Non ci credo, ma se così fosse, mi accontenterei che l’assessore al turismo Francesco Zappalà mantenesse, in un anno, il solo 20% delle innovazioni che vuole portare alla Regione Lazio.
Diciamo fino al 1° agosto del 2011.
Non è poco il 20% e non sarà facile, ma quello che conta è il primo periodo che notoriamente dev’essere affrontato a velocità doppia.
In verità, da quando pochi mesi fa è stato nominato dalla Polverini, ho letto cose rilasciate da lui che forse è meglio non ridire.
Non amo spargere sale sulle "ferite" altrui o "infierire" (Brambilla a parte ?), e l’ultima intervista concessa dall’assessore alla Giulia Tossici mi trova “quasi” pienamente in accordo.
Non che la mia opinione sia importante, per carità, ma credo sia bene “controllare”, nell’ambito che uno conosce meglio, il lavoro di chi dovrebbe produrre benessere e non solo parole.
Comunque e infatti:
Quali saranno le linee-guida che l’Assessorato seguirà per il turismo nei prossimi mesi?
Mi sono reso conto subito che c’è bisogno di dati sui flussi turistici nella Regione: c’è qualcosa su presenze, arrivi e tasso di occupazione camere ma mancano dati precisi sulle aree di provenienza dei turisti. È un vuoto da colmare per avviare una seria politica che miri a portare nel Lazio turisti fuori-regione. Tra i segmenti da rilanciare c’è il turismo scolastico, per la terza età e il termale: abbiamo realtà come Fiuggi, Sutri e Viterbo da far ripartire. Così l’offerta del Terminillo o i 362 km di spiagge sul litorale laziale, con alcune Bandiere Blu. E ancora un serie di realtà di eccellenza certificate “Bandiere Arancioni”. Tutto questo deve essere promosso: dopo l’Omaggio a Roma di Zeffirelli, abbiamo investito 200.000 euro per un altro filmato, stavolta sul Lazio, a cura di Folco Quilici. Sono materiali promozionali che verranno diffusi in tutto il mondo tramite le ambasciate d’Italia, gli istituti di cultura, il web e sui canali televisivi dei mercati turistici emergenti o ancora nei circuiti crocieristici e sulle principali rotte aeree internazionali.
E’ recente l’annuncio della prossima chiusura delle APT, in forza della legge quadro n°13/2007 di riassetto del settore. Prevarrà la linea della continuità?
L’approvazione della legge 13 stato un fatto molto importante. Dopo tre anni è fisiologica una sua revisione: l’impostazione resterà ma la parte applicativa andrà rivista. E’ da conservare l’idea del trasferimento di competenze dalle APT alle province, migliorandole e definendole meglio. Così anche per il varo di un piano triennale del turismo, che la legge prevede ma non è mai stato fatto. Cosa modificheremo? Parecchio: la classificazione delle strutture ricettive, alberghiere e non, l’impostazione dei rapporti con le associazioni di categoria e con quelle prive di valenza istituzionale. E l’esternalizzazione dei servizi, in cui credo molto se fatta bene: molte cose nell’ATL, ad esempio, andranno ripensate profondamente. E poi: basta coi finanziamenti a pioggia dalla Regione perché sono gli enti territoriali che conoscono più da vicino le situazioni specifiche.
La semplificazione burocratica è un vostro obiettivo strategico?
Senza dubbio lo è. Vorrei introdurre anche nel Lazio il principio del silenzio/assenso per semplificare i rapporti tra Pubbliche Amministrazione e imprese, che hanno diritto a risposte immediate. Basta trasferire a livello regionale una normativa nazionale che esiste, anche se è un po’ vaga: se entro trenta giorni dalla richiesta di un’autorizzazione non si riceve una risposta dalla PA competente, significa che è stata concessa. C’è poi la classificazione delle strutture ricettive da rivedere interamente, puntando all’omogeneità: dalle APT diverrà materia di competenza delle province, ma i principi verranno stabiliti dalla Regione e saranno uguali per tutti. Poi alle attribuzioni penseranno gli enti territoriali.
State mettendo in campo molte misure per lo sviluppo del litorale del Lazio. Come volete impostare il discorso?
Noi punteremo al rilancio del Litorale. Ci sarà la Banca Dati sulle Spiagge, per monitorare strettamente gli eventuali abusi e è al via il progetto “Estate Sicura 2010” con baywatchers a garanzia dei turisti. In cima alla lista, però, ci sono anche la classificazione di qualità e la lotta contro il depauperamento dei nostri lidi: fino a oggi sono stati fatti solo provvedimenti-tampone, con la semplice aggiunta di sabbia. Invece bisogna studiare approfonditamente il problema, con il supporto di esperti internazionali, per pensare a interventi più efficaci. C’è poi il tema del demanio statale che sta passando agli enti territoriali: come Regione abbiamo già dato le deleghe. Sulle concessioni però bisogna che sia fatta chiarezza e un riordino di tutto il sistema perché il mare è una risorsa importantissima per il Lazio.
E’ noto però, che nei nuovi insediamenti e per qualsiasi settore, chi ci si trova, si metta subito a informarsi delle “pecche”, e che quindi poi segua una definizione del da farsi, come nel caso di questa intervista.
Il problema sta che subito dopo non cambia nulla, e niente negli anni a venire; i preposti pensano solo ad arrangiare qualche “amico” o parente di qui e di là; a parlar male delle altre gestioni e qualcos’altro che non sto qui a dire …. eccetera eccetera.
Come detto, mi ci trovo “quasi” in accordo ed è facile evincere che l’inesperienza del Zappalà nel turismo, l’abbia portato a dare delle disamine non certo pertinenti con la logica professionale dell’assessorato.
Una tra queste è la classificazione alberghiera che secondo lui andrebbe rivista (ma come?) … ma questa è un’altra storia, e soprattutto ci vuole troppo tempo per spiegarla.
Concludo augurandomi del raggiungimento di quel 20% del dichiarato dal Zappalà, altrimenti avrò molto altro da scrivere. Sempre per dare una mano, per carità.
P.S.: Personalmente non ritengo che in Italia ci sia qualcuno che possa gestire una scuola di alta formazione sul turismo sullo stile dell’EHL di Losanna, tanto per fare un nome, e se proprio la si vuole, mi farebbe piacere sapere il nome di chi la dirigerà, nonché quello dei futuri docenti.
E che non abbiano tutti lo stesso cognome, o di quelli che … per piacere!
Non ti arrendi eh, Luciano.
RispondiEliminaAri-Zappalà?
;-)
Ciao Sergio,
RispondiEliminafaccio quello che avevano detto, e che avrebbero fatto, quelli che hanno scritto le letterine il 1° di aprile per invogliare i governatori delle Regioni a scegliere l'assessore al turismo più idoneo per meritocrazia, e non per partitocratiche.
Poi naturalmente se ne sono lavati le mani.
Cosa altro potrebbero scrivere?
Vabbè, certo che se tutti quelli del settore (i blog del turismo) anzichè riportare pari pari dei comunicati stampa, facessero sentire la loro voce unanimamente e mettessero un pò di sale sulla coda di questi ....
Utopia vero?
@Luciano
RispondiEliminaE' come dici, cos'altro potrebbero scrivere?
;-)
E' vero!!!
RispondiEliminaSe buona parte di chi s'intende di turismo, sempre con educazione, contestasse le loro str...anezze, sarebbero ...... ma questi sono discorsi troppo scandinavi.
Cioè dove il cittadino si occupa anche di queste cosette o cosuccie e non perdona le malefatte.
Campa cavallo.
B.C.
@B.C.
RispondiEliminaInfatti.
Qui il cittadino (come lo definisci tu) si preoccupa più di ragionare con la testa o la bocca di quello che è all'opposizione, che a loro volta ti raccontano quello che meglio l'aggrada.
L'importante è "sparare" e sparlare degli altri per ritornare al potere.
Quel potere che poi gli permette di fare ciò che vogliono, naturalmente per i propri interessi.
E i "fessacchiotti" ci cadono e ... vabbè, è così.
;-)
Ah dimenticavo.
RispondiEliminaIn qualsiasi fazione politica e senza distinzione di colori.
Tutti uguali, ma c'è qualcuno che è peggio.
P.S.: Non mi chiedere chi è il peggio per la mia idea politica, non te lo direi mai.
:-D
Lo Zappalà, a differenza della Moratti e Chiamparino, si è impegnato poco.
RispondiEliminaNiente Genova, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo.
Ma Brambi, Brambi, dov'era?
La sua Emilia, così sconsolatamente assente (sic!). :-D
Oh mamma mia.
RispondiEliminaAnche il Monopoli delle città, non ci posso credere che i sindaci dedichino del tempo per questo.
@frap
RispondiEliminaE' tre giorni che la Brambilla non dice niente, non vorrei che stesse male.
Non posso mica sempre parlare di Frappalà.
;-)
@Luciano
RispondiEliminaNon so il perchè ma quando parli di Frappalà, che non conoscevo, mi vengono in mehte tanti altri politici italiani della prima e seconda repubblica.
;-)
@Luciano
RispondiEliminaNon può parlare, non può distrarsi un attimo, è impegnatissima nel cercare di attirare turisti stranieri in Italia e trattenere i turisti italiani nel BelPaese.
Da Menton.
In attesa però potresti occuparti del lombardo Maullu e delle sue brillanti ed innovative iniziative a ruota della Magica Brambi e del successone Social Card. ;-)
@frap
RispondiEliminaQuì siamo alla "follia".
Ma vogliono far diventare l'Italia un supermarket del turismo da poco?
Anzichè migliorare la qualità ... la stanno distruggendo.
Oggi invece leggevo della card di Londra dove ... ok ti invio il link appena lo trovo.
Ma questa era una cosa intelligentissima.
Sic!
E' anche la dimostrazione che non succede nulla di quello che aveva "preventivato".
RispondiEliminaVale a dire che le regioni dovessero seguire tutte una medesima logica di marketing.
Infatti spesso ha dichiarato, e il Marzotto ha fatto altrettanto, che ognuna di queste agiva in modo troppo autonomo con differenti eccetera eccetera.
Chiaro che essendo un Ministero che non si riesce a capire che Ministero sia, succedano di queste cose.
Doamni mi studio il Maullu che non conosco per niente.
Vedremo
;-)
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Dimentica il Maullu.
RispondiEliminaC'è di nuovo Brambi, ma riparte con maggiore vigore... (ri-sic!)
Alè, la storia continua.
RispondiEliminaE le associazioni sono felici e contente.
:-(
Suvvia, consolati.
RispondiEliminaVisto l'andazzo alla Camera, leggi
PD+IdV+FlI+UdC+Mpa+ApI=206+24+34+38+5+8=315 (Moroni compresa) = 630/2 ci sono ottime possibilità che entro fine anno cada il governo.
E con lui... adieu Brambì.
Volesse il cielo... :-D
E se ne metteno uno ancora peggio, cosa facciamo, rimpiangiamo la MVB?
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaSe non sbaglio c'è un detto antico che tratta di questa cosa, se non sbaglio.
"Al peggio non c'è mai fine"
Però non credo ci sia del peggio alla Brambilla.
;-)