blog di critiche costruttive sul turismo e sulla cultura (dal 1° gennaio 2009)
mercoledì 29 aprile 2015
venerdì 24 aprile 2015
Dati turistici come noccioline... In Liguria
L'assessore del turismo della Liguria,
Angelo Berlangieri, "snocciola" dei dati turistici arrivando addirittura a conteggiare la singola persona, e per darci più credito, zac c'aggiunge che sono dati dell'Istat.
Lui dice che nel quinquennio si
è passati da 3.691.516 turisti del 2010 ai 4.073.977 del
2014 e con un incremento dei turisti stranieri del 23,19%.
Peccato però, per lui e per chi ci crede, che il sito dell'Istat dia tutt'altri numeri e oltretutto
anche incompleti.
Ma
vediamo.
Dati Istat (ved. Immagine sotto):
2010 3.666.732
2014 dati
non disponibili
… pertanto
quel di lui 3.691.516 non si capisce bene, ma neanche male, da dove provenga.
Ma
saltiamo sul sito dell'Osservatorio del turismo della Liguria per
cercare di trovare almeno quelli del 2014... no niet, nisba, l'ultimo risale all'agosto del 2014 e morta là.
In poche parole, sono 8 mesi che l'Osservatorio non l'aggiorna o lo fa in netto ritardo... e allora come fa lo "sbucciatore" a
dire che nel 2014 sono arrivati 4.073.977 turisti in Liguria?
E
pensare che dal 30 aprile di un anno fa, il Berlangieri istituì
(così disse) il nuovo sistema operativo informatico per avere i dati in tempo reale (ved. Immagini sotto).
Alla
faccia del tempo reale, neh!
Però
non desisto e...
… ecco
che salta fuori che quei suoi 4.073.977 attuali, due soli mesi fa erano 3.700.000... (?).
Boh!
(ved. Immagine sotto).
Quindi quei "snocciolati" dati totali delle presenze si riducono ad un
miserrimo + 0,9% per il quinquennio in questione.
Che
è appunto la percentuale dell'incremento tra i due numeri (3.666.732 con 3.700.000), e che se paragoniamo quel + 0,9% alle percentuali degli altri Paesi o delle altre Regioni italiane... beh, meglio non dire, va.
Detto
questo ci sarebbe molto altro da aggiungere, che però preferirei fare in un secondo
tempo per non tediare oltre gli amici lettori, ma una sola cosa la
vorrei ancora dire, ed è quella che...
… chi
ha seguito il marketing o come diamine si vuole chiamare 'sta “cosa”
(wikidestination oppure chissà che?) che s'è sviluppata in questa Regione negli
ultimissimi anni, è la Giaccardi e Associati di Ravenna col Piano
Turistico Triennale, e attraverso una “gara” (bando?) avvenuta il17 luglio 2012.
Sarebbe inutile
dire (ma tant'è non ce la faccio) che per la “cosa” non ho mai nutrito
nemmeno la più piccola fiducia o qualsivoglia produttiva speranza
(cosa già scritta, e detta, face to face, in tempi non sospetti anche su queste stesse pagine oltre due anni fa), ma questa è solo
un'opinione personale che non conta niente.
E poi sai che gliene frega alla gente?
Solo
che quando vedo che gli stessi autori del Piano Turistico Triennale si auto elogiano dell'ambaradan, beh; lo "sbucciamento" non mi piace più e allora (ved.
immagine sotto)... a presto con i dati disaggregati degli arrivi dei
turisti stranieri in Liguria che dimostreranno ancor più che... ma ve lo scrivo la prossima volta.
P.S.: Poi c'è quello che dice l'Eurostat che secondo logica riceve i dati sempre dall'Istat, ma si vede che non vanno d'accordo con Berlangieri e affini (Giaccardi & Associati), dove ci trovi scritto che la Liguria viene data in calo del 13,7% (ultimo decennio), e che guarda caso (pare neh!) combaci perfettamente con i conti appena fatti sopra dal sottoscritto.
Ma tu guarda il caso!!
Etichette:
Angelo Berlangieri,
Giaccardi e Associati di Ravenna,
Istat,
Osservatorio del turismo della Liguria,
Piano turistico Triennale,
turisti stranieri
giovedì 23 aprile 2015
Liguria: e meno male che dicono di andare veloci
E ancun da sé che dixian d'esse veluxi
(e meno male che dicono d'essere veloci).
Alla fine della “favola” la storia
è tutta qui... semplice semplice.
S'era alla fine di luglio del 2013 e il
presidente della Liguria Claudio
Burlando con l'assessore ai Trasporti, Enrico Vesco, incontrarono
Trenitalia a Roma per "cominciare a lavorare alla possibilità
di garantire un
collegamento ferroviario diretto e veloce" tra Genova e Milano
in occasione dell'Expo 2015.
Nel frattempo Angelo Berlangieri, quello
al turismo, si dava da fare per organizzare al meglio... il che cosa
non l'ho ancora capito (sarà colpa mia?), ma il tempo passa e così s'arriva a gennaio dell'anno in corso e quindi alle porte dell'Expo
2015, mentre lui ancora aspetta la risposta da Trenitalia.
Certo che questi personaggi si fanno
valere e contano un sacco, neh!
Però non è detto (si sa mai) ed ecco
che in data odierna, a ben otto giorni dall'inaugurazione
dell'importante (?) manifestazione milanese spunta che...
… ci sarà un solo treno e ancor più
lento delle tradotte del tempo degli alpini lassù sul Piave, quelle
che circa cento anni fa portavano a Paluzza e Tolmezzo.
E questo capolavoro di treno “speciale”
esisterà solo il sabato, la domenica e pure i festivi dal 1° maggio
al 31 ottobre 2015.
Orario del percorso dell'anda
Genova/Rho e del rianda Rho/Genova?
All'andata 2 ore e sette minuti, mentre
al ritorno qualcosa di più (due ore e 12 minuti).
E se al posto di dire d'essere veloci,
dicevano di andare lenti, che picchio riuscivano ad organizzare in due
anni?
Un calesse trainato da muli?
P. S.: Ah, dicono poi che ci sarà un
autobus con partenza al mattino e ritorno alla sera con cui far
venire i turisti nel capoluogo per poi destinarli dalle altre parti
del Golfo Ligure...
… ma chi cippa ci potrà venire se quel mezzo è
già pieno per far ritornare chi all'Expo c'è partito al mattino?... e quante migliaia di persone ci possono stare su di un bus?
Etichette:
Autobus,
Berlangieri,
Burlando,
Expo 2015,
Genova,
Liguria,
Paluzza,
Piave,
Rho,
Tolmezzo,
tradotta,
Trenitalia,
Vesco
mercoledì 22 aprile 2015
Turismo: la spesa dei turisti internazionali qui e altrove
Nel 2014 la spesa dei turisti
internazionali verso altre nazioni è
aumentata del 3,7% rispetto al 2013, mentre nei confronti dell'Italia è stata del + 3,3%.
Nello stesso periodo i turisti
internazionali sono aumentati del 4,4% mentre in
Italia s'è registrata praticamente una patta (fonte
Enit e Bankitalia)... ma c'è anche chi dice meno.
Ma ci fosse una sola volta che
facciamo meglio della media mondiale... boh!!
martedì 21 aprile 2015
lunedì 20 aprile 2015
La soluzione all'abusivismo nel ricettivo (sommerso) tra il dire e il fare.
Federalberghi è da mo che lo dice e
che cerca di farne fronte, ma credo che le misure finora adottate non
siano granché produttive per togliersi dall'impiccio dell'immenso
sommerso (abusivismo) che circola nel ricettivo nazionale.
Circa 40 mila realtà distribuite nello
Stivale e 100 milioni di pernottamenti, che oltre a produrre della
concorrenza sleale da far paura (neanche non bastassero tutti gli
inghippi... tasse, balzelli, intermediazione etc. a cui
obbligatoriamente è soggetto il ricettivo onesto), non figurano da
nessuna parte.
Ma lo vogliono davvero oppure lo scopo
è quello di rendere la pillola meno amara con qualche intervento a
cappella per far ingoiare il palliativo?
La soluzione c'è (da circa due anni e senza ombra di dubbio) e allora che cosa si aspetta a darle gambe per toglierci
definitivamente questo problema?
Oppure si preferisce che, chi si comporta
secondo le regole, debba chiudere al più presto (andare avanti così
proprio non si può) per lasciar posto alle multinazionali (imho)?...
… considerato che è da tempo
che si ascolta che il ricettivo italiano è troppo a gestione famigliare (piccolo), mentre qualcuno auspica che l'innesto delle catene
alberghiere porti del vantaggio... e forse anche ai sindacati la cosa non dispiacerebbe, visto che altrimenti quel settore non
lo riescono ad amministrare completamente?
A pensar male si fa peccato ma...
A pensar male si fa peccato ma...
giovedì 16 aprile 2015
C'è chi in Italia russ(i)a (dorme) alla grande sul modo di fare turismo
Non oso pensare che cosa sarebbe
accaduto se, oltre alla situazione attuale, l'Italia fosse anche
caduta in una crisi sullo stile di quella che ha colpito un anno fa la Russia.
Di certo tutti avrebbero incolpato
della responsabilità gli altri... la destra contro la sinistra e di
conseguenza la sinistra contro la destra, e così via fino
all'infinito.
E senza che nessuno cercasse di
metterci un freno.
Beh, dopo un anno di grande crisi la Russia ha ripreso a marciare alla grande, ma in quella nazione non
c'è più nessuno che fa del marketing a favore dell'Italia
turistica.
Cose da pazzi!!
I grandi professoroni (i dirigenti e
pure quelli che sono da tutte le parti ad elencare il loro credo) che
s'agitano nei corridoi del ministero preposto... l'Enit che
attualmente è commissariata da un ingegnere nucleare con indirizzo
tecnologico (?), tal Cristiano Radaelli, e tutta quella massa di
“ecchennessò”, gran blateratori, spargitori di perle di grande
saggezza, e chi più ne ha più ne mezza... ho usato il “mezza”
al posto del “metta” perché di saggezza credo non ne abbiano
nemmeno “mezza”, e poi anche perché fa rima...
Comunque sia, seppur tutti siano
consapevoli del valore che hanno gli ingressi turistici nel nostro
Paese da parte dei Russi, ebbene; nella capitale, ma nemmeno nelle
altre città di quella nazione, ecco che non trovi anche un solo
dirigente per marketizzare il prodotto turistico italiano.
L'ultimo, infatti, è stato richiamato
alla fine di novembre (com'è successo anche dall'altre parti) e a
pochissimi giorni dall'Expo e alle porte dell'estate... nisba.
Poi del ministro è meglio non dire va... tanto è completamente inutile.
mercoledì 15 aprile 2015
Turismo Liguria: Negli ultimi dieci anni perso il 13,7% dei flussi turistici
A parte i suoi dati con numeri che è
meglio non dire (qui tutta la verità sul suo operato con dati Istat e quelli emessi dalla stessa Regione Liguria), l'assessore al turismo della Liguria, Angelo
Berlangieri, in data 14 aprile 2015 (ieri) così dichiara: “Un
quinquennio in ascesa per il turismo in Liguria nonostante la crisi
economica... le presenze degli stranieri, in aumento del 23,19 per
cento... da 3.691.516
a 4.073.977”.
Ma
senza andare oltre nella ricerca che come già detto è tutta
documentata nel link sopra e non parrebbe granché la verità (qui tutta la verità), com'è che due mesi fa (13 febbraio 2015) lo stesso
Berlangieri dichiarava tutt'altre cose?
Infatti,
intervistato sul medesimo argomento, lui dice (pezza d'appoggio)...
… com'è
che all'improvviso quegli arrivi da circa 3,5 milioni sono diventati
3,7 milioni in riferimento al 2010, mentre quelli del 2014, da 3,7
ecco che di botto arrivano a quasi 4,1 milioni?
Da
notare che nel 2006, anno in cui il Berlangieri diventò DG dell'ente
turistica regionale del settore (In Liguria), poi dal 2010 ne è l'assessore, i
pernottamenti furono 14
milioni e 180 mila (dati Regione Liguria),
a differenza dei 13
milioni e 521 mila del
2013 (dati Regione Liguria), con un calo approssimativo di 650.000
pernottamenti (- 4,67% in quasi un decennio)... apperò!
Apperò
all'appello manca il 2014, e quindi...
…
durante il 2014
(giugno e oltre la metà di luglio etc.) l'assessore non
mancò mai di dichiarare alla stampa, forse per salvarsi in
qualche maniera viste le scarse presenze, che: “...
un crollo del 10% delle presenze turistiche a causa del clima
infausto si è abbattuto sulla Liguria in queste prime settimane di
ferie...”.
E
com'è che adesso invece tutto va bene?
Forse
perché tra 45 giorni ci saranno delle nuove elezioni regionali e
bisogna far credere quanto s'era bravi?
Ma
per piacere!!
P.S.: Poi c'è quello che dice l'Eurostat (toh, che strano) che secondo logica riceve i dati dall'Istat, ma si vede che non vanno d'accordo con Berlangieri.
Anche perché per l'ultimo decennio, la Liguria viene data in calo del 13,7%.
martedì 14 aprile 2015
@dariofrance... una cortesia, non faccia nulla, si prenda tempo, scriva dei libri, giochi alle figu con Uolter. Grazie!! ... E invece no!!
… nell'intero
anno 2014, sulla base dei dati finora disponibili, si è registrata,
rispetto al 2013, una lievissima flessione degli arrivi (-0,1%) ed un
calo più pronunciato delle presenze (-1,5%), con una permanenza
media in calo di 0,05 giornate.
Rispetto
al 2013, nel 2014 le presenze della componente residente sono
diminuite del 2,7%, e quelle della componente non residente dello
0,3%.
Senza
contare che...
domenica 12 aprile 2015
Tasse e balzelli... perché?
Capire il perché la situazione del turismo italiano (e non solo in questo specifico settore) sia così catastrofica e non potrà far altro che peggiorare, beh; è di una facilità disarmante.
Mi spiego.
Lo Stato emette un quantitativo
industriale di Leggi e leggine con l'unico scopo di rendere più
complicata e difficile la burocrazia, mentre le Regioni e i Comuni
non sono da meno.
Senza dimenticare le inutili e dannosissime
partecipate che anziché diminuire, aumentano sempre di più.
Succede così che le Regioni e i Comuni
assumano del personale a gogò per far fronte ai nuovi cavilli
burocratici.
Parlo della Pubblica Amministrazione.
Personale in sovrappiù che solitamente
viene integrato attraverso lo scambio di favori, vuoi per amicizie,
per clientelismo, per lobbismo e qualche volta (a mo che ci danno dentro) vuoi per amministrare meglio la loro corruzione.
Corruzione, lobbismo e amicizie tra cui
quelle immancabili del partito di appartenenza (tutte o gran parte), che servono principalmente per poter
rubare (?) e per mantenere un certo quantitativo di voti; cosa che a
“chillillà” permetterà poi di continuare a fare i propri porci
comodi a danno della collettività.
Chiaro è, che assumendo e sperperando
in ogni mena che capiti loro (se le inventano pure), i soldi non
bastino più e di conseguenza alzano a dismisura le tasse e i
balzelli, anche perché lo Stato ha deciso di chiudere parzialmente i
rubinetti alle Regioni e ai comuni per via dei patti di stabilità.
D'altronde a tutto c'è un limite e poi
lo Stato ha già a sua volta da mantenere le personali “bande”,
col risultato che se “alcuni” (molti?) rubano o elargiscono
palanche (non loro) a destra e a manca... la situazione è questa che si vede e che si
subisce nello Stivale.
In poche parole, e giusto per
riassumere il tutto, se i soldi non bastano più, i massimi dei balzelli saranno
cambiati con altri massimi più alti (basta una norma o un DL e il
gioco è fatto); il Governo alzerà le aliquote e via cantando fino
all'infinito.
Le famigerate Leggi di stabilità
che si susseguono alla stessa velocità delle nascite dei ratti... e
stessa cosa avviene con le “fondazioni politiche” di cui non si
riesce a comprenderne l'utilità... se non per la loro personale e
del politico che la fa.
E nel mentre Carlo
Cottarelli e i suoi predecessori che avevano trovato tantissime
stupide spese che non avevano e non hanno modo e logica di
esistere... beh; sapete bene che fine hanno fatto, neh!
Se poi non lo
sapete, allora v'informo che stanno beatamente continuando, dopo aver
allontanato chi l'aveva scoperte.
Ma dov'è che le possono prendere tutte
'ste palanche i geni che ci amministrano?
Nelle proprietà e nel turismo su
tutti.
Che sono le uniche due cose che
potevamo permetterci (ora non più); vuoi per la nostra disposizione
geografica, bellezza e bla bla bla, e vuoi per il fatto che l'italiano è uno che ama la
proprietà che solitamente è costata molti anni di duri sacrifici.
Sulle proprietà (case, terreni, PMI
etc.) è inutile aggiungere altro poiché è risaputo il che cosa
hanno combinato negli ultimi anni i “professoroni” dei vari
Governi che si sono succeduti, aumentando a dismisura il pagamento di
tasse con l'aggiunta degli affini allegati (accise dell'acqua, gas,
luce, rumenta etc.) e tutto quello che concerne le proprietà.
E nel turismo?
Beh, nel turismo, c'hanno dato nella
stessa misura danneggiandolo oltre qualsiasi misura, mentre ultimamente ci danno ancora di più.
Infatti, tanto per fare l'ultimo esempio, nel patto di stabilità 2015 e
attraverso
la norma 68/2011, finora non applicata, i sindaci delle città
metropolitane per far quadrare i conti traballanti, emetteranno
un'altra tassa sui biglietti aerei.
Già da sempre esistono dei balzelli
che ne appesantiscono il costo, tra cui... esiste ancora il prelievo
di tre euro a favore del Fondo che serve per alimentare di
ammortizzatori sociali delle compagnie aeree, a partire
dall'Alitalia.
Allo stesso modo ci sono i 5 euro che,
in base a una Legge del 2012, i comuni possono imporre come
addizionale in relazione al transito di passeggeri su scali
aeroportuali nazionali, se proveniente da scali non domestici.
Un euro va invece al bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione (?) e 0,50 servono per ridurre il costo a carico dello Stato del servizio antincendi.
Un euro va invece al bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione (?) e 0,50 servono per ridurre il costo a carico dello Stato del servizio antincendi.
In questo modo si può arrivare a circa 10
euro a cui presto s'aggiungerà l'ennesimo balzello sopra citato.
Mentre le tasse sul turismo in
generale, rispetto al 2014, potranno subire una forte accelerata
quest'anno con un'impennata del 54%, mettendo così in difficoltà il
business dell'incoming in Italia.
Infatti i prelievi, secondo
la Jfc, qualora venisse introdotta la cosiddetta tassa dei
viaggiatori, saranno nel 2015 qualcosa come 730 milioni di euro,
rispetto ai 465 milioni stimati nel 2014.
Salto in avanti anche nel numero dei
comuni che applicheranno la tassa di soggiorno, che potrebbero
raggiungere la soglia del migliaio rispetto ai 649 dello scorso anno.
Ma ai “fabbricatori” di balzelli
altrui, poco interessa di regolarizzare una volte per tutte e
uniformemente l'amara questione, col risultato che la situazione sta
diventando sempre più schizofrenica.
Per l'appunto va ricordato che i T. O.
fanno il costing con mesi di anticipo (dai 6 ai 9 mesi) per i loro
clienti, e questi balzelli improvvisi non producono altro che tutti i
costi senza preavviso se li debbano poi accollare loro.
Senza parlare che questi aggravi vanno
sempre più aumentando rendendo il nostro Paese poco appetibile e non
granché competitivo rispetto ai nostri competitors.
Che dire poi sul fatto che tutte queste nuovissime tasse finiranno esclusivamente, in moltissimi casi, per pagare le
“malefatte” metropolitane e non, e ben difficilmente ritornano o
ritorneranno al turismo vero e proprio!!... e non come ci si aspetta per loro dire, ma lasciamo pure perdere quello del fare.
Ma si può ovviare a 'ste str... anezze
anche solo a livello regionale?
Certo che sì, il Titolo V per il
turismo lo consente, e spero proprio che si possa cominciare partendo
dalla mia Regione, la Liguria, che prossimamente andrà a votare la
prossima giunta alla fine di maggio.
Ma non certo permettendo a questa giunta di replicare nuovamente, non se ne può più di balle e della loro incompetenza, poiché negli ultimi dieci anni ha affossato ancor più la meravigliosa
striscia di terra, e non solo turisticamente parlando.
Stra sfregandosene a fatti concreti a
differenza delle loro belle parole di ciò che il turismo qui potrebbe e
dovrebbe produrre... dimostrando inoltre di non essere assolutamente
all'altezza nemmeno per le piccolissime cose... figurati le grandi.
Ma come si fa?
Beh, ve lo dirò, forse, dal 1° di
giugno... il progetto è già bello che pronto dal tempo che fu.
sabato 11 aprile 2015
venerdì 10 aprile 2015
Il turismo deve ripartire dalla piccole cose
Non servono grandi progetti ma grandi
persone (quelle col pennello grande proprio come la pubblicità,
tanto per intenderci) che davvero conoscano il settore del turismo
attraverso quelle opzioni che si assimilano solo con l'esperienza
acquisita sul campo attraverso l'odore della cordite, del sapore del
sangue, ma soprattutto che abbiano dovuto combattere contro la merda,
ma non quella utile e che concima, neh.
Qui
sono tutti professoroni del... di che cosa ve lo dico poi.
Avete
presente quando uscite dall'autostrade, quando arrivate negli
aeroporti, nei porti o eccetera eccetera?
Credete
che sia così favoloso vedere cartacce, sacchetti di plastica, rami secchi, bottiglie vuote o rotte o chissà che sul
ciglio della strada?
Aiuole
che manco i cani vorrebbero usare per i loro bisogni... erba che
spunta da tutte le parti ma non laddove dovrebbe.
Paletti
stradali divelti dal tempo dei garibaldini o luci spente (di notte)
che non s'illuminano più nemmeno a dargli fuoco.
Però
di giorno, guarda caso, quelle che ancora funzionano ecco che sono
perentoriamente accese per illuminare... ecchennessò!!
Eppure
quando i "campioni del turismo nazionale" vanno dalle altre parti (nazioni) ci fanno caso, belin se ci
fanno caso, mannaggia alla miseria più nera che c'è. .
E
perché qui no?
Poi
quando si scende nelle città, e faccio riferimento alla mia in
particolare (Genova), quello che ti appare è da quarto mondo, manco
il terzo.
Strade
e marciapiedi rotti nella stessa maniera di quand'ero bambino (circa
mille anni fa), aiuole con piante e fiori marroni probabilmente
colorati dalle defecazioni canine, nonché gimcane per evitare di
avere la buona sorte (dicono che a pestare la merda porti fortuna),
ma se si riesce a non pestarla, ecco che magari se ne avrà anche di
più.
Almeno
poi non devi pulirti sul primo gradino che trovi; quello che per pura
combinazione è proprio il gradino che porta a casa di qualcuno di
cui non ti può fregare di meno o quello del negozio più vicino
all'accaduto.
E
giù merda da tutte le parti.
Nel
mentre leggi e senti che non si perde occasione per magnificare le
altre città internazionali per via della loro pulizia.
Però
non qui da noi... no, qui non si fa!
Qui
c'è la solita mandria di capre e caproni, lecchini e lecconi che
sulla questione preferiscono continuare a darci delle facciate col
marketing a qualsiasi costo, e imperterriti pensano che prima si debba
pubblicizzare e solo dopo, pulire... forse... ma quando (?), non si
sa.
E
allora?
E
allora si deve fare sistema si sente dire da tutte le parti, che però
non si fa.
Mentre
le tasse di soggiorno aumentano da tutte le parti e ti vengono a dire
che quei soldi servono per pulire e per mettere in ordine le cose...
ma andate a prendervelo a ramengo va.
Però
tutti vogliono fare le grandi opere (eh già, palanche a gogò) per
il motivo che tutti si sa.
Un
esempio?
Beh,
per un attimo volgete il pensiero all'expo 2015 e poi vomitate pure,
che tanto in questa nazione molto presto si rifarà da un'altra parte
qualcosa di simile... che a sua volta darà modo alla gente di
rivomitare di nuovo... a parte naturalmente quelli che...
E
la storia continua inde-fessa-mente.
giovedì 9 aprile 2015
mercoledì 8 aprile 2015
La balla del milione di ticket dalla Cina per l'Expo 2015 e il perché invece sono solo 13.000
Giuseppe Sala, il commissario dell'Expo
2015 dichiara che solo in Cina sono stati venduti un milione di
biglietti, ma altri prima di lui sostennero la medesima tesi.
Peccato però che dal ministero degli
esteri giunga
notizia che dal Paese di mezzo, siano stati richiesti solo 13
mila visti in più.
Gran bella differenza, neh.
Ma come è potuto accadere questo?
Beh, a parte i fatti strarisaputi delle
vergognose vicissitudini che si sono susseguite incessantemente sulla
manifestazione, sarebbe anche bene ricordare che...
…
col (DECRETO-LEGGE 31
maggio 2014, n. 83 (ArtBonus)
entrata in vigore del provvedimento: 1/6/2014), Dario Franceschini e
l'allora consigliere Stefano Ceci (?), ebbero la felice (?) idea di
inserire Cristiano Radaelli (un ingegnere nucleare con
specializzazione elettronica) come commissario dell'Enit (ved.
qui la sequenza delle sue iniziative).
Il
Radaelli ebbe così l'idea di richiamare tutti i dirigenti
dell'Agenzia del Turismo sparsi nelle sedi del mondo, e se non
ricordo male il fatto avvenne all'incirca alla fine di ottobre
2014... slittato poi di un mese.
Resta
il fatto che adesso i dirigenti stanziano a Roma in attesa di
chissaché... e tra quelli che non ne capirono l'andazzo (e nemmeno adesso ci si può riuscire), ci
furono anche gli ambasciatori che pare s'incazzarono oltre misura.
Certo che a pochi mesi
dall'inaugurazione dell'Expo 2015, non è che quella si possa definire una
grande idea, neh!
Infatti i risultati sono questi: 13.000
visti in più dalla Cina e chissà quant'altri da quei Paesi dove noi
(anzi lui, il Radaelli) ha richiamato in sede i propri dirigenti.
Ma si può mettere a capo di un ente
così importante per il marketing nazionale uno così?... mentre da
più parti, i RI-DI-CO-LI, continuano a chiedersi il perché da noi
il turismo va da fare letteralmente pena.
E vuoi vedere che presto troveremo il
Radaelli promosso a qualche altro prestigiosissimo incarico con
responsabilità nel medesimo settore?
Poi se ne avete voglia, qui
potrete trovare l'audizione avvenuta ieri in Parlamento, dove il
Dario Franceschini dava le sue giustificazioni e prendendosi
addirittura dei meriti...
DE-SO-LAN-TE.
Ma
veramente desolante.
Ma
neanche la Brambilla (ed è tutto dire) riusciva a scendere così in
basso...
Massima incompetenza e inconcludenza su tutta la linea.
Massima incompetenza e inconcludenza su tutta la linea.
Non
c'è molto più da dire... ahimè, purtroppo.
martedì 7 aprile 2015
#Verybello verrà sottoposto ad indagine da parte di un comitato ad hoc... oppure ad hic?
E
fu così che Verybello.it verrà
presto sottoposto a indagine da parte di un Comitato ad hoc
voluto dal ministero per verificarne la conformità ai requisiti
richiesti e l’accessibilità ai disabili.
In
prospettiva c’è addirittura lo spettro della chiusura.
Eh
già, ma non era nemmeno poi così difficile, una volta visto,
programmarne la futura chiusura.
In
Italia s'usa sovente fare così.
Si
fa e si disfa.
E
pensare che l'anno scorso fu costituita un'altra commissione ad hoc,
o forse è meglio definire ad hic, parlo del famosissimo TDLAB,
composto dal meglio del meglio che l'Italia potesse offrire (dicono
loro), ma che in verità, alcuni non sprovveduti che
qualcuno definisce “gufi”, ne azzeccarono l'inutilità... e
vale a dire come 'na mazza fionda!!
Nonché
una colossale presa in giro per tutti coloro che ne fecero parte
(compreso il sottoscritto nel e per il tentativo di far loro capire che la
cosa, composta da quelle persone, non
avrebbe avuto luogo a procedere in un Paese normale), ma tant'é,
seppur provandoci fino all'ultimo secondo a fargli cambiare idea, non
ci fu niente da fare.
Com'è
anche vero che, sia Frap1964 che me medesimo (probabilmente gli unici
che ne contestarono la composizione a più riprese), non siamo per
nulla propensi alla critica ad oltranza per il solo gusto di farla e
di rompere gli zebedei, ma sulle nostre pagine c'è stata, c'è e
sempre ci sarà della costruttività con le dovute e
particolareggiate descrizioni ai vari casi che trattiamo.
E
sempre pronti a discuterne educatamente, senza che però nessuno si senta migliore dell'altro come invece pare che facciano gli esimi che però non hanno granché dimestichezza operativa.
Ma
quei “professoroni” (purtroppo) ritennero e ritengono di non
darci mai adito col risultato che... beh; la cosa si sa.
Poi
fu così che “lor signori professoroni” non furono nemmeno
interpellati (e s'incazzarono pure, pare) per la programmazione di
verybello e... ma torniamo a cose più serie.
Va
detto che uno dei mercati migliori per l'Expo 2015 è senza dubbio
quello cinese ma non è
presente una versione in cinese nemmeno nel portale dell'Ente
nazionale per la promozione turistica, Italia.it.
E
su www.yidalinihao.com
(Yidali
Ni Hao significherebbe “Ciao Italia”), che è appunto la versione
cinese, c'è scritto “in manutenzione”...
… ossia,
la versione
cinese del portale italia.it,
secondo
Frap1964, è “un
caso ancor più eclatante e vergognoso”.
Ecco
cosa scrivevano sul ‘Corriere della Sera’ Stella e Rizzo: “per
cominciare, le quattro grandi foto di copertina che riassumono
l’Italia mostrano una Ferrari, una moto Ducati, un pezzo di
parmigiano e un prosciutto di Parma. In mezzo: Bologna. Con tanto di
freccette sulla mappa che ricordano la sua centralità rispetto a
Roma, Milano, Venezia e Firenze. Oddio: hanno sbagliato capitale? No,
come ha scoperto ‘il Fatto Quotidiano’, è solo un copia-incolla
dal sito cinese della Regione Emilia-Romagna
aimiliyaluomaniehuanyingni.com. Ma ancora più stupefacenti sono i
video che illustrano le nostre venti regioni. Dove non solo non c’è
un testo in cinese (forse costava troppo: i milioni di euro erano
finiti …) ma ogni filmato è accompagnato da un sottofondo
musicale. Clicchiamo il Veneto? Ecco il ponte di Rialto, le gondole,
il Canal Grande, le maschere, i vetrai di Burano … E la musica?
Sarà di Antonio Vivaldi o Baldassarre Galuppi, Tomaso Albinoni o
Benedetto Marcello, Pier Francesco Cavalli o Giuseppe Tartini? Sono
talmente tanti i grandi compositori veneziani del passato … Macché:
la Carmen del francese Georges Bizet rivista dal russo Alfred
Schnittke! La musica dell’Umbria? Del polacco Fryderyk Chopin.
Quella della Campania? Del norvegese Edvard Grieg. Quella del Lazio?
Dell’austriaco Wolfgang Amadeus Mozart. Quella dell’Abruzzo?
Dell’inglese Edward Elgar. E via così: tutti ma proprio tutti i
video che dovrebbero far conoscere l’Italia ai cinesi, fatta
eccezione per quello della Basilicata dove la colonna sonora è del
toscano Luigi Boccherini, sono accompagnati dalle note di musicisti
stranieri. Amatissimi, ma stranieri. […] I presunti ‘interventi
di manutenzione’ sul portalone cinese sembrano essere completati.
L’unica differenza evidente, ad oggi, è la sostituzione in
home-page della veduta aerea di Bologna con una veduta aerea notturna
di Milano ed un’immagine di Campo dei Miracoli di Pisa. Tutto il
resto è desolatamente identico a prima.”
Sul
suo blog Frap1964 scrive: “il sito è costruito su
una piattaforma di content management open source: Joomla 1.5. Non
c’è una mappa del sito, ma basta navigarci per un po’ e ci si
rende conto che, in totale, non si arriva ad una cinquantina di
pagine web. Una pagina striminzita per ciascuna regione, una per
ciascuna delle cinque maggiori città (qualcuna in più per Milano),
otto per il turismo ‘secondo motivazione’, una di informazioni
generali sui mezzi di trasporto. I video regionali arrivano
direttamente dal portale italia.it. I testi, tradotti con Google
Translate in Chrome, appaiono dichiaratamente enciclopedici; si
tratta di sintesi e/o di rielaborazioni di quelli del portale
italia.it.” Quanto può essere costato yidalinihao.com? Considerati
i mandati di pagamento, la cifra si aggira sui 320.000,00
euro.
E
i “professoroni” che cippa dicono?
lunedì 6 aprile 2015
Vieni in Liguria: non hai ancora visto niente di come politicamente siamo messi nel turismo
In verità c'era la chiara possibilità che le cose migliorassero per il futuro, ma è intervenuto questo fattore e...
domenica 5 aprile 2015
Forza Italia, Giovanni Toti, la Liguria e il turismo... il loro turismo.
Cari lettori, i miei auguri pasquali.
Nella prima uscita (intervista), il
candidato presidente della Liguria per il partito di Forza Italia,
Giovanni Toti, dà le sue priorità per migliorare l'ambaradan di
questa Regione: infrastrutture e turismo.
Giovanni Toti ha tolto all'ultimo
minuto lo “scettro” a Edoardo Rixi per rappresentare il CDX alle
prossime regionali, e questo dopo un anda e rianda interminabile da
far paura, mentre il danno che questa indecisione ha creato alla mia Regione è da
considerare enorme (imho) nonché infausta.
Vebbeh...
... quindi
dicevo che nella prima intervista a Toti, ecco che appare la
parola “turismo” come trampolino di lancio per il benessere
generale della Liguria, solo che, considerato il pregresso della
materia in questione in quel partito, dimenticano (come sempre gli
accade) di togliere la buccia prima di farci mangiare il fico.
In poche parole che ne sanno tanto quanto un fico, però secco che la buccia ce l'ha!
In poche parole che ne sanno tanto quanto un fico, però secco che la buccia ce l'ha!
Toti dichiara che quel 3% che la
Liguria spende per il turismo è ben poca cosa, ma a parte il fatto
che questa Regione non
spende nemmeno l'uno per cento per il settore, dimostrando così
che oltre ad avere dei pessimi informatori, ecco che confermano l'assenza
quasi totale delle conoscenze nello specifico comparto.
Eh già, è sì importante il tot che
si usa, ma è ben più utile sapere il come e il dove vanno a finire
quelle palanche.
Infatti dovrebbe risultare notorio che
è meglio spendere bene quei pochi euro che elargirne tanti in una
maniera che definire ri-di-co-la è ben poca cosa.
Ed è appunto questo (spendere e
spandere per il nulla assoluto) quello che è sempre successo in
questa Regione... poi i dati (veri) confermano.
Ma quelli di Forza Italia che in
Regione nel decennio erano all'opposizione, se ne saranno accorti che
qualcosa non andava per il verso giusto considerato che i turisti
diminuivano sempre più rispetto alle altre Regioni?
Direi di NO!!
Infatti parte di quello che i
consiglieri di Forza Italia hanno saputo contestare, come ad esempio; fu che incolparono l'assessore al turismo di questa Regione per il
fatto che pochi turisti si imbarcavano a Genova per destinazione
Sardegna.
Ma che cippa c'entra 'sta cosa qua? …
nel mentre gran parte di tutte le altre discrepanze passavano inde-fessamente in
cavalleria?
E allora di che cosa parliamo?
Di turismo?
Mah, forse sarebbe meglio che il Toti
trasporti le sue priorità in un altro settore, magari più consono a
lui e ai suoi adepti che lo consigliano sulla questione.
Ma di turismo è meglio che non ne
parli/parlino proprio più, anche perché non credo che abbiano del gran pregresso, eh? ... vedi Brambilla etc.
... e Buona Pasqua alla gioventù che così si vedrà rimandata di altri cinque anni... poiché con Toti come avversario, chi c'è ci rimane.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Visualizzazioni totali
6392301