Non sparliamo degli altri alle spalle, ma diciamo loro apertamente ciò che pensiamo... come sempre qui abbiamo fatto.
S'era alla fine degli anni '70 quando
sentii per la prima volta che il 51% del gradimento del turista
deriva dal viaggio d'approccio e dall'accoglienza.
Poi con gli anni ebbi modo di benedire
sempre più quella piccola informazione, anche perché sperimentai
che quella statistica si dimostrò al fine veritiera al 100%, mentre
il saperlo mi diede un'enorme aiuto nel mio lavoro.
Eh già!
E non servono nemmeno molte parole per
spiegare a chicchessia che così è stato, che attualmente è e che
così, sempre sarà.
Amen.
Ma è anche ovvio dedurre (almeno lo
spero) che per accoglienza non s'intenda la sola attività della
reception ma un insieme di tante cose che poi vedremo.
Qualche giorno fa ha fatto capolino sul
web, e precisamente nel blog di Roberta Milano, un post su Mr. Obama e sugli Stati Uniti che m'è piaciuto davvero un sacco.
Vuoi perché seguo le innovazioni che
da là si susseguono con scadenza quasi giornaliera e sempre
pertinenti a questo settore, vuoi perché, per conto mio, hanno una
marcia in più (imho) … meno parole, più produzione e quella cosa
che ho imparato da loro durante i miei trascorsi lavorativi da quelle parti: la
meritocrazia.
Infatti là se sai vai avanti come un
treno che oltretutto fa poche fermate, mentre qui, come minimo, devi
essere ben ammanigliato, altrimenti resti sempre attaccato al palo e
non riesci nemmeno a fare la sosta nell'ultimo paesino dove passa
quella cazzo di ferrovia.
E poi ci si lamenta del perché le teste migliori portano via gli zebedei?
Ma di certo questa emigrazione forzata ai mediocri la cosa non farà poi così schifo, anzi ... meno concorrenza che male non fa.
E poi ci si lamenta del perché le teste migliori portano via gli zebedei?
Ma di certo questa emigrazione forzata ai mediocri la cosa non farà poi così schifo, anzi ... meno concorrenza che male non fa.
Vabbeh, passiamo al sodo.
Mr. Obama, alla Baseball Hall of Fame
Cooperstown di New York, ha parlato dell'impatto che viaggi e il
turismo hanno negli States ribadendo che il
turismo si traduce in posti di lavoro e quindi in crescita economica.
Poi una sequenza
di dati e statistiche che dimostrano ampiamente che così è (ved.qui).
Beh, però è una cosa saputa e risaputa e che
cavolo vuoi che sia fare queste affermazioni qui?
Mo lo spiego perché la cosa non è così banale come può apparire.
Infatti,
prima di volare a Cooperstown, Mr. Obama aveva pubblicato un
memorandum progettato per rendere più facile, per i visitatori
stranieri, l'andare in America (visti, eliminazione dei tempi
d'attesa etc.), nonché, meno importante se non addirittura di più è stata
la sua richiesta di coinvolgere il settore privato ad unirsi
al governo federale nella creazione di una "prima impressione
positiva" (toh, proprio quel 51% di cui parlavo all'inizio
del post … viaggio e accoglienza) degli Stati Uniti per gli ospiti
provenienti da tutto il mondo.
Ora i più penseranno che la cosa sia
abbastanza normale anche da noi e chissà quante volte s'è letta da
tutte le parti (bontà loro), ma scommetto che nessuno s'è fatto scrupolo di
andare a indagare chi avesse redatto quel memorandum (di certo non se
l'è studiato da solo Mr. Obama), tanto per farsene una
seppur piccola opinione e magari cercare di imparare quello che
servirebbe davvero.
Ebbene Mr. Obama ha incaricato il
Segretario al Commercio Penny Pritzker e il Segretario alla
Sicurezza Nazionale Jeh Johnson per sviluppare un piano
globale entro 120 giorni, e che si concentra appunto su quelle cose
sopra descritte.
Quindi il Segretario al Commercio
e quello alla Sicurezza Nazionale e
manco l'ombra di uno che facesse parte del turismo.
Ma
com'è possibile una cosa del genere?
Ma
non si parlava appunto di turismo?
O
forse Mr. Obama non capisce un'emerita mazza di niente oppure siamo noi
che ci ostiniamo ad essere campioni del mondo in tutte le cose?
Propendo
per la seconda ipotesi (imho).
Da
poco è stato istituito il TDLAB dal ministro Dario Franceschini
attraverso il consigliere Stefano Ceci, e di cui fanno parte degli
esponenti di spicco del settore del turismo nostrano per cercare di
risolvere, attraverso il digitale, molte cosette in cui non è che
eccelliamo troppo, neh!
Eppure
se vai a ben vedere nella composizione del medesimo, ecco che di quei specialisti sopra citati non ne trovi nemmeno l'ombra o l'apparenza.
Qualcosa
non va, diciamocelo pure.
Non possono menarla tutti che sono bravi e poi sentire Mr. Google che ci benedice dell'opposto, eh!
Credo che in questo TDLAB manchino delle “qualifiche” che
probabilmente sarebbero state più pertinenti com'è ampiamente dimostrato
nei Paesi emergenti nonché in quelli che danno un senso al senso già da molto tempo ….
vabbeh, e questo senza togliere nulla ai presenti... quasi tutti (imho).Non possono menarla tutti che sono bravi e poi sentire Mr. Google che ci benedice dell'opposto, eh!
Ci
sarebbe poi da pensare alla scuola in quel dato settore che non ci vede più primeggiare com'era una volta; la disinformazione che c'arriva ogni santo
giorno attraverso i dati e le statistiche che al solo nominarle fanno
paura per la loro inconsistenza e la scarsa veridictà; gli ... e bla bla bla … ma che cosa avranno scritto Mr.
Pritzker e Mr. Johnson in quel memorandum di cui Mr. Obama parla?
Vuoi vedere che nessuno l'ha letto?
Dai,
non ci credo!
Eppure
ti dico che è proprio così!
Comunque sia, buon lavoro TDLAB, e lo dico sperandoci davvero, ma credo che ci sia qualcosa da rivedere in quell'organico, anche se sono più che certo che le cose purtroppo continueranno così.
Hei,
non lo dico io (anche se lo affermo da 40anni circa) ma lo dice il presidente
degli Stati Uniti d'America, e se questo non basta, magari con la visione di quei dati (veri) che dall'altra parte dell'oceano sono avvenuti, questi possono certamente aiutare a capire il come si fa.
Poi
se non vorranno fare nemmeno questa fatica o pensano di sapere già
tutto, beh; personalmente me ne farò una ragione ma non so quanta
ragione si potrà fare chi di questo settore in Italia ci vive.
L'idea è buona ma ci manca un casino di gente in quel TDLAB ... maremma maiala.
Tu gli fai terrore a questa gente caro Luciano.
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RispondiEliminaBoooooooommmmmmm
RispondiEliminaPaura, neh?
:)
Anche gli angeli mangiano i fagioli
RispondiEliminaBeh, che vuol dì?
RispondiEliminaChe anche loro fanno le trombette?
Ecco perché c'è il detto tuono a ciel sereno.
O forse era un fulmine?
:)
@Luciano
RispondiEliminaSi possono sapere quei - non tutti - ???
:-DDD
@Sergio
RispondiEliminaNeanche davanti ad una carbonara da favola con un boccale di birra e con il conto che poi paghi tu.
:)
E' il momento giusto per cambiare. In questi casi si deve partire al meglio e non in questa maniera.
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