lunedì 9 agosto 2010

L'Invincibile Armata della Brambilla

La Brambilla pensa (… è già di per se stessa una parola grossa) che il Made in Italy venga rovinato da fattori che non sto qui a dire (non m’interessa), ma che hanno a che fare con la politica di tutti i giorni contro questo o quell’altro nel nostro natio Paese.
La di lei, si dice allarmata perché gli imprenditori del settore le hanno segnalato che “i loro venditori esteri sono preoccupati perché arrivano soltanto notizie di vergognosi attacchi a “qualche rilevante politico”.
Di conseguenza, per arginare il “maleintenzionatismo”, ha istituito (da mesi) una Task Force di cui, non solo non si conosco i componenti, ma neanche se hanno mai scritto, detto o fatto qualcosa.
Che quasi sembra “L'Armada Invencible ”; costruita, varata e “quasi” da sola affondata; poi ci ha pensato la flotta della Regina Elisabetta I a fare il resto.
La situazione si può, Lei pensa (come sopra), dice e sostiene per contenere e quindi anche “notevolmente” innalzare a migliori considerazioni da parte degli “stranieri”, elencando un’infinità di programmazioni "solo e quasi unicamente" a favore degli animali domestici.
Questa è bella, e il resto?
Infatti in 34anni di lavoro (turismo) in tutti i continenti del mondo, questa prerogativa per Lei così importante, MAI mi è stata richiesta.
Ma dove la parte del leone l’hanno fatta le solite cose, e di cui tutti al mondo, ripeto tutti, ne sono già a conoscenza.
Chi non conosce l’Italia?
Mentre della Michela Vittoria Brambilla, le conoscenze internazionali che hanno di Lei, sono “unicamente” da ravvisare nello “scosciamento durante i vari accavallamenti delle gambe” o nei pizzi (mutande comprese) messi in mostra in alcune trasmissioni televisive, nei capezzoli al vento o in quei video che la riprendevano, in tempi passati nelle discoteche statunitensi, in atteggiamenti diciamo poco “turisticamente produttivi”.
Adesso si ci è aggiunto anche il “suo” paragone tra le arene spagnole (mattatoi di tori) ed il Palio di Siena, una semplice competizione di cavalli, dove l'ippodromo è una piazza cittadina e dove i fantini non dispongono dell'estoque de descabellar; la micidiale piccola spada che ...
Poi seguiranno di certo delle smentite sul fatto che la di Lei è animalista, che non ha fatto nomi eccetera eccetera, scomettiamo?
Domando quindi ai lettori: sta in piedi una ministra così, e non vi sentite sfigati (di più si muore) che Lei ci rappresenti nel mondo e si occupi di un Ministero tra i più importanti del nostro Paese?
Per il resto, dopo aver costituito un mare di Commissioni di cui si sono perse le tracce, qualche incarico importante sospetto “rilasciato” a “quasi” parenti, tal Eros Maggioni compagno della stessa ministra; a figli di amici, tal La Russa; ad amici e vecchi collaboratori, tal Paolo Rubini nominato GM dell’Enit … e poi che altro?
Qui finisco, ho troppo senso di vomito.
Vuoi vedere che quasi quasi è Lei che danneggia il "made in Italy"?

7 commenti:

  1. Mi stavo giusto chiedendo come mai non avesse detto ancora nulla sui circhi... ;-)

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  2. Sembra più una SCUSA a quello che aveva dichiarato in sala stampa l'altro giorno.

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  3. Infatti.

    Dal "come mai" di frap è facile evincerle più come SCUSE che altro.
    Resta il fatto che alcune testate giornalistiche straniere hanno evidenziato questa cosetta che non dovrebbe produrre molti turisti.
    Vabbè, è anche vero che se ne è parlato, ma non si può sempre dire di fare del marketing, facendone parlar male.
    Ricordate quelle SCUSE dell'allora assessore al turismo delle Marche che sosteneva: IL MONDO NE STA' PARLANDO E COSI' HO RAGGIUNTO LO SCOPO.
    ;-)

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  4. Quello di Dustin Hoffman ?
    B.C.

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  5. Quello che, tra l'altro, non ha spiegato MVB sarebbe il possibile criterio generale sulla base del quale si dovrebbe poi stabilire che il "bilancio" di una manifestazione è negativo.
    Cioè, cosa pensa, di poter monitorare e/o pesare il rapporto tra animali feriti/deceduti/maltrattati e le presenze turistiche collegate ad una manifestazione negli anni, ad esempio?
    Ma che senso ha una cosa del genere?
    Il maltrattamento c'è o non c'è: punto.

    Nel caso del Palio di Siena, poi, sarebbe bastato anche solo aprire Wikipedia per leggere come dal 1970 al 2007 sono morti complessivamente 48 cavalli e quali provvedimenti siano già stati presi nel merito (vedi Polemiche e misure per la sicurezza equina).

    Peraltro e sempre da Wikipedia:

    I calcoli sulla percentuale di incidenti causati dal Palio variano a seconda di chi li effettua. I dati che fornisce la Lega Anti Vivisezione dicono che dal 1970 al 2007 sono morti complessivamente 48 cavalli, pari al 50% di incidenti mortali per edizione, considerando sia quelli feriti durante la gara e abbattuti successivamente lontano dalle telecamere, sia quelli morti durante gli interventi. Per contro, i calcoli eseguiti dai sostenitori del Palio danno una percentuale del 2,05% di incidenti mortali per corsa, in quanto, tra batterie di selezione, prove e palio, se ne svolgono non meno di una decina per edizione.
    Un altro dato da considerare è che molte norme che regolano la salvaguardia degli animali sono state sviluppate ed attuate soltanto a partire dagli anni novanta: i dati, sia degli animalisti che dei sostenitori del palio, sottolineano come la casistica si sia drasticamente ridotta dopo questa data.


    Leggendo le fonti si trovano pure alcuni dati di dettaglio.

    E informarsi un po', anche solo superficialmente, prima di aprire la bocca, no eh?

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  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  7. E tre!

    Questa sera ho dovuto eliminare il terzo commento della storia del blog.
    Vorrei ricordare a tutti quelli che ci leggono che non è concesso inserire commenti che possono ledere eccetera eccetera.
    Credo inoltre che mettere un commento che abbia poca "vita" sul blog è completamente stupido.
    Che senso ha?

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