mercoledì 5 ottobre 2011

Gualtiero Marchesi e McDonald's: fine di un mito o pecunia non olet?


Quanta responsabilità hanno i media nel creare falsi miti o a demolirli ?
Le televisioni, la carta stampata e il web ci bombardano costantemente con gli scandali di personaggi noti e ne creano di nuovi che non valgono una benemerita mazza.
Essi sono giudici e carnefici allo stesso tempo, e a volte demoliscono cose e fatti che loro stessi avevano a suo tempo costruito.
E pertanto dovremmo riflettere sul potere e la potenziale pericolosità che i mezzi di informazione hanno su una umanità sempre più globalizzata e facilmente raggiungibile anche negli angoli più inaccessibili del pianeta.

Ma sono veramente delle persone speciali quelle che alimentano i sogni e le aspirazioni dei comuni mortali o sono semplicemente il frutto di certa informazione che, con consapevole complicità, si fa corteggiare e conquistare con dure pratiche di tenacia, clientelismo e spregiudicatezza per poi, a sua volta, sfruttare, esaltando o demolendo, questi cosiddetti vip?
Comunque la si pensi, non si può che provare sdegno misto a delusione quando si apprendono notizie che coinvolgono personaggi che hanno goduto di privilegi e potere senza meritarli. 

Viene subito in mente l’idea dell’inganno, immediatamente seguita dallo sdegno nei confronti di questi falsi eroi, specialmente se hanno approfittato della buona fede e della fiducia di tante oneste ed anonime persone che inconsapevolmente hanno loro affidato aspirazioni o semplicemente una pura e disinteressata ammirazione.
E’ giusto che nella società, siano spesso i peggiori ad affermarsi ?
Però, come in ogni considerazione, occorre sempre ricordare che non è corretto fare di tutta l’erba un fascio e quindi è giusto continuare a riporre fiducia ed ammirazione in quei tanti seri e capaci professionisti che, pur non raggiungendo la notorietà, svolgono con rigore e dedizione il loro lavoro.
Così come è altrettanto ingiusto dar luogo a processi mediatici ed emettere sentenze che non ci competono.
Ora non so perché vi dico ‘ste cose ma sono le prime che guardando il web ho deciso di riproporvi la notizia che segue.

Gualtiero Marchesi ha annunciato la sua collaborazione con McDonald's, e per loro ha progettato due panini e un dolce e a 82 anni certe scelte mettono tristezza.
Pecunia non olet ma dimenticare la propria storia e dire che se i giovani vanno a mangiare da McDonald's allora lui porta lì il buon mangiare è un'ipocrisia senza fine.
Peccato!
Raccontarvi di Gualtiero Marchesi è del tutto inutile; già tanto è stato scritto nel bene (di più) e nel male.
Qualcuno sostiene che ai tempi di Bonvesin de la Riva, Marchesi era fallito, ed è intervenuto Medagliani a salvarlo.
Oggi che è all'Albereta, dove corre voce che Moretti lo voglia mandare via … dicono che non si mangi bene o almeno non come si dovrebbe.
Io non lo so e neanche m’interessa, ma che l’artefice italiano delle prime tre stellette della Guida Michelin si metta a fare il McItaly Vivace, il McItaly Adagio e il Minuetto … beh, fa tanta tristezza … a me.

Un falso mito o Money doesn't Stink?
Spero e credo il secondo!

12 commenti:

  1. Pecunia non olet caro Luciano.


    :)

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  2. “In Italia manca una strategia per il turismo”. A sostenerlo, nel corso della presentazione della Giornata delle Bandiere Arancioni, è stato il presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi. “Quest’estate il turismo in Italia ha recuperato posizioni – ha spiegato – ma le criticità strutturali del settore rimangono tutte: l’accessiblità, (al Sud non si riesce ad arrivare facilmente), la mancanza di servizi tecnologici, a partire da un portale che funzioni veramente. Inoltre, non c’è un osservatorio sistematico sul turismo. Anche la governance del settore è troppo frammentata tra Stato e Regioni. E la creazione del ministero del Turismo non ha risolto i problemi perché non ha poteri, se non promozionali”.

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  3. @Vinc

    Lascia stare il latino e applicati sull'italiano.

    ;-)

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  4. I ministeri leghisti di Monza aprono le porte a una delegazione del Partito Democratico e magicamente da sedi distaccate, annunciate in pompa magna dai Padani (presunti) secessionisti, si trasformano in “sedi di rappresentanza”. A declassare il rating degli uffici è lo stesso padre del trasferimento dei ministeri al Nord: Roberto Calderoli. Ieri lo ha confessato: “Sono solo sedi di rappresentanza”. Appena tre mesi fa ad ogni comizio e incontro pubblico il ministro per la Semplificazione rilasciava dichiarazioni entusiaste su quelli che definiva i ministeri al Nord. “Il 23 luglio il mio ministero e quello di Bossi apriranno a Monza. Che piaccia o non piaccia a Roma” disse lo scorso 11 luglio nel corso di un incontro pubblico in provincia di Varese quando, lanciando l’affondo sulla devolution dei dicasteri, aveva assicurato ai militanti che la Lega non si sarebbe fermata di fronte alla levata di scudi che era seguita alla proposta leghista di “trasferire al Nord i ministeri”. Proposta che era stata sostenuta anche da una raccolta firme lanciata a ridosso del tradizionale raduno di Pontida del 19 giugno scorso. Alcuni hanno creduto al progetto. Altri hanno iniziato a fare i conti di quanto sarebbe costato portare a termine il trasloco.
    Ma sono bastate poche settimane e il 23 luglio, giorno dell’inaugurazione, il trasferimento dei ministeri era già stato declassato a semplice apertura di non meglio identificate sedi distaccate. Trasferimenti o distaccamenti, poco importa, i promotori dell’iniziativa erano comunque felici e potevano dire di aver aperto i loro ministeri del nord. Alla festa organizzata alla Villa Reale di Monza si sono presentati in pompa magna Umberto Bossi, Roberto Calderoli, Giulio Tremonti e Michela Vittoria Brambilla. Quattro ministri in tre stanze “che allo Stato non costano niente”, come aveva detto Bossi il giorno del taglio del nastro, ricordando che a nord “sono tutti contenti”, lasciando intendere che non gli importasse un gran ché delle polemiche sollevate da Gianni Alemanno e Renata Polverini.

    Dopo l’inaugurazione, per tornare a parlare dei ministeri del nord si è dovuto attendere il primo settembre, giorno dell’annunciata apertura. In quell’occasione alla Villa Reale dei ministri non s’è vista nemmeno l’ombra. Si è presentata invece una delegazione di agguerritissimi imprenditori padovani, infuriati per il contenuto della manovra fiscale e i provvedimenti eccessivamente penalizzanti per la categoria.

    Dalla prima protesta passano una dozzina di giorni e finalmente la sede distaccata dei ministeri ospita una vera riunione. Ma al di là del nome altisonante più che in una sede istituzionale pareva di essere in una struttura di partito. A quella riunione hanno partecipato il ministro Roberto Calderoli, il ministro Umberto Bossi e uno stuolo di presidenti di provincia: tutti rigorosamente leghisti. Unica eccezione, il ministro Giulio Tremonti, che dopo aver fatto capolino in Villa ha smentito di aver mai partecipato ad alcuna riunione. Su questo strano incontro di partito la procura di Monza ha anche aperto un fascicolo per indagare la reale natura degli uffici ministeriali di Villa Reale.

    Ieri nella sede dei ministeri trasferiti, anzi no, distaccati, il ministro Calderoli ha incontrato alcuni esponenti del Partito democratico brianzolo. Alla riunione hanno partecipato il capogruppo Domenico Guerriero, il vicepresidente del consiglio provinciale Vittorio Pozzati, il segretario provinciale Gigi Ponti e il consigliere Adriano Poletti. All’uscita Guerriero ha riferito del colloquio avuto con il ministro, dichiarando che Calderoli ha ammesso che quelle monzesi “sono sedi di rappresentanza e non decentrate”.

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  5. Per McD's si tratta di una mera operazione di marketing creata al solo scopo di provare a scrollarsi un po' di dosso l'immagine di "junk food site".
    Infatti venderanno 'sti "nuovi" panini per un tempo molto limitato (meno di un mese) e poi smetteranno definitivamente per tornare a smerciare il loro classico BigMac et similia.
    Esattamente come fecero con Zaia nel 2010.
    In questo senso la scelta di veder associato il proprio nome e la propria immagine ad un'operazione del genere è ancor più deleteria per l' "ex-maestro" GM, imho.
    Tutto molto triste.
    E Brambi, naturalmente, è riuscita a premiarlo in modo veramente tempestivo.
    Complimentoni, eh.

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  6. Mi sembrava di aver già letto la prima parte del post in altri contesti e tempi...
    http://goo.gl/vD1eR
    Anche lei Ardoino vittima del copia e incolla?

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  7. @Il moralizzatore

    Eh no, non sia mai detto che faccio un copincolla senza il link di riferimento.
    Ricordavo molto bene quelle parole del post di Mente Critica (che dopo averle lette tenevo gelosamente "da parte") e ho pensato di abbinarle al post di Marchesi. Infatti se uno clicca su la parola "il web" appare appunto quel sito.
    Poco prima con la parola "guardando" se ne apre un altro che riguarda Dissapore, vale a dire l'altro sito da cui ho preso lo spunto.

    Credo sia più una nota di merito per voi di Mente Critica che una "ruberia" che però firma (link) l'eventuale ladrocinio (copincolla).

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  8. Furbetto l'Ardoino che "sdoppia" il link che prima puntava solo a Dissapore, ben sapendo che nemmeno uno screenshot lo può inchiodare, ma che bravo...

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  9. @Il Moralizzatore

    Se a te fa piacere così ...
    bontà tua e come meglio t'aggrada.
    L'importante è che tu ne sia felice caro ... anonimo.

    :)

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  10. Inchiodare?
    E magari alla croce.

    Oh Dio Santo!

    Sei un Gran Sacerdote, uno Scribo, un Anziano o chi?

    ???

    Sei forse tu una vestale?
    Mente Critica?
    E chi è?

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  11. @Luciano

    Il fatto quotidiano di oggi !!!

    Interessanti notizie

    :-)

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