Cambiano i soggetti ma non il complemento oggetto ma soprattutto non cambia l’intenzione da parte delle istituzioni di prenderci in giro.
Quello che leggiamo su La Repubblica, 26 luglio 1991 e vale a dire che la gente già allora sceglieva i luoghi sulla base del rapporto prezzo/qualità e andava dove non c’erano turbative di ordine pubblico, dove non si consumavano né scippi, né delitti e soprattutto il continuo ladrocinio, come le evidenti carenze delle infrastrutture e dei servizi è cosa risaputa e sicuramente non è una novità, anche se purtroppo è attuale.
Trent'anni non sono bastati per la soluzione.
Parole dell’allora Ministro del Turismo Tognoli che non distano affatto da quelle più recenti della Brambilla, come non lontani nella logica sono i consigli omaggiatici per la risoluzione di alcuni casi. Un esempio ci viene dalla dichiarazione “fantozziana” di Piero Barucci, professore e direttore in economia del turismo dell’Università di Firenze, nonché Presidente dell'Abi e Ministro del tesoro che per incentivare l’immagine negativa del turismo del Mezzogiorno proponeva che chi subisse uno scippo entro il mezzo milione di lire, venisse rimborsato subito, pronto cassa.
Come a dire che, poniamo nel mese d’agosto, sia le forze dell’ordine che la magistratura, dovevano nel breve spazio di poche ore, visualizzare l’autenticità del furto e quindi emettere la sentenza per l’eventuale rimborso.
Bontà sua!
Certamente nel leggere questo “consiglio” ci potrà scappare da ridere ma state certi che nell’occasione qualcuno avrà applaudito e si sarà complimentato dell’ottima idea.
Mentre nel luglio 1993 (ben sedici anni orsono), lo stesso quotidiano così riportava:Il turismo italiano è un settore in lenta caduta e diminuiscono gli stranieri, l'offerta è spesso scadente rispetto ai prezzi richiesti, e gli italiani spendono meno.
Il Belpaese delle vacanze è in crisi mentre il business resta forte, ma sul mercato internazionale la perdita è netta.
Vacanze brevi pochi consumi ma la crisi non ha impedito alla maggior parte degli italiani di programmare un periodo di vacanza.
No, il relax resta sacro, anche a costo di grossi sacrifici e i periodi di vacanza sono diventati più brevi, e i consumi molto più sobri.
Ma anche per quanto riguardava l' industria delle vacanze bisognava fare i conti con il sommerso; le abitazioni private.
Fonte inesauribile per poter incrementare le presenze turistiche a piacimento.
Chi può controllare anche se la possibilità a monte esiste?
Sia per la Margherita Boniver (Turismo) che per il Barucci (Tesoro), probabilmente diventato Ministro a seguito del precedente brillante concetto, la prima cosa da fare era riorganizzare in modo unitario la presenza del turismo italiano all' estero, mentre bisognava creare una nuova coscienza turistica in tutto il paese, perché conta poco vedere belle (?) campagne pubblicitarie quando poi la stragande maggioranza dei turisti stranieri viene in Italia solo perché ne ha sentito parlare bene dai propri amici mentre è importantissima la valorizzazione della cultura e dell’arte.
Pari pari quello esternato dal nuovo Ministro del Turismo, Michela Brambilla & Co.;
stesse casualità, medesime programmazioni ed uguali anche gli avverbi che ci portano a presumere che i risultati saranno anche gli stessi.
Ministri che vanno, discorsi che restano e risultati che non si vedono.
E io che credevo che avesse detto delle cose nuove.
RispondiEliminaChe dispiacere....e che buguarda che sono!
"pretendo" giudizi, grazie.
RispondiEliminaE’ Maria Concetta Patti il nuovo Presidente di Promuovi Italia, agenzia tecnica del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo. Amministratore Delegato del gruppo Valtur e Presidente Federviaggio - Confturismo, Maria Concetta Patti è stata nominata dal Presidente Enit Matteo Marzotto.
“Sono onorata della carica di Presidente di Promuovi Italia – ha commentato Maria Concetta Patti. E’ un’occasione importante per il nostro Paese, per lo sviluppo della filiera del turismo. Sarà mio compito promuovere l’occupazione e dare supporto a tutti i progetti mirati a riportare l’Italia nei primi posti della classifica dei paesi più visitati al mondo”.
Entrano a far parte del CdA di Promuovi Italia, come Vice Presidente Mauro Di Dalmazio, Assessore al Turismo della Regione Abruzzo e Coordinatore Nazionale degli Assessori Regionali al Turismo, e Guido Viganò, ex Amministratore Delegato del gruppo I Grandi Viaggi come Consigliere. Confermato il Direttore Generale Francesco Montera.
Non ne conosco neanche uno.
RispondiEliminaSarà bene ricordare da dove arriva Promuovi Italia...
RispondiEliminaIo la liquiderei seduta stante: fa le cose che dovrebbe fare ENIT.
E la promozione lavorativa al sud?
RispondiEliminaVa bene, domattina mi leggo un pò di cosette al riguardo.
Ciao
Legambiente Turismo, al termine dei controlli annuali svolti in maggio, giugno e luglio, ha selezionato le migliori 10 aziende...e voi?
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