venerdì 27 giugno 2014

I Curriculum Vitae dei “professoroni” del turismo.

... non tutti ma buona parte.

Da qualche giorno mi diverto a scrutare (nel tempo libero e come momentaneo hobby) i Curriculum dei grandi “guru” del turismo nazionale, sovvenendo che al termine della ricerca, dove loro hanno fatto capolino nelle massime posizioni istituzionali “lavorative”, beh; non è che le cose poi siano andate troppo bene laddove c'hanno messo becco, e questo nonostante l'immenso pregresso (quello cartaceo) e cotanta saccenteria.

Saccenteria che sia che ci sia o che non ci sia, questa sarà perentoriamente innalzata dai “ruffiani”, i quali per motivi alquanto comprensibilissimi (ma per niente condivisibili) non mancano mai, e che applaudono a 'sti "guru" ad ogni svolazzo, porgendo le chiappe alla moda del "popolo" di Ifigonia ... e per di più; felici e contenti! Mah!
Mi spiego meglio.

Prima di tutto c'è da dire che al giorno d'oggi sono ben pochi (credo nessuno) quelli che vengono inseriti a capo di un qualcosa e che non appartengano a qualche corrente (si fulminassero da soli con la 380), lobby, parentele varie, amicizie interessate etc., ma sempre ben pochi andranno a curiosare i risultati del loro poco fare ma tanto dire.

Un po come fanno gli idioti quando scrutano un quotidiano, che dopo aver letto il solo titolo del pezzo, ma senza approfondire nel merito, ecco che partono poi con una quantità industriale di personali disamine e opinioni pur non conoscendo un “belin” (oppure dicasi minkia) di niente.
Un'idiozia del cazzo in poche parole.

1° esempio
Tizio (Mister X) ha lavorato come “consulente senior” per la Regione “tal dei tali” per le attività formative nel campo del turismo e dello sviluppo territoriale.
E' stato il responsabile delle ricerche tra i social media e il suo rapporto con il turismo … primo relatore (non sia mai detto come secondo, neh!) della conferenza comunale, provinciale, regionale, nazionale, europea e mondiale sulle metodologie per produrre il doppio della forza lavoro e il triplo del PIL nello specifico settore.
Lui lì c'ha lavorato (vabbeh, per modo di dire, neh!) dal 2008 al 2009 incluso.
E con una paga della “madonna” (pardon Signore!).

Tutte cose che se ti viene voglia d'andare a vedere i risultati del turismo di quella Regione "tal dei tali" dell'anno appresso, e dove minimo minimo t'aspetti un segno + con dei numeri da far paura … beh; 'na sega!

E così ti trovi di fronte ad un bel – 8% se va bene, e questo da qualsiasi parte cerchi di leggerlo, poiché si sa che l'8 rovesciato è sempre un otto, mentre l'otto coricato è un meno all'infinito.
Per forza ... se ci sono loro ...
E se vai a vedere se qualcuno gli abbia dato un sonoro calcio nel culo (visti i risultati), beh; te lo puoi anche scordare, poiché oltre ad aver preso qualche bel premio di produttività, ecco che lo vedi “impiegato” per le stesse cose nella Regione “vattelapesca”, nel Comune di quel dato posto, se non addirittura “sparato” al ministero che neanche gli obici più potenti ti ci potrebbero mandare.

2° esempio
Anche lui è un'incognita, infatti Mister Y, che attualmente presiede un team di un casino di gente nelle istituzioni dal tempo dello sbarco a Marsala, ha 3 lauree, 7 Master e correva i 100 metri in meno di 4 secondi con una gamba sola (chettefrega, tanto la gente ci crede lo stesso).
Poi si venne a sapere che li faceva in motocicletta.
Comunque sia, moto o no, è il responsabile generale (e pure ammiraglio di aeroplani … ?) dell'intricata sociometrica e metrica sociale del turismo applicata alle divergenze che convengono e pure alle convergenti che divergono fino ad arrivare al come gli pare.
Prende una barcata di soldi perché quattro anni prima fu il primo relatore (ettepareva) in una sfilza di convention, fu ed è anche la prima firma di un casino di libri dove c'è scritto e spiegato proprio tutto sul come fare il turismo in Italia, ma soprattutto del “checazzoneso” visti i risultati degli ultimi anni.

Poi scopri che tre anni fa, ossia l'anno dopo che Mister Y se n'era andato dal precedente lavoro, da quelle parti si sono suicidati tutti gli alberghi, i ristoranti e bla bla bla in una botta sola.
Hei, non i proprietari ma proprio le strutture, carretti di gelaterie compresi nonostante la località fosse sul mare.
Naturalmente anche per lui ricchi premi e cotillons e il prossimo impegno nel turismo lo farà nell'alto dei cieli.
Speriamo sia in fretta!

3° esempio
Il terzo esempio è quello più frequente e il più ambito dalle istituzioni preposte al turismo e non solo.
Il motivo è anche semplice poiché le istituzioni di quel dato settore in questione non ci capiscono un tubo (e fanno anche meno fatica), mentre ”chillullà” (il venditore di belle parole e tanti scritti) sa parlare molto bene ed è convincente … poi se è amico di amici, il gioco è bello che fatto.
In poche parole è il più ricercato e per lui si spendono fior fiore di quattrini (tanto paghiamo noi).
Tutte le Regioni, e non solo, lo vogliono avere perché è il proprietario di un'azienda dove studiano proprio di tutto.
Dal marketing alla comunicazione (anche interspaziale … d'altronde “lui” si crede un marziano) transitando dalla formazione alla ricerca economica con uno sguardo più che attento all'organizzazione, alla consulenza, alla strategia e pure a mia zia, giusto per fare la rima, e che di turismo, giusto per rimanere in tema spaziale, non ne capisce un razzo… anche qui si potrebbe fare la rima.

Dove va lui, Mister doppia incognita (XY e pure Z per riempire la parola strono), a dare i suoi suggerimenti, l'anno dopo non cresce nemmeno più l'erba (peggio di Attila) ... figurati un po se aumentano i turisti.

Però su feisbuc prende un sacco tanto di “mi piace”, mentre per qualsiasi stronzata scrive è retwittato a mo di mitraglia.
E' amico dei “potenti” di turno, è onnipotente e onnnipresente.
Infatti te lo ritrovi da tutte le parti e difficilmente lo becchi con le dita nella marmellata anche perché usa sempre il cucchiaio … sì, però quello degli altri, lasciandolo pure sporco e appiccicaticcio dove gli pare.

Così se lo prendi per evitare di sedertici sopra ma nel frattempo te lo vedono in mano, ecco che la colpa è pure la tua.
Riuscendo così ad incolpare sempre gli altri quel tanto che pare sia diventato lo sport più diffuso nel Bel Paese.

E voi con 'sta gente qui pensate di poter risolvere gli ormai storici problemi del turismo italiano?

... ma non siate fessi, su!





4 commenti:

Visualizzazioni totali