sabato 22 novembre 2014

S'i fosse fuoco ...

Forse ai più sfugge il fatto che siano sempre i “furbi” a dire ai fessi come si risolvono i problemi del turismo italiano (i fessi ovviamente ci credono, altrimenti che cippa di fessi sarebbero?).
I furbi parlano, parlano e parlano e pure scrivono, scrivono e scrivono da tutte le parti (Parlamento, congressi, manifestazioni etc.) coinvolgendo così le istituzioni a seguire i loro messaggi, ma è abbastanza evidente che di turismo non ne capiscono nulla, altrimenti è fuori di dubbio che davvero se ne capissero qualcosa, le cose di conseguenza dovrebbero andare al meglio.

Solo che anziché migliorare, il settore peggiora sempre di più, e questo è un noto dato di fatto.

Pertanto se uno più uno fa sempre due, l'arcano dilemma mi sembra pertanto risolto.
E fino a qui non ci piove … poi è anche ovvio che qualche “fesso” che continuerà a pensarla diversamente, beh; esisterà sempre.
Ma con questi non c'è niente da fare.
D'altronde le università per capire i “fessi” non esistono ancora, come non esistono le scuole per permettere ai “fessi” di non esserlo più, e pertanto non ne tenterò minimamente alcuna soluzione.

Però per cercare di capire, dovrò martoriarmi gli zebedei, mannaggia a me.
E lo farò ascoltando i video della riunione avvenuta pochi giorni fa a Roma durante l'avvenimento del secondo “BarCamp” al Parlamento, per la precisione. 
Arrivando al dunque che, finché ci sarà quella gente a raccontarci la storia dell'uva, non cambierà mai un'emerita mazza, e sarebbe giusto l'ora di vedere di cambiare.
Se poi lo dicono anche i risultati che fanno sempre più pena, non vedo il perché non lo si debba fare al più presto.

Nel primo video c'è anche Rodolfo Baggio (ved. qui), docente della Bocconi e un sacco di altre cose, nonché onnipresente in quasi tutte quelle accennate sopra: meeting, riunioni, congressi e bla bla bla).

A parte l'inizio dove afferma che sarà “rapidissimo” … dal 15:45 al 25:50 … che tanto rapido non pare che sia, Baggio inizia parlando di distanze abissali con il resto del mondo in questo settore, ma senza accennare al fatto che nelle altre nazioni non esiste l'arte del blateramento come invece accade da noi.
No, non ne parla proprio, infatti Baggio dimentica (?) che negli altri Stati a noi concorrenti, c'è gente che ben conosce gli olezzi di quei tre sostantivi che permettono a chi ha lavorato (LA-VO-RA-TO) davvero sul campo, di capirne a sufficienza ... e vale a dire l'odore del sangue, della cordite e della merda ... “profumi” che solitamente si conoscono solo dopo svariati anni di battaglie e accanite lotte per mantenersi a galla, e non certo tra i banchi di scuola.
D'altronde è alquanto risaputo che la pratica supera qualsiasi teoria, no!
Mentre pare che qui la teoria sia al di sopra di tutto ... ma per piacere.
Ed è sufficiente daro uno sguardo qua per vedere la differenza tra "chillillà" e "chilliqua" che fiatano da tutte le parti … e poi fate un po voi se sia il caso di continuarne con 'sto belin d'andazzo e con 'sta gente.

Ma inizio …
… Baggio parte in quarta con i Big Data (ma senza accennarli ... però chi non è fesso l'ha capito di già), arzigogolando perle di grande saggezza (vabbeh … ) con sagace maestria (questa si), per poi coinvolgere al più non posso l'estasiata platea che non vede l'ora di … e zac, dopo circa sei minuti di curve e contro curve, tra armadi, coltellini svizzeri, oggettini, filoni e il fatto che non c'è la copertura totale del territorio nazionale (wi-fi) che ovviamente non permette ai medesimi una chiara disamina, toh, eccoli qua i salvatori dell'Italia, e finalmente lo dice: i Big Data.

Ma allora perché non pensare di risolvere prima 'sta cavolata della totale copertura nazionale (e sono d'accordo)?
Il perché ve lo spiego dopo, a meno che non si pensi di mettere prima i Big Data e solo dopo il wi-fi. Come a dire che prima ti metti le scarpe e solo dopo i calzini.
Ma in Italia 'sta cosa si fa; eccome se si fa.

Baggio poi si diletta con dei numeri a caso e sulla bontà del TDLAB.

TDLAB di cui preferisco non perdere altro tempo considerata l'inutilità dimostrata, visto che l'hanno fatto praticamente da soli, ma cercando l'adesione di (ved. immagine al lato).

Mi soffermerò solo sul fatto che quei dichiarati 300, e poi paragonati impropriamente ad altri 300 giovani e forti … ma per piacere, e non si vergognano nemmeno un po a tentare una similitudine con la sfortunata spedizione di Carlo Pisacane nel Regno delle due Sicilie (?) … mentre al TDLAB non furono 300 ma “solo” 72 (ved. qua il dettaglio dei presenti) e tra cui, ahimè, pure me.
Se poi consideriamo che solo gli “esaminatori” erano più di una ventina che paragonati a quei 72 arrivati "inutilmente" da tutta l'Italia, beh; appaiono anche troppi … senza contare che hanno scritto quello che gli pareva ... probabilmente da marketizzare?? ... o forse  per marketizzarsi??
Comunque sia, e per farla in breve, il Baggio, nella totalità di quei 10 minuti ha praticamente pubblicizzato solo ed esclusivamente i Big Data.
Possibile che questi siano l'unica o la cosa principale da fare per toglierci definitivamente dalla bratta perenne?
E pensare che l'autore dell'allegra chiacchierata a senso unico e non alternato, nello stesso video, ha sostenuto di non saper fare del marketing … alla faccia del bicarbonato!!

Ma subito dopo di lui, la parola passa a Edoardo Colombo (ne conosciamo già l'utilità) da cui, ma tu gurada che strano, parte il suggerimento ai funzionari e ai dirigenti istituzionali di riuscire ad attuare l'innovazione (che si riferisse anche lui ai Big Data?) e quindi li consiglia di accettare tutto quello che lor signori proporranno.
Sostenendo così di volerli aiutare a scegliere per il meglio.
Mio Dio che … ma come si può definire una cosa così?
Ma ora un saltino all'indietro.

Circa un mese fa, dopo aver visto un video di Euro Beinat che dei Big Data ne è il “l'autore” italiano, mi entusiasmai e la cosa mi incuriosii a tal punto da “immedesimarli” in un mio certo programma per scovare il ricettivo sommerso. Così gli scrissi per vedere di unire le due cose ... poi invero, mi accorsi che i big data nel programma c'erano già e oltretutto ben più precisi di quelli.
Comunque la risposta molto cortese e professionale che mi fece di rimando Beinat la riporto qui sotto e ...


'anvedi che strano, proprio quei due!!

P. S.: … i cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
Non c'è una definizione di fesso … chi è fesso è fesso, e basta!
I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
Non bisogna confondere il furbo con l'intelligente. L'intelligente è spesso un fesso anche lui.
Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.
L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.
Il fesso, in generale, è stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo.
Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.
Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi.
Ma non possono:
a) perché sono fessi;
b) perché gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.
Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l'altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura:
a) perché non c'è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere;
b) perché non c'è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e la associazione con altri briganti alla guerra contro questi.
Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione … parte del resto, del grande Giuseppe Prezzolini, lo trovate qui


... ma si può mettere la gente in quelle stanzette a discutere di turismo ammucchiati e in piedi così ??

.


13 commenti:

  1. Ma chi sono quei due li?????

    :-((((

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  2. Mi sembra abbastanza evidente l'intento che dimostrano


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  3. @Luciano
    Io ti odio.
    Ti odio per avermi fatto sorbire senza motivo questo ennesimo teatrino dell'inutile e del già sentito mille volte, questa lagna indigeribile, questo trionfo del pressapochismo, dello slogan, del bla-bla, dell'incompetenza e del lamento che, Franceschini, evidentemente avvertito per tempo, ha opportunamente disertato mandando un messaggino.
    Compresa l'indifendibile difesa dei lavori del TDLAB con annessa fondamentale preoccupazione che qualcuno ne mettesse subito subito il link dei lavori su twitter per piacere...
    Un capolavoro del parlare a vanvera e della perdita di tempo, tanto più grave se messo in atto nelle sale della Camera per consegnare i lavori ad un intergruppo di deputati "innovatori", peraltro militanti nella commissione trasporti, che dovrebbe poi trasmettere il tutto alla commissione cultura totalmente incompetente a decidere nel merito dei provvedimenti per il turismo, visto che di turismo se ne occupa la X Commissione Attività Produttive.
    Ma si può essere cialtroni sino a questo punto qui?
    E questi sarebbero i ns innovatori del turismo?
    Ma che tristezza infinita...

    Ma siccome voglio farmi anche del male, ora mi annoto tutte le varie proposte uscite, una per una, perché è anche ora di documentare punto per punto il vuoto assoluto di idee che esce regolarmente da iniziative promosse dai soliti noti ed il cui unico fine è esserci ed apparire ad ogni costo.
    Senza motivo.

    Nota: ho contato in tutto 33 partecipanti nominati per i 5 diversi gruppi; un vero successone, dopo quello del TDLAB.

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  4. @Frap

    Ha ha ha

    Hai fatto caso che nel secondo video qualcuno ha detto al microfono che i rimanenti, dopo le discussioni sul turismo, erano solo un terzo?

    E quel gruppo di circa 20 persone dentro ad una cabina telefonica?

    Ma cavolo, quello è Montecitorio e possibile che ...

    :(

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  5. S. Quintarelli: Ma cos'è successo che c'è un terzo della gente che c'era stamattina... avete litigato...

    A. Masera: Non so... cos'è successo... avete avuto un tracollo fisico...

    Evviva lo streaming e le riprese, perché permettono a chiunque di valutare, e senza appello, il livello di quelli che si candiderebbero ad essere gli interlocutori privilegiati del comparto e dell'innovazione verso le istituzioni.

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  6. Comunque una cosa condivisibile R.Baggio l'ha detta e cioè:

    noi facciamo quelli un po' teorici, che guardano le situazioni, che cercano di capire, ecc. ... ma fare non facciamo... quindi non abbiamo grande... grande importanza dal punto di vista operativo.

    Non c'era comunque bisogno di sottolinearlo, perché era già di tutta evidenza.

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  7. Non avranno nessunissima importanza dal punto di vista operativo, e ci mancherebbe anche d'altro che l'avessero.
    Ma questo sta a significare che non sono nemmeno in grado di saper valutare o distinguere la vera operatività da quella frù frù.

    Però sono sempre da tutte le parti a dire la loro.
    Il fatto è che riescono così a coinvogliare le istituzioni a prendere le decisioni che vogliono loro poiché sono presenti a quelle riunioni, manifestazioni, convegni etc.

    Se poi pensiamo che le istituzioni non capiscono una mazza fionda, il cerchio si chiude miseramente per noi.

    Questa storia deve finire

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  8. S.Quintarelli: devo dire che deve essere stato un evento particolarmente noioso visto che i due terzi delle persone sono andate via.
    No... comunque grazie a tutti i superstiti.

    A.Masera: ma no... è che credo che abbiano fatto un lavoro pazzesco, molto intenso nel corso della giornata e adesso sono spompati.

    S.Quintarelli: e dopo... dopo la gricia... capiscono che c'è una defaillance... la gricia romana ha colpito ancora.

    A.Masera: hanno delegato i rapporteur... (rappresentati non era abbastanza figo)

    E subito a seguire un inutile pippotto non richiesto di 10 min di S.Quintarelli sulla dimensione materiale e su quella immateriale.
    Infine il messaggio di Franceschini, assente, per sottolineare appunto l'inutilità del tutto.

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  9. Ma i 250 partecipanti teorici iscritti, dove cavolo erano, che dalle immagini non si vedono proprio?
    Ma poi non dovevano esserci 10 minuti per la presentazione + max 5 per le domande dalla platea per ciascuna delle 35 proposte arrivate?
    A casa mia farebbero max 2 ore di tempo per ciascun singolo gruppo (dei 5 individuati).
    Tutto il resto del tempo per arrivare alle 16 che caspita si sarà fatto da quelle parti lì?
    E nemmeno c'erano salette appositamente attrezzate, a quanto pare...
    Ma chi sarà il genio/i geni incompreso/i che ha/han organizzato logisticamente tutta la cosa in questo modo abbastanza cialtronesco?

    Temo di conoscere la risposta... (ufficio comunicazione della Camera dei deputati - Anna Masera, in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per l’Innovazione).

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  10. Avevano iscritto pure me per il solo motivo che avevo mandato le slides per la CRdQ.

    Ma non mi ero iscritto affatto.

    E considerato che la CRdQ toglierebbe i seri problemi del ricettivo, beh; non ne hanno nemmeno parlato per un secondo.

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  11. ... però dei Big Data, beh; quello si, e a gran volontà.

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