Mentre il Ministro Brambilla festeggia dati eccezionali per il turismo nel 2011, ieri ho ascoltato con grande attenzione la relazione Dati del turismo e trend di prospettiva di Matteo Montebelli, Centro Studi del Touring Club Italiano.
Secondo Montebelli le previsioni di crescita, secondo le proiezioni, in effetti esistono ma sono tali da riportare l'Italia solo ai numeri del 2006.
Ma vorrei approfondire un dato che viene sempre colpevolmente omesso dal Ministro.
Il 2011 è stato "drogato", turisticamente parlando, dalla grave crisi politica nei paesi del Nordafrica e del Medio Oriente.
Come si può notare dall'immagine (mi scuso per la bassa qualità ma l'ho scattata da telefono in locale semibuio), della vistosa diminuzione di arrivi in Tunisia ed Egitto siamo quelli che ne hanno beneficiato di meno.
Mentre l'Italia aumenta gli arrivi internazionali dell' 1,2% altri paesi (Grecia, Croazia, Portogallo e Turchia) incrementano a doppia cifra, la Spagna aumenta comunque di un 7% e perfino la Francia, con solo un 2%, fa meglio di noi.
Per cui perdiamo quote sia rispetto a chi è avanti (Francia e Spagna) o dietro l'Italia nelle classifiche dei paesi destinazioni turistiche.
I numeri vanno letti, vanno interpretati e, sopratutto, vanno sempre contestualizzati in serie storiche sufficientemente ampie.
Solo così possono assumere significati e dare indicazioni preziose.
E in questa prospettiva, come già scrissi, la sitazione del turismo italiano è davvero preoccupante.
Direi che la ''Grande soddisfazione'' espressa dal ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, per gli ''ottimi'' dati sul turismo internazionale sembra alquanto fuor luogo.
Di Roberta Milano ... qui
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