sabato 8 novembre 2014

Turismo: quando due "palle" sono la perfetta coreografia

Noi siamo l’unico Paese che ha la tutela e la promozione della cultura nei principi fondamentali, ma è anche la carta più forte che abbiamo per vincere la sfida della competitività globale.

Noi siamo il quinto Paese quanto a turismo internazionale, ma siamo assolutamente
il primo quanto a desiderio di viaggio; anche per i turisti nuovi, quelli che prima della cultura cercano lo shopping, il cibo.
Noi abbiamo fatto una scelta: non tagliare la cultura.
Adesso è arrivato il momento di investire sulla cultura.

Ecco io credo che combattiamo per uscire dalla crisi, ma investire in cultura è il modo migliore per uscirne.
Sono le parole determinate e convincenti di Dario Franceschini nel suo intervento alla Leopolda 5 di Firenze, mentre sullo sfondo, a destra e sinistra, due grosse palle illuminate, una rossa e una blu, con lo slogan “il futuro è solo l’inizio” fanno da cornice e perfetta scenografia.


Ma la verità, quella vera, è scritta nelle pieghe e nelle pagine della legge di stabilità 2015, in discussione alla Camera dei Deputati.
E’ la verità dei numeri e non degli slogan di facile appeal.
E  i numeri, nel loro semplice essere nero su bianco, a differenza di certi ministri, non possono certo mentire.
[ MIBACT - Previsioni assestate 2014 - Previsioni 2015 - bilancio di cassa ]



MIBACT – Missione –
descrizione
2014 [€]

2015 [€]

Variazione [€]

Var. [%]









 1
Tutela e valorizzazione dei beni e
attività’ culturali e paesaggistici
 1.588.871.328

 1.413.295.075

- 175.576.253

  – 0,11 %
 2
 Ricerca e innovazione
     18.679.172

     16.181.788

 – 2.497.384

 – 13.37 %
 3
 Servizi istituzionali e generali delle
amministrazioni pubbliche
     49.871.305

     34.175.831

 – 15.695.474

 – 31,47 %
 4
 Fondi da ripartire
     96.871.381

   105.063.384

 + 8.192.003

 + 8,46 %
 6
 Turismo
     33.790.510

     32.880.010

 – 910.500

 – 2,69 %










TOTALE
 1.788.083.696

 1.598.596.088

-189.487.608

 -10,60 %

La X Commissione Attività Produttive della Camera ha già approvato (con l’esclusione del M5S e di LNA) di riferire in aula l’esito favorevole a questa ipotesi di revisione di spesa alle seguenti condizioni:
1. in riferimento ai capitoli di bilancio 6820 e 6821 concernenti l’ENIT e recanti, per il 2015, una dotazione complessiva di competenza di circa 18 milioni di euro, verifichi la Commissione referente – in sede di confronto con il Governo e nel quadro delle compatibilità e degli equilibri della finanza pubblica – la possibilità di un rafforzamento di tali stanziamenti alla luce tanto delle riconosciute potenzialità dell’offerta turistica italiana e di un rinnovato ruolo concorrente dell’Agenzia Nazionale del Turismo alla loro valorizzazione, quanto di un esame comparativo della missione, delle risorse e dei risultati conseguiti da analoghe agenzie operanti nei principali Stati membri dell’Unione europea;

2. in riferimento al capitolo di bilancio 6823 – relativo a «Somme da destinare alle politiche di sviluppo e competitività del turismo» – recante, per il 2015, una dotazione complessiva di competenza di 10,6 milioni di euro, nonché in riferimento al capitolo di bilancio 6825 – relativo a «Spese per lo start-up dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali» – verifichi la Commissione referente – in sede di confronto con il Governo e nel quadro delle compatibilità e degli equilibri della finanza pubblica – la possibilità di un rafforzamento di tali stanziamenti alla luce delle riconosciute potenzialità dell’offerta turistica italiana e della necessità di specifici interventi volti ad accompagnare processi di aggregazione e di crescita dimensionale delle imprese;

3. con specifico riferimento agli stanziamenti per i crediti d’imposta di cui all’ articolo 9 in materia di digitalizzazione degli esercizi ricettivi e di cui all’articolo 10 in materia di strutture ricettive turistico-alberghiere del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, ne verifichi la Commissione referente – in sede di confronto con il Governo e nel quadro delle compatibilità e degli equilibri della finanza pubblica – la possibilità di rafforzamento anche alla luce dell’opportunità di una loro progressiva estensione ad altre componenti della filiera dell’offerta turistica italiana,
E’ interessante analizzare la ripartizione dei fondi della funzione 6 – Turismo, il nostro sbandierato e bistrattato oro nero del terzo millennio.
Fondi complessivi che passano da  € 33.790.510 ad € 32.880.010, con un taglio netto di 910.500 euro.

La prima cosa che balza subito all’occhio, rispetto al bilancio della Presidenza del Consiglio 2013-2015, quando la funzione turismo era stata ricondotta dal governo Monti all’unico dipartimento degli Affari Regionali, Turismo e Sport è l’assenza di un capitolo di spesa espressamente dedicato al portale italia.it:

Capitolo 896: SPESE PER LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PORTALE NAZIONALE DEL TURISMO
2013 :     €   1.000.000
2014 :     €      956.510
2015 :     €      964.972

Al MIBACT, nel 2015, le spese di funzionamento della Direzione Generale Turismo subiscono un taglio di € 199.799 e si assestano complessivamente su € 2.116.273: queste comprendono le spese del personale per € 1.799.319 ed altre spese generali di funzionamento.
Il taglio è in parte compensato da nuove spese (investimenti) di € 185.000 per la costituzione e lo sviluppo del sistema informativo, studi di fattibilità (cap. 8901) ed altre spese per attrezzature non informatiche (cap. 8902).
Il totale per il 2015 ammonta ad € 2.301.273 .
Nell’ambito degli interventi si assiste alla totale soppressione per ISNART (Camere di Commercio) del contributo per la promozione e certificazione del marchio di qualità OSPITALITA’ ITALIANA per € 2.000.000.

Questi soldi sono interamente trasferiti nel capitolo 6825 – Spese per lo start-up dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali.
Soppresso interamente anche il contributo di € 251.847 al CAI (Club Alpino Italiano), ente pubblico non economico vigilato dal MIBACT.

Una sforbiciata di € 244.120 spetta anche al capitolo di spesa 6823 – Somme da destinare alle politiche di sviluppo e competitività del turismo, che scende così ad € 10.598.371.
I restanti fondi coprono i due capitoli ENIT – Agenzia Nazionale per il Turismo:
6820 – Spese di natura obbligatoria di ENIT: € 15.600.000 – invariato rispetto al 2014
6821 – Spese di funzionamento dell’ENIT: € 2.380.366 – con un taglio di € 399.364 (-16,7%) rispetto al 2014, spesa in teoria rimodulabile.

Il totale delle spese ENIT preventivate per il 2015, € 17.980.366 non è proprio in grado di coprire le attuali spese di personale e di funzionamento generale dell’ente commissariato che, secondo il bilancio di previsione 2014 originale, ammontano a complessivi € 19.346.478,17 (in calo rispetto al 2013). Mancano all’appello ben € 1.366.112.
In compenso il commissario straordinario di ENIT , Cristiano Radaelli, ha appena presentato al MIBACT un piano di ristrutturazione  con una futura previsione di spesa stimata, per il solo personale e le spese generali di funzionamento, di almeno € 25.000.000/anno; lo ha detto lui stesso in una recente audizione presso la X Commissione del Senato, ponendo l’accento sul confronto di risorse disponibili presso i nostri principali e diretti competitors europei.
 

Quale fine potrà fare il piano Radaelli è facilmente intuibile.

Le sole spese di funzionamento MIBACT + ENIT arrivano ad un totale di previsione pari a € 20.281.639, che rappresentano il 61,68% del totale dei fondi a disposizione per la funzione turismo del MIBACT.
Solo il 38,32% rimanente, pari ad € 12.598.371, e coperto dai due capitoli di spesa:
6825 – Spese per lo start-up dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali. € 2.000.000
6823 – Somme da destinare alle politiche di sviluppo e competitività del turismo: € 10.598.371.
è costituito di fondi effettivamente destinati al comparto turistico.
E parte di quei soldi dovrebbero rifinanziare l’evoluzione del portale nazionale del turismo e le attività promozionali di ENIT.
Ma la vera idrovora della spesa turistica improduttiva italiana è tuttora rappresentata dalle Regioni: centinaia di milioni di euro l’anno che finiscono in mille rivoli, senza alcun ragionevole coordinamento: e tutto questo grazie alla riforma del Titolo V della nostra Costituzione, che risale ai primi anni 2000.


Gli enti locali sostengono, ma da un pezzo, che non si può certo continuare così.
Ancora una volta, però, sono i numeri a smentire le bugie dei loro rappresentanti: il bilancio di previsione 2014 di ENIT è infatti lì a dimostrare, e senza alcuna possibilità di smentita, la distanza abissale che corre tra le chiacchiere, i proclami, le intenzioni dichiarate ed i fatti concreti.


Un governo minimamente credibile avrebbe definitivamente tagliato parte della dotazione turistica regionale e rifinanziato un ENIT rinnovato e riorganizzato in modo competente ed efficiente, ovviamente dotandolo di fondi adeguati, senza alcun incremento complessivo di spesa.
Il ministro Dario Franceschini ha invece preferito presentarsi con il piattino in mano alla conferenza Stato/Regioni facendo conto sulla “moral suasion” e su una presunta e rinnovata “volontà di collaborazione” degli enti locali: naturalmente sempre a parole, come già si è visto in passato.
Ma il futuro è solo l’inizio.

P.S. Notare la
PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA PRESENTATA DAI DEPUTATI DEL GRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE
La X Commissione Attività produttive, commercio e turismo,
esaminata la legge di stabilità 2015;
considerato che per il settore turistico il bilancio di previsione nonché la legge di Stabilità non prevedono alcuna risorsa aggiuntiva. 
Sarebbe auspicabile creare quindi un fondo comune per promuovere il sistema Italia nel mondo, mettendo insieme le risorse nazionali e regionali;
DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO.



Sarebbe inutile dire che questo post è di (Frap1964) ... ma lo dico lo stesso!!






2 commenti:

  1. E mi dicono che nemmeno le palle fossero particolarmente originali... ;-)

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  2. ... certo che quando si tratta di "palle" ... alè, una battaglia tremenda a ...

    :)

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