A chi s’è “beccato” qualche posizioncina negli ingranaggi (commissioni, comitati o via cantando) del ministro del turismo della Brambilla, “sembra” che nel comparto turistico vada tutto per il meglio, il settore sia in forte crescita e non abbia nulla da lamentarsi, anzi, ricchi premi e cotillons.
E magari “lavorano” anche “a gratis”.
Daltronde queste sono “cariche” e “lavori” che tanto bene fanno nei vari personali Curriculum Vitae, vuoi mettere?
Daltronde queste sono “cariche” e “lavori” che tanto bene fanno nei vari personali Curriculum Vitae, vuoi mettere?
Per l'appunto c’è chi preferisce apparire agli altri che apparire a se stessi; come sovente esiste (basta solo crederci) chi “regala” la propria sapienza e la propria manodopera per il bene altrui.
A me "quelli" che fanno così risultano ben pochi, ma si vede che la Brambilla "di brava gente altruista" ne conosce di molta.
Bontà sua.
Viceversa, chi nei (presunti) ben oleati meccanismi non gli è stato dato modo di poterne far parte, ecco che si lancia in verifiche e controlli sull’autenticità dei dati e delle statistiche emesse da chi dentro c’è.
E solitamente i "critici" hanno ragioni da vendere ... a mio modestissimo parere.
Il turismo in Italia (e non agitiamocelo troppo, per piacere), non va affatto bene; per lo meno non nella stessa maniera dei Paesi concorrenti o come si meriterebbe nello stivale (poche eccezioni a parte) per le bellezze che il Creato c’ha incondizionatamente donato … e non certo per merito degli ultimi tempi.
Statistiche e dati che appaiono sempre più “indirizzati” per il proprio tornaconto, per influenzare qualche sciocco credulone o grullo interessato al “ma come sono bravi”, eccetera eccetera.
I numeri che ci vengono dati alla moda di un tanto al chilo, non trovano mai conferma in altri che sostengono il famoso detto del due per tre, o ancor peggio del tre per due.
Infatti sono in molti quelli che dicono che i turisti sono tre quando invero sono solo due!
A conferma di tutto questo, la presidentessa degli Agriturismi italiani nonché europei, Vittoria Brancaccio, che non credo faccia parte di nessuna commissione, comitato e via cantando della Brambilla, rimaneuna delle poche che se può non gliele manda di certo a dire alla ministra, quando le cose non vanno come la si dovrebbe o la si vuole.
Ora, non so se la Brambilla si sia dimenticata di inserirla in qualcuna di quelle precedenti, oppure se la Brancaccio abbia rifiutato fiutando l’eventuale inghippo (se c’è e se mai c’è stato), resta il fatto che alle recenti percentuali turistiche emesse dalla Brambilla and co., la Brancaccio abbia risposto (l’unica per quello che ne so) con:
“Agriturist-Associazione Italiana per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio aderente a Confagricoltura, esprime forti perplessità circa il positivo andamento del turismo in Italiano evidenziato negli ultimi giorni dal Ministro del Turismo, , .
In una nota diffusa alla stampa, Agrituristi, rileva invece come la domanda interna, nel trimestre giugno-agosto 2011, abbia confermato i dati negati dello scorso anno, con solo 24,5 milioni di persone che hanno trascorso almeno una notte fuori casa e un totale di 50 mila turisti e 100.000 viaggi in meno del 2010. In particolare sarebbe scesa la presenza di turisti nelle imprese ricettive, soprattutto extralberghiere, vista la crescita delle vacanze trascorse nelle seconde case o presso amici e parenti (+3% rispetto al 2010). Inoltre, secondo un sondaggio realizzato a inizio mese dall’Osservatorio Nazionale, anche settembre dovrebbe registrare un -25% rispetto al 2010.
Riguardo poi all’ultimo rapporto ONT, nel trimestre estivo 2011 le presenze negli agriturismi mostrano un andamento altalenante, con un -26% a luglio e un +24% ad agosto e una stagione chiusa sostanzialmente in pari ma comunque non in crescita rispetto al 2010. A riguardo un sondaggio di Agriturist rivela come il 35% degli operatori agrituristici ha ricevuto meno prenotazioni dell'anno scorso, il 45% è rimasto stazionario e solo il 20% di aver registrato una crescita. Il saldo di fine estate prospetterebbe quindi una flessione dei pernottamenti in fattoria intorno compresa tra il meno 3-5%.
Se dunque Agrituristi condivide con il Ministro Brambilla la soddisfazione per l’aumento dei flussi turistici dai Paesi BRIC, esprime comunque la sua preoccupazione per il pesante calo dei pernottamenti di tedeschi (-14%), inglesi (-11%) e olandesi (-25%) verificatasi fra 2008 e 2010, per un totale di 15,5 milioni di pernottamenti in meno. Tendenza che, secondo l’Associazione, vedrebbe una conferma nel I semestre 2011”.
In una nota diffusa alla stampa, Agrituristi, rileva invece come la domanda interna, nel trimestre giugno-agosto 2011, abbia confermato i dati negati dello scorso anno, con solo 24,5 milioni di persone che hanno trascorso almeno una notte fuori casa e un totale di 50 mila turisti e 100.000 viaggi in meno del 2010. In particolare sarebbe scesa la presenza di turisti nelle imprese ricettive, soprattutto extralberghiere, vista la crescita delle vacanze trascorse nelle seconde case o presso amici e parenti (+3% rispetto al 2010). Inoltre, secondo un sondaggio realizzato a inizio mese dall’Osservatorio Nazionale, anche settembre dovrebbe registrare un -25% rispetto al 2010.
Riguardo poi all’ultimo rapporto ONT, nel trimestre estivo 2011 le presenze negli agriturismi mostrano un andamento altalenante, con un -26% a luglio e un +24% ad agosto e una stagione chiusa sostanzialmente in pari ma comunque non in crescita rispetto al 2010. A riguardo un sondaggio di Agriturist rivela come il 35% degli operatori agrituristici ha ricevuto meno prenotazioni dell'anno scorso, il 45% è rimasto stazionario e solo il 20% di aver registrato una crescita. Il saldo di fine estate prospetterebbe quindi una flessione dei pernottamenti in fattoria intorno compresa tra il meno 3-5%.
Se dunque Agrituristi condivide con il Ministro Brambilla la soddisfazione per l’aumento dei flussi turistici dai Paesi BRIC, esprime comunque la sua preoccupazione per il pesante calo dei pernottamenti di tedeschi (-14%), inglesi (-11%) e olandesi (-25%) verificatasi fra 2008 e 2010, per un totale di 15,5 milioni di pernottamenti in meno. Tendenza che, secondo l’Associazione, vedrebbe una conferma nel I semestre 2011”.
Che poi sono "quasi" gli stessi dati che c'ho io; anzi i miei sono anche peggio.
Ma tu guarda un po’ che strano, neh?
E gli altri?
Beh, gli altri “lavorano” con la Brambilla … credo.
Ci sono anch'io.
RispondiElimina:)
Dal web
RispondiEliminaIn ministro Brambilla afferma: «Il tre anni abbiamo fatto quello che non era stato fatto in trent'anni». Ha ragione. Nessuno è riuscito a far diminuire il Pil turistico come lei.
;-)
Il 2010 è stato il miglior anno per il turismo Mice in Spagna secondo lo Spain Convention Bureau. Inoltre, i dati dell’Associazione internazionale di congressi e convention (Icca) riconfermano la Spagna come terza destinazione al mondo per il turismo congressuale con 451 riunioni internazionali (un +25% in più rispetto al 2009), cifra solo superata dagli Stati Uniti e dalla Germania. Per quanto riguarda la classifica per città, l’Icca vede Barcellona e Madrid fra i primi posti delle destinazioni dove sono stati celebrati il maggior numero di congressi internazionali. Il 21,6% dei meeting sono stati generati dal settore economico/commerciale, il 20,8% dal settore sanitario e l'11,8% dal culturale. I mesi in cui si sono tenute più riunioni sono stati maggio (14,2%), ottobre (13,3%), giugno (11,7%), novembre (11,5%), aprile (10,8%) e marzo (9,1%). Per ciò che riguarda la sistemazione, più del 60% delle riunioni si sono celebrate in alberghi di 4 stelle, un 18,6% in strutture a 5 stelle ed un 15,5% in tre stelle. La durata del 61,3% delle riunioni è stata inferiore a due giorni, del 29% è stata da 3 a 4 giorni e solo il 9,2% sono stati meeting di più di 4 giorni. L’Italia è il sesto paese outgoing verso la Spagna di turismo Mice e apporta il 4,7% delle riunioni.
RispondiEliminaNon ti dimenticar di me per la lista di quelli che non credono alla MVB.
RispondiEliminaE posso anche portare un sacco di gente per lo stesso motivo.
:-D
Eccomi!
RispondiEliminaCon tutti questi dati m'è venuto il mal di testa.
RispondiEliminaMa questo non mi impedisce di parteggiare per quelli "peggio" (che poi sono anche i tuoi)... beninteso, tutto ciò senza "oleatura" :-)
Yuppieeee!
RispondiEliminami aggrego
:-)
E io no?
RispondiElimina;-)
Mr. Luciano
RispondiEliminaPerfect!
Renata
Un vero e proprio record di visite è stato raggiunto di recente dal sito www.giramondo.it, con oltre 42 milioni di visitatori che hanno consultato le sue pagine con le più allettanti offerte viaggi, voli aerei e le sue numerose iniziative. Il contatore, ben in vista nella home page, ha riportato nei giorni scorsi la cifra di 42 milioni di visitatori che rappresenta un risultato senza precedenti nell’ambito del web per ciò che concerne il settore del turismo. La straordinaria escalation dei contatti, verificabile giorno per giorno, testimonia la notorietà del marchio GiraMondo Viaggi con punti vendita in Italia, Stati Uniti in California, Spagna, Polonia, Brasile,Bulgari, Marocco, Perù ed Albania. Notevole successo riscontra infatti la parte dedicata alle informazioni sulla formula del franchising, primo punto di contatto per chi vuole aprire la propria GiraMondo Viaggi.
RispondiEliminaOT: fresco fresco di premiazione da Giornata mondiale del turismo (27 sett.) con riconoscimento speciale di MVB (Maestro di cucina).... ecco cosa ti combina il presidente della commissione per la promozione dell'enogastronomia italiana
RispondiElimina(sic! sic! sic!)
Da PENA!
RispondiEliminaSpiace che l'artefice principe della cucina italiana ...
Che questa insipienza derivi dall'apporto "costruttivo" con la Brambilla?
Non lo sapremo mai!
Resta comunque il fatto che ne ho tremendamente PENA.
:-(
La cosa sarà probabilmente surrogata da un sicuro beneficio monetario?
RispondiElimina