Oggi sul suo fondo ne Il Giornale, Marcello Veneziani, descrive l’Italia cattiva, quella che mai vorremmo ma che purtroppo è.
Ma perché siamo o stiamo diventando così cattivi?
Lui dice che l’Italia è un Paese col vomito e non riesce a trovare definizione più veritiera per riassumere il senso dell'Italia presente.
Un Paese a tratti violento addirittura con i bambini, e questo per “schifoso merito” di una razza di persone che alcuni sul vocabolario hanno detto che si chiamano “pedofili”, e che invece per me non trova alcuna parola che possa descrivere l’assurdità e la gravità della cosa.
Un Paese acido e avvelenato, che non crede a nulla se non alla necessità di massacrare quel che ritiene essere d'ostacolo alla sua vita felice.
Solo per dirvi a Roma, c'è da avere paura: tre assassini atroci quanto insensati in un solo giorno, retate di ricchi disonesti (si ipotizza), più guerre minori di rione, di condominio, in famiglia.
C'è una ferocia diffusa, la bava alla bocca.
Alternata ai deliri festosi: come i carri dell'europride, festa del pacchiano e dell'eccesso, fra travestiti, trans e gay.
Mezzo carnevale di Rio, mezzi baccanali della romanità decadente, più tanto odio verso la Chiesa.
Feste &Vomito.
Poi il calcio scommesse, e il fiume di viziose porcherie che attraversa il Bel Paese.
E poi e poi e poi, dulcis in fundo, ci sono i blog, dove il Vomito è la sintesi di tutti gli odi e le frustrazioni accumulati nella suburra del web.
Un insulto continuo, senza conoscere, senza capacità di criticare costruttivamente e distinguere.
Ho smesso di leggerli perché a frequentare le bestie rischi di imbestiarti.
Disunità, degrado, vomito.
L'Italia cattiva.
Sì, riformate il fisco ma non ci vuole anche altro, per frenare il vomito?
Chi lo salva un paese così?
O aspettiamo che i barbari, a milioni, vengano a sommergere questa civiltà morta, questo Paese spento, festoso e depresso, che confonde il vomito col cibo, la realtà e la finzione, la libertà e il degrado?
E lasciamo che al potere ci vadano gli affamati di gloria e che alla moda del due per tre o del tre per due, come meglio li aggrada, che con la loro disperata vitalità ci sommergano di “frottole” e “fandonie”, tanto noi siamo festosamente putrefatti.
Ed infine, anche se forse non c’entra niente o forse si, il continuo ascoltare e leggere che tutto va bene … ‘na sega va bene.
Come ad esempio fa la Brambilla con quelle sue statistiche del giorno prima che immancabilmente si tramutano in altre del giorno dopo (ma false anche quelle?), e di cui non se ne può più.
E non se ne può più neanche per me che ritengo d'essere un moderatissimo moderato nonché educato.
Che non vado in giro sul web a “sparlare” e "sparare" di cose e di gente di cui non conosco il proprio settore … ma del turismo, beh quello SI ... con le dovute maniere e con le questioni del caso.
E la cattiveria mi sale che quasi quasi mi viene voglia di dire … ma poi mi trattengo; non voglio essere anch'io una bestia.
E la cattiveria mi sale che quasi quasi mi viene voglia di dire … ma poi mi trattengo; non voglio essere anch'io una bestia.
Però lei continua a prendere in giro la gente, portando il mio pensiero a domandarsi: "Ma perché non si ritira in qualche fattoria a tener cura agli amati animali anziché spremerci gli amati … vabbè, resto educato.
Ma lei non si ferma e tra le molteplici altre, adesso sono dieci giorni che va ripetendo che l’Italia è la meta più richiesta al mondo (Indagine Osservatorio nazionale del turismo) il quale (caso strano) “lavora” proprio sotto il ministero del turismo.
Ma lei non si ferma e tra le molteplici altre, adesso sono dieci giorni che va ripetendo che l’Italia è la meta più richiesta al mondo (Indagine Osservatorio nazionale del turismo) il quale (caso strano) “lavora” proprio sotto il ministero del turismo.
La citata nota contiene analisi importanti, per cui ve le propongo nella sua stesura integrale, e poi vedremo a fine stagione la veridicità di quanto da loro dichiarato e di cui ben so già il come andrà a finire.
Comunque eccole qua: "L’Italia si conferma la destinazione più richiesta dai clienti dei tour operator internazionali, nel 90,6 per cento dei casi. È quanto emerge dall’indagine annuale sul turismo organizzato dell’Osservatorio nazionale del turismo, condotta su un campione di 575 operatori tra i 4 mila circa che nel mondo trattano l’Italia. Il primo dato di riferimento rilevato dall’indagine è che il 43,3% dei grandi buyers a livello mondiale indica un aumento delle richieste di viaggi organizzati nel 2011. La domanda, quindi, torna a crescere in modo significativo, anche se la ripresa è più sentita su alcuni mercati, come l’India, dove risulta in aumento per il 67,8% dei tour operators, la Russia (72,7%), i Paesi Scandinavi (57,5%) e gli Stati Uniti (49%). Anche le richieste verso l’Italia mostrano un chiaro recupero: cresce la quota di buyers che indica un aumento (il 40% rispetto al 36,5% del 2010). Tra i mercati più importanti, si segnala il dato di pieno ottimismo espresso dagli operatori statunitensi in quasi la metà dei casi (il 49%), la stabilità prospettata dal mercato francese (60,6%), da quello tedesco (57,1%) e da quello britannico (54,3%) e le difficoltà di quello spagnolo, dove il 41,7% dei tour operators indica un calo della domanda di viaggi intermediati verso l’Italia. Altrove prevale la crescita: in Russia (indicata dal 63,6%), in India (61,1%), in Corea (60%) e in Australia (70%). Invece è significativa la quota di operatori che prospetta un calo della domanda verso l’Italia in Giappone (40%), colpito dal gravissimo terremoto di Sendai. L’Italia si pone dunque al top tra le destinazioni richieste (90,6%), seguita quasi sempre, dalla Francia (53,6%) e dalla Spagna (47,5%). Sui mercati più importanti, quello europeo e quello statunitense, questa rendita di posizione si mantiene salda, e in questi anni l’Italia ha consolidato la sua presenza e il suo appeal, passando dall’80,4% all’88,5% in Europa e restando solidamente al 95% negli Usa. In tutti gli altri Paesi, l’Italia resta la prima destinazione richiesta ai tour operators, con le uniche eccezioni del Brasile, dove la Francia conquista la leadership di meta più ambita e l’Italia è seconda, e del Giappone, dove la destinazione più richiesta è la Germania e l’Italia si colloca al quarto posto dopo la Francia e la Gran Bretagna.”
… e poi vado a vedermi che per ZOOVER (la più autorevole ... per me) che nel portafoglio ha qualcosa come 15 milioni di interviste agli europei all’anno (mica 475 operatori o agenzie di viaggio?) … l’Italia è seconda dietro la Spagna in Europa, mentre per la Brambilla siamo i primi del mondo.
Ma per piacere … e ancor mi c’incazzo fino quasi a diventare cattivo, poi mi trattengo ma è sempre più dura.
E allora mi richiedo se noi diventiamo sempre più cattivi perchè ci riempiono di balle, forse perchè gli emuliamo o ... ???
Ma per piacere … e ancor mi c’incazzo fino quasi a diventare cattivo, poi mi trattengo ma è sempre più dura.
E allora mi richiedo se noi diventiamo sempre più cattivi perchè ci riempiono di balle, forse perchè gli emuliamo o ... ???
Ottimo e abbondante
RispondiEliminaGianni
Il nuovo claim è:
RispondiEliminaCome visit us!
(ma non era Italy Visits You?)
Grazie per la citazione :-)
RispondiEliminaLunedì pubblichiamo i risultati dell'ultima indagine condotta da Zoover su livello europeo per le spiaggie e località marittima più belle d'Europa. Sarei felice di inoltrarti il comunicato stampa con tutti i risultati. Comunque scaricabile da lunedì direttamente dal post su Zoover World. A dimenticavo di dirti la curiosità: non c'è l'Italia... Saluti. Michele di Zoover.it
Ciao Michele, figurati è un piacere.
RispondiEliminaSempre interessante quello che scrivete e stasera v'aggiungo in link ai preferiti dal blog.
Comunque sarei ben lieto di ricevere l'aggiornamento, grazie.
Dici che l'Italia non è in lista (?), cavolo.
Avevo avuto qualche informazione ma speravo nell'ultima ora, e invece.
Ok, in attesa di leggerti vado a farmi un giretto su Zoover.it e ciao.