Dal Dante al Galileo, da Leonardo a Michelangelo, dal Brunelleschi al Bernini, dal Petrarca al Manzoni ed al Fermi, solo per citare alcuni uomini che hanno reso grande il nostro Paese agli occhi del mondo.
Eppoi L’Impero Romano, il Risorgimento, la dimora del Papa e chi più ne ha più ne metta, come la quantità e la qualità del patrimonio artistico, architettonico, monumentale e paesaggistico del nostro Paese, confermano che è la patria dell’arte e della cultura e non ha eguali al mondo.
Ciò detto e nonostante la Costituzione italiana sia una delle poche a prevedere la tutela del patrimonio artistico e culturale, non esiste un elenco completo ed ufficiale dei beni culturali e non è stato ancora realizzato un preciso lavoro di catalogazione.
Tale carenza è sopperita dalla lista del patrimonio mondiale elaborata dall’Unesco che offre un più adeguato riscontro alla ricchezza dei beni artistici e ambientali che contraddistinguono la nostra penisola.
Eppure questo immenso patrimonio dall’alto valore anche economico non sembra più sufficiente ad attirare i turisti: perché?
Perché da quando la riforma del Titolo V della Costituzione ha dato alle Regioni competenze esclusive sul turismo, i governatori fanno di testa propria: dal 2001 al 2006 hanno speso complessivamente nel turismo 6.714.093.300 (seimiliardisettecentoquattordicimilioninovantatremilatrecento) euro.
Di questi, il 28,3% solo per la promozione: spot, cartelloni, pagine su quotidiani e riviste, eventi all’estero per una spesa complessiva di 1 miliardo e 895 milioni; 316 milioni all’anno.
Con differenze importanti:la Calabria da sola ha speso 340.646.700 euro, una media di 56,7 milioni all’anno, valore di gran lunga superiore a quella, sempre sul totale dei sei anni, di Sardegna, Puglia, Valle d’Aosta, Basilicata, Umbria, Marche e Molise”.I risultati di questa massiccia campagna di investimenti hanno prodotto un calo delle presenze del 5% ed una conseguente perdita di circa 3 miliardi di euro.
Insomma, l’ennesimo spreco di risorse pubbliche.
Che bisogno c’era di riposizionare l’immagine se siamo la nazione più conosciuta al mondo?
E queste “palanche” non potevano essere investite per potenziare le infrastrutture, facilitare la mobilità interna ed esterna e creare una sinergia tra pubblico e privato; come instancabilmente viene affermato dai famosi “Guru” del turismo nostrano durante le quotidiane e logorroiche conventions?
Alcuni sostengono che se togli loro (professionisti o associazioni del turismo italiano) questa possibilità di “lamento”, hanno ben poche altre cose da dire, vabbé!
Il tutto mentre vengono impegnate altre risorse per l’investimento dell’immagine Italia nel mondo che è l’esatto opposto di quello che si dovrebbe fare a priori e vale a dire; prima le infrastrutture e la qualità, poi, sarà lo stesso turista a fare il buon marketing per noi.
Ma vai a farglielo capire!
Luciano Ardoino
E' come se il campione del mondo dei 100 metri venisse portato alle Olimpiadi di atletica a fare il lancio del peso.
RispondiElimina@Cisono
RispondiEliminaCerto che qualche altro esempio potevi anche cercarlo.
Ma che vuol dire?
Come fai a non capirlo?
RispondiEliminaDai che è semplicissimo...Cisonooo ma cosa c'entra?
Mah, mi sembrava.
RispondiElimina"Alcuni sostengono che se togli loro (professionisti o associazioni del turismo italiano) questa possibilità di “lamento”, hanno ben poche altre cose da dire, vabbé!"
RispondiEliminaMa allora non togliamogli niente sennò che cosa dicono.
E' veramente una cifra enorme se considerata al ricavo (-5%) delle presenze turistiche.
RispondiEliminaQuante strade, aeroporti, porti, organizzazione, eccetera, si poteva ripristinare e....
Siamo dei caproni perchè non ostacoliamo neanche queste cose e quindi avranno sempre la possibilità di rifarle, tanto ....l'italiano si occupa principalmente di veline e cazzate varie.
@Sergio
RispondiEliminaIl problema è questo.
Un trafiletto sul giornale con questi dati e considerazioni e....domani è un'altro giorno.
Dai popoli scandinavi e non solo abbiamo molto da imparare.
Altro esempio di scroscianti applausi all'indirizzo dell'Assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio e del Direttore Generale ENIT- Agenzia, Eugenio Magnani che presenteranno le iniziative promozionali intraprese sui mercati europei per il sostegno e il rilancio turistico dell’Abruzzo.
RispondiEliminaScommettete che diranno ....faremo questo, poi quello e quell'altro ancora....
Siamo alle solite.
Se volete divertirvi vi consiglio la lettura di quest'articolo che mi ha lasciato molto perplesso in merito alle conoscenze turistiche, eccetera eccetera.
RispondiEliminahttp://www.businessportal24.com/it/TURISMO_PRONTO_IL_PIANO_STRATEGICO_375063.html
Negli ultimi anni non avevo avuto l'occasione di leggere tante sciocchezze tutte insieme.
Grazie e buon divertimento
@Luciano
RispondiEliminaSono andato al sito che hai scritto ma c'è il commento che è stato rimosso.
Gli hai mica scritto?
Sono riuscito a ritrovarlo, eccolo:
RispondiEliminaL’Italia possiede un proprio ed evoluto piano strategico per il rilancio del settore turistico ricettivo.
E’ oggi l’unico paese al mondo a poter contare su programmi indiscutibilmente evoluti e capaci di mettere a regime in brevissimo tempo le potenzialità nazionali.
Programmi di rilancio e sviluppo strategico in grado di ridare slancio all’intero settore turistico ricettivo armonizzando ed elevando gli standard dell’offerta nazionale e rendendoli pienamente corrispondenti alle sempre più specifiche esigenze e richieste della clientela mondiale.
Programmi molto più avanzati ed efficiaci di quanto sino ad oggi sviluppato dai maggiori competitor internazionali che puntano ad incrementare notevolmente il numero degli arrivi e la media delle presenze.
Un piano strategico di sistema specificatamente calibrato sulle peculiarità e sull’unicità dell’offerta turistico ricettiva nazionale in grado di accrescerne la visibilità e la stabile presenza nei mercati e sui target di riferimento mondiali.
Il rilancio del settore turistico passa quindi dallo sviluppo di programmi in grado di produrre una sostanziale evoluzione del comparto grazie anche all’introduzione di innovazioni, servizi e prodotti appositamente realizzati che saranno presentati l’11 Giugno prossimo presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.
Fate voi.
Non c'è più niente e da Error 404.
RispondiEliminarichfuDante semplifica bene la problematica di fondo.
RispondiEliminaPraticamente siamo rimasti l'Italia dei campanili dei comuni dell'orticello, dei guelfi e ghibellini, in pratica tutti insieme ma in ordine sparso, siamo seduti su un giacimento di petrolio ma ci manca la trivella,
Visto l'andazzo le prospettive sono nefaste
Plinio
"siamo seduti su un giacimento di petrolio ma ci manca la trivella,"
RispondiEliminaGiusto e ben detto!!!
@Luciano
RispondiEliminaIncredibile scrivere quelle cose.
Ma in che pianeta vive quel signore/a?
Hai ragione Luciano, mai lette tante cavolate in un solo articolo.
RispondiEliminaDovrebbe andare a S.Siro e guardare il galoppo, magari rende di più come scrittore di articoli giornalistici.
@Sergio
RispondiEliminaIppica?
""E’ oggi l’unico paese al mondo a poter contare su programmi indiscutibilmente evoluti e capaci di mettere a regime in brevissimo tempo le potenzialità nazionali.""
RispondiEliminaMi chiedo che conoscenze abbia del settore chi ha scritto questo.
Classico esempio di quello che molti scrivono sul turismo.
6.714.093.300 per perdere il 5% delle presenze.
RispondiEliminaQuello che stupisce è l'indifferenza da parte della popolazione nei confronti di queste cose.
Infatti le persone che hanno prodotto questi risultati sono ancora per la maggior parte al loro posto a raccontarci come si deve fare il turismo e ad elencarci le loro personali qualità, meriti ed altro.
Mi stanno sulle balle!
Scusate!
@Vincenzo
RispondiEliminaSono ancora lì e giornalmente li senti e li leggi da tutte le parti.
Io invece sono stupido dai "giornalisti" o speudo "giornalisti", che pur essendo molto bene a conoscenza dei risultati che questi "galantuomini" hanno ottenuto, non perdono occasione per intervistarli eccetera eccetera eccetera.
Anche queste cose producono danno.
Ma come fai a scovare delle boiate simili? Questo poloitalia alias marchio unico nazionale etc etc... è il classico imbonitore di piazza che vuole affibbiare una patacca all'allocco di turno. Io non mi scomoderei a chiamarlo giornalista. Ed è scandaloso come riesca quasi a mimetizzarsi sotto marchi istituzionali (regione marche etc...)
RispondiEliminaSiamo alla frutta. Io penso di andarmene in Africa.
@Paolo
RispondiEliminaHai ragione!
L'unica consolazione è che appena 10 m. dopo avergli inviato un'e-mail (per amor del cielo, educatissima) che spiegava brevemente l'insonsistenza di tali dichiarazioni, l'articolo è sparito.
Meglio poco che niente!
:-D
E' di oggi la notizia di una coppietta di modesti giapponesi che si é vista recapitare un conto in un noto ristorante di Roma, di ben € 580. Il ristorante, notissimo per chi é pratico di Roma, é stato ora chiuso per truffa e per problemi di igiene. Ricordo anni fa il doppio listino "italiani/stranieri" di un altrettanto noto caffé in Galleria del Duomo a Milano e l'inchiesta di Striscia sui taxi con tariffe "dedicate" per turisti.
RispondiEliminaSi, convengo, Dal Dante al Galileo, da Leonardo a Michelangelo, dal Brunelleschi al Bernini, dal Petrarca al Manzoni ed al Fermi, solo per citare alcuni uomini ecc. ecc.....
Siamo un popolo di poeti, santi , navigatori, inventori, musicisti, e.......*****!!
La notizia ha giá fatto il giro del mondo, insieme a quella, altrettanto inquietante, del record italiano dell'ombrellone piú caro d'europa.
Che dire?
Questa pubblicitá é devastante e supera di gran lunga i danni fatti da chicchessia.
I Paesi concorrenti ci sguazzano...e non posso biasimare chi sceglie mete diverse.
Cambiare il Sistema, si, ma le nostre teste?
.....Ma vai a farglielo capire!
Salve Wippet,
RispondiEliminapuntuale e sottile come al solito, che piacere!
E' tutto il sistema che deve cambiare e su questo non ci piove.
RispondiEliminaRaggiungere la credibilità vuol dire non sorvolare assolutamente su queste considerazioni perchè il danno è a livello nazionale.
Concordo, cambiare le nostre teste ed il più presto possibile.
Non c'è un solo settore nel turismo locale che meriti rispetto e tutto è fatto di lobby.
Si, ho letto (purtroppo) La Repubblica di oggi e la cosa non può che evidenziare, nel qual caso ce ne fosse bisogno, le nostre pessime usanze.
RispondiEliminaIl metodo per circoscriverle ci sarebbe ma come sempre, vaglielo a spiegare. Nel senso che se non appartieni a qualche "lobby", per usare la terminologia di Sergio, non sei nessuno e niente puoi dire; neanche per aiutarli.
Negli USA, the Public Health Service (HACCP), ha istituito il famoso black book con regole ben precise per quanto riguarda la sanità, sia per la grande diffusione del medesimo sia per le soluzioni adottate.
La stessa Compagnia di navigazione Costa Crociere le usa con personale altamente qualificato proveniente dagli Stati Uniti ed i risultati sono evidenti.
Per quanto riguarda il ladrocinio beh, le leggi esistono, basterebbe usarle con giustezza ad esempio di "sordi o ciechi" eventualmente recidivi.
Concordo con il cambiare le nostre teste ma l'esempio che riceviamo dalle istituzioni non è molto incoraggiante o istruttivo e anche se è un luogo comune; da un melo "marcio" non nascono che altre mele..."marcie".
Comunque grazie, è un'idea per il prossimo post.
@Luciano
RispondiEliminaI polli?
Quante volte anche noi siamo trattati come gallinacei dai commercianti?
Sprattutto non mi si venga a dire ...ma cosa dice, io sono onesto e non ho mai fatto queste cose, oppure a recitare la parte dell'offeso.
E' arrivata la risposta del "giornalista" che affermava che l'Italia è l’unico paese al mondo a poter contare su programmi indiscutibilmente evoluti e capaci di mettere a regime in brevissimo tempo le potenzialità nazionali.
RispondiEliminaPresto vi farò sapere.
@Luciano
RispondiEliminaEmbè, a quando?
Sono curiosa di leggere la risposta.
Grazie, capo.
:-)
@Anonimo IP (87.11.72.95)
RispondiEliminaBeh, un record lei l'ha fatto e vale a dire che è il primo commento che non pubblico dopo oltre 27.000 click.
Sarebbe a dire che in Italia ogni 27.000 prs. ce né una che è come lei. Una rarità ma per fortuna le altre 26.999 non sono così.
Detto questo mi preme informarla che non pubblicherò mai le confidenze di quel giornalista anche perchè le può evincere nel post subito a quello susseguente dove informavo i commentatori che tra noi (il giornalista e me) si era instaurato un rapporto di simpatica amicizia che credo stia continuando.
Per quanto riguarda le mie conoscenze nell'ambito turistico, devo dire che ognuno ha diritto di esprimere la propria opinione, buona o cattiva che sia.
Forse però condita con un pò di educazione.
Ci ripensi!
@Paolo Zaccheo:
RispondiEliminaBando Nuove Tecnologie, MI01_0027 = 'poloitalia alias marchio unico nazionale etc etc...'
http://www.marchiouniconazionale.it/documenti/mise_ammissione_bando.pdf