mercoledì 23 maggio 2012

E meno male che all'Enit (Agenzia nazionale del turismo) dicono d'essere "virtuosi". Pensa se non lo fossero.


E’ giustificata la presunta allegria “virtuosa” dell’Enit (Agenzia nazionale del Turismo) recentemente evidenziata qui?
Personalmente direi proprio di no e in mio soccorso ecco che arriva puntuale l’aiuto di una delle massime personalità italiane per queste cosette, Alex Kornfeind.

Alex è meticoloso il giusto, curioso quel che basta, costante, preciso etc., ma soprattutto Alex è uno dei massimi intenditori nazionali di marketing del turismo 2.0.

E da una sua mattiniera richiesta d’informazioni pervenutami, a cui è seguito dopo un po’ un suo twitt, ecco che …

… l’Enit rende noto che la gestione relativa al funzionamento dell’Agenzia negli ultimi 5 anni, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, evidenzia risultati assolutamente virtuosi, con costi di funzionamento diminuiti … incremento delle attività promozionali realizzate e del trend dell’incoming turistico dall’estero … in crescita negli ultimi anni con tassi di variazione positiva sempre superiori a quelli della media europea (?) … e che la Corte dei Conti al Parlamento sull’ENIT non hanno mai riportato alcuna censura contabile ed addirittura, per alcuni anni, espresso apprezzamento per la capacità di contenimento dei costi realizzata, in forte anticipo e coerenza con quanto recentemente avviato dal Governo in termini di “spending review” … e bla bla bla alla moda del “come siamo bravi e via dicendo”.

Però, qui sul blog, ci sono circa 3/400 post che descrivono alcune incongruenze dell’Enit (dai, chiamiamole così) e adesso Alex c’informa che … cose già viste e risapute, per carità, ma insieme fanno un certo "brutto" effetto.

DUBAI
Uno stand alla prestigiosa fiera del turismo di Dubai, una vetrina internazionale per promuovere le bellezze della Puglia dove si vendono pacchetti per le Dolomiti e Cortina d'Ampezzo. Accade negli Emirati Arabi, all'Arabian travel market, l'importante fiera del turismo internazionale, nello stand della Regione Puglia affittato per circa 27mila euro, parte di quel milione di euro stanziato dall'amministrazione per partecipare a dieci fiere. Cinquanta metri quadrati dove invece di promuovere paesaggi e amenità del tacco d'Italia, una buyer veneta seduce gli amanti della montagna sotto le insegne della Regione Puglia.

A denunciare l'accaduto alla stampa è stato un operatore turistico pugliese, Giuseppe Pagliara, direttore della Nicolaus Tour di Ostuni, che pensava di incontrare i rappresentati della sua terra e ha trovato la 'curiosa' sorpresa. Colpa della Regione che non ha inviato nessuno e lo spazio è rimasto vuoto, per poi venire 'occupato' dalla concorrenza del Nord. 

La notizia rimbalzata fino negli uffici dell'assessorato. Durissima la risposta dell'assessore Silvia Godelli che aveva preso accordi diversi con Enit, l'Ente nazionale italiano per il turismo, e resta di stucco. "Se devo 

prestare fede alle dichiarazioni rilasciate alla stampa 


da un operatore turistico pugliese - esordisce - pare che l’Enit abbia prodotto nella giornata di lunedì 2 maggio una grave lesione dell’immagine della nostra Regione alla Fiera di Dubai.


"La Regione ha infatti acquistato uno stand per il costo di 27 mila Euro, inviando tutti i materiali turistici da diffondere nel corso delle giornate fieristiche, e pagando la presenza di una hostess di lingua araba per illustrare il materiale. Pare che nel primo giorno di fiera l’Enit non abbia garantito la presenza della hostess e, per coprire il vuoto, abbia fatto accedere allo stand pugliese dei rappresentanti della Regione del Veneto con i materiali del loro territorio. Dalla giornata di martedì 3 maggio, secondo giorno della Fiera di Dubai, i funzionari della Regione Puglia intanto giunti a destinazione dovranno rimediare a tale grave comportamento dell’Enit, chiedendo alla hostess in lingua araba, finalmente sopraggiunta, di spiegare ai visitatori e ai tour operator di Dubai la differenza tra le montagne di Cortina d’Ampezzo e il mare di Puglia. E’ in questo modo che l’Enit e il Ministero del Turismo pensano di promuovere il sistema turistico italiano? Facendo pagare le spese alla Regione Puglia ma pubblicizzando il Veneto anziché la Puglia?".

La reazione dell'opposizione non si è fatta attendere. Un’interrogazione è stata presentata al presidente Nichi Vendola e all’assessore Godelli dal consigliere regionale del Pdl Maurizio Friolo "in merito - si dice in una nota - allo scandalose modalità di partecipazione della Regione Puglia all’Arabian travel market di Dubai".

LONDRA
Ricordate il colore del mare bellissimo della Puglia, la straordinaria luce che illumina il cielo di questa regione da Gennaio a Dicembre, le antiche masserie restaurate che svettano maestose in uno scenario sempre verde del colore degli ulivi secolari? O la ormai famosa foto dei trulli di Alberobello, lo scatto più ricercato dai sempre più numerosi turisti giapponesi e russi che frequentano la Valle d'Itria? Bene: di tutto questo «ben di Dio» che il mondo e il resto d'Italia ci invidia, di tutto questo non c'era nulla sui freddi banchetti bianchi dello stand della Puglia, in grado di raccontare degnamente l'offerta turistica e attrarre l'interesse degli oltre 50mila visitatori che hanno affollato nei giorni scorsi il World Travel Market di Londra (la Fiera del Turismo più importante d’Europa). 

Non è andata meglio per le altre regioni italiane (ad accezione della Toscana che si presentava da sola) che si sono affidate all'Enit (Ente Nazionale per il Turismo): per tutti banchetti bianchi distinti, ma tutti uguali, separati da un manifesto con l'immagine e il nome della singola Regione e una montagna di depliant dei singoli alberghi, masserie o campi da golf sparsi qua e la, senza una logica, senza un filo conduttore che raccontasse nel suo insieme questo Paese. Una ammasso di brochure e di manifesti attaccati alle pareti.

«Una tristezza, una figuraccia», dicono tutti coloro che hanno partecipato a proprie spese a questa fiera mondiale, «dove l'immagine e la qualità dell'offerta è tutto». Come ben hanno saputo invece dimostrare di saper fare gli altri Paesi, da quelli africani (con la ricostruzione di un pezzo di deserto nell'enorme stand) alle straordinarie scenografie dei ricchi paesi dell'Asia.

L'Italia, e con essa la Puglia, si presentava solo con banchetti bianchi e montagne di cataloghi. «L'immagine dell'Italia turistica - dice Luisa Spina, responsabile dell'hotel Palace di Ostuni - non è all'altezza di questo Paese che è il più bello del mondo».

A fare un sondaggio tra gli operatori pugliesi che hanno partecipato a questa fiera per presentare la Puglia al turismo mondiale, i commenti sono tutti unanimi. «Una figuraccia». A partire dal logo «grigio e nero, col tricolore»; eppoi «la qualità dell'allestimento» che ad ogni Regione è costato circa 40mila euro (mille euro a metro quadro).

«Persino gli stand della Nigeria o della Etiopia erano più belli di quelli dell'Italia», commenta Pierangelo Argentieri - presidente del consorzio turistico «Welcome in Puglia».

«La percezione che abbiamo avuto - aggiunge - è stata quella di avere fatto un brutto sogno, di essere tornati indietro di quaranta anni. Senza idee, senza la voglia di essere protagonisti in uno dei settori vitali per la nostra economia. Si parla di turismo, gli si attribuisce un grande valore strategico, ma poi nessuno realmente sembra crederci davvero. E del quale nessuno sembra essere responsabile. Forse servirebbe anche un commissariamento del Turismo».

La più arrabbiata di tutti è però l'assessore regionale al Turismo, Silvia Godelli. «I nostri operatori erano contenti della conferenza stampa e per la qualità degli affari che hanno realizzato».

Tutto il resto è da dimenticare. «Abbiamo - dice l'assessore - un problema grave, ma molto grave, e la prego di sottolineare la ripetizione del concetto, che è l'immagine che l'Italia porta all'estero. Siamo al punto che, andare con l'Enit finisce per rappresentare un danno di immagine perchè ci mettono in padiglioni scalcinati, senza servizi, incapaci di garantire l'immagine di un Paese che subisce un danno. Se il nuovo ministro non cambia la tendenza io non andrò più alle fiere internazionali con l'Enit. Dove potremo trovare gli strumenti per presentarci come Regione Puglia andremo da soli; dove invece non ce la faremo eviteremo di farlo».

Le responsabilità dell'Enit, racconta l'assessore al Turismo pugliese, non riguardano solo la brutta figura fatta a Londra.

«Noi - dice - stiamo organizzando in questi giorni in Puglia il simposium, con 250 operatori Usa. Bene, l'Enit di Roma per i suoi contrasti interni con l'Enit di New York, ci ha messo i bastoni tra le ruote fino al giorno prima dell'inizio della manifestazione, con il rischio che saltasse tutto». E allora? «E allora è giunto il momento di dire basta. Se noi dal sistema Paese, dall'Ente Nazionale del Turismo non soltanto non riceviamo il vantaggio di lavorare insieme, ma dobbiamo sudare le sette camice, visto che paghiamo anche molto per presentare la Puglia insieme al resto dell'Italia, quei soldi li investiremo facendo le cose da soli. Naturalmente non è un auspicio, perchè la Puglia è una regione troppo piccola per andare da sola sul mercato, ma non vorrei vergognarmi di andare in giro per il mondo in manifestazioni in cui manca l'abc».

«Attruibuire tutte le colpe all'Enit - dice però Alessandro Semeraro, direttore di un piccolo hotel di charmedi Ostuni - mi sembra troppo facile. Noi operatori abbiamo investito autonomamente, senza alcun aiuto della Regione. Non so se è giusto o meno. Penso però che la Regione deve essere più attenta a valutare la qualità di una partecipazione; è sbagliato e troppo facile dare le colpe sempre agli altri. Per me il fallimento di questa avventura rappresenta una nota dolente che va alla regione. Deve decidere in tempo se vale la pena oppure no di farsi rappresentare dall'Enit. Come ha fatto la Regione Toscana: loro hanno avuto il coraggio di mandare al diavolo l'Enit e presentarsi da soli. Noi abbiamo perso una occasione, che vuol dire un anno. Speriamo di non sbagliare anche con la Bit e dire poi il giorno dopo: abbiamo sbagliato».

«Da questa esperienza negativa - suggerisce Fernando Nicoletti, direttore del più importante hotel del Salento con campo da golf annesso - dobbiamo imparare. La tristezza di quella esperienza ci deve migliorare e capire chi ha sbagliato e cosa correggere».

ISTANBUL
Pubblico volentieri la lettera che Lorenzo, operatore turistico italiano, mi ha inviato tramite un altro blogger.
Vi è allegato anche un resoconto fotografico realizzato la mattina del 12 febbraio a Istanbul, ultimo giorno della fiera, tra le ore 10 e 40 e le 11.

L'Enit ha invaso le redazioni giornalistiche italiane per far sapere che c'era: "ENIT e' presente per la prima volta alla EMITT 2012 - Eastern Mediterrean International Tourism Travel Exhibition, la piu' importante Fiera dedicata ai viaggi e ai servizi del turismo per l'area del Medio Oriente"

Di seguito trovate la lettera e subito dopo il servizio fotografico, spero che qualche responsabile Enit voglia rispondere alle domande che Lorenzo, giustamente, si pone.


Ciao,
il giorno 12 febbraio 2012 mi sono recato presso la fiera EMITT di Istanbul per rappresentare la mia azienda e cercare dei contatti per aprire nuovi flussi dalla Turchia verso l'Italia e viceversa. Il tutto ben organizato con circa nove padiglioni. Certamente a vedere lo Stand dell'Enit mi sono vergognato di essere italiano: ai desk non c'era una singola persona a fare accoglienza e distribuire materiale ed informazione (come atri). La stessa cosa dietro lo stand. Stiamo parlando in pieno giorno ore 11:00 am! Allo stand non si fermava nessuno c'erano soltanto sul desk una mappa geografica della Sicilia, alcuni depliant della Sicilia ed alcuni della Lombardia. Questa è l'Italia! Mi sono permesso non essendoci nessuno ad entrare nello stanzino dello stand e c'erano cataste di documenti portati dall'Italia. Poco dopo ho visto soltanto una persona che beveva un the dentro lo stand. Mi chiedo: questa è l'immagine Italia? Le foto scattate parlano chiaro (ho anche un video). Puoi confrontare l'attività degli stand di altri paesi nelle foto e vedere l'Italia. Che diversità! Vorrei sapere le persone pagate per rappresentare l'immagine italiana dove si trovavano? Quanti soldi è costato questo stand ai cittadini italiani? Ciao 
Lorenzo

E sarebbe questa la virtuosità?


26 commenti:

  1. Secondo me si tratta di una "genialata" dell'Enit, in modo da costringere chiunque abbia bisogno di un'informazione a venire fino in Italia... o no?

    :-)

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  2. @Jennaro


    Ma tu guarda un po che cosa si sono studiati per far venire gli stranieri in Italia.

    Vuoi dire che l'hanno fatto apposta?

    Grandi!

    ... o no?

    ;-)

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  3. Dal web

    46 senatori, con in testa Gasparri e Giovanardi, hanno chiesto che Celli lasci la presidenza dell'Enit. Sono d'accordo, come si fa a distruggere una così grande tradizione di inefficienza?

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  4. Fantastico

    Debutto a novembre per le crociere di Msc sul Mar Rosso. Protagonista degli itinerari proposti dalla compagnia guidata da Pierfrancesco Vago la nave Armonia che effettuerà tour alla scoperta delle principali località che si affacciano sull'area, dalla Valle dei Re a Luxor.

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  5. L'avvio del nuovo programma è fissato per il 2 novembre quando da Venezia partirà la crociera di posizionamento dell'unità, dalla durata di 9 giorni con tappe in Grecia e Turchia e, dopo l'attraversamento del Canale di Suez, con approdo a Sarm el Sheikh.

    Dal 10 novembre e fino al 30 Marzo 2013, Msc Armonia poi effettuerà itinerari da 8 e 7 notti, con imbarco e rientro dal porto di Sharm el Sheikh. Tappe intermedie a Safaga (Egitto), Eliat (Israele), Aqaba (Giordania) e Sokhna Port (Egitto).

    Infine l'ultimo itinerario di ritorno verso Venezia, della durata di 10 giorni, che prevede tappe a Cipro, Turchia, Grecia, Creta e Montenegro.

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  6. 'Sta cosa della Corte dei Conti fa veramente ridere i polli.
    Basta andare sul relativo sito e fare una rapida ricerca (ENIT) per accorgersi che l'ultima relazione è la seguente:

    8 aprile 2011 - Sezione del controllo sugli enti - Delibera n. 22/2011 e Relazione
    Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ENIT - Agenzia nazionale del turismo per l'esercizio 2009.

    P. Rubini è DG solo dal 21 settembre 2009 (per 3 anni).
    Lo scrive la stessa Corte dei Conti a pag. 26:

    Inoltre, con decreto del 15 marzo 2010 il Ministro del turismo ha nominato il nuovo Collegio dei revisori dei conti, mentre, con decorrenza 21 settembre 2009, si è avuto un avvicendamento nella carica di Direttore Generale.

    La gestione di ENIT dell'ultimo triennio è stata talmente virtuosa che in X Commissione alla Camera è stata annunciata tempo fa una proposta di legge per l'istituzione di una commissione d'inchiesta (ci sono forse precedenti nella storia di ENIT ?).
    Vogliamo poi parlare della brillantissima gestione finanziaria del CBN, nel cui CdA milita il DG di ENIT?
    O delle biciclettate tra pochi aficionados sotto la pioggia battente a S. Paulo in Brasile per "Italia comes to you"?
    O anche del "culturismo culturale" natalizio a Fiavet Lazio? O dell'utilissimo "destagionalizzatore"?

    Vabbé dai... accanirsi non è mica tanto bello,eh. ;-)

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  7. @frap

    Mi stavo appunto chiedendo ... come mai "qualcuno che ricorda molto bene" non dice niente?

    ;-)

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  8. E i virtuosismi della partecipata 100% ENIT Promuovitalia non li vogliamo neanche citare?
    24 persone in più assunte in pianta stabile solo nel 2011.
    16 mesi gettati al vento per la gara sui contenuti del portale italia.it in corsi e ricorsi.
    Presunti contratti triennali di consulenza per 5 mega project di MVB a suon di decine di migliaia di euro.
    Qui più che la "spending review" han fatto la "spending no view". ;-)

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  9. Si vabbè, ma in quel caso l'Enit c'entra poco, o no?

    ;-)

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  10. Pochissimo, essendo ENIT l'azionista unico: accogli con favore questa notizia. ;-)

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  11. Comunque l'obiettivo del Convension Buro' è... sicuramente un obiettivo condivisibile (peccato che chiuda il 2011 in perdita di quasi un milione di euro dopo averne fatti fuori ben due di capitale in soli 10 mesi: "in questo momento... c'ha qualche problema").

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  12. @Luciano

    Lo sapevi?

    Il roadshow europeo 2012, uno spettacolo di danze tradizionali capace di evocare tutta la magia delle Isole Cook, ha fatto tappa anche a Milano. Ballerini e musicisti erano reduci dall’esibizione londinese al castello di Windsor, per celebrare i 60 di regno della regina Elisabetta; altre tappe del tour, Barcellona, Roma, Parigi, Zurigo, Monaco, Francoforte, Stoccolma. Un'occasione per avvicinarsi alla cultura locale ma anche per tracciare i primi positivi bilanci sull'andamento di flussi dall'Italia. Nicholas Costantini, general manager per l’Italia e Sud Europa del Cook Islands Toursim Corporation, definisce le Isole Cook «una destinazione che viene incontro alle aspettative degli italiani e in cui si respira un’atmosfera autentica, a contatto con la quotidianità della vita locale. Con più di 800 arrivi sul tutto il 2011, attualmente gli italiani rappresentano il terzo mercato europeo dopo Regno Unito e Germania e il quinto a livello internazionale, con Nuova Zelanda e Australia in testa».

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  13. Non ci sono solo gli sciacalli che rubano nelle case abbandonate di corsa per il terremoto. Sciacallo è anche “chi specula sul turismo, raccontando che l’Emilia non è sicura, ancora meno la costa”. Invita a uno scatto di orgoglio l’assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna Maurizio Melucci. E non solo a parole. Il fatto più concreto è la 16esima edizione della Borsa delle 100 città d’arte che si svolgerà regolarmente da venerdì a domenica a Ferrara, città circondata da paesini danneggiati dal sisma. “È un segnale che vogliamo riprenderci rapidamente – ha detto l’assessore presentando la manifestazione – E, a parte le località seriamente danneggiate a cui va il nostro pensiero, il sistema turistico dell’Emilia-Romagna è perfettamente efficiente e funzionante”. Non a caso nessuna disdetta dai 90 tour operator attesi da 29 Paesi (tra cui Brasile, Russia, India, Cina, Canada e Usa) che incontreranno 380 venditori italiani. Insomma, per l’assessore ripartire dal turismo si può e si deve. “La ripresa riparte anche da qui – è la sua convinzione – e mi auguro che nel nostro Paese prevalga l’idea che il turismo è un comparto strategico”. E che di fronte ai danni subiti da chiese, rocche, castelli si provveda al restauro “in tempi ragionevoli” usando fondi nazionali ed europei, e considerando gli interventi ai beni artistici come “una priorità perché rappresentano parte del nostro sviluppo, e non una spesa superflua”. Rincara la dose il direttore della Confesercenti, Stefano Bollettinari: “Il fatto che la Borsa si svolga lo stesso è un segnale che il sistema Emilia-Romagna non molla, come sempre di fronte alle difficoltà, e che sta reagendo”. Da venerdì quindi l’arte made in Italy, in particolare quella dei piccoli borghi, si metterà in vetrina con incontri, degustazioni, biciclettate (anche by night), itinerari sulle tracce dei film girati nel ferrarese. E per alcuni workshop e concerti il set sarà il castello estense, simbolo di Ferrara. Lo stesso dove domenica è andata in frantumi parte di una torretta. “Ferrara viene descritta come una città in ginocchio ma non è così – dice categorica Chiara Ronchi, direttrice di ‘Iniziative turistiche’ – I monumenti sono tutti controllati, hanno medici speciali che li tengono d’occhio e sono tutti completamente agibili. Per noi anche questo è un modo per essere solidali con i terremotati”.

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  14. Poiché lei è un esperto di turismo, dovrebbe sapere cosa significhi "costi di funzionamento" ai quali la virtuosità fa riferimento.

    Per quanto riguarda la promozione non bisogna dimenticare che l'immagine Italia è stata rivista e corretta dalla non rimpianta Brambilla con il benestare del poco beneamato ex presidente del consiglio che fra l'altro, si è dilettato nella creazione del nuovo funero "logo".

    Direi che l'Enit piu che fare, subisce.

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  15. @Maeve

    Questo vuol dire che l'Enit prima dell'avvento della MVB e del SB andava bene?

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  16. @Maeve

    Mi può gentilmente dire quali "virtuosità" s'evincono nel "lavoro" qualitativo dell'Enit in riferimento al post e quindi anche ai commenti (intendo quelli di frap1964).
    Va bene che c'erano sia la Brambilla che il Berlusconi che di questo settore se ne capiscono tanto quanto me ne capisco io di sanità, ma non le sembra che uno stand (che oltretutto è pagato dalle Regioni etc etc) debba obbligatoriamente essere ben gestito e non certo nella maniera che s'è letto qui?
    Si va anche bene che i soldi siano anche pochini, e che molti siano stati destinati in altre promozioni che ben conosce (credo e spero) e di cui non c'è stato un gran bel risultato?
    Vuole qualche esempio o non è il caso?
    Uno su tutti?
    Magic Italy in tour con ben due errori nella traduzione di sole quattro parole e poi ... lasciamo perdere che l'è anche meglio.
    E se lei parla di Enit, immagino che la lingua inglese la conosca abbastanza bene.
    Ma cosa ci vuole a lavorare bene (?) anche con quel poco che è destinato?

    Forse che la qualità ci debba essere solo in un 5 stelle o nei casi in cui si hanno tante palanche?

    La prego e per piacere, la professionalità e la serietà si dimostrano anche a vender gelati col carrettino, o no?

    E basta col dire che poche palanche si può far poco.
    Si fa quel che si può ma lo si fa bene e in gran qualità ... se ci si riesce!

    se poi non s'è in grado ... beh; faccia lei!

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  17. Bisognerebbe innanzi tutto chiarire il concetto di "bene".

    L'Enit è stato svuotato delle sue funzioni da quando si è decentralizzata la promozione alle regioni. E' stato progressivamente sottoposto a tagli di budget che è stato convogliato per altre iniziative non controllate dall'Enit come il famoso aborto di sito Italia.it.

    Considerando che lavora con un budget che consente praticamente iniziative a costo zero e che vi sono 105 impiegati all'estero per 25 sedi, fa ancora miracoli.

    PS: non mi risulta che il personale di Promuovitalia sia salariato Enit

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  18. Signor Arduini, questo altro blog spiega bene la situazione.

    http://unavitavagabonda.wordpress.com/2011/06/25/the-ministry-of-silly-talks/

    Il personale all'estero di sicuro non è stato in grado di fornire il proprio contributo.

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  19. @Maeve

    Cavolo, la prima lezione sulla qualità dice che non si deve assolutamente sbagliare il nome dell'azienda e dell'intestario.
    Possibilmente neanche l'indirizzo sennò ...

    Il mio nome è ARDOINO e no Arduini.
    Bocciato!

    Comunque adesso vado a leggermi il suo link e poi ...

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  20. @Maeve

    Bene, il link l'avevo già visto e letto circa un anno e mezzo fa.
    Quindi niente di nuovo.

    Per quanto riguarda i "tagli" all'Enit, probabilmente lei non è al corrente che questi sono avvenuti ben dopo ch'è stato abrogato il ministero del turismo. E che quindi s'è speso e sparso a volontà per chissà quali ritorni di turisti stranieri, visto che le altre nazioni ci surclassano in questo.
    E non inventiamoci delle statistiche che sono in grado di contestare con fatti provati.

    P.S.: Nessuno qui ha detto che Promuovitalia sia salariato dall'Enit. Almeno non mi risulta.
    Anzi, in merito a 'sta cosuccia, nel blog, c'è descritto minuziosamente l'ambaradan.

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  21. Non esistono due concetti diversi di far BENE un dato lavoro.
    Esiste invece il concetto di fare BENE, MALE o tiepido.

    E L'ENIT?

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  22. @Maeve
    Guardi che se apre il bilancio di Promuovitalia 2011 a pag. 2 lo trova scritto bello chiaro:
    "Nel corso dell’esercizio, l’esercizio del controllo analogo sulla gestione da parte del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DSCT), è stato ulteriormente disciplinato dalla Direttiva Tecnica Generale emanata in data 16.3.2011. Da
    tale data i diritti dell’azionista sono pertanto esercitati attraverso l’Azionista Unico Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, secondo le indicazioni dello Statuto vigente ed in base a quanto specificato dalla sopracitata “Direttiva” DSCT."

    Certo che non sono stipendiati ENIT, ma ENIT è l'azionista unico con funzioni di controllo.

    Mi correggo piuttosto sulle 24 persone.
    Non sono state assunte in pianta stabile (nel senso di "a tempo indeterminato"), ma costituiscono invece l'aumento medio di impiegati, che sono infatti passati da 70 a 94.
    I dirigenti sono rimasti 6.
    I costi del personale sono così aumentati di € 1.319.303. Circa un terzo degli impiegati avrebbero un contratto a tempo determinato secondo la relazione sulla gestione.

    Su questo aumento del personale il collegio sindacale si è limitato a prendere atto.

    Ad un aumento del Valore della produzione di € 5.273.161 è corrisposto un aumento dei costi di produzione di € 5.229.347 di cui appunto il 25% è un aumento di costi del personale.

    E' Promuovitalia ad aver gestito nel modo che è noto la gara per i contenuti del "famoso aborto di sito Italia.it" come lo chiama lei.
    Dopo 16 mesi inutilmente gettati al vento in ricorsi (colpa loro, lo ha scritto il TAR), dovrebbero aver fatto finalmente firmare il contratto operativo agli inizi di maggio 2012.

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  23. @Maeve

    Ecco!

    Infatti nessuno l'ha detto ma l'abbiamo SCRITTO che sono pagati dall'Enit.

    E' bastato copiare sul sito di Promuovitalia.

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