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mercoledì 8 agosto 2018

Perché tutte le altre nazioni sono "davvero" contro AirBnb ma non qui in Italia ?


Leggo sulla pagina di Reportrai3 che: Il regolamento voluto dal sindaco della Grande Mela Bill de Blasio - e votato ieri all’unanimità dal consiglio comunale - è un colpo durissimo per la piattaforma degli affitti brevi, che dalla sua nascita, 10 anni fa, ha dato ospitalità a 350 milioni di turisti in 140 diversi Paesi del mondo.”

Hei, ma veramente hanno scritto ieri?
Ma se quell'atto del Senato dello Stato di New York è datato 6 gennaio 2016 (vedi qui e sopra), è mai possibile che possano dire e scrivere IERI ?
Suvvia... sono passati due anni e mezzo!
Oltretutto l'approvazione del Governatore di quello Stato, Andrew Cuomo, arrivò nell'ottobre dello stesso anno (vedi qui)... e mica ieri.

Chiaro è che Report, avendo pubblicato l'articolo non più di 24 ore fa (riprendendo molto probabilmente un'indagine delle medesima avvenuta due mesi addietro, a giugno), ecco che nel web s'è aperto un gran bel dibattito come se la cosa fosse fresca fresca.
Leggendo poi i vari nominativi “importanti” che amministrano in Italia questo settore e che sulla faccenda ci sono buttati come delle pere cotte, replicando (condividendo) addirittura in alcuni casi quel post, nonché riempiendo pagine e pagine di commenti (non mancano nemmeno gli “allenatori della nazionale di calcio”, sempre presenti anche nel turismo), beh; verrebbe da pensare che il turismo non è che lo seguano poi così attentamente, o no?

COMPLIMENTONI !!!... e che tristezza!!!

lunedì 30 ottobre 2017

Nel mondo per risolvere la questione della delinquenza hanno fatto così, mentre a Genova ancora non se ne parla.

... per un attimo pensate a chi in quella piazzetta ci vive (vedi immagine a lato)...

... ciarlare sul come sopperire alla delinquenza dei centri storici e alle Movide che tanto danno recano a chi ci abita, è quasi paragonabile al blaterare dei presunti allenatori della nazionale di calcio e agli pseudo immancabili professionisti del mio settore: il turismo.
Tutti, ma proprio tutti (istituzioni comprese, se non anche di più), hanno le soluzioni nelle proprie tasche (però vuote di idee, di innovazioni e di argomenti) e pure le hanno nelle rispettive teste, ma vuote anch'esse... ed è così che il centro storico della mia città, Genova, fa davvero pena da sempre.


Genova a cui non mancano di certo i “so tutto io” ed i “ghe pensi mi” che la menzionano come la città col centro storico più grande d'Europa e secondo nel mondo.
Ma per piacere.


Il centro storico più grande d'Europa è Venezia con i suoi 7,6 kmq mentre la dimensione di quello di Genova è di circa 4 kmq... ma sono tantissime le altre città che si pregiano della stessa cosa: Amsterdam, Cracovia, Parigi, Riga, Valencia, Madrid, Vilnius, Bologna, Napoli etc. (Vilnius dice di avere il maggiore centro storico barocco, Venezia medievale, Riga parla di centro antico, Cracovia di centro vecchio... ), al pari di chi menziona che l'Italia disponga del 60, e a volte leggi o senti anche dell'80% del patrimonio culturale del globo... mentre se poi vai a contare i siti Unesco, ecco che scopri che il Bel Paese, che è primo in questa speciale classifica con 53, non ha nemmeno il 5% sul totale che è di 1.073 (di cui 832 beni culturali, 206 naturali e 35 misti).


La soluzione: la teoria delle finestre rotte (ved. qui).


è una teoria criminologica sulla capacità del disordine urbano e del vandalismo di generare criminalità aggiuntiva e comportamenti anti-sociali.
La teoria afferma che mantenere e controllare ambienti urbani reprimendo i piccoli reati, gli atti vandalici, la deturpazione dei luoghi, il bere in pubblico, la sosta selvaggia o l'evasione nel pagamento di parcheggi, mezzi pubblici o pedaggi, contribuisce a creare un clima di ordine e legalità e riduce il rischio di crimini più gravi.
Ad esempio l'esistenza di una finestra rotta (da cui il nome della teoria) potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale... infatti se una finestra di un edificio dismesso viene rotta da qualcuno, e non si provvede a ripararla urgentemente, presto anche tutte le finestre saranno rotte, a un certo punto qualcuno entrerà abusivamente nell’edificio, qualche tempo dopo l’intero palazzo diventerà teatro di comportamenti vandalici.
Stessa cosa per le scritte sui muri, saracinesche eccetera eccetera.
La teoria fu introdotta nel 1982 in un articolo di scienze sociali di James Q. Wilson e George L. Kelling.
Nel 1969, presso l'Università di Stanford, il professor Philip Zimbardo condusse un esperimento di psicologia sociale.
Egli lasciò due automobili identiche, stessa marca, modello e colore abbandonate in strada, una nel Bronx, zona povera e conflittuale di New York, l'altra a Palo Alto, città ricca e tranquilla della California.
Quindi due identiche auto abbandonate, due quartieri con popolazioni molto diverse e una squadra di specialisti in psicologia sociale a studiare il comportamento delle persone in ciascun sito.
Ciò che accadde fu che l'automobile abbandonata nel Bronx cominciò ad essere smantellata in poche ore, perdendo le ruote, il motore, gli specchi, la radio, e così via; tutti i materiali che potevano essere utilizzati vennero rubati e quelli non utilizzabili vennero distrutti.
Al contrario, l'automobile abbandonata a Palo Alto rimase intatta. In tali casi è comune attribuire le cause del crimine alla povertà, attribuzione sulla quale si trovano d'accordo le ideologie più conservatrici (sia di destra che di sinistra).
Tuttavia, l'esperimento in questione non terminò così.
Infatti, dopo una settimana, quando la vettura abbandonata nel Bronx era stata completamente demolita mentre quella a Palo Alto era rimasta intatta, i ricercatori decisero di rompere un vetro della vettura a Palo Alto.
I ricercatori assistettero alla stessa dinamica di vandalismo che avevano registrato nel Bronx: furto, violenza e vandalismo ridussero il veicolo nello stesso stato di quello abbandonato nel distretto malfamato di New York.

La pubblicazione dell'articolo di James Q. Wilson e George L. Kelling ebbe molto successo negli ambienti di studio della criminologia. 
Nel 2007 e nel 2008 Kees Keizer e colleghi, all'Università di Groningen, hanno condotto una serie di esperimenti sociali controllati per determinare se l'effetto del disordine esistente (come la presenza di rifiuti o l'imbrattamento da graffiti) avesse aumentato l'incidenza di criminalità aggiuntive come il furto, il degrado o altri comportamenti antisociali.

Gli scienziati scelsero diversi luoghi urbani successivamente trasformati in due modi diversi ed in tempi diversi. 
Nella prima fase ("il controllo") il luogo fu mantenuto ordinato, libero da graffiti, finestre rotte, ecc. 
Nella seconda fase ("l'esperimento"), il medesimo ambiente fu trasformato in modo da farlo sembrare in preda all'incuria e carente di ogni tipo di controllo: furono rotte le finestre degli edifici, le pareti furono imbrattate con graffiti e fu accumulata sporcizia. 
I ricercatori controllarono segretamente i vari luoghi urbani osservando se le persone si comportavano in modo diverso dopo che l'ambiente era stato appositamente reso disordinato. I risultati dello studio corroborarono la teoria.

Nel 1994 il neoeletto sindaco di New York, Rudolph Giuliani, applicò la teoria delle finestre rotte per combattere il crimine nella metropolitana della città.
E ci riuscì perfettamente.
L'operazione da cui ebbe poi il via la tolleranza zero che però non produsse invece nulla di buono, ed è ciò che sta accadendo a Genova... ronde su ronde che oltre a togliere delle preziose forze dell'ordine per altre questioni, è un inutile dispendio di palanche.
Palanche a Genova, come ben si sa, sono molto ma molto importanti.
Infatti durante il triennio 1984-87 a New York era già stato tentato l'esperimento della tolleranza zero con risultati miserrimi, mentre le altre città americane, che non avevano applicato la politica della tolleranza zero, comprese quelle impegnate in una politica di segno opposto, volta a curare un rapporto costante con la cittadinanza per prevenire i reati, anziché perseguirli a oltranza, raggiunsero ambiti traguardi di lotta alla criminalità per il bene e la quiete dei loro cittadini.
Ma un altro singolare esempio ci viene fornito dall'Albania, e dal suo sindaco di allora, Edi Rama, che scopiazzò per filo e per segno la Teoria delle finestre rotte.
Infatti come sindaco compilò il nuovo Piano regolatore della Città di Tirana rendendolo molto più ecologico ed includendo il progetto di ristrutturazione di Piazza Scanderbeg.
Il progetto Green portò alla creazione di circa 100.000 metri quadrati di terreno verde e la piantagione di circa 2.000 alberi.
Ordinò il restauro di molti vecchi edifici, soprattutto con il colore.
La tinteggiatura ha dato alla città uno stile unico, trasformandola improvvisamente in un'attrazione turistica.
Rama ha anche migliorato la mobilità ampliando molte delle strade esistenti e pavimentandone di nuove.
in poche parole: di ronde nemmeno una!

La Movida.
Genova si prestava favorevolmente alla soluzione prima che decidessero di mandare le università agli Erzelli per chissà quale motivo... hem hem... vendita dei terreni?
Pensiamole infatti ideate nel centro storico... benefici in gran quantità: pulizia generale, nessun abitante poiché tutti uffici eccetera eccetera.... che potrebbe permettere qualsiasi Movida... ma qualcosa si può ancora fare.
I proprietari dei negozi chiusi (e nel centro storico ce ne sono in grande quantità) “potrebbero” abbassare il prezzo dell'affitto del circa 50% ed oltre su richiesta del sindaco, e il Comune “potrebbe” agevolare chi lì ci va col non pagare le tasse, i balzelli etc. (ma di cose da fare ce ne sarebbero un sacco tanto) per qualche anno... chessò: cinque?
E che dire di una ASL (Azienda Sanitaria Locale)... di un posto di Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza etc. nel centro storico?


Chiaro che ci vogliano degli anni, ma se non incominciano mai... mai si risolverà il problema con quelle belin di ronde e similari.

giovedì 8 maggio 2014

Tassa di soggiorno Roma: da … a, e poi nel mondo.

Oggi poche parole ma tanti dati sulla (censura) della tassa di soggiorno a Roma.



Campeggi euro 1 a persona per notte max 5 giorni

Agriturismi euro 2 a persona per notte max 10 giorni

B&B euro 2 a persona per notte max 10 giorni

Affittacamere euro 2 a persona per notte max 10 giorni

Case vacanza euro 2 a persona per notte max 10 giorni

Case per ferie euro 2 a persona per notte max 10 giorni

Residence euro 2 a persona per notte max 10 giorni

Alberghi 1, 2, 3 stelle euro 2 a persona per notte max 10 giorni

Alberghi 4, 5 stelle euro 3 a persona per notte max 10 giorni



Albergo 5 stelle: 7 euro al giorno/persona
Albergo 4 stelle: 6 euro al giorno/persona
Albergo 3 stelle: 5 euro al giorno/persona
Albergo 2 stelle: 3 euro al giorno/persona
Albergo 1 stella: 3 euro al giorno/persona

Agriturismi: 4 euro al giorno/persona
B&B: 3.5 euro al giorno/persona
Campeggi: 2 euro al giorno/persona

Non è chiaro se è ancora tutto per un max di 5/10 gg oppure no.
Il sindaco Marino presume così di poter passare da 55 a 90 milioni di euro di introiti.

Ma chi gli avrà dato 'sta bella idea?
Proviamo ad arzigogolare.

Recentemente sia ad Amsterdam che a Berlino hanno …

dal 1° gennaio 2014 (e non 2013 come scrive qualcuno sul web) a Berlino si pagherà una tassa del 5% sul prezzo per notte, mentre da questa sono esentati i viaggiatori d'affari (qui si può scaricare la richiesta).

Sarà forse possibile di trovarci qualche bella scappatoia e dichiarare tutti d'essere nelle capitale tedesca per partecipare a qualche convention?
Mah!

Mentre ad Amsterdam la stessa cosa, quel 5% influirà sulle spese del pernottamento da tutte le parti, seconde case comprese ma non per i residenti.

Alcuni paragoni:

La Francia ha da poco festeggiato i 100 anni dellaTaxe de séjour, l’imposta comunale istituita con l’obiettivo di ricavare fondi per finanziare la promozione turistica che va da da 0,42 a 1,50 euro a notte per persona.

I Austria invece la tariffa è differenziata e va da un minimo di 0,40 centesimi a un massimo di 1,10 euro, mentre a Londra c'è la congestion Charge che non è altro che una tassa per poter girare con la propria auto nelle strade della capitale inglese (8,5 pounds).

E a New York …

New York State Sales Tax = 4%
New York Sales Tax (4,5%) e mezzi di trasporto District Supplemento (0,375%) = 4,875%
Hotel Room tassa di soggiorno = $ 2 + 5,875%
Commissione aggiuntiva giornaliera = 1,50 $



se poi volete fare un calcolo su quanto spenderete in tassa di soggiorno in quella città, beh; qui potrete farvi due conti.




Opinione personale?
Meglio di no!












mercoledì 23 aprile 2014

Con pelo o senza pelo 'sto matrimonio (le due maratone) tra New York e Rapallo s'ha da fare a tutti i costi

Oggi mi rivedrò per l'ennesima volta con Angelo Berlangieri (assessore al turismo della Liguria) e per la prima volta con Matteo Rossi (assessore allo sport della stessa Regione) per decidere di … Natale è passato da quel dì e la Pasqua è ormai alle spalle, mentre il 2 novembre arriverà tra 193 giorni.
Embè?

E' che il 2 novembre partirà la 44esima Maratona di New York e ancora non si sa un'emerita cippa.

Mi riferisco alle istituzioni italiane che avrebbero già dovuto … ma parto dall'inizio va, che è meglio.
Sennò non si capisce una mazza.

... s'era ad agosto dell'anno scorso (2013) e uno leggendo la vita di Guglielmo Marconi, scopre che nel '36 il medesimo effettuò il primo contatto wireless del mondo e quindi si studia di poter realizzare l'accensione simultanea degli alberi di Natale tra New York e appunto Rapallo... quindi di botto mi lancio per informare il nostro assessore al turismo regionale, Angelo Berlangieri, della geniale idea che sposa subito e l'iniziativa arriva a New York, ma ... passano i mesi.
La cosa mi sta tremendamente a cuore (mannaggia a me che non vorrei essere così e magari riuscire a fregarmene un po'), ma non informato sul proseguimento della richiesta (in Italia s'usa così) contatto la figlia e il nipote di G. Marconi anche per conoscerne l'opinione, i quali gentilmente ne permettono l'attuazione, dichiarandosi addirittura favorevoli a darci una mano.
A questo punto decido allora di scrivere direttamente all'Ambasciata e al Consolato di quella gran bella parte del mondo (l'adoro davvero) ... d'altronde ho sempre avuto un buon rapporto nei miei precedenti all'estero con quelle istituzioni e quindi perché non tentare ... e perché no?

Alle mie insistenze un po' da tutte le parti, dal Consolato arriva immediatamente la cortese risposta dove mi viene elencato che Tishman Speyer, che e’ l’attuale proprietario di tutti gli immobili e del Rockefeller Plaza, ha confermato che non c’e’ la possibilita’ per alcun soggetto privato o istituzionale di poter in alcun modo essere partecipe o sponsor dell’evento, tra l’altro trasmesso in diretta per circa due ore dal canale nazionale NBC e che comprende uno show in prima serata a cui partecipano numerosi personaggi dello spettacolo.

Ci resto di sasso ma in fondo lo supponevo e di colpo m'arriva la controproposta, e vale a dire che … l’ufficio ENIT di New York (grazie a Eugenio Magnani che è il GM dell'America del Nord) e’ comunque impegnato a trovare eventuali soluzioni alternative (bene; la cosa gli è piaciuta), tra cui la possibilita’ di installazione e accensione dell’illuminazione tricolore sulla facciata del Consolato Generale d’Italia a New York, ubicato sulla prestigiosa Park Avenue, in occasione del 2 Giugno, Festa della Repubblica, per la durata di una settimana.
Altre possibili proposte, al momento al vaglio e in attesa di verifica, potrebbero inoltre riguardare l’accensione del Brooklyn Bridge in collaborazione con il Presidente del Borough di Broooklyn e l’accensione dell’Empire State Building.

Ma dai, sono tutte cose che accadono ogni giorno e allora già che ci siamo perché non accendere l'insegna di Mc Donald, e magari quello della terza avenue?
Ma per piacere, ed è mai possibile che non abbiano delle idee che possano … vabbeh, parto in quarta con la contromossa e propongo lo “start” contemporaneo delle maratone di New con quella di Rapallo.
Loro fanno partire la nostra e noi la loro.
Come a dire che la Principessa Maria Elettra Marconi da il via a quella di NY e Bill De Blasio lo fa con la nostra. That's all!
D'altronde la Maratona di quella città è sotto l'egida comunale; il sindaco Bill De Blasio è italo-americano e Guglielmo Marconi è abbastanza importante per tutto il mondo.
Mica ha inventato i piattini per le tazzine dei caffè.

Vabbeh, tra un po' salirò le scale per andare a parlare con i due assessori e per vedere se ce la si può fare per il 2014 ma, non ci credo neanche un po'.

Però ci provo lo stesso, e se le cose andranno come m'immagino, ossia un'emerita cippa e solo belle parole di finto interesse, beh; studierò una contro contromossa per poter risolvere autonomamente l'intricata questione ma che porterebbe un'enorme ritorno d'immagine turistica per l'intero comprensorio ligure, perché questo matrimonio s'ha da fare a qualsiasi costo … e non parlo di palanche, neh.










sabato 25 gennaio 2014

Questo matrimonio s'ha da fare o forse c'è qualche Don Abbondio in giro che ...

... e senza indugio alcuno.

Però chi dovrebbe dare una mano affinché lo "sposalizio" possa avvenire nel più breve tempo possibile per un certosino ritorno d'immagine e per produrre maggior turismo con del beneficio pure all'indotto considerato che ce n'è di gran bisogno di 'sti tempi, sembra (ripeto sembra ma così appare) che la cosa la si stia addirittura osteggiando.
E mi riferisco a "quelli" dell'Enit.

Ma credo di conoscerne il motivo anche perché con me ce l'hanno da quando cinque anni fa ho cominciato a scrivere di loro su questo blog ... diciamo i loro non certo eclatanti risultati, va.
Ci sarebbe anche dell'altro da raccontare e cioè un recente avvenuto tra me e l'attuale DG di quell'ente, Andrea Babbi, e di un certo tentativo, da me presunto per carità, di prendermi per scemo o per chissà quale altro motivo, ma naturalmente andato a male, anzi malissimo.
Però il tempo saprà essere galantuomo come sempre.

Ma parlando di cose più serie e che vengono a conferma di personali supposizioni sul loro saperci fare, dagli ultimi dati, nonostante le assidue auto proclamazioni che ci vengono elargite alla moda del due per tre, i turisti stranieri sono calati (lo dice la Banca d'Italia a tutto ottobre) e a ben poco valgono (lo penso io) quei dati che dicono l'opposto (?) ma che m'appaiono più come quelle macchinine radio comandate da dei bambini che si divertono così.



Comunque sia, per l'accensione simultanea dei due alberi di Natale tra New York e Rapallo, lor signori sono stati informati, sia dall'assessore regionale della Liguria, Angelo Berlangieri, che dal DG di Federalberghi, Alessandro Nucara, ma non risulta che abbiano mai fatto nulla.
Complimentoni ... se così è!



Forse perché la "cosa" non costa niente?
Forse perché la "cosa" non l'hanno inventata loro?
Forse perché ... ma quì è meglio che non aggiungo altro.

Di certo ... vabbeh, meglio star zitto per ora, poi vedremo.

P. S.: Non sono incazzato ... poco.
P. P. S.: Nel frattempo giunge notizia che la mia Regione, attraverso l'assessore al turismo Angelo Berlangieri, sta cercando istituzionalmente di mettersi da sola in contatto col nuovo Sindaco di New York, Bill De Blasio e ... ho ancora qualche amico in quella città.

D'altronde l'idea è molto buona e chiedere è lecito mentre rispondere è semplice cortesia.
Ma forse quest'ultima cosa all'Enit non si sa.
E chissà se me la vuole/vogliono far pagare per motivi a me sconosciuti (le mie critiche costruttive ma sempre con le pezze d'appoggio?), danneggiando, o meglio, non agevolando quanto sopra detto?








martedì 26 novembre 2013

Turismo: differenze tra chi lavora nelle istituzioni (pagato) e chi invece no (e per di più lo fa "a gratis" e spendendoci pure delle palanche)

Ecco tutta la storia come piace raccontarla a me ... parlata e scritta nella stessa identica maniera.

C'è stato chi se l'è studiata a gratis e sempre a gratis, anzi, spendendoci addirittura del tempo e palanche (non molte per fortuna) gli ho dato una mano.

Lui, aveva letto che nel 1936 l’11 e il 12 novembre 1936 Guglielmo Marconi realizzava la prima conversazione radiotelefonica al mondo, avvenuta tra l'Elettra, ancorata nel golfo di Rapallo, e New York.
E Massimo ebbe il classico colpo di genio!

Perché non realizzare l'accensione simultanea dei due alberi di Natale (New York/Rapallo) per ricordarne l'avvenimento (mica è poca roba) e di conseguenza ottenere un gradito ritorno d'immagine che di certo male non fa al turismo nostrano?
Quattro minuti dopo informo il mio assessore regionale, Angelo Berlangieri (Liguria), sulla questione e questi in un battibaleno mi dice che 'sto matrimonio s'ha da fare senza indugio alcuno, e che la cosa in breve tempo partorirà (non in nove mesi, eh).
Bene!

Massimo, dopo che l'ebbi informato che a Berlangieri l'idea piaceva un sacco, si mette immediatamente in contatto con Giorgio Costa, il sindaco di Rapallo, e il giorno dopo siamo da lui.
E Giorgio Costa dice di sì, che si può fare ... e si parte in quarta.
A questo punto ricontatto il mio assessore poiché sarebbe anche giusto che la proposta al sindaco di New York possa avvenire attraverso chi rappresenta, turisticamente parlando, l'Italia in quel Paese, e ovviamente la scelta ricade su Eugenio Magnani che è appunto il direttore dell'Enit di quelle zone la.
C'è però il "problema" delle elezioni poiché l'idea è di poco antecedente al passaggio di consegne tra il vecchio sindaco e quello nuovo, vale a dire da Michael Bloomberg e Bill De Blasio, e la cosa per ovvi motivi e per il momento, s'arena li.
Ma non per me.

Infatti, dopo varie peripezie di non poco conto riesco ad avere il cellulare del nipote di G. Marconi, Principe Guglielmo Giovanelli Marconi, che gentilmente acconsente di informare la sua mamma (Principessa Maria Elettra Marconi) per un eventuale futuro contatto e anche per conoscere la sua opinione in merito ...

Passano pochissimi giorni e la figlia di Guglielmo Marconi mi chiama al cellulare che avevo precedentemente lasciato al figlio e con lei inizio una piacevolissima conversazione.
Una gran persona che nella lunga telefonata m'informa inoltre d'essere cittadina onoraria di Rapallo (non lo sapevo proprio) e di sposare assolutamente l'idea.
A questo punto le chiedo se sarebbe disponibile per effettuare, oltre alla pigiata sul pommello, anche un collegamento video con Bill De Blasio anche per il solo scambio degli auguri e ... " ... ma certo che si può e ne sarei ben felice e soprattutto contenta", fu la sua risposta.

Il gioco è fatto?
No!
E perché?


Semplice, perché da New York, e più precisamente dal responsabile dell'Enit di quelle zone, Eugenio Magnani, non si sa più nulla.

Eugenio Magnani ha la mia stessa età (lui è nato quattordici giorni prima e si vede di primo occhio ... pare mi nonno; dai che scherzo, mica tanto però) e siamo entrambi nativi della Provincia di Imperia, e questo per confermare che non vuol assolutamente dire l'età che uno ha o la zona da cui proviene, ma che è più importante ... il quanta voglia uno dispone o abbia per procurare un buon prodotto.
Entrambi ci occupiamo di turismo, lui istituzionalmente mentre io privatamente ed entrambi abbiamo la medesima qualifica di DG.

E allora?
Beh, e allora Eugenio Magnani è pagato per procurare del turismo al nostro Paese mentre io, in questo caso, lo faccio "a gratis" ... e vuoi vedere che il problema sta proprio lì?
Oppure ... ?

... e sta a vedere che alla fine mi toccherà fare un viaggetto a New York ... Natale è vicino, neh!









domenica 22 settembre 2013

Turismo: Semplicemente una gran buona e bella idea




... che l'assessore del Turismo della Liguria, Angelo Berlangieri, ha recepito nel primo secondo dopo essere stato informato del fatto, organizzando così la possibilità d'attuazione già dal secondo secondo (pardon).
Beh, che dire; un buon assessore che sa ascoltare ... e non è poco!

Tutto in due giorni (ved. qui).







mercoledì 4 settembre 2013

Turismo: Un'idea geniale tra New York e Rapallo ... e viceversa

Alcuni giorni fa nel mio quotidiano girovagare nel web leggo che "qualcuno" …

… nel 1935 Guglielmo Marconi sposta il campo delle sue ricerche e fissa per questo la base dei suoi esperimenti alle spalle di Rapallo, poco sopra il Santuario di Montallegro.
La stazione radiotrasmittente è così collocata dentro una cabina sistemata quasi sulla cima dei Monte Rosa.
Le prove si prefiggono di accertare la possibilità di trasmettere una quantità considerevole di energia con idonei riflettori per dimostrare che le onde cortissime non subiscono interferenze da perturbazioni atmosferiche.

Poi raggiunte alcune considerazioni riparte per l’estero per tentarne altre e passa un anno …
… nel 1936 Guglielmo Marconi è di nuovo a Rapallo e in quel periodo prosegue gli esperimenti che costituiranno il primo embrione delle trasmissioni televisive.
In particolare s’impegna per eliminare del tutto gli inconvenienti della “doppia immagine” del fenomeno di riflessione delle radioonde.
Sul Monte Rosa, collegato con la “Elettra” e con il Monte Burrone, lo scienziato fa un’ampia serie di esperimenti sulle microonde acquisendo gli indispensabili elementi per la loro pratica attuazione.
Una lapide, posta subito alle spalle dei Santuario di Montallegro, all'inizio del sentiero che porta al Monte Rosa, ricorda quegli esperimenti. “ Da questo colle tra febbraio e settembre 1935 Guglielmo Marconi effettuò gli esperimenti che aprirono nuovi immensi orizzonti per i collegamenti via etere. La Civica Amministrazione – Radioamatori Sezione di Rapallo 1985.

… nel 1936 l’11 e il 12 novembre 1936 Guglielmo Marconi realizza una conversazione radiotelefonica a quattro fra l'Elettra ancorata nel golfo, New York e due aeroplani in volo sulla grande città statunitense.

Perché scrivo questo?

Semplice, la proposta è quella di commemorare l'inizio delle conversazioni senza fili (la prima al mondo) avvenute con gli Stati Uniti d'America e New York e l'Italia con il wireless e proprio dal golfo Marconi e da Rapallo, con un gemellaggio natalizio per l'accensione simultanea e reciproca degli alberi di Natale in segno di amicizia, di collaborazione, e di rinnovata stima tra i nostri popoli.
Un messaggio di amore e di speranza che ha unito nel passato e che dovrà unire nel futuro.
Come cittadino non sono in grado e non è mio compito dire e dare dettagli.
Ma credo in un coinvolgimento di Tv e associazioni italiane anche d'oltre oceano al fine di creare un evento importante, un segnale di fratellanza e amicizia.

Beh, che dire; dopo aver letto queste poche righe … detto e fatto!
Non perdo nemmeno un minuto e mi metto subito in contatto con il nostro assessore regionale al turismo, Angelo Berlangieri, che in un battibaleno raccoglie la sfida giudicandola “smart”, aggiungendo che contatterà Eugenio Magnani, il responsabile dell’Enit per quanto riguarda l’America settentrionale, che a sua volta proporrà la “cosa” a Michael Bloomberg l’attuale sindaco di New York …
 … a questi punti non resta altro che andare a parlare con Giorgio Costa, il Sindaco di Rapallo e anche in questo caso, detto e fatto, il Sindaco ci riceve in un solo giorno, pochissimi minuti e l’idea di "quello" può tranquillamente partire.
Non resta che aspettare la decisione di Bloomberg e il come saprà proporgliela Eugenio Magnani.
Speriamo bene!

P. S.: Tutto questo per dire che quando qualcuno ha un’idea geniale, beh; questa va subito trasmessa agli organi competenti, e se nel qual caso essi siano efficienti, ecco che non c’è mai il minimo problema.

... Angelo Berlangieri e Giorgio Costa … sperando di poter aggiungere in questa sequenza di bravi (assolutamente non Don Abbondiani) anche i nomi di Eugenio Magnani e di Michael Bloomberg.

Poi vi saprò dire... ma ci credo davvero poco.











sabato 11 febbraio 2012

Vabbuò, ià, l'Eugenio Magnani facciamolo riandare a New York

Quando l’ho visto vicino al 1° Ministro Mario Monti in quel di New York, devo ammettere che ci sono rimasto un po’ male, ed ho cominciato a pensare il peggio nei confronti di questo nuovo Governo.

Infatti ho subito pensato al come si può portare uno così per delle rilevanti riunioni con i personaggi più importanti del mondo?
Poi, dopo poche ricerche, la spiegazione … uff e menomale!

Parlo dell’Eugenio Magnani, quello che (promosso?) dalla Michela Brambilla da Direttore Generale dell’Enit a coordinatore della Struttura di Missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia e a favore del “preferito” di Lei, Paolo Rubini ... ora è ritornato all’Enit, e questa volta non come capo dell’ambaradan, ma “solamente” come un suo subalterno.

Infatti a seguito del provvedimento n. 1-2012 del 2 gennaio 2012, con decorrenza 2 gennaio 2012, Eugenio Magnani è stato “retrocesso” alla Direzione Area Manager di New York.
In poche parole quello che faceva prima di diventare DG dell’Enit eccetera eccetera.

Che comincino ad accorgersi di chi c’hanno intorno?

Però se vai a vedere sul sito governativo del ministero del turismo, lo vedi ancora la, bel bello a far sfoggio di se.
A dire il vero, a tutt'oggi (magari dopo questo post domani lo cambiano) appare ancora il nome del compianto Giorgio Medail che da circa un anno non è più con noi (18 marzo 2011), a dimostrazione, nel qual caso ce ne fosse ancora bisogno, di come lavorano da quelle parti.

Ma lasciamo perdere ch'è meglio e torniamo all'Eugenio e ...
beh, perlomeno avrà l’opportunità di affinare la lingua inglese, visto che dopo svariati anni in quel continente (USA), ed essere stato anche delegato dell’unita’ operativa per la Gran Bretagna e l’Irlanda, è riuscito a scrivere sulle locandine pubblicitarie e sul “carrozzone” che l’anno scorso ha girato tutta l’Europa per marketizzare l’Italia … “Magic Italy in Tour”.
Se poi volete sapere il come l'è andata sto bel giretto nelle capitali europee, qui c'è tutto, ma proprio tutto.

Per farla in breve, in quattro parole lui è riuscito a fare la bellezza di due errori.
La traduzione corretta è per l’appunto “Magical Italy on Tour” … e nessuno, dei pluri medagliati che girano quelle belle stanze del marketing internazionale, che se n’è accorto.

Inutile aggiungere le gran risate di coloro (all’estero) che notando l’ingrata traduzione, si sono fatti alla nostra bella facciassa.

Lui (Eugenio Magnani) negli Stati Uniti c’è stato un bel po’, poi a nominarlo fu l’allora commissario straordinario dell’ente, Amedeo Ottaviani, con queste parole: “Si tratta di una scelta di elevato profilo tecnico e professionale, poiché il dottor Magnani possiede l’esperienza e le competenze necessarie per gestire una fase di particolare impegno dovuto soprattutto all'attuazione dei programmi promozionali per il 2006 concertati con il governo, le regioni e le categorie produttive del settore”.

E quell'elevato profilo tecnico e professionale gli permise di ricamare (gancio o uncinetto?) le seguenti presenze provenienti dall’estero dal 2006 al 2009 ... poi venne il Paolo Rubini quasi alla fine di questo.


E a seguito dei non certo eccellenti risultati (ma neanche mediocri)  … e nonostante quell’ente disponesse di svariati soldoni (a differenza dei soldini d’oggi) da poter spandere e spargere a proprio piacimento … e al fatto che l’Enit era, anche internazionalmente, ritenuto come ricovero di trombati politici e ben poco facenti (ma neanche un poco).

Cosa di cui la stessa Brambilla (stranamente) ebbe modo d’accorgersi dichiarandolo “un carrozzone”.
E forse a dimostrazione di questo e di come la va nel BelPaese, al “buon” Magnani venne incrementato tutto d’un botto il già lauto stipendio (+ 70%) portandolo a 190.000 euro.
Poi, giusto per fare 30 e già che ci siamo anche 31, gli venne dato un bell’ambito premio, il Segundin d’Argento in quel di Ventimiglia.

Vabbuò, ià, l'Eugenio Magnani facciamolo riandare a New York!

venerdì 5 agosto 2011

Magical Italy on Tour (inglese) ... Magic Italy in Tour (inghiliano o italese)

Sono andati in giro per l’Europa portando il marchio Italia con “Magic Italy in Tour” quando invece in lingua inglese si dice “Magical Italy on Tour” e nessuno se n’è accorto.
Diciamo un gran bella figura di …..
E vediamo com’è possibile fare questi “ininfluenti” errori, o una banale “svista linguistica” come qualcuno/a sostiene a torto o a ragione.
Poi se ha torto o ha ragione, beh, fate un po’ voi, ma per me l’errore c’è, eccome se c’è; e questo viene dall’alto, dal responsabile di quell’ambaradan.

COS’E’ MAGIC ITALY IN TOUR?
"È un progetto di grande impegno che ha coinvolto il Ministero del Turismo e quello delle Politiche Agricole. Porteremo in Europa il marchio Italia e attorno a questo raccoglieremo tutte le unicità italiane".  Eugenio Magnani, coordinatore della Struttura di Missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia presso il Ministero del Turismo, ribadisce con forza e chiarezza l'obiettivo che si pone il progetto 'Magic Italy in tour', una cavalcata in giro per l'Europa, che da marzo ad agosto (la prima tappa si è già tenuta a Colonia lo scorso novembre), porterà l'Italia, a bordo di un truck di grandi dimensioni, nelle piazze di 19 tra le principali città del continente. Dodici i Paesi attraversati dal tour: Svizzera, Germania, Austria, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia e Norvegia. "Faremo conoscere le peculiarità che può avere un'esperienza di viaggio nel nostro Paese e lo faremo nel miglior modo possibile, spendendo il meno possibile" dice Magnani.

COM’E’ ANDATA ‘STA FACCENDA DEL GIRO PER L’EUROPA?
Il come sia andata lo potete leggere minuziosamente in questo blog, il cui autore (frap1964) ha seguito instancabilmente passo dopo passo la manifestazione (però dice meno male che è finita, quasi) perché s’è fatto troppo sangue marcio a vedere tanti soldi spesi così. E io con lui.
Prima però armatevi di un fazzoletto di carta (due o tre, anzi una scatola ch’è meglio) perché c’è da piangere ma anche da ridere, e in questi casi un fazzoletto è utile (carta o stoffa che sia).

IL RESPONSABILE: EUGENIO MAGNANI
Innanzi tutto, tanto per ritornare al discorso dell’errata traduzione, c’è da dire che il responsabile di Magic Italy in Tour è Eugenio Magnani che ha un fior fiore di curriculum nel turismo grande così.
E così pure nell’idioma anglo-sassone; infatti se avete la voglia di ascoltarlo in qualche video sul web (du palle!), l’Eugenio tirerà fuori, a più non posso, le sue conoscenze della lingua inglese in perfetto accento londinese o newyorkese.
Diciamo una gran bel sfoggio della sua pronuncia in quell’idioma.
Infatti il “buon” Magnani dopo aver coordinato gli Uffici di frontiera  dell’ENIT, è stato responsabile dell’area Regno Unito a Londra, ha curato le Relazioni Esterne della Direzione Generale a Roma ed è stato responsabile dell’area Nord America a New York (dove tra l’altro ha creato l’Italian Travel Promotion Council e l’Italy Symposium) nonché Presidente dell’European Travel Commission per gli Stati Uniti, l’associazione  che riunisce gli uffici nazionali per il turismo di trentacinque Paesi europei.
Chiamato a Roma come Direttore Generale dell’ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo, è stato scelto dal Ministro del Turismo per guidare la task force impegnata in una coerente strategia di comunicazione e promozione del sistema Paese, valorizzando la forza del marchio Italia.

N.B.: Se provate a digitare su Google “Italian Travel Promotion Council e l’Italy Symposium”, avrete 47 risposte che però passando alla seconda pagina vengono ridotte, dal famoso motore di ricerca, a sole 18.
Quelle perfettamente pertinenti al caso s’assotigliano poi a 4 o 5 ma tutte sono riguardanti i siti governativi italiani e quello dell’Enit, che riportano appunto le esperienze lavorative del Magnani.
L’unico sito di quella cosa lì (che però manca di "Italy Symposium" e non si capisce se ne sia pertinente), e che probabilmente non è più aggiornato da molto tempo, ha questo cambio: 1 Euro = US $ 1.29, pertanto …
Mentre adesso, dopo aver scritto questo post, saranno ben in due a parlare di “Italian Travel Promotion Council e l’Italy Symposium”.
Beh, ognuno nel proprio CV per farsi “bello” ci mette quel che vuole e perciò tralascio queste cose di cui non sono granchè interessato e vado avanti a parlarvi dell’infelice traduzione.

LA DIFESA
A seguito di questa diciamo “svista”, la rivista Venerdì di Repubblica, elenca l’errore nell’articolo “Quando Shakespeare non si addice alla Brambilla” e per risposta riceve dalla responsabile addetta stampa del ministero del Turismo: 


DEDUCTIONS
Right. Because that’s all translation ever is. Mix a couple of languages together and see what comes out. Translating is more-or-less like making a smoothie. And spending a multimillion-euro budget to get the wording kind-of-sort-of right is all in a day’s work for Mr. Magnani and her staff.
But yeah. What’s the big deal? It’s not as though Italy’s economy is in trouble or anything. It’s not as though Italians would benefit from more accountability regarding how their government puts their outrageously high taxes to use. It’s not as though language matters.

IO NON DICO NIENTE MA …
Beh, due errori in quattro parole forse sono un po’ troppi, soprattutto per uno come il Magnani che ha passato forse ¾ della sua vita in Paesi che parlano e “scrivono” in lingua inglese … si, ma loro.

Uel Magnani, iu ar rilli veri gud!

giovedì 28 luglio 2011

Bernabò Bocca ci è o ci fa?

COS’E’ LA VERITA’
Col termine verità si indicano una varietà di significati, che esprimono un senso di accordo con la realtà, e sono in genere collegati col concetto di onestà, buona fede e sincerità.
Non c'è una definizione univoca su cui la maggior parte dei filosofi di professione e gli studiosi concordino, e varie teorie e punti di vista della verità continuano ad essere discussi.

I DUBBI
Ora non so se Bernabò Bocca (Pres. Federalberghi, vice pres. CNEL, pres. Confcommercio Firenze, cons. Expo cts. Milano, cda Enit, eccetera eccetera eccetera) abbia studiato filosofia, né tantomeno conosco le sue conoscenze e gli studi nel merito della verità, mentre quello di cui sono quasi certo è che c’azzecca poco con la realtà dei dati.
Molte volte e anche di più ho avuto modo di scriverlo e dimostrarlo in queste pagine, ma sembra che all’interessato non freghi granché poiché continua imperterrito “a dare dei numeri” che poi si dimostrano alquanto “distorti” dalla realtà.



I DATI SBAGLIATI DI BERNABO’ BOCCA SU NEW YORK

Il caso più eclatante, ossia la differenza tra quello che dice lui e l’assodata verità, lo diede proprio l’anno scorso, e probabilmente perché non contento di “sbagliare” quelli italiani, s’è intrufolato a dettare alla moda del grande “saggio” anche in quelli di altri Paesi, e il risultato manco a dirlo, è stato questo qua e che vi vado a raccontare.
Poi passano i mesi e nei primi mesi di gennaio 2001, Bloomberg, il sindaco di quella città dichiara che nell'anno 2010 New York ha segnato un record per quanto riguarda i turisti che hanno visitato la città nel corso del 2010. Un record che tocca i 48,7 milioni di turisti, come si legge dal comunicato diffuso dalla Blue Room della City Hall.
Ora che il Bocca sappia meglio di quello che succede in casa d’altri, non ci credo nemmeno se me lo dicono in turco, in considerazione di come danno le statistiche e i dati italiani.

ALCUNI DATI SBAGLIATI DI BERNABO’ BOCCA SULL’ITALIA

L’ultima, ma ahimè non sarà di certo la sua finale, è che: “… 33 milioni di italiani non riescono a rinunciare a qualche giorno lontano da casa. Il 55% della popolazione, infatti, come nel 2010, ha già trascorso o trascorrerà qualche giornata in località turistiche italiane o estere”.
Per poi continuare con: ““Il 78% sceglie l’Italia (rispetto al 70% del 2010) e solo il 21% (rispetto al 27% del 2010) preferisce l’estero”, spiega Bernabò Bocca, presidente degli albergatori italiani. Dati sicuramente positivi per l’economia della penisola, perché “chi resta in Italia contribuisce a produrre ricchezza nel proprio Paese”.
E non è vero per niente dichiarare che sono approssimativamente gli stessi dati del 2010, anche perché l’anno scorso furono 39 i milioni di italiani in vacanza.
Che sono sempre di più dei 33 che il Bocca dichiara per il 2011.
O no?
Mentre ancor meno vero è che gli italiani hanno deciso di rimanere in patria perché … se da un lato diminuiscono le ferie degli italiani in patria, dall’altro aumentano considerevolmente quelle dei medesimi per altri lidi all’estero.
Di fatto, pertanto e infatti non c’è nazione che non vanti un notevole incremento delle presenze italiane nel proprio Paese.

DULCIS IN FUNDO
Quindi?
E quindi, dai mettiamola “semplicemente” così: il Bermabò Bocca non è un buon conoscitore della verità dei dati sui movimenti turistici, punto e a capo.
Sul resto non so, ma se tanto mi da tanto, beh, fate voi, però io non mi fido.
E con la causale che “Silvio li fa poi li accoppia”, è comprensibile anche capire il perché vada d’accordissimo con la Brambilla.
Solo che a noi del turismo, con quei due va sempre peggio, e i dati (quelli veri) lo attestano.

P.S.: Ma perchè anzichè dare dei dati che poi si dimostrano non pertinenti con la verità, non si danno da fare per ottenerli 'sti benedetti dati col segno più.
E finchè loro continueranno con questa solfa, io/noi faremo altrettanto, nella speranza di mettere fine alle statistiche da un tanto al chilo che sono più un danno che produttività.
Questo lo scrivo per togliere eventuali dubbi sullo scopo di questo blog, che non vuole essere altro che un aiuto al turismo attraverso l'onestà descrittiva di chi ci lavora.
E considerato che l'Italia tace quasi sempre su queste cosette, noi no.
Niente di personale col Bernabò Bocca e gli altri dell'ambaradan, ma cavolo, se conoscono così bene il loro lavoro (?), perchè non tramutare queste "bugie" in verità con l'esperienza che indubbiamente gli è riconosciuta.
Anche Matteo Marzotto e Paolo Rubini con l'Enit non è che fossero partiti molto bene, e su queste pagine qualcuna gliel'abbiamo mandata a dire, ma ultimamente un qualcosa di vagamente produttivo ... vabbè, non vorrei essere smentito dai fatti e pertanto ve lo rocconto una prossima volta ... sempre che vada bene l'arrivo dei turisti stranieri.

venerdì 13 maggio 2011

Codice del turismo: cosa cambierà per il turismo italiano

You don’t need a weatherman to know which way the wind blows (non c’è bisogno delle previsioni del tempo per sapere da che parte tira il vento) cantava tempo fa il “menestrello” del rock, Bob Dylan, e ben si può conoscere la fine che farà o il dove “tira/tirerà” il Codice del turismo della Brambilla che aleggia su di noi.
Un tornado d’innovazione per il turismo italiano ed un vorticoso mettere in chiaro le discrepanze del passato?
Ma per carità; manco lo sbuffo d’ali d’una cicala in amore, ma solo i suoi insopportabili frinii del solito e logorroico “tutto va bene e del come son brava”.
Codice “osannato” dai più ma che alla fin fine della “ventata” non smuoverà che ben poche cosette, mentre il tempo che è galantuomo, prima o poi ci dirà che non serve ad una benemerita mazza, anzi.
E di sicuro sapremo evidenziarlo su queste pagine.
Amara consolazione, lo so, ma sarà pur sempre il pretesto per fare abbondanti “critiche costruttive” e cercar di far capire che di ‘stà gente qui non ce n’è granché di bisogno.
Comunque ecco di seguito il come era ieri/oggi e il come sarà domani … loro dicono.



1. TUTELA DEL TURISTA

TUTELA DEL TURISTA  DANNO MORALE DA VACANZA ROVINATA
OGGI:
E' riconosciuto il danno materiale alla persona o il danno diverso derivante dall’inadempimento o
dall’inesatta esecuzione delle prestazioni previste dal contratto di vendita di pacchetto turistico, mentre per quanto attiene al danno morale, ovvero da vacanza rovinata non esiste una previsione di legge.
DOMANI:
Con il Codice, a tutela del turista, è previsto chiaramente anche il risarcimento per il danno morale,
ovvero da vacanza rovinata. Esso sarà correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso e all’irripetibilità dell’occasione perduta, tenendo quindi conto della motivazione del viaggio.

TUTELA DEL TURISTA
ACQUISTO PACCHETTI VACANZE: NON PIU’ TRUFFE ON LINE
OGGI:
Chi acquista un pacchetto di viaggio online, in caso di non corrispondenza dei servizi resi, non ha modo di ottenere il risarcimento da un unico responsabile. Si sono verificati anche diversi episodi di truffe ai danni di turisti da parte di sedicenti operatori di viaggio online non in possesso delle necessarie autorizzazioni.
DOMANI:
Ora vi è completa equiparazione tra le agenzie di tipo tradizionale e quelle che offrono i loro servizi su internet e quindi il turista potrà contare su un unico soggetto responsabile della corrispondenza tra i servizi acquistati e quelli resi.
Quindi: non più truffe online.

OGGI:
L’erogazione dei Buoni vacanze, che consentono alle famiglie a reddito basso di poter usufruire di un contributo statale fino al 45% del costo della vacanza, non è mai stata istituzionalizzata.
DOMANI:
Ora i Buoni vacanze, diventano un istituto stabile di turismo sociale, regolarmente finanziato con parte della quota dell’8 per mille destinata allo Stato.
TUTELA DEL TURISTA
BUONI VACANZE PER SEMPRE

TUTELA DEL TURISTA
TURISTA IN DIFFICOLTA’: DA OGGI VACANZA SENZA PENSIERI
OGGI:
Il turista che si trova in una qualunque situazione di difficoltà, di emergenza o imprevisto, piuttosto che nella necessità di avere informazioni urgenti inerenti il suo soggiorno, non aveva un interlocutore cui rivolgersi in qualunque momento.
DOMANI:
Oggi, 7 giorni su 7, è attivo il servizio telefonico multilingue Easy Italia che assiste il turista in
ogni evenienza, mettendolo anche in contatto con i soggetti che possono risolvere il suo problema.

TUTELA DEL TURISTA
UN’ITALIA ACCESSIBILE PER TUTTI: NON PIU’ BARRIERE
OGGI:
Milioni di portatori di disabilità temporanee o permanenti non possono fruire della vacanza in
condizioni di pari opportunità con gli altri cittadini.
Non vi sono norme di attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con
disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006.
DOMANI:
Il testo sancisce il diritto dei portatori di disabilità temporanea o permanente a fruire dell’offerta turistica in modo completo e in autonomia, senza aggravio di prezzo. E’ considerato atto discriminatorio impedire alle persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive, di fruire, in modo completo ed in autonomia, dell’offerta turistica, esclusivamente per motivi comunque
connessi o riferibili alla loro disabilità.

TUTELA DEL TURISTA
TRASPARENZA NEI SERVIZI: STELLE NON SOLO PER GLI ALBERGHI MA
PER TUTTE LE STRUTTURE RICETTIVE
OGGI:
La definizione di standard qualitativi con le stelle nazionali è prevista solo per gli alberghi e questo significa che non è possibile per un turista conoscere in anticipo e con chiarezza i livelli qualitativi dei servizi che riceverà in tutte le strutture ricettive.
DOMANI:
Ora la classificazione secondo le stelle è prevista per tutte le strutture ricettive (Bed and Breakfast, case per ferie, ostelli della gioventù, Motel, centri soggiorni studio, rifugi alpini, villaggi turistici, campeggi) all’insegna della trasparenza. E' inoltre istituito, su base nazionale, un sistema di rating
associabile alle stelle, che consenta la misurazione e la valutazione della qualità del servizio reso ai clienti.

TUTELA DEL TURISTA
LA P.A. AL SERVIZIO DEL TURISTA
OGGI:
Oggi, su tutto il territorio nazionale, il turista non dispone di informazioni circa i servizi erogati dalla P.A., di cui ha diritto a godere, e del loro livello qualitativo
DOMANI
Il testo stabilisce che le amministrazioni pubbliche sono tenute ad adottare una Carta dei Servizi turistici da esse erogati. La Carta dei Servizi stabilisce un patto tra l'amministrazione e l'utente,
fondato sulla definizione di standard di qualità ragionevoli, sulla verifica del rispetto degli standard, sulla ricerca del miglioramento della qualità e della tutela degli utenti.

TUTELA DEL TURISTA
PIU’ SICUREZZA PER IL TURISTA LONTANO DA CASA:
LE NUOVE POLIZZE ASSICURATIVE
OGGI:
In caso di insolvenza dell’operatore o di rientro forzato da Paesi extracomunitari opera solo il Fondo nazionale di garanzia. Non sono previste coperture assicurative adeguate ad assistere il
turista in caso di imprevisti ed emergenze, o inadempienza dell’organizzatore del viaggio
DOMANI:
A maggior tutela del turista, soggetto ai rischi connessi all’organizzazione di un viaggio lontano dalla sua residenza, si stabilisce che, accanto al tradizionale Fondo di garanzia, di cui si è riscontrata l’inadeguatezza, i turisti potranno essere assistiti da polizze assicurative che, per i viaggi all’estero, garantiscano il rientro immediato a causa di emergenze imputabili o meno al comportamento
dell’organizzatore o dell’intermediario e che assicurino assistenza anche di tipo economico. Tali polizze potranno anche garantire, nei casi di insolvenza o fallimento dell’intermediario o dell’organizzatore, il rimborso del prezzo versato per l’acquisto del pacchetto turistico.

TUTELA DEL TURISTA
PIU’ RAPIDA E MENO COSTOSA LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
OGGI:
L’istituto della mediazione non è applicato al turismo con norme specifiche
DOMANI:
Il testo disciplina l’applicazione dell’istituto della mediazione alle controversie sui servizi turistici
Prevedendolo con un'apposita clausola, il turista potrà godere dell’opportunità di comporre le
controversie con la mediazione, prima di rivolgersi al giudice o a un arbitro.


TUTELA DEL TURISTA
MULTIPROPRIETA’
OGGI:
La multiproprietà manca di una disciplina che tuteli il turista acquirente
DOMANI:
Viene data attuazione alla disciplina europea che uniforma questo istituto prevedendo una maggiore
trasparenza nei contratti, un’accresciuta tutela dell’acquirente anche estendendo la multiproprietà a beni diversi dagli immobili quali chiatte, roulotte o navi da crociera.

2. COMPETITIVITA’ DELLE
IMPRESE TURISTICHE

COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE TURISTICHE
PIU’ COMPETITIVITA’ PER LE IMPRESE DEL TURISMO
OGGI:
Le imprese turistiche sono escluse da contributi, sovvenzioni e incentivi previsti dalle norme vigenti per l’industria.
DOMANI:
Finalmente tutte le imprese turistiche potranno godere di agevolazioni, sovvenzioni, incentivi e benefici di qualsiasi genere previsti dalle norme vigenti per l’industria.

COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE TURISTICHE
TITOLO DI IMPRESA TURISTICA ANCHE A TUTTI COLORO CHE
REALMENTE OPERANO NEL SETTORE
OGGI:
Sono imprese turistiche sostanzialmente gli alberghi e le agenzie di viaggio.
DOMANI:
Ora diventano imprese turistiche tutte quelle imprese volte a produrre, commercializzare, intermediare, gestire prodotti, servizi, infrastrutture ed esercizi per soddisfare le esigenze del turista, quali le imprese di ristorazione, e tutti i pubblici esercizi, gli stabilimenti balneari, i parchi divertimento, le imprese di intrattenimento di ballo e di spettacolo, le imprese di organizzazione di eventi e congressi e le imprese turistiche nautiche.

COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE TURISTICHE
MENO BUROCRAZIA: APRIRE UN’IMPRESA SARA’ PIU’ FACILE E VELOCE
OGGI:
Per avviare o trasferire un’attività turistico-ricettiva  sono necessari numerosi adempimenti.
DOMANI:
Ora è sufficiente la Segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.) e si applicano le disposizioni relative allo sportello unico.

COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE TURISTICHE
PIU’ OPPORTUNITA’ PER GLI IMPRENDITORI DEL SETTORE ALBERGHIERO
OGGI:
Negli alberghi servizi quali la ristorazione o la beauty farm possono essere erogati solo a hi pernotta nella struttura.
DOMANI:
Nella licenza di esercizio di attività ricettiva è ora ricompresa anche la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande per le persone non alloggiate nella struttura, nonché, nel rispetto dei relativi requisiti previsti dalla normativa vigente, per le attività legate al benessere della persona o all'organizzazione congressuale.

COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE TURISTICHE
PIU’ OPPORTUNITA’ PER GLI IMPRENDITORI DELLA RISTORAZIONE
OGGI:
I ristoranti, i bar e tutte le imprese di somministrazione di cibi e bevande non sono riconosciuti con il titolo di impresa turistica e pertanto non godono di specifiche agevolazioni.
DOMANI:
Tutti i bar, ristoranti, imprese di somministrazione di cibi e bevande diventano a pieno titolo imprese turistiche e godono pertanto delle agevolazioni, degli incentivi e dei benefici di qualsiasi tipo previsti dalle norme vigenti per le imprese industriali.

COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE TURISTICHE
VALORIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY: ATTESTAZIONE DI ECCELLENZA
PER ALBERGHI E RISTORANTI
OGGI
Non esistono riconoscimenti di merito dello Stato per l’eccellenza nel settore del turismo.
DOMANI
• Il testo istituisce le attestazioni di eccellenza turistica “Maestro di cucina italiana”, destinata alle imprese della ristorazione. e “Maestro dell’ospitalità italiana”, destinata alle imprese alberghiere: per ciascuna attestazione saranno premiate al massimo 20 imprese l'anno, che con la loro eccellenza abbiano contribuito a promuovere l'immagine dell'Italia nel mondo.
• E’ istituita inoltre l’attestazione della Medaglia al merito del turismo per la valorizzazione dell’immagine dell’Italia, per tributare un giusto riconoscimento alle persone che hanno efficacemente contribuito allo sviluppo del settore turistico ed alla valorizzazione dell’immagine
dell’Italia nel mondo. L'attestazione comprende tre livelli: oro, argento e bronzo.
• Il testo prevede, infine, l'attestazione Medaglia al merito del turismo per gli italiani all'estero, destinata alle persone operanti all'estero che hanno illustrato il Made in Italy in modo tanto esemplare da divenire promotori turistici per il nostro Paese.

COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE TURISTICHE
PROFESSIONI TURISTICHE: PIU’ VICINE FORMAZIONE E LAVORO
OGGI:
C’è un’incertezza sulle definizioni delle professioni turistiche che può generare difficoltà.
L’organizzazione di percorsi formativi è affidata ad iniziative estemporanee e prive di strategia.
DOMANI:
E’ chiarita la nozione di professione turistica. Il presidente del Consiglio o il ministro delegato al Turismo stipulano accordi o convenzioni con istituti di istruzione, anche universitaria, o altri enti di formazione per realizzare percorsi formativi finalizzati all’inserimento lavorativo dei giovani  laureati o diplomati.

3. COMPETITIVITA’ DEL TURISMO

COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
IN LINEA CON LE MODERNE TENDENZE NASCONO 13 PRODOTTI TURISTICI
ITALIANI DI ECCELLENZA
OGGI:
Le politiche di promozione e sviluppo del turismo non corrispondono alle esigenze del viaggiatore
moderno, con conseguenze negative sulla nostra attrattività, sulla nostra offerta e sulla capacità di
destagionalizzare il settore.
DOMANI:
Si adegua finalmente l’impostazione della nostra offerta turistica alle Esigenze del viaggiatore del terzo millennio che ricerca un turismo per “motivazione”. Con i circuiti di eccellenza diventano pertanto prodotti turistici nazionali a tutti gli effetti:
• turismo del mare
• turismo della montagna
• turismo della cultura,
• turismo dei laghi e dei fiumi,
• turismo religioso
• turismo della natura e faunistico
• turismo dell’enogastronomia
• turismo termale e del benessere
• turismo dello sport e del golf
• turismo congressuale
• turismo giovanile
• turismo del made in Italy e della relativa attività industriale ed artigianale
• turismo dello spettacolo.

COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI A FINI TURISTICI
OGGI:
• il nostro grande patrimonio artistico e culturale non è nei fatti valorizzato e opportunamente “sfruttato” a fini turistici
• il nostro patrimonio artistico e culturale è difficilmente fruibile dal turista internazionale per la
mancanza, nella maggior parte dei casi, di materiale informativo in lingua diversa da quella italiana
DOMANI:
Sono finalmente previste l'apertura al turismo la fruizione del grande patrimonio culturale in un’ottica di maggior valorizzazione dello stesso quale primario attrattore turistico e nella prospettiva di un auto-sostentamento utile alla tutela dei beni.
E’ fissato quindi l’obiettivo di garantire la completa accessibilità delrimonio culturale al pubblico dei visitatori attraverso la predisposizione di materiale informativo redatto obbligatoriamente nelle lingue inglese, francese e tedesco, e, preferibilmente, in lingua cinese.

COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
SERVIZI TURISTICI PER CHI VIAGGIA CON ANIMALI AL SEGUITO:
UN’ITALIA ANIMAL FRIENDLY
OGGI:
Non vi sono norme di legge che prevedono la creazione di un’offerta turistica a favore di visitatori con animali al seguito.
DOMANI:
Il testo prevede che lo Stato promuova ogni iniziativa volta ad agevolare e favorire l’accesso ai servizi pubblici e nei luoghi aperti al pubblico dei turisti con animali domestici al seguito, anche per aumentare la competitività del e garantire maggiori servizi ai turisti nazionali ed internazionali.
A tal fine lo Stato prevede la fattiva collaborazione degli enti locali, degli operatori e delle associazioni animaliste.

COMPETITIVITA’ DEL TURISMO
UN MAGGIOR COORDINAMENTO DI TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI
NELLA FILIERA TURISTICA
OGGI:
Non esiste un organo di coordinamento per la promozione del turismo in Italia che metta a sistema
gli interventi, le azioni e le politiche di tutti soggetti pubblici e privati che si occupano di turismo.

DOMANI:
Viene istituito il Comitato permanente di Promozione del turismo in Italia, presieduto dal Ministro del Turismo, per coordinare l'azione di tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano nel settore del turismo, ovvero tra gli altri Stato, Regioni, Province, Comuni, Comunità
Montane, nonché le  associazioni di categoria.

COMPETITIVITA’ DEL TURISMO NAUTICO
OGGI:
• Non è possibile realizzare pontili galleggianti e strutture analoghe al servizio della nautica senza
specifico permesso
• Chi prende a noleggio un natante per fini turistici è soggetto alla disciplina (molto più gravosa) che regola il noleggio commerciale
DOMANI:
• Ferma restando l’osservanza della normativa statale in materia di tutela dei beni ambientali e naturali e dei regolamenti di fruizione delle aree naturali protette, la realizzazione di queste strutture di interesse turistico- ricreativo non necessita di alcun ulteriore titolo abilitativo edilizio e demaniale, se si è già in possesso di una concessione demaniale marittima o lacuale, anche provvisoria.
• Ora chi prende a noleggio un natante per fini turistici è soggetto alla disciplina che regola la
navigazione da diporto.

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