E chissà se quando avvenne l'adorazione dei pastori che, avvertiti da un angelo, essi si siano dovuti mettere nelle file susseguenti per potergli rendere omaggio?
Lasciandovi in questo dilemma che tanto amletico o machiavellico non è, vi vorrei raccontare di ieri sera, la notte del 24 dicembre 2010 alla …
Ma dai, seguitemi un po’.
Abito in S. Lorenzo già da tempo e con mia moglie s’è deciso di andare alla messa di Natale nella Cattedrale della zona; quella appunto di S. Lorenzo che dista circa 20/30 metri da casa mia e che è la sede della Curia di Genova, la mia bella e adorata città; ma ahimè, mal gestita.
Ma questa è un’altra storia.
Dicevo, quale miglior occasione per poter seguire “da vicino” una funzione religiosa celebrata da Angelo Bagnasco, l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei.
Solo che eravamo in netto anticipo e i pochi presenti, 100/120 prs., in un contesto così grande appaiono più come un albero non sempreverde nei mesi invernali, ci avvicinammo alle prime file (al tempo molti posti erano ancora liberi), ma venni “stoppato” da un signore con un perentorio: “No, qui non si può, questi posti sono riservati per altri”.
Beh, che male c'è, subito pensai, se nel caso fossero “riservati” alle alte cariche ecclesiastiche, quindi più vicine a Dio e pertanto meritorie; d’altronde è pur sempre la loro casa, no?
E invece, dei presenti nelle “file d’elite”, nessuno portava vesti sacerdotali o abiti talari, ma gli alcuni che c’erano avevano quelli borghesi.
Che siano in incognito?
Dai, non scherziamo.
Comunque tento un: “Ma io abito qui a 30 passi; siffatta è la chiesa che mi ha visto addirittura prendere la prima comunione, e questa è la messa di Natale (quella del bambin Gesù che è nato in povertà in una stalla; mica una parata dei notabili della città che provengono da altre zone. Sono forse i Re Magi? Ma non ce l’hanno la loro chiesa?”.
Risposta: “Anch’io sono di via S. Lorenzo e come vede sono in piedi qua a fare il servizio d’ordine”.
Il che è come chiedere l’ora a qualcuno e sentirsi rispondere; domani piove!
Sorrido, giro i tacchi e quatto quatto mi avvicino all’uscita.
Poi, prima di lasciare quel luogo che credevo “il più giusto”, l’ovvio inchino a Dio e alla Madonna, il segno della croce e ... ciao ciao, buonanotte al secchio.
E mentre cammino per raggiungere casa, tra un’Ave Maria e un Pater Nostro per ricuperarmi il maltolto di prima, penso che non avrei mai voluto che mi si prenotassero i primi posti in chiesa in un'occasione così, e mi convinco che io so io e quelli non sono .. ….. proprio l'opposto di come invece m'appariva ad un primo esame.
Perché non saranno certo quei posti in prima fila a dar loro il Paradiso eterno, anzi.
Poi ho pensato alle funzioni di San Padre Pio e a quelle della Beata Madre Teresa di Calcutta avvenute tra i fedeli senza distinzioni classiste e … scusa Gesù, noi ieri sera non s’era presenti ma ti pensiamo sempre … si, però dagli ultimi posti se c’è concesso; se no di fuori.
Ma a noi va bene lo stesso.
Gesù non era un comunista(anche se Lui era primo d'esprimere simili idee) questo comunisti hanno creato il suo codice morale prendendo in atto le parole che Gesù ha predicato,ma purtroppo togliendo il Dio di mezzo e per questo sono falliti.
RispondiEliminaComunista, falliti, codice morale .... ma che stai a dire?
RispondiEliminaHai letto bene il post o avevi qualcosa da scrivere a tutti i costi?
Nelle prime file solitamente ci si mettono i bimbi perchè sono meno alti dei grandi.
RispondiEliminaQuesto è quello che ho sempre visto nei Paesi che alcuni definiscono retrogradi.
Renata