blog di critiche costruttive sul turismo e sulla cultura (dal 1° gennaio 2009)
giovedì 1 ottobre 2009
Rispetto da entrambe le parti
Supponevamo che lo facesse e la Michela Brambilla l’ha fatto, mentre crediamo che prendere in giro e mancare di rispetto a chi di questo “pane” ci vive (il turismo e non solo), sia una pessima cosa, e poco conta l’ergersi a paladina, con eclatanti proclami, contro le truffe, abusi o dare mandato all’Avvocatura di Stato per costituirsi “parte civile” contro i disonesti, gli incauti e tutti coloro che danneggiano l’immagine dell’Italia attraverso l’inganno.
Cosa che per altro condividiamo ampliamente. Ma che esempio ne ricaviamo dalle istituzioni, se da queste non veniamo informati con la stessa chiarezza di cui tanto si elogiano autonomamente?
Ma veniamo al fatto e vale a dire alle comparazioni delle presenze turistiche elencate dalla ministra che giornalmente, con la solita overdose di retorica, ci elenca, laddove (28 settembre) sostiene che l’Italia ha retto meglio di Francia e Spagna, che sono i nostri maggiori competitori nel comparto turistico e vale a dire quelli di cui dobbiamo tenere e quindi temere il confronto per non perdere prestigio e naturalmente il suo “careghino”.
Ebbene, dopo le dubbie dichiarazioni di luglio, da parte della medesima, sull’aumento delle presenze +7,8%, a cui hanno fatto eco quelle ancor più “impossibili”, (37 milioni contro i 33,7 della passata stagione 2008) di italiani che avrebbero effettuato le vacanze, ecco alfine invece apparire un – 4,3%.
Nel mentre la Brambilla tenta un paragone improponibile con Francia e Spagna elencando per la prima un – 6,3% mentre la seconda -4% che però, ma guarda un po’, sono statistiche comprese tra gennaio e luglio, mentre le nostre arrivano fino a settembre compreso.In poche parole il confronto non regge perché per le altre due nazioni europee mancano dei mesi fondamentali ed i più importanti.
Stupisce il fatto, ma anche questo non troppo, che nessuno ha dato risalto a queste considerazioni, TV – quotidiani – opposizione e detto crediamo possa dare, alla signora, qualsiasi futura altra “strana” possibilità narrativa.
E se poi questo è il suo modo, inteso senza inganno, di far apparire quello che invece non è…
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Mi hai fatto sparire il commento?
RispondiEliminaNon era volgare.
B.C.
@Luciano
RispondiEliminaProblemi col blogger?
E' sparito anche il post
Non male!
RispondiEliminadal corriere……
adesso la misura è colma, “facciamoci del male” può benissimo essere lo slogan del turismo italiano. il ministro m.v.brambilla non intende più stare zitta (ma quando mai lo è stata. nota mia) mi riferisco al grave danno che si è tentato di arrecare al nostro paese questa estate con una campagna denigratoria ben orchestrata ecc ecc.
cara redazione
sono consapevole che abbiamo dei problemi molto più grossi in italia, ma l’abbandono dei turisti del nostro paese per chi vive di questo lavoro, per il pil e per tutto l’indotto che ne consegue è una tragedia , sono tanti, tanti ragazzi e ragazze che se il loro ristorante o albergo o rifugio chiudono sono in seri guai, non avendo neanche un minio di ammortizzatore sociale, i nostri mari sono presi di mira da scricatori di scorie, i nostri boschi e foreste sono bersagli per i piromani della malavita, le strade e le autostrade sono delle cave, gli aeroporti sono delle cloache (tranne quello di olbia) l’ultimo traghetto che ho preso faceva letteralmente schifo, telefonare o mandare messaggini costa come l’oro, i centri storici crollano, fare il pieno di benzina equivale ad un salasso e se tutto ciò non bastasse abbiamo paesi emergenti come la croazia che offre le stesse comodità a metà prezzo, la turchia che dicono essere diventata un gioiello turistico, la spagna con le sue isole che crescono di prestigio ogni giorno e potrei continuare, ma il punto rimane che secondo il nostro ministro per il turismo è colpa di chi non è daccordo con il suo padrone se i turisti si allontanano.
la ministra ha dichiarato anche nello stesso articolo apparso oggi che ha investito 10 milioni in campagne sulle tv europee e americane, poi ne verranno altri da investire in asia e russia, mi chiedo se dall’alto del suo scranno abbia mai pensato che la pubblicità migliore e meno costosa è il passaparola, a mè personalmente tutte le volte che si mettono assieme le parole turista e america, mi viene alla mente quella famiglia che venuta dall’america in italia per godersi il nostro paese ha invece dovuto donare gli organi del figlioletto morto per colpa di un proiettile vagante, invece quando accosti turismo ed europa, ricordate quella coppia che si è addormentata in tenda vicino roma l’anno scorso?
credo dal mio piccolo che se i nostri ministri tutti, anziche passare le vacanze su panfili, yact, oppure in mega ville,spostarsi su jet privati ecc il tutto sempre messo a disposizione di “amici” o adirittura personali, dovrebbero andare in puglia o calabria in auto e cercare un hotel, dovrebbero venire a vedere cosa lasciano morire sui nostri appennini bolognesi o modenesi, dovrebbero abbandonare le 5 stelle e pedalare fra gli agriturismi in toscana, potrebbero abbandonare auto blù e codazzi di bodygard (non passerebbero) e infilarsi nei centri storici spettacolari di miliaia di nostre cittadine.
bè potrebbero fare tante cose semplici ed educative, ma è più semplice e remunerativo sproloquiare e investire i nostri soldi senza ritegno.
rudi toselli
Sul 37% della Brambilla avrei molte cose da dire e come me penso la maggior parte di quelli che nel settore alberghiero ci lavorano o vivono.
RispondiEliminaHo idea cha la Ministro faccia perdere voti al centro destra perchè ci sono oltre 2 milioni di persone che lavorano nell'ambito.
Ma poi dico, sui dati di Francia e Spagna:
RispondiEliminaI dati sono tratti da un’estesa indagine campionaria che la Banca d'Italia conduce alle principali frontiere italiane, tramite interviste face to face ad un campione di 145 mila viaggiatori internazionali l’anno e più di un milione e mezzo di operazioni di conteggio qualificato l’anno. Le interviste forniscono invece i dati sulla spesa e i pernottamenti e producono una disaggregazione dell’universo secondo una serie di caratteristiche rilevate (fra cui struttura ricettiva, motivo del viaggio, origini e destinazioni, opinioni sul viaggio effettuato, ecc.; i conteggi qualificati sono necessari per determinare l’ampiezza dell’universo di riferimento (viaggiatori). La
diffusione dei dati avviene mensilmente.
E non un giornalista che spenda con chiarezza una parola sulla reale attendibilità di 'sti dati.
Eh, ma adesso fanno la "divisione di statistica" al DSCT, vedrai che cambia proprio tutto.
Ri-di-co-li.
"...E non un giornalista che spenda con chiarezza una parola sulla reale attendibilità di 'sti dati."
RispondiEliminaParole sante caro frap ma soprattutto la fine...ri-di-co-li!!!
Stupisce, come già volte detto e ridetto, come invece vengano spese miriadi di parole e denaro per sentire quello che ha da dire la D'Addario e compagnia bella.
Se invece sà da fare, che sia fatto una buona volta per tutte e non il continuo massacro quotidiano.
@francesco
RispondiEliminascusa ma che c'azzecca la "escort" con l'impossibilità dei dati o delle statistiche?
Ockei, mi sono lasciato andare.
RispondiElimina