Dopo l'abolizione del Ministero del Turismo, secondo me una stupidità collettiva degli italiani consacrata da un referendum, le Regioni sono diventate sovrane in materia e da allora hanno sprecato somme faraoniche, pari pari nel totale a quelle spese dalla Francia e dalla Spagna ma con ben altra efficacia; i risultati parlano chiaro e la sola Francia pur disponendo di circa la metà dei nostri posti letto, ci sopravanza del doppio in introiti turistici.
Ognuna di queste presentandosi però a livello di promozione internazionale per suo conto e non come pacchetto Italia.
20 rappresentazioni alle varie fiere internazionali, 20 forme di marketing, 20 portali, 20 eccetera eccetera e spese moltiplicate sempre per venti.
Recentemente è stato ripristinato il Ministero del Turismo che ha cercato e cerca ancora inutilmente di collegare queste venti realtà che, favorite dal Titolo V della Costituzione, continuano a viaggiare per proprio conto diminuendo instancabilmente le presenze turistiche ma, nello stesso tempo, aumentando l’handicap nel confronto con le nazioni competitrici.
Finora le spese promozionali effettuate singolarmente ammontano a svariati miliardi di euro ed il tentativo di riunirle col fil ferretto o tenui “lacci di paglia” sotto un’unica e logica politica, è malamente naufragato, il tutto mentre le problematiche del settore rimangono invariate da oltre 30anni e vale a dire infrastrutture, tasse, trasparenza delle politiche di governo, spreco della spesa pubblica, favoritismi nelle decisioni di funzionari del governo, formazione del personale, norme in materia di investimenti, pratiche di assunzione, costo del lavoro, flessibilità di determinazione del salario, simmetria tra produzione e retribuzione, possibilità di ricerca lavoro qualificato, strategie turistiche, affidamento sulla gestione professionale, fuga di cervelli, flussi di capitale, disponibilità di capitale a rischio, investimenti diretti dall’estero, volontà di delegare, collaborazione università/industria, …e qui mi fermo ma lo ripeterò fino alla nausea.
Lacci di paglia o...vedere locandina sopra?
Luciano Ardoino
Quasi anagramma.
RispondiEliminaStupendi i portali di Francia e Spagna
E semplici da visionare
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaE' il tuo cavallo di battaglia?
Infrastrutture, tasse, trasparenza delle politiche di governo, spreco della spesa pubblica, favoritismi nelle decisioni di funzionari del governo, formazione del personale, norme in materia di investimenti, pratiche di assunzione, costo del lavoro, flessibilità di determinazione del salario, simmetria tra produzione e retribuzione, possibilità di ricerca lavoro qualificato, strategie turistiche, affidamento sulla gestione professionale, fuga di cervelli, flussi di capitale, disponibilità di capitale a rischio, investimenti diretti dall’estero, volontà di delegare, collaborazione università/industria e quì mi fermo.
@Vincenzo
RispondiElimina...fino alla nausea!
Ma qualcosa non è stato fatto per riunire le regioni sotto una stessa bandiera?
RispondiEliminaCon la scusa/realtà del debito pubblico siamo ingessati, comunque i soldi per portare avanti l'elefantiaca macchina burocratica , brucia le risorse ,
RispondiEliminae siamo destinati ad andare ancora per il peggio
Plinio
@Nicolò
RispondiEliminaChe ne dici di questo?
Lo scorso 21 maggio, a Roma, durante la Conferenza dei presidenti delle Regioni è emerso un duro attacco alla politica portata avanti dal governo nel settore del turismo. La Provincia di Bolzano, rappresentata dal vicepresidente Hans Berger, chiede di "rispettare la competenza primaria delle Regioni in questo settore". "La decisione del governo di creare un Ministero del turismo senza nessuna consultazione preventiva con le Regioni - commenta Berger - la riteniamo un chiaro attacco alle nostre competenze, che, lo ricordo, in questo settore sono primarie. A ciò si aggiunge anche la volontà di Roma di rivalutare il ruolo dell´Enit, l´ente nazionale del turismo". Nel corso della Conferenza dei presidenti la Regioni hanno deciso di protestare contro quella che viene giudicata un´invadenza del governo centrale nelle questioni di competenza locale. "Chiediamo un confronto diretto - prosegue Berger - per capire quali siano i progetti concreti del governo nel settore del turismo. Per quanto riguarda l´attacco alle nostre competenze, faremo valere fino in fondo i nostri diritti". Oltre che di turismo, nel corso della Conferenza dei presidenti delle Regioni si è discusso anche di agricoltura, e in maniera particolare della suddivisione degli ulteriori fondi europei liberatisi per lo sviluppo agricolo. "Nell´ultima settimana - sottolinea l´assessore Hans Berger - era stato trovato l´accordo su una proposta che prevedeva un contributo minimo da destinare a tutte le Regioni, in modo tale da accontentare anche i territori più piccoli". A Roma, però, si è registrata l´opposizione da parte delle Regioni meridionali, le quali hanno avanzato una controproposta che prevede l´assegnazione di oltre la metà dei fondi alle cinque regioni più grandi.
...oppure questo, ma se vuoi ce ne sono molti altri, basta cercarli.
RispondiEliminaE' anche ovvio che se togli la marmellata al bambino...
'Non e' possibile che il governo nazionale continui a mostrare, in questa fase difficile per l'economia del Paese, una grave insensibilita' per le tematiche turistiche'. Lo dice l'assessore al Turismo della Regione Puglia, Massimo Ostillio, con riferimento alla decisione del Governo di non inserire nel maxiemendamento votato alla Camera la norma sulla moratoria al versamento degli aumenti di canone da parte dei gestori di stabilimenti balneari. 'Esprimo piena solidarieta' agli operatori balneari, puntando il dito sulle responsabilita' che si e' assunto il Governo nel non dare seguito agli accordi sottoscritti dalla sottosegretaria Brambilla con le Regioni e le imprese del settore solo qualche mese fa'. Aggiunge Ostillio: 'Chiedo al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani di intervenire rapidamente su questa ennesima vicenda, che dimostra l'incapacita'
Il non volere il Ministero del turismo in Italia vuole dire che si ha paura di perdere del potere oppure che...hanno meno possibilità di manovrare indipendentemente il denaro che ricevono, etc.
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaColpito!
@Plinio
RispondiEliminasono stato sul tuo blog ed ho visto CHIUSO PER LAVORO.
Buon lavoro e quando puoi ti leggerò sempre con grande piacere, ciao, a settembre.
@Plinio
RispondiEliminaBuon trabaco e a settembre.
Però ogni tanto....
Ciao
@Plinio
RispondiEliminaNon ti scordar di noi!
vi leggo utti i giorni,sarà difficile argomentare e commentare, comunque non abbassiamo il tiro
RispondiEliminaPlinio
@Plinio
RispondiEliminaSempre ad altezza d'uomo o in questo caso è meglio dire donna?
O in questo caso è meglio di Brambilla?
RispondiElimina@Plinio
RispondiEliminaSaperti presente anche se non avrai tempo per scrivere MI e credo pure CI fa e farà piacere.
@Nicolò, il violinista
RispondiEliminaCI
@Luciano
RispondiEliminaHo notato che nel blog non c'è neanche un post riguardo al portale. Pensi forse che troppo è già stato detto e scritto?
Ciao
@Stella di mare
RispondiEliminaNon saprei aggiungere altro a quello che è stato già scritto.
E poi non dimentichiamo che frap'64è un genio della materia in questione e come potrei cercare di emularlo?
Ad ognuno il suo.
Ciao :-)
Carissimo Luciano,
RispondiEliminadevo confessarti che quando alcuni mesi fa sostenevi, in un precedente post, che ne avremo viste delle belle (statistiche e dati), ossia incredibili numeri positivi sull'ordine addirittura delle due cifre; ebbene c'ero rimasto un pò, diciamo così-così e fui molto scettico della tua preveggenza.
Ma come al solito continui a stupirmi ed infatti la notizia di oggi è:
http://travelnostop.blogspot.com/2009/07/brambilla-contro-le-previsioni-turisti.html
In controtendenza con le previsioni e i dati più pessimistici oggi il ministro per il turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha annunciato che nei primi cinque mesi di quest’anno il turismo in Italia è cresciuto del 7,8% rispetto al 2008. Inaugurando a Venezia "Veneto for You", il ministro ha spiegato che l’aumento è dovuto ai cambiamenti incisi nel modo di fare vacanza: intanto il 50% si è spostato sul comparto extralberghiero ma contemporaneamente si è registrata una maggiore presenza di turisti italiani, "che hanno preferito rimanere qui, scegliere località di vacanza di prossimità piuttosto che recarsi all'estero con viaggi più costosi". Insomma, ha detto il ministro, “nel momento in cui altri e troppi comparti dell'economia hanno registrato in questa particolare congiuntura economica un arresto, una frenata, una criticità, il turismo ha tenuto molto bene, ma ha cambiato volto". Quindi Brambilla ha anche detto che ieri, assieme al ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, ha finito di definire i piani dell'accordo strategico "per una valorizzazione delle nostre grandi ricchezze artistiche, culturali e monumentali, e una loro promozione ai fini turistici".
Urge una domanda: ma come fai?
Ciao
No, contrordine.
RispondiEliminaUn giorno dopo (3 luglio 2009), l'aumento è del 5%, e questo riguarda la regione Veneto da cui tutti dobbiamo imparare; così dice la MVB.
Il +5% deriva dall'aumento dei tedeschi ed austriaci per questo breve periodo...e il come facciano a portare al +7,8% il totoale dell'Italia intera è un mistero.
Comunque l'articolo è quì:
http://www.lavocedelnordest.it/articoli/2009/07/3/2180/brambilla-litalia-a-scuola-di-turismo-dal-veneto
In un momento di crisi mondiale e con segni di difficolta' anche notevole per il turismo italiano, il sistema veneto dell'accoglienza si dimostra ottimista e sta registrando un forte recupero dopo il calo dei primissimi mesi dell'anno, con un deciso aumento (circa il 5 per ceto) dei tedeschi e degli austriaci, cioe' gli ospiti che provengono dai Paesi che rappresentano per la Regione il piu' grande mercato estero.
E' incomprensibile questa percentuale.
RispondiEliminaMa dove le piglia il pinocchietto?
Grazie Vincenzo.
RispondiEliminaTra breve capirai.
Tutto campato in aria e senza coordinazione.
RispondiEliminaIl Titolo V andava adattato prima della nomina a Ministro.
E' anche probabile che subentrino cose che non riusciamo a capire.
Chi lo sà!
Beh, se questi sono i meriti della VMB:
RispondiElimina“Diamo atto al Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla di aver ascoltato le istanze delle piccole e medie imprese turistico-ricettive”. Giorgio Nocchi, Presidente di Asshotel, l’associazione degli imprenditori d’albergo aderente a Confesercenti, si dichiara soddisfatto per la proroga al 31 dicembre 2010 del termine per il completamento dell’adeguamento alla normativa antincendio da parte delle strutture turistico ricettive con oltre 25 posti letto.
Sono convinta che tutti insieme ci prendano per i fondelli.