mercoledì 11 giugno 2014

Dedicato al TDLAB di Dario Franceschini e Stefano Ceci

Non sparliamo degli altri alle spalle, ma diciamo loro apertamente ciò che pensiamo... come sempre qui abbiamo fatto.
S'era alla fine degli anni '70 quando sentii per la prima volta che il 51% del gradimento del turista deriva dal viaggio d'approccio e dall'accoglienza.

Poi con gli anni ebbi modo di benedire sempre più quella piccola informazione, anche perché sperimentai che quella statistica si dimostrò al fine veritiera al 100%, mentre il saperlo mi diede un'enorme aiuto nel mio lavoro.

Eh già!
E non servono nemmeno molte parole per spiegare a chicchessia che così è stato, che attualmente è e che così, sempre sarà.
Amen.

Ma è anche ovvio dedurre (almeno lo spero) che per accoglienza non s'intenda la sola attività della reception ma un insieme di tante cose che poi vedremo.

Qualche giorno fa ha fatto capolino sul web, e precisamente nel blog di Roberta Milano, un post su Mr. Obama e sugli Stati Uniti che m'è piaciuto davvero un sacco.
Vuoi perché seguo le innovazioni che da là si susseguono con scadenza quasi giornaliera e sempre pertinenti a questo settore, vuoi perché, per conto mio, hanno una marcia in più (imho) … meno parole, più produzione e quella cosa che ho imparato da loro durante i miei trascorsi lavorativi da quelle parti: la meritocrazia.
Infatti là se sai vai avanti come un treno che oltretutto fa poche fermate, mentre qui, come minimo, devi essere ben ammanigliato, altrimenti resti sempre attaccato al palo e non riesci nemmeno a fare la sosta nell'ultimo paesino dove passa quella cazzo di ferrovia.
E poi ci si lamenta del perché le teste migliori portano via gli zebedei?
Ma di certo questa emigrazione forzata ai mediocri la cosa non farà poi così schifo, anzi ... meno concorrenza che male non fa.
Vabbeh, passiamo al sodo.

Mr. Obama, alla Baseball Hall of Fame Cooperstown di New York, ha parlato dell'impatto che viaggi e il turismo hanno negli States ribadendo che il turismo si traduce in posti di lavoro e quindi in crescita economica.
Poi una sequenza di dati e statistiche che dimostrano ampiamente che così è (ved.qui).
Beh, però è una cosa saputa e risaputa e che cavolo vuoi che sia fare queste affermazioni qui?
Mo lo spiego perché la cosa non è così banale come può apparire.

Infatti, prima di volare a Cooperstown, Mr. Obama aveva pubblicato un memorandum progettato per rendere più facile, per i visitatori stranieri, l'andare in America (visti, eliminazione dei tempi d'attesa etc.), nonché, meno importante se non addirittura di più è stata la sua richiesta di coinvolgere il settore privato ad unirsi al governo federale nella creazione di una "prima impressione positiva" (toh, proprio quel 51% di cui parlavo all'inizio del post … viaggio e accoglienza) degli Stati Uniti per gli ospiti provenienti da tutto il mondo.

Ora i più penseranno che la cosa sia abbastanza normale anche da noi e chissà quante volte s'è letta da tutte le parti (bontà loro), ma scommetto che nessuno s'è fatto scrupolo di andare a indagare chi avesse redatto quel memorandum (di certo non se l'è studiato da solo Mr. Obama), tanto per farsene una seppur piccola opinione e magari cercare di imparare quello che servirebbe davvero.
Ebbene Mr. Obama ha incaricato il Segretario al Commercio Penny Pritzker e il Segretario alla Sicurezza Nazionale Jeh Johnson per sviluppare un piano globale entro 120 giorni, e che si concentra appunto su quelle cose sopra descritte.

Quindi il Segretario al Commercio e quello alla Sicurezza Nazionale e manco l'ombra di uno che facesse parte del turismo.
Ma com'è possibile una cosa del genere?
Ma non si parlava appunto di turismo?
O forse Mr. Obama non capisce un'emerita mazza di niente oppure siamo noi che ci ostiniamo ad essere campioni del mondo in tutte le cose?
Propendo per la seconda ipotesi (imho).

Da poco è stato istituito il TDLAB dal ministro Dario Franceschini attraverso il consigliere Stefano Ceci, e di cui fanno parte degli esponenti di spicco del settore del turismo nostrano per cercare di risolvere, attraverso il digitale, molte cosette in cui non è che eccelliamo troppo, neh!

Eppure se vai a ben vedere nella composizione del medesimo, ecco che di quei specialisti sopra citati non ne trovi nemmeno l'ombra o l'apparenza.
Qualcosa non va, diciamocelo pure. 

Non possono menarla tutti che sono bravi e poi sentire Mr. Google che ci benedice dell'opposto, eh! 
Credo che in questo TDLAB manchino delle “qualifiche” che probabilmente sarebbero state più pertinenti com'è ampiamente dimostrato nei Paesi emergenti nonché in quelli che danno un senso al senso già da molto tempo …. vabbeh, e questo senza togliere nulla ai presenti... quasi tutti (imho).

Ci sarebbe poi da pensare alla scuola in quel dato settore che non ci vede più primeggiare com'era una volta; la disinformazione che c'arriva ogni santo giorno attraverso i dati e le statistiche che al solo nominarle fanno paura per la loro inconsistenza e la scarsa veridictà; gli ... e bla bla bla … ma che cosa avranno scritto Mr. Pritzker e Mr. Johnson in quel memorandum di cui Mr. Obama parla?

Vuoi vedere che nessuno l'ha letto?
Dai, non ci credo!
Eppure ti dico che è proprio così!

Comunque sia, buon lavoro TDLAB, e lo dico sperandoci davvero, ma credo che ci sia qualcosa da rivedere in quell'organico, anche se sono più che certo che le cose purtroppo continueranno così.

Hei, non lo dico io (anche se lo affermo da 40anni circa) ma lo dice il presidente degli Stati Uniti d'America, e se questo non basta, magari con la visione di quei dati (veri) che dall'altra parte dell'oceano sono avvenuti, questi possono certamente aiutare a capire il come si fa.
Poi se non vorranno fare nemmeno questa fatica o pensano di sapere già tutto, beh; personalmente me ne farò una ragione ma non so quanta ragione si potrà fare chi di questo settore in Italia ci vive.

L'idea è buona ma ci manca un casino di gente in quel TDLAB ... maremma maiala.





8 commenti:

  1. Tu gli fai terrore a questa gente caro Luciano.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Anche gli angeli mangiano i fagioli


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  4. Beh, che vuol dì?

    Che anche loro fanno le trombette?

    Ecco perché c'è il detto tuono a ciel sereno.
    O forse era un fulmine?

    :)

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  5. @Luciano

    Si possono sapere quei - non tutti - ???


    :-DDD

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  6. @Sergio

    Neanche davanti ad una carbonara da favola con un boccale di birra e con il conto che poi paghi tu.

    :)

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  7. E' il momento giusto per cambiare. In questi casi si deve partire al meglio e non in questa maniera.


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