giovedì 16 agosto 2012

La "genialata" di Bologna sulla tassa di soggiorno ... quel tanto per semplificare le cose


A Pittilengo la tassa di soggiorno sarà adeguata al numero (misure italiane) di scarpe del cliente.
Lui che porta il 43 pagherà 3,75 euro a notte, lei col 39 avrà diritto ad uno sconto del 47,66% mentre se calza il 39 e mezzo, lo sconto sarà del solo 28,99%, e così via seguendo una tabella già bella che confezionata e posta in evidenza alla reception.
I bambini con delle dimensioni inferiori al 34 saranno esentati fino alla mezzanotte, poi anche loro pagano.
Mentre i giocatori di basket, che solitamente hanno negli arti inferiori delle misure esagerate, non sono ammessi dalle 15 alle 19 per non intralciare il traffico nella hall e pagheranno una saccata di soldi, ma ancora da definire.
Tempo al tempo che prima o poi c'arrivano.

Invece a Marozia, dove la giunta è schierata a sinistra, chi si presenterà al check-in negli alberghi indossando una maglietta o camicia rossa (anche per le braghe è prevista una diminuzione) riceverà uno sconto del 50%.
Le scarpe no!
Stessa cosa a Rondina, dove però la giunta è di destra, e l’uso delle magliette e bla bla bla di colore azzurro comporterà il medesimo sconto.
In entrambe il colore verde implicherà una maggiorazione che va dal 40% al 60% in base alla tonalità.
Anche qui sarà presente nella reception uno schema dettagliato dei colori per ovviare a eventuali contestazioni.
I due Sindaci intervistati dalla stampa hanno dichiarato che questa scelta è stata fatta per aumentare l'indotto dei negozi d'abbigliamento nei pressi degli alberghi e dare loro un maggior guadagno per il bene della cittadinanza.
S'è venuto poi a sapere che i negozi sono di proprietà delle rispettive mogli dei due.

Sporletto e Gambalonga hanno invece deciso di applicare il balzello al numero dei peli superflui dei turisti che verranno conteggiati all’ingresso nelle città dal personale dell’anagrafe comunale poiché a conoscenza dei medesimi (i peli superflui) altrui sin dalla nascita, non permettendo così delle dichiarazioni o conteggi non veritieri.

Fantascienza?
Beh, certo che si, ma neanche poi troppo distante dalla realtà.
Infatti dal 1° settembre 2012 a Bologna non si pagherà più in base alle stelle della locazione come in tutte gli altri comuni italiani che l’hanno adottata ma con diverse modalità (ettepareva!), bensì in base alla spesa.
Ecco quanto si pagherà: sotto i 31 euro per singolo pernottamento, 1euro; da 31 a 70,99, 1,50 euro; 2,50 euro se si spendono da 71 a 120,99 euro per notte; 4 euro dai 121 in su.
Esenti i minori di 14 anni.

Naturalmente durante la stesura della “genialata” nessuno ha pensato che tra l’alta e bassa stagione i prezzi possano cambiare, comportando il possibile errore da parte degli albergatori e via cantando.
Quindi corsi e ricorsi e l’immancabile perdita di tempo da parte dei primi (albergatori) e dei controllori comunali.
La stampa dichiara che entrambi ci sono abituati.
Eh si, giusto per semplificare le cose.

Poi vallo a spiegare all’incauto turista straniero (anche all'italiano) che li si paga in base alle stelle quel tanto, mentre negli alberghi dell’altro Paese che dista dal primo magari solo 20 o 30 km, le stelle hanno un altro valore e quindi anche il balzello cambia di conseguenza … poi il Tour Operator, l’Agenzia di Viaggio e l’albergatore non ci capiscono più un “razzo”.
Che cosa poi penserà o capirà il turista lo lascio dedurre a voi.

Comunque attualmente la cosa è messa così, e ci sono Comuni che partono da tariffe irrisorie (0,50 cent ad Aosta) e altri che applicano il massimo tutto l'anno (5 euro a Firenze), mentre i più diversificano il quantum in base alla stagione.

In molti casi, ogni "stella" vale un euro, ma c'è chi ha preferito tenersi basso: 2 euro a notte nei 3 stelle, 3 euro nei 4 stelle e così via.
Le esenzioni sono un rebus anagrafico e a seconda del luogo dove si pernotta.
Non pagano gli under 10 (Venezia e Roma), gli under 12 (Siena), gli under 14 (Bologna), gli under 16 (Padova) o gli under 18 (Milano e Torino).
Il numero massimo di notti tassabili varia dai quattro giorni consecutivi di Torino ai cinque di Venezia ai dieci di Roma.
A Napoli, una stella ... è detassata, mentre Bologna, come appena detto, ha deciso di elaborare le "fasce di prezzo equivalenti", da 30.99 a oltre 201 euro.

E pensare che si doveva uniformare il tutto seguendo una logica che dopotutto non sarebbe stata poi neanche troppo difficile attuare, ma ancora una volta i famosi 4+2 hanno rifatto capolino un po’ da tutte le parti dello Stivale.
Chi sono?
Semplice, OGNUNO era sicuro che QUALCUNO lo avrebbe fatto, CIASCUNO avrebbe potuto farlo ma NESSUNO lo fece.
E qui entrarono in gioco gli altri due che avevano un nome lungo lungo, MACHICAZZOMELOFAFARE e CHEMINCHIANESO.

E furono per l’appunto questi due ultimi che s’accorsero che: “CIASCUNO incolpava QUALCUNO perché NESSUNO fece ciò che OGNUNO avrebbe potuto fare.
Pertanto, a seguito di questa grande saggezza, MACHICAZZOMELOFAFARE e CHEMINCHIANESO furono assunti in pianta stabile e i “comandanti” diedero loro le redini in mano per amministrare il turismo di queste parti con annessa la tassa di soggiorno e i risultati eccoli qua.

Preghiamo!

3 commenti:

  1. Il Genio sei te


    Ma come ti vengono in mente questi racconti?

    ;-)

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  2. Luciano, ho un problema che solo tu mi puoi risolvere. Sta per arrivare mio fratello da Parigi e per qualche giorno soggiornerà a casa mia. Che tassa mi consigli di estorcergli e se è possibile effettuargli uno sconto "famiglia" ... Grazie... :-)

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  3. @Jennaro

    Se è tanti anni che non lo vedi direi che tu ogni giorno gli debba preparare dei succulenti piatti a base di pesce del golfo.
    Consiglierei qualche zuppetta senza disdegnare la brace.
    Se invece è poco che non vi vedete ... lo stesso.

    ;-)

    P.S.: Se poi si lamenta, pazienza. Mica li puoi accontentare tutti 'sti "turisti".

    :-D

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