mercoledì 9 dicembre 2009

Bonus Vacanze



Dal 20 gennaio 2010 è possibile prenotare i buoni vacanza che saranno validi fino al 30 giugno 2010.
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 novembre scorso il decreto del Dipartimento per lo sviluppo e la competività del turismo che stabilisce le modalità operative del programma buoni vacanza. Allegato al decreto, il modulo di richiesta del contributo statale con le condizioni di utilizzo (pag.1 e pag.2).
Possono presentare la domanda i cittadini italiani che rientrano nei limiti di reddito stabiliti dall'art.4 del DPCM 21 ottobre 2008.

Il contributo può essere erogato una sola volta per nucleo familiare e fino all'esaurimento dei fondi disponibili sulla base del criterio di priorità cronologica di inoltro della richiesta e al versamento dell'importo residuo a carico del richiedente.
Il gestore dei buoni vacanza sarà l'associazione no profit Buoni Vacanza Italia (BVI) che ha siglato la convenzione con il Dipartimento del turismo il 3 luglio 2009.
Modalità di richiesta

La richiesta avviene attraverso una procedura on line.

Occorre compilare sia il modulo anagrafico sia l'autodichiarazione sulle condizioni anagrafiche e reddituali per il calcolo della percentuale di contributo pubblico e la richiesta dell'importo dei buoni.

A procedura on line completata verrà rilasciato in autonmatico dal sistema un codice di prenotazione che dovrà essere presentato entro 10 giorni - pena la decadenza della prenotazione - ad una agenzia della Banca Intesa-Sanpaolo.

La banca, a sua volta, ordina i buoni che verranno recapitati al beneficiario direttamente a domicilio.
I buoni vacanza sono nominativi e distribuiti in tagli da 20 e 5 euro spendibili anche separatamente.

L'elenco delle strutture turistiche convenzionate può essere consultato sul sito http://www.buonivacanze.it/Objects/.

30 commenti:

  1. Noto alcune cose:
    a) è un beneficio dedicato alle famiglie meno abbienti. Quante di queste avranno effettivamente accesso a Internet?
    b) se ho ben capito, la banca emette un set di buoni nominativi in tagli da 20 o da 5 euro, ma per l'intero importo. Per cui la differenza la devi scucire subito alla Banca (mica scemi).
    c) i buoni sono a scadenza. Se chiedi il rimborso, ti giochi il 4% per spese
    d) alle strutture turistiche viene liquidato l'importo dietro specifica richiesta e al netto di un contributo spese del 4%, che serve a far funzionare l'Associazione.

    Non serve che dica chiaramente quello che penso di tutto 'sto bel giropesca, vero? ;-)

    RispondiElimina
  2. Mi ci gioco abbastanza sul fatto che il sito non sia accessibile secondo la legge Stanca del 2004 (è fatto con un CMS proprietario da un'azienda privata).
    Ma siccome l'Associazione non è una PA... una mano lava l'altra e i disabili si arrangino pure. ;-)

    P.S. Per verifica si potrebbe chiedere a Roberto Scano di IWA, ma basta anche una prova con uno dei tool di validazione online (oltre 200 errori).
    Mica male per un sito che è funzionale all'erogazione di denaro pubblico, no?

    RispondiElimina
  3. Comunque è probabile che la presentazione di MVB sia saltata perché sul sito la prenotazione non è ancora possibile.
    O meglio, dichiarano che sarà attiva a partire "dal giorno di avvio indicato sulla Gazzetta Ufficiale" (e vai tu a sapere quando... il decreto del 21 0tt 2008 prevede che ci sia apposito atto pubblico separato).

    RispondiElimina
  4. @frap
    Aiuto.
    Ho inserito il mio blog su uno dei tool di validazione online (599 errori e 244 warnings).
    Considerato che questo non è il pane,
    come posso fare?
    Eternamente grato.
    ;-)

    RispondiElimina
  5. Non ci si dovrebbe addentrare nell'internet se non si conosce le procedure per risolvere i problemi.

    RispondiElimina
  6. @anonimo

    E se per caso tu non sei un cuoco...cosa fai, non mangi?
    ;-)

    RispondiElimina
  7. @Luciano
    Non puoi farci praticamente nulla... la piattaforma di blogging mica la gestisci tu.
    Se passi a Wordpress forse migliori un po'. Il mio blog, ad esempio, sul validatore di markup sputa fuori "solo" 39 errori.
    Ma né tu né io, fino a prova contraria, gestiamo soldi pubblici, ma solo opinioni personali.
    Ciao.

    RispondiElimina
  8. @frap

    Touché
    ;-)
    E io che speravo...vabbé, pazienza.

    RispondiElimina
  9. Dunque stavo considerando che praticamente il sig. Intesa S.Paolo, non appena comparirà la data fatidica, si farà una bella raccolta di danaro, ragionevolmente nel breve volgere di pochi giorni e che restituirà poi con tutta calma solo a 45-60 gg dalla data di ricezione dei buoni da parte delle varie strutture turistiche.
    Considerando che i 5 milioni di euro statali finanzieranno secondo quote variabili tra il 45% ed il 20%, penso che si possa ragionevolmente stimare una media del 33%.
    In pratica, diciamo, +/- un 10 milioni di euro di raccolta disponibili alla banca per circa sei mesi (+ i 5 statali, ma quelli chissà quando entrano).
    Briciole per Intesa S.Paolo, sia chiaro, ma intanto li incassano senza neanche troppo sforzo.

    RispondiElimina
  10. E tutto alla luce del sole; come a dire....legalmente.
    Quanta gente, in Italia, pensi che abbia calcolato questa cosa che hai esaminato?
    Sarebbe da pensare che ci possano "marciare", se teniamo conto dell'interesse di quelli che calcolano solo gli interessi sessuali, o presunti tali, di taluni.
    Quello che vorrei dire è che la colpa delle eventuali loro malefatte, è da riversare unicamente su noi stessi; o sbaglio?

    RispondiElimina
  11. No, non sbagli, caro Luciano.
    La colpa è solo la nostra che stiamo attenti solo alle sciocchezze e alle cose di poco valore.

    RispondiElimina
  12. Luciano, tu hai idea di come funzioni la distribuzione dei buoni, ad es, in Francia?
    Ma pure lì hanno fatto un'associazione ad hoc per gestire una simile fesseria?

    Se calcoliamo che con il 4% dei 5 milioni spesano la distribuzione su, diciamo, un 20.000 famiglie, questi spendono praticamente un 10 euro a famiglia per distribuire avanti e indietro, sostanzialmente, dei pezzi di carta filigranati al posto di denaro contante.

    Secondo te non c'era un metodo + ragionevole? Non potevano farlo fare semplicemente ai comuni?
    E soprattutto: ma possibile che devi chiedere alle famiglie meno abbienti di anticiparti il denaro di mesi?
    Che tanto praticamente la quasi totalità chiederà quei buoni per andare in vacanza solamente a giugno 2010.

    RispondiElimina
  13. @frap
    Avevo scritto qualcosa in febbraio sul tema e mi ero informato da alcuni amici che lavorano in Francia.
    http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2009/02/visto-da-qui-e-in-salita-da-lassu-e-in.html

    Addirittura quest'estate è stato istituito un altro bonus di 150 euro per i giovani http://www.travelblog.it/post/8032/dal-comune-di-parigi-150-euro-di-bonus-per-le-vacanze-dei-giovani
    dove puoi trovare le coordinate per conoscere le loro istruzioni.
    Se non ricordo male il bonus francese è di 908 milioni di euro e contribuisce ad aumentare per il 5% circa le presenze turistiche di quel paese.
    La procedura è totalmente diversa e molto più semplice, ma purtroppo non ho qui con me l'e-mail ricevuta in merito che la descriveva.
    Credo che addirittura in Italia non si possa richiedere per due anni di fila, o qualcosa del genere.
    In poche parole, puoi usufruirne solo se sei povero per un anno.

    RispondiElimina
  14. Piuttosto che usare i loro buoni e' meglio starsene a casa. Del resto se qualcuno non puo' permetterselo e' inutile darsi illusioni: che utilizzino quei soldi per altri scopi invece che coprire i buchi delle banche che hanno speculato e pure male con i risparmi dei clienti! Che incrementino gli aiuti nel sociale, meglio che la gente "meno abbiente" si compri da mangiare piuttosto che si illuda di fare chissa' che dolce vita facendo foto ricordo!

    RispondiElimina
  15. Ri-girovagando sullo splendido sito non accessibile, nella sezione operatori, salta fuori che sui buoni la BVI si trattiene, quale contributo, il 4% + IVA, che ovviamente torna poi allo Stato.
    Non so se ridere o piangere. :-)

    RispondiElimina
  16. C'è l'IVA perché la BVI, dopo aver trattenuto il 4%, emetterà migliaia di fatture, una per ciascuna singola richiesta di rimborso.

    Non è uno scherzo, riporto testuale:

    Buoni Vacanze Italia entro 45-60 giorni massimo provvederà a saldare il dovuto detratto il 4% (+IVA) di contributo al sistema BVI
    il contributo del 4% sarà fatturato al fornitore da parte dell'ente gestore il Sistema Buoni Vacanze Italia

    ...
    Il rimborso (al netto del contributo del 4% destinato alla gestione del sistema BVI) avverrà massimo entro 45-60 gg. dalla presentazione degli stessi buoni, unitamente alla fattura di BVI, relativa al detto contributo.

    E dai, ora però non ridete così... :-D

    RispondiElimina
  17. Quindi a conti fatti, alla Brambilla (erario) resta una bella sommetta.

    RispondiElimina
  18. Eh già... dunque, siccome l'IVA la applichiamo di fatto su tutti i buoni, compresi quindi quelli pagati col denaro delle famiglie poco abbienti, il risultato finale è facile facile.
    5 milioni di euro di contributi che mediamente potrebbero finanziare il 33% dell'emissione totale di buoni... significa in pratica calcolare il 20% di IVA sul 4% di al più 15 mil. di euro.
    Se la matematica non è un opinione, staremmo parlando di un 120.000 euro circa di IVA che rientrano "dalla finestra".
    In pratica alla fin fine il 4,8% dei 15 milioni (cioè 720.000 euro) prendono il volo tra "spese" e tasse.

    Ovviamente nel caso di Parigi, ho verificato i tuoi riferimenti, il tutto viene gestito dall'ufficio equivalente a quello di un ns. semplicissimo ufficio Ragioneria Comunale (sarebbe interessante capire a quali costi).
    Ma nel ns. caso, come si è detto, il sig. Intesa S.Paolo è invece assai felice di poter dare il suo fattivo contributo alla causa. ;-)

    RispondiElimina
  19. Lo so che sto dicendo un'eresia... ma una semplicissima deduzione o detrazione fiscale, secondo reddito, con massimale, per documentate spese relative a soggiorni turistici era proprio troppo complicata da immaginare? ;-)

    RispondiElimina
  20. Più approfondisco la questione e più mi viene da ridere.

    Art 2 del decreto: per la gestione dell'acquisto e la distribuzione dei buoni vacanza... ecc. ecc. ... il DSCT ... può stipulare convenzioni con l'ANCI e con le Associazioni non profit - denominati di seguito "soggetti gestori" - che possiedano comprovata esperienza nella gestione a livello nazionale di un Sistema di Buoni Vacanze, così come previsto ecc. ecc.

    Art 5 comma 1: ... i predetti buoni vacanza sono destinati ai settori del turismo balneare, montano e termale.

    La comprovata esperienza di Banca Intesa, ben noto partner in organizzazioni non-profit, sui SdBV nazionali è almeno pari ai comprovati requisiti di competenza del nuovo Direttore Generale di ENIT, imho.

    Poi se per caso voleste andare in campagna, in collina o che ne so, fare del turismo religioso e/o culturale e/o solo enogastronomico, dovete pagare tutto quanto di tasca vostra e zitti.

    RispondiElimina
  21. Ah... ho appena verificato dal motore di ricerca, dopo aver letto le istruzioni, che effettivamente su Milano ci sono già ben 10 strutture turistiche che hanno aderito.
    La prima è a Milano Marittima, ma questi son dettagli tecnici, eh.
    La seconda è un tour operator (Aviomar), le altre otto sono hotel.
    Cavolo... io a Milano c'ho fatto l'università e possibilità di fare turismo balneare o montano francamente non ne avevo intraviste molte, a suo tempo.

    Ma vuoi vedere che improvvisamente i Navigli e/o il Lambro hanno miracolosamente evidenziato acque con proprietà curative sino a ieri del tutto ignote e inaspettate?

    Quasi quasi scrivo alla dott.ssa Cittadino o alla Moratti e mi faccio aggiornare nel merito...

    Nel caso comunque opterei per Una Hotel Mediterraneo (scritto Mediterrano), che la spiaggia non c'è, ma la convenzione con Terme Milano invece sì. :-D

    RispondiElimina
  22. Meno male che anche a Firenze ci sono delle belle strutture convenzionate che permettono di fare del sano turismo balneare, montano e termale.

    Luciano, ma secondo te, se in centro-città si apre un B&B con bagno turco, cabina doccia e Jacuzzi anche comune, si può far passare il tutto come "turismo termale"? No perché su questo "turismo sociale" un po' allargato intravedo interessanti opportunità di business. ;-)

    Ma poi se anche i TO e le agenzie possono aderire (vedi Aviomar a Milano), cosa impedisce di proporre "soggiorni fantasma", magari giocando sulla rinuncia al viaggio all'ultimo momento, sulla conseguente impossibilità di rimborso al cliente, cui invece magari, già da tempo si è rimborsato in contanti la sua quota parte di buoni vacanza, per poi procedere ad una "equa suddivisione" della quota contributo statale?
    Parliamo di cifre variabili tra i 190 e i 520-530 euro. Il gioco potrebbe valere la candela per qualcuno... no?

    Sarebbe bastata invece la leva fiscale: tutto più semplice, economico, sicuro. Ai CAF le ricevute di attestazione dei pagamenti e il decreto di assegnazione del contributo avresti dovuto portarle.
    E un terzo avrebbe quindi verificato e attestato per te.
    Bastava poi imporre il versamento di una quota acconto del 25% del viaggio da subito, entro xx gg. a pena di decadenza immediata del contributo assegnato, che sarebbe tornata immediatamente disponibile.

    Ma il sig. BancaIntesa sarebbe stato assai meno contento, credo. ;-)

    RispondiElimina
  23. Bisognerà informare anche l'AMAT e federterme affinché aggiornino le loro banche dati... ;-)

    Ci pensi tu?
    Io intanto scrivo all'ACI e chiedo che mettano in home-page su www.italia.it un bel link a questo nuovo portale dei buoni vacanze.

    Poi bisognerà che Michela cominci anche a ideare uno spot per promuovere l'iniziativa con un claim originale e innovativo, chessò tipo:
    "Buone Vacanze coi Buoni Vacanze!" .

    :-D

    RispondiElimina
  24. @frap

    Certo che a differenza di altre trovate sociali, questa è ben "studiata".
    In un certo senso mi ha portato a pensare subito al pacchetto Italia & Turismo; quello delle agevolazioni bancarie a favore del comparto.
    Anche in questo caso si evince la medesima Banca e questi tassi, anche se agevolati, porteranno le casse dei bei soldini di interessi che altrimenti se ne sarebbero rimasti nelle tasche dei richiedenti.
    A suo tempo, purtroppo molto infantilmente, avevo consigliato l'abbassamento dell'Iva turistica come le altre nazioni concorrenti, per permettere quindi il ripristino dell'albergo o altro, attraverso questo risparmio e senza richiedere prestiti.
    Infantilmente perchè credo sempre che il Governo debba venire in aiuto della popolazione e non come invece succede con la "propaganda" politica o elettorale; giri di parole, eccetera.
    Infatti, nel mio programma, chi si trovava ad avere già l'albergo in ordine, avrebbe dovuto incrementare la qualità, per lo stesso importo risparmiato dall'abbassamento dell'Iva.
    Nel caso sia la Francia che la Germania che hanno appena ridotto l'Iva non hanno inserito questa clausola che ritengo molto utile per migliorare il rapporto qualità/prezzo che nella nostra cara penisola è molto, diciamo arretrato.
    Siamo 128esimi su 132 nazioni...dati WEF, se non ricordo male.
    Comunque questi 1,6 miliardi di euro portati poi a 2,5 mld, anche se ad un tasso agevolato, daranno sempre un buon risultato nelle casse degli istituti bancari.
    Che di questi tempi....

    RispondiElimina
  25. Da ultimo faccio notare come, nella fase di rilascio dei buoni, l'intervento della Fitus è praticamente zero.
    Leggi come funziona.
    La banca di fatto ordina i buoni direttamente alla stamperia che te li manda a casa. Avranno entrambi semplicemente un'area dedicata di backoffice nel portale, probabilmente con notifica via e-mail.
    E' chiaro che la Fitus gestisce semplicemente la parte amministrativa dei rimborsi.
    Farà mandati di pagamento e/o bonifici elettronici dal suo conto pressoché infruttifero di Banca Intesa e invierà le relative fatture.
    Con questo sistemino, tra l'altro, tutte le strutture a fronte di buoni di valore 100 è chiaro che forniranno beni e servizi per 95 (o meno), visti tempi e costi del rimborso (4%+IVA a 45-60 gg).
    Con la deduzione/detrazione fiscale, invece, la struttura nemmeno è tenuta a sapere se io viaggio con contributo o meno.
    Pago 100 e mi danno servizi per 100. Più sicuro, più efficiente, più economico.
    Mettevano la norma in Finanziaria e mandavano le lettere di bonus direttamente da DSCT o da ENIT.
    Ri-di-co-li.

    RispondiElimina
  26. Comunque la MVB farà la sua presentazione pre-natalizia dei Buoni Vacanze martedì 15 prossimo.
    E non sapevo che tre gg. fa fosse comparsa di nuovo a Ballarò.
    Dove Crozza, in copertina, l'ha paragonata ad "un dipinto del '500 della Madonna della Grazia ricevuta: più miracolata di così, cazzarola". :-D
    (ma lei non l'ha presa proprio benissimo)

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali