venerdì 2 settembre 2011

Il Sistema Ungherese dei Buoni Vacanze

COME NASCONO 
In Ungheria la Fondazione Nazionale Ungherese per i Buoni Vacanze, ente no profit, nasce nel 1998 e stipula subito un accordo con il Governo e sei sindacati per la detassazione dei buoni acquistati dai datori di lavoro a favore dei propri dipendenti.
Infatti anche i buoni vacanza ungheresi sono sostenuti da una legislazione fiscale di maggior favore. 

CHI NE USUFRUISCE
Tutti i lavoratori residenti in Ungheria possono ricevere buoni vacanze della Fondazione Nazionale per i Buoni Vacanze per il tramite dei propri datori di lavoro per un importo detassato sino a circa 70.000 fiorini ungheresi (circa 270 euro).
Il buono vacanze ungherese è completamente detassato ed esente da contributi fino all’importo  del salario minimo mensile in vigore il primo giorno dell’anno fiscale di riferimento. 

LA TASSAZIONE
Per la parte di importo che supera il minimo indicato, la tassazione diventa pesante, come quella abituale: i lavoratori devono far fronte al 44% di tassa sui redditi, e al 29% di oneri sociali e il datore di lavoro deve contribuire con il 3% di oneri sociali.
Tali costi sono comunque detraibili dalle imposte delle società.
I buoni vacanze ungheresi equivalgono a pagamenti in contanti in tutti gli alberghi e in tutte le altre attività ricettive e nelle agenzie di viaggio che hanno un contratto con la societa’ National Recreation Service Ltd che organizza le convenzioni per conto del sistema nazionale e possono essere utilizzati tanto per i costi di alloggio che per gli altri servizi forniti da coloro che accettano i voucher  (pasti, campeggi, ostelli  della  gioventù, attività sportive, trattamenti curativi, acquisti di viaggi presso agenzie nazionali di viaggi…). 

DOVE UTILIZZARLI
Dal 2004 il buono vacanze ungherese è utilizzabile anche per tutta una serie di servizi come la navigazione del Balaton shipping Co. Ltd., i servizi ferroviari delle ferrovie statali e delle GYSEV (Gyor-Sopron-Ebenfurth Railwau  Corp.), fino alle linee di autobus Volánbusz  Rt., Bakony Volán Rt., Bács Volán Rt., Gemenc Volán Rt., Hajdú Volán Rt., Mátra Volán Rt., Nógrád Volán Rt., Somló Volán Rt., Vértes Volán Rt. and Zala Volán Rt.
Nel 2008 i buoni erano accettati da piu’ di 8.500 fornitori di 27 tipologie di servizi diverse.
I buoni vacanze ungheresi sono utilizzati e gestiti con il supporto di un sito Internet e sono talmente famosi nel proprio paese da essersi meritati un francobollo commemorativo per il proprio decennale.
Usualmente hanno validita’ per un solo anno. 

LA CRESCITA
La crescita dei  buoni vacanze  ungheresi è stata  impressionante, basti pensare  che  nel 2004 erano stati emessi buoni a favore di circa 293.000 lavoratori, saliti a oltre 1.700.000 nel 2007 e a piu’ di 2 milioni nel 2008.
Ancora piu’ impressionante la crescita in termini di valore, passando dai pochi miliardi di fiorini (poche decine di milioni di euro) dei primi anni ai 23,5 miliardi del 2006, ai 30 del 2007 e ai piu’ di 40 miliardi di fiorini (piu’ di 150 milioni di euro) del 2008. 

I BUONI VACANZA SPORTIVI
Nascono anche i buoni sportivi che nel 2007 sono stati venduti per un importo pari 190 milioni di fiorini e sono in forte crescita nel 2008.
I buoni sono utilizzati per un grande numero di servizi, ma a causa della loro diffusione e del loro importo gli utilizzi si concentrano sul pagamento di hotel, per ben il 54,5%.
Il 21,3% degli utilizzi riguarda ostelli della gioventu’, campeggi e agenzie di viaggi e ben il 9,5% attivita’ sportive e stabilimenti balneari.
Solo il 7,5% del valore dei buoni sono utilizzati per pagare direttamente i mezzi di trasporto, solo il 3,5% per attivita’ culturali e divertimenti.
Assolutamente non diffuso l’uso per pagare i ristoranti che e’ pari solo al3,8% del valore totale. 

L'INDAGINE
La Fondazione Nazionale Ungherese per i Buoni Vacanze ha commissionato all’Università di Pécs una  approfondita  ricerca sul gradimento dei buoni, con il coordinamento del Professor Jòzsef Tòth.
L’indagine è stata condotta su un campione di 1.000 utenti, rappresentativo della popolazione ungherese e su un campione di fornitori di servizi.
È risultato come primo aspetto che gli intervistati  ritengono necessaria una maggiore pubblicizzazione dei servizi che possono essere acquistati con i buoni vacanze, poiché la maggioranza non aveva capito che i buoni possono anche essere usati per comprare biglietti per spettacoli teatrali, per pagare il ristorante, per utilizzare gli internet point e addirittura per servizi medici. 

Il campione intervistato ha dichiarato di usare i buoni vacanza per servizi alberghieri (65%), autonoleggio (46%), biglietti del cinema (51%) e servizi vari acquistati nelle agenzie di viaggio (62%).
Come emerge chiaramente, la stragrande maggioranza degli intervistati ha pagato con i buoni più tipologie di servizi, anche se non conosceva tutti i possibili utilizzi.
Da notare che con i buoni vacanze ungheresi non possono essere pagati viaggi all’estero.
Dall’indagine sugli utilizzatori emerge anche che i buoni sono usati prevalentemente dagli abitanti delle città e dal ceto medio, mentre nelle campagne sono meno diffusi.
La parte dell’indagine relativa ai fornitori di servizi ha evidenziato un unanime gradimento e, addirittura, alcuni fornitori dichiarano che una percentuale variabile tra il 60 e l’80% dei propri affari viene fatta accettando come parte del pagamento anche buoni vacanza.
È per questa ragione che la maggioranza dei fornitori di servizi intervistati  ritiene che accettando i buoni vacanza può conquistare nuove fette di mercato. 

L’indagine si conclude con le previsioni della Fondazione che ritiene di aumentare il proprio giro d’affari del 2009 del 25% rispetto al 2008, raggiungendo l’emissione di buoni per 50 miliardi di fiorini, pari a più di 190 milioni di euro. 

CHE FINE FA IL GUADAGNO OTTENUTO?
Con i guadagni ottenuti dalla gestione dei buoni, la Fondazione Nazionale Ungherese per i Buoni Vacanze che e’ un ente no profit, sovvenziona tanto piccole donazioni per vacanze degli svantaggiati che grandi piani di turismo sociale.
Nel 2008 sono stati distribuiti aiuti per più di 2 miliardi e 200 milioni di fiorini (circa 8,4 milioni di euro) di cui hanno beneficiato oltre 64.000 cittadini, come illustrato nella tabella che segue.

Di Tito Livio Mongelli  

2 commenti:

  1. E ogni tanto fa bene parlare un po' delle proprie esperienze personali e di ciò che ci accade e che può accadere a chiunque altro.
    Il fatto è avvenuto il 28 Agosto 2011.
    Stavo rientrando dalla Spagna con l'Alitalia, la nostra compagnia aerea di bandiera, che anni fa è stata salvata dal fallimento.
    Il volo di ritorno Madrid - Roma Fiumicino si è svolto in tutta regolarità e cortesia.
    Ma il problema è sorto nell'altro volo che avrebbe dovuto portarmi a casa, quello che collegava Roma Fiumicino con l'aeroporto di Brindisi.
    Il volo AZ 1623 partiva alle 17 e 20 con arrivo a Brindisi alle ore 18e30.
    Alle 16e55 iniziano le operazioni di imbarco e già lì ci viene comunicato che l'aeromobile era stato cambiato (probabilmente perchè il numero di passeggeri era superiore a quello previsto) e molti hanno visto così cambiato il posto sull'aereo.
    Vabbè, non è certo un problema!
    Tutti i passeggeri vengono imbarcati e molti sono i posti che restano liberi.
    Sembra che tutto sia pronto, ma... poi arriva la comunicazione del pilota: "Qualche minuto di attesa: stiamo aspettando un passeggero".
    Il "qualche minuto di attesa" diventa ben 40 minuti di attesa e sapete chi era il passeggero ritardatario?
    Un pilota, amico del nostro, che doveva necessariamente prendere il nostro volo perchè l'indomani avrebbe dovuto effettuare un servizio da Brindisi.
    Oltre alle lamentele di molti dei passeggeri, non appena il pilota è salito in aereo, è stato accolto da un applauso ironico e un "Bravooooo"!
    Che dire?
    Io aggiungo solo che, su richiesta di un passeggero di un modulo di reclamo, il responsabile ha riferito che non ve ne erano a bordo.
    Ma allora?
    Questa Alitalia fa acqua da tutte le parti.
    Eppure sembrava che...
    Ah dimenticavo: AZ 1623 è atterrato a Brindisi alle ore 19e30 (1 ora di ritardo rispetto all'arrivo previsto).

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  2. @visto sul web

    Bisognerebbe sapere le causali che hanno portato quel pilota ad essere in ritardo.

    :-)

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