sabato 21 marzo 2015

Saranno tanto intelligenti da non mettere quella tassa (10 euro) per andare in Sardegna ?

L´Italia e´stato sempre, e purtroppo lo è tuttora, un Paese pieno di talenti senza carriera e di carriere senza talento.

A conferma è sufficiente partecipare a qualche convegno su un'eventuale data materia (ovviamente quella che ti sta più a cuore), leggere nel web o sui socials in quei gruppi preposti del settore che più t'interessa, ascoltare il magnifico professorone, il guru ad oltranza oppure l'eccelso adulatore, che se poi disponi di un minimo di conoscenza e pure d'intelletto, ecco che non puoi a fare a meno di vomitare.

Ma di questa allegra compagnia, le istituzioni la fanno da padroni.
La causa maggiore è la loro totale insipienza per cui sono stati preposti, e non conoscendo null'altro che il nulla, ecco che si affidano a “quelli” descritti sopra (a suon di notevoli palanche... sì, ma mica le loro, neh, no proprio le nostre) che come già detto, hanno come unica qualità quella di convincere il fesso di turno.

E nel turismo ci sono?
Belin se ci sono, e ce ne sono talmente tanti che fai fatica a contarli tutti poiché non passa giorno che ne tirano fuori una e... a volte anche due e pure tre.

La prima che mi capita è la proposta del Centro democratico, Partito dei Sardi e Sel, la quale prevede che la Giunta regionale possa istituire un contributo entro un massimo di 10 euro che verrebbero richiesti per il solo biglietto di andata verso la Sardegna, o all’atto di pagamento del servizio, dalle compagnie aeree e marittime e dai soggetti che gestiscono gli aeroporti, i porti, gli approdi e i punti di ormeggio.

I responsabili della genialata sostengono che non sarà un nuovo balzello per far scappare i turisti (e allora che minkia è?), ma un contributo per erogare ulteriori e migliori servizi.
Forse gli ulteriori e migliori servizi intesi nell'identica maniera dei tempi passati (quali?), come ad esempio la tassa di stazionamento di cui ben si ricorda il disastro che creò e che fine fecero quei soldi?
Oppure quelle palanche avranno la medesima sorte di quelle ottenute dai parcheggi a pagamento in prossimità delle spiagge sarde?
Altri dell'allegra compagnia dichiarano che bisogna pensare alla salvaguardia della Sardegna e che se quella tassa l'avessero realizzata già l'anno scorso, ecco che nelle casse ci sarebbero diversi milioni... ma che cippa di ragionamento è?

Possibile che non gli sfiori nemmeno che quel balzello non farà altro che diminuire le presenze nel suolo sardo col solo risultato di perdere una barcata di forza lavorativa e un'enorme danno all'intero indotto?... e alla fine a chi le chiederanno le palanche e quali altri balzelli s'inventeranno se i turisti caleranno sempre di più?

P. S.: Gli "allegri" dicono poi che questo balzello esiste anche da altre parti... eh? e quali sarebbero a livello regionale?

P. P. S.: Per fare un buon turismo non servono tasse e balzelli di cui ben si sa che fine fanno quelle palanche, ma di gente con i coglioni che sa quel che c'è da fare. 
Solo che la stragrande maggioranza di chi dispone dei giusti attributi non sono dei leccaculi perché di leccare non ne hanno bisogno... e a quei fannulloni 'sta gente non va.  








4 commenti:

  1. E' che sei l'unico che ne parla caro Luciano.


    Almeno tu

    ;-)

    RispondiElimina
  2. @Sergio

    Beh, ora ci sei anche tu... e così siamo già in due

    :)

    RispondiElimina
  3. @Luciano @Sergio ... e, p.c. @Matteo (Renzi)

    Se prima eravate in due a ballare l'Alligalli, adesso siamo in tre...

    ^_^

    RispondiElimina
  4. Genialata numero due dopo quella dell'indimenticabile canzone d'accoglienza, imho.

    Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi. [A. Einstein]

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali