfitti in partenza.
Per non parlare del potenziale ridimensionamento dello strapotere delle OLTA.
E' un sistema che conviene a molti, ma certamente non conviene a tutti: se fra questi "tutti", per caso, c'è anche qualche tuo sponsor/amico è molto meglio far finta di nulla e lasciare che le cose rimangano come sono.
… credo che anche le altre due
trovino riscontro nelle stesse causali.
Ma chi lavora nel settore è contento e
gli sta forse bene che le soluzioni produttive e che non costano
niente non vengano a galla, per permettere a quei pochi di poter
continuare 'sta solfa a loro unico vantaggio?
E faccio un esempio con questo video sotto ...
E faccio un esempio con questo video sotto ...
... a questi signori interessa più che gli operatori del turismo tentino continuamente di arrampicarsi sull'asta per poi scrivere dei saggi, indire meting, manifestazioni e bla bla bla (sempre guadagnandoci), per raccontare come arrivare fino alla meta (la bandiera = turismo), mentre quel soldatino che ne ha capito la semplicità è, per loro, un gran rompicoglioni che va assolutamente messo nella condizione d'essere isolato e magari anche deriso.
Sennò che minkia guadagnerebbero più!!
P. S.: Mi si vuole spiegare una volta per tutte perché non adottare immediatamente le soluzioni per il bene di tutti? ... visto che ci sono, neh!!
Ma che logica ha?
E la lista degli amici 2.0, allegramente, si allunga... :-D
RispondiEliminaMIND THE CRAP !
MIND THE CIAP
RispondiElimina:)
@Luciano e frap1964
RispondiEliminaAvete ragione!!!!!!
A loro non conviene per niente e mi sembra di ascoltare le loro balle mentre raccontano che questo tuo-vostro progetto non serve a niente.
Quale fatica faranno per convincere la gente che chi toglie il perno per prendere la bandiera è un rompicoglioni?????
La Casta?
RispondiElimina@Francesco
RispondiEliminaA me non fanno neanche pena.
:-((((
azz..... volevo scrivere altro ma è partito l'invio.
RispondiEliminaNon pena ma PENA
@Vinc
RispondiEliminaIo è meglio che mi chiudo la bocca.
Altro che PENA
... pertanto chi sponsorizza ottiene la pace dei sensi ... a quanto pare.
RispondiEliminaIl fatto però è che quel programma aiuterebbe anche gli sponsorizzatori, o no?
Loro cercano di distruggerti perché la saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
RispondiEliminaCasta, PENA, sponsorizzazioni, distruggere, CRAP, CIAP, rompicoglioni, bocche chiuse........
RispondiEliminaQuesta gente è.........ci penso e poi vi dico