giovedì 11 giugno 2009

Punti di vista o è solo una svista ?

Al giorno d’oggi, più che mai, l’operatore non solo turistico, ha bisogno di informazioni statistiche per capire i numeri e quindi organizzare gli obiettivi.
In ambito aziendale o pubblico i dati statistici sostengono le grandi decisioni politiche, le scelte amministrative, i programmi e i progetti.
La stessa Francia, bontà sua, ha istituito il SDT e l’EVE che con il contributo di due sotto-inchieste e l’ORT regionale, fornisce un campione approssimativo di circa 50.000 indagini mensili, che sono la manna dal cielo per gli addetti turistici.
Su di questi puoi trovare anche il perchè il turista abbia deciso quel dato posto e se tutto è andato per il verso giusto oppure no.
E non solo per l'albergo o il B&B, ma per tutte le cose pertinenti alla città, provincia, Regione ed anche il Paese (ferrovie, aeroporti, autostrade, vigilanza urbana e tira a campà).
Ma sono cose vecchie (ma mai in disuso) che servono sempre, e che già nei primi anni '80 m'apparvero negli States, le quali contribuirono (sia a me che all'amministrazione cittadina) in maniera esagerata a darmi/ci e dirmi/ci il che cosa c'era da migliorare e da perfezionare.
Poi li vidi (comment form) negli anni '90 sulla Costa Crociere dove c'era era scritta anche l'opinione del viaggio e l'accoglienza nei vari aeroporti eccetera eccetera (utile per quel 51% delle scelte clientelari "viaggio ed accoglienza") e da qualche altra parte nel mondo (Fiji e Seychelles anche perchè qualcuno di mia buona conoscenza lo consigliò).
In Italia?
Lasciamo perdere ch'è meglio.

Ora, la presunta inadeguatezza o la disomogeneità delle varie fonti nazionali di questi dati producono un danno molto rilevante alle grandi aziende ma anche a quelle medio/piccole.
Acquisti, assunzioni, licenziamenti, rinnovamento, eventi, pubblicità e tanto altro, se non bene organizzati in base alle statistiche vorrebbe dire; dispersione monetaria, perdita qualitativa e condizioni di stress che contribuiscono maggiormente al fallimento aziendale o amministrativo.
Ma veniamo al fatto o fattaccio per cui tutto questo, che non è certo il primo e non credo sarà l’ultimo, ma reputo che l’osservazione sull’utilità di uno questi presunti ingannevoli dati o statistiche vada data.
Il 9 giugno 2009, Federalberghi per i primi 5 mesi ha evidenziato un - 8,32% di presenze rispetto al 2008, anno che risulta già essere stato abbastanza funesto in base alle presenze turistiche, e con una perdita di – 6,32% (ventitremila dipendenti) per quanto riguarda la manodopera del settore.
Mentre l’11 giugno, due giorni dopo, la Mercury srl stima che in Italia si potrà avere, nel corso di quest'anno, un calo limitato all'1% o addirittura una situazione stazionaria, quando invece, autorevoli fonti internazionali, danno un calo delle presenze turistiche in Europa intorno al 3,8%.
La stessa Mercury dichiara che se poi si fanno previsioni più avanzate, la situazione tende a migliorare.
C’è da chiedersi cosa si intende per più avanzate; quinquennali?
E’ evidente che qualcosa non quadra, come è presumibile l’inesattezza di una delle due mentre la considerazione che ne scaturisce è; l’errore è dovuto ad improfessionalità, ad un granchio oppure probabilmente voluta?
E pensare che Il 18 maggio l'Italia e' stata eletta alla Commissione per la statistica delle Nazioni Unite (Unsc) per il mandato 2010-2013
Io forse non ho capito e lascio a voi spiegare l’enigma, anche se dipende da punti di vista o…ricercata svista.

Luciano Ardoino
Fonte : http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2009/06/punti-di-vista-o-e-solo-una-svista.html

23 commenti:

  1. Come diceva quella pubblicità e Plinio, l'ottimismo è il profumo della vita.

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  2. Caro Luciano, se non sbaglio, l'avevi detto che all'inizio della stagione compariranno per magia quelle statistiche con il segno più.
    Ci stanno arrivando, pian pianino.

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  3. E' opinione generale che le statistiche siano....quindi perchè lo stato non inteviene per dare un senso a questi dati ipotetici.

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  4. Le statistiche italiane sono in gran parte politicizzate e sviluppate secondo criteri illogici.

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  5. Non dobbiamo far altro che aspettare la fine della stagione in corso e poi avremo la conferma.

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  6. ISTAT

    Sulla base della rilevazione campionaria sull’attività alberghiera (si vedano le Note Informative) l’Istituto nazionale di statistica comunica che nel periodo di Pasqua 2009, e precisamente dal 10 al 19 aprile, gli alberghi italiani hanno registrato, rispetto al periodo pasquale 2008 (dal 21 al 30 marzo), una diminuzione del 2,4 per cento degli arrivi

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  7. Ma anche una parità rispetto al 2008 è sempre un'annata di cacca.
    Infatti la crisi ha toccato anche uno dei settori più floridi del Belpaese: il turismo, nel 2008 è stato l’ anno nero dell’ Italia. E’ crollata la tenuta dell’ economia in tutto il Paese, con una sola eccezione, la Puglia, che ha fatto registrare un +8%.

    Beh, noi siamo contenti del bicchiere, non mezzo pieno, ma completamente vuoto.

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  8. Jennifer Blanke, l’ economista che da più anni lavora per il World Economic Forum’ s Global Competitiveness Network, ha sottolineato come lo scopo dello studio sia quello di misurare i fattori che hanno maggiore attrattiva per lo sviluppo dell’ industria del viaggio e del turismo nei singoli paesi. “I primi cinque posti di Svizzera, Austria, Germania, Francia e Canada - ha spiegato la Blanke - dimostrano l’ importanza di iniziative di supporto e strutture in grado di dare delle regole, l’ importanza di associare trasporti di prima classe alle infrastrutture turistiche, e l’ importanza di concentrarsi e alimentare le risorse naturali e umane per incoraggiare un ambiente che sia attrattivo per lo sviluppo del settore turistico“.

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  9. Turismo in Italia: la crisi economica stabile mette il settore alberghiero al penultimo posto in Europa

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  10. La situazione italiana sicuramente non brilla in campo turistico nel 2009: provata da una crisi economica senza precedenti, anche il turismo cede il passo al risparmio, ma qualche nota positiva c’ è.
    Secondo il Travel & Turism Competitiveness Report 2009, un rapporto che misura la competitività di oltre 130 paesi di tutto il mondo per quanto riguarda i viaggi e il turismo, l’ Italia conferma il piazzamento negativo dello scorso anno e si colloca al 28esimo posto, preceduta da quasi tutti gli altri paesi europei: Gran Bretagna (11 posto), Olanda (13) Danimarca (14), Portogallo (17), Norvegia (19), Belgio (22) Lussemburgo (23) Grecia (24) e Estonia (27), oltre che da quelli entrati nella top ten. Tuttavia, la crisi italiana è stabile, il che sarebbe un punto di partenza “vantaggioso”.
    Vantaggioso se avessimo una organizzazione che bada più al prodotto che alla ricerca di voti politici.

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  11. Preso da internet...

    .....Un calo importante ma inferiore rispetto alle più pessimistiche stime che prevedevano una diminuzione del 15-20%.....
    Il prossimo anno qualcuno potrà dire che sono in programma perdite sull'ordine del -60%, poi se per caso si dimostreranno sul -15%, verranno prese come gran risultato rispetto alle previsioni....
    Bene, ma chi ce li mette questi quì a dire cotante stupidaggini?

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  12. @Anonimo

    Questi dati che hai inserito sono già stati commentati in un post precedente, comunque grazie per la precisazione.

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  13. Beh, copiare dalla Francia non sarebbe poi così male considerando i risultati che hanno ottenuto.
    Anche a livello regionale l'ORT stà producendo notevoli miglioramenti e contribuisce a fornire in tempo reale la realtà dei fatti.
    Gli operatori hanno questa grande carta da seguire e sono sempre aggiornati periodicamente.
    Se consideriamo che la BMV ha recentemente copiato il bonus vacanze (male) francese, perchè non farlo per le statistiche?

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  14. di Silvia Salvi

    La Francia, si sa, ha una delle organizzazioni amministrative più efficienti e valide tra tutti i Paesi europei. Anche per la raccolta dati e l’elaborazione delle statistiche è organizzata in maniera capillare, ma con un forte coordinamento centrale. La raccolta dei dati sui flussi turistici, la conoscenza dei posti di lavoro generati dal turismo e il controllo sulla quantità e qualità dell’offerta alberghiera sono una priorità assoluta. Notevoli risultano i finanziamenti impiegati a questo scopo dallo Stato.
    L’amministrazione che segue i differenti lavori statistici condotti sul turismo è il Polo Turismo, un segmento del Dipartimento delle attività terziarie che fa parte dell’Istituto di statistica - Direzione delle statistiche d’impresa. Il Polo segue i differenti lavori statistici condotti sul turismo, sia a livello nazionale o regionale, controllando la qualità interna dei lavori e cercando di evitare che le differenti operazioni si sovrappongano tra di loro, soprattutto in seguito alla decentralizzazione delle funzioni dello Stato inaugurata nel 2003.

    Il rinnovamento delle modalità di conduzione delle inchieste è stato portato a termine nel 2006: la parte riguardante l’industria dell’ospitalità in campeggio era operativa fin dal 2005, quella per gli alberghi a partire dal 2006. È oggi allo studio l’opzione della risposta tramite Internet, una possibilità che dovrebbe essere proposta agli alberghi nel 2009 e rappresenterebbe un reale alleggerimento per le imprese che sceglieranno questa modalità di risposta.
    Rimangono ancora fuori dall’indagine i residence turistici, i villaggi vacanze, i bed and breakfast in quanto appartenenti molto spesso a organizzazioni federative con le quali non sono ancora stati stipulati degli accordi.

    La costituzione di uno strumento che permetta di osservare l’ammontare degli alloggi turistici rappresenta un obiettivo centrale per i prossimi anni, un traguardo che potrà essere raggiunto solo con la collaborazione dei differenti partner, regionali e nazionali, che dispongono di una parte fondamentale delle informazioni.
    A questo scopo, nel corso del 2007 è stato costituito un censimento completo dell’insieme degli alloggi collettivi con le loro caratteristiche: residence di turismo, villaggi vacanze, hotel, centri vacanze, cioè tutti gli alloggi regolamentati e quindi più facilmente catalogabili.

    Il secondo gradino riguarda la costruzione di una nuova indagine sulla frequenza della presenza turistica. La messa a punto del questionario si avvarrà delle esperienze realizzate nel 2007 nelle regioni del Rhône-Alpes, Languedoc-Roussillon e Poitou-Charentes. È in programma l’estensione di questo metodo a tutte le regioni nel corso del 2009. Con la realizzazione di questo piano, la Francia si sarà conformata all’attuale direttiva europea sulle statistiche del turismo.

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  15. E poi di seguito sempre della bravissima Silvia Salvi che è stata inconsapevolmente l'artefice delle mie conoscenze per quanto riguarda la programmazione delle statistiche francesi:

    Fondamentale è la verifica della forza lavoro impiegata nel settore del turismo e più in generale la misurazione del peso economico di questo settore così strategico. L’importanza dell’acquisizione e dello sfruttamento di queste informazioni, in particolare a livello locale, meritano uno sviluppo approfondito. La conoscenza della stagionalità dei flussi turistici consente una programmazione dell’offerta e del fabbisogno della manodopera.
    I soggetti economici locali, attraverso gli Osservatori Regionali del Turismo (ORT), hanno sottolineato la necessità di costituire un centro di raccolta dati, fondamentale per imprimere omogeneità e comparabilità dei dati tra una regione e l’altra.
    Il rinnovamento della metodologia per l’acquisizione di questi dati è stato realizzato nel 2005 e messo a disposizione delle direzioni regionali per un suo utilizzo a livello locale. Una analisi nazionale è stata realizzata in collaborazione con la Direzione del turismo, PSAR (Polo Specializzato Azione Regionale) e il Polo Turismo.

    La direzione del turismo di concerto con l’Insee partecipa al gruppo di lavoro di Eurostat sulle statistiche del turismo. L’organismo europeo Eurostat ha promosso un cantiere di lavoro per rinnovare la direttiva europea del 1995 sulle statistiche del turismo che dovrebbe vedere la luce nel biennio 2009-2010. Nel frattempo, l’Insee prende parte alla domanda di Eurostat nel quadro dei programmi di cooperazione con i paesi mediterranei (MEDTOUR) e del PECO (Paesi dell’Europa Centrale e Orientale).

    Ricapitolando i lavori previsti nel quadriennio 2004-2008: il Polo del Turismo nel 2006 ha portato a termine un sondaggio sulla frequenza delle presenze nell’industria alberghiera e i campeggi. Nello stesso anno ha consolidato e sviluppato i metodi di ricerca e misurato il peso economico del turismo e della manodopera. Infine nel 2007 ha realizzato il censimento del parco degli alberghi di catena, studio che attualmente è ancora in corso.

    La Francia quindi ha tutti gli strumenti metodologici e organizzativi richiesti dall’Unione Europea, dimostrando di avere un sistema che le permetterà anche nel futuro di mantenere la leadership mondiale nelle politiche per il turismo.

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  16. In riferimento sui portatori di handicap ho trovato un sito molto preparato...
    ...http://www.handicapincifre.it/descrizioni/turismoaccessibile.asp

    dategli uno sguardo perchè è interessante.
    ciao

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  17. Breve Nota aggiornativa:

    Intervenendo alla tavola rotonda 'Hôtellerie di lusso: finanza e futuro', il presidente di Enit-Agenzia, Matteo Marzotto, ha affermato che "il turismo uscirà dalle secche della crisi soltanto nel 2011, mentre nel 2010 continueremo ancora a soffrire". A questo si aggiungerà, sempre secondo il numero uno dell'Enit, in una maggiore difficoltà per la promozione, "visto che nel 2011 l'Agenzia potrà contare soltanto su 24 milioni di euro di risorse, di cui poco meno di 3,5 destinati alla promozione". In tema di classificazione degli alberghi, invece, Marzotto ha auspicato l'attivazione di un sistema che possa uniformare il rating delle stelle, "anche per migliorare tra Nord e Sud il rapporto qualità/prezzo". Allo stesso modo si è detto d'accordo con la proposta del presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, di tagliare l'Iva per le imprese alberghiere.

    Che fantasia
    Plinio

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  18. Nicolò, il pianista12 giugno 2009 alle ore 17:17

    Non ci posso credere, ma come ha fatto?
    Vedete cari amici che non è vero che non conoscono questo settore.
    Le idee giuste le hanno ma soprattutto sono esternate da incredibili novità.
    Ripeto, come avrà fatto?

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  19. Nicolò, il violinista12 giugno 2009 alle ore 18:32

    Queste novità.
    Mi verrebbe voglia di sparare "sulla croce rossa" ma poverino, è alle prime armi.

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  20. @Nicolò 1 e 2

    Non credete di essere un pò banali nei commenti?
    Suvvia, è possibile pretendere di più da voi.
    Che occasione è stata questa: due piccioni (Nicolò) con una fava.
    Sono una grande!!!

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  21. Sei tremenda cara Marina.
    Quanto tempo è che aspettavi questa occasione, eh?

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  22. Da quando mi sono accorta che sono due persone ma non capisco come mai non mi hanno risposto.

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  23. Magic minister, a Porta a Porta, ha ribadito che le previsioni per il 2009, nonostante la crisi, sono per un risultato addirittura migliore rispetto al 2008.

    She's magic, it's magic.

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