Dario
Franceschini twitta “firmato Statuto Enit” ma il Consiglio dei
Ministri non ha finora firmato un bel niente.
Infatti nel sito
del Governo non c'è!!
Poi se andate su
quello dell'Enit ecco che la cosa si ripete di nuovo, infatti...
Il
nuovo Statuto di ENIT - ente pubblico economico è adottato in sede
di prima applicazione dal Commissario Straordinario ed è
successivamente approvato con decreto del Presidente del consiglio
dei Ministri, su proposta del Ministro dei Beni e delle Attività
Culturali e del turismo, a norma dell'art. 16, comma 5 del D.L. n.
83-2014, convertito con L. 106/2014.
Ma
quello tracciato come vigente risulta
essere questo... che poi è quello del 2007!!
Ma
allora perché scrivere: “... approvato con decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri... “ .. se ancora è vigente quello del 2007?
Boh,
valli a capire... e la storia continua all'infinito, più con
l'aggiunta di cose incomprensibili a mente normalmente umana... saranno dei genii?
Non ci giurerei.
Sono mesi che lo statuto è lì e sono mesi che non riescono a prendere una decisione.
RispondiEliminaSe ne parlerà dopo l'apertura dell'expo sempre che vada bene, altrimenti dopo la fine.
Hanno semplicemente riportato la dicitura dell'art. 16 comma 5 del decreto Art Bonus (83-2014) convertito con legge 106/2014 che definisce la trafila di approvazione dello statuto.
RispondiElimina"Ed è successivamente approvato" è da intendersi come "e dovrà essere successivamente approvato" e non come "è stato successivamente approvato".
Il burocratese è sempre un po' così... ermetico. ;-)
A tutti gli effetti non risulta che il CdM abbia formalmente approvato 'sto cavolo di statuto.
O, se l'hanno fatto, non risulta dai comunicati stampa del CdM, mi pare.
Peraltro, quando finalmente l'avranno fatto, comincerà la nuova trafila per la nomina del Presidente di ENIT.
Che deve passare il vaglio delle due X Commissioni, con richiesta di parere non vincolante, ed ottenere poi la nomina formale dal Presidente della Repubblica (esattamente come fu per Pierluigi Celli e tutti i suoi predecessori).
Qualche altro mesetto, tanto per gradire.
Nel frattempo il commissario potrà dotarsi di max tre sub-commissari che l'aiutino a fare non si sa bene cosa, visto che i fondi son sempre gli stessi, o meglio sono stati decurtati di 300mila euro dall'ultima legge di stabilità.
Non è chiaro nemmeno se la pianta organica rimarrà invariata oppure no e se ci saranno, o meno, nuovi dirigenti.
E' sicuro invece (vedi nuovo statuto) che i dipendenti ed i dirigenti avranno un contratto del settore privato e non più del settore pubblico.
Forse al MIBACT contano di poter fare economie con questo sistema.
@Frap
RispondiEliminaCredo che i tre sub commissari la Corte del Conti li bocci immediatamente.
E così pure ciò che è scritto nel nuovo Statuto alla voce dipendenti.
:)
@Luciano
RispondiEliminaHo i miei dubbi, perché alla Corte dei Conti quel documento ci è già passato... ;-)
C'è solo da sperare che contestualmente all'effettiva approvazione dello statuto provvedano alla nomina del Presidente.
RispondiEliminaNel senso che comincino la trafila.
Io spero sia qualcuno che abbia un minimo di competenze nel comparto, come peraltro prevede la legge.
Io un nominativo ce l'avrei anche, il problema sono le cause di incompatibilità per conflitto di interessi: in pratica chiunque operi nel settore in una qualche forma imprenditoriale è in potenziale conflitto.
Imho Radaelli potrebbe tranquillamente passare a fare il DG di AGiD. I requisiti credo li abbia, compresa l'esperienza internazionale tanto auspicata dal consigliere di Renzi Paolo Barberis.
Lì potrebbe anche fare meglio che in ENIT, imho.