mercoledì 23 febbraio 2011

Lo fa Remo

Quando in Italia si ciancia di turismo il copy and paste va per la maggiore, quindi di novità se ne vedono ben poche.
Merce rara dei tempi ahimè, ormai strapassati, e generale fautrice del mio forzato e non voluto assenteismo.
E per farvi l’ennesimo esempio di cotanta innovazione (però e forse, di quella mancata), eccovi l’ultima dichiarazione vista sul web, che, ma guarda un po’, è del …

“Investiremo sei milioni di euro nella promozione del Lazio. Useremo canali tradizionali quali tv, stampa, radio, manifesti; ma, soprattutto, cercheremo nuovi modi per intercettare i flussi turistici”. Così l’assessore regionale al Turismo e Made in Lazio, Stefano Zappalà, all’indomani del parere favorevole della commissione consiliare sul piano annuale di settore, illustra le azioni concrete che caratterizzeranno i prossimi mesi. “Il Lazio è un tesoro che ancora in tanti devono scoprire – spiega l’assessore – e questo straordinario territorio sarà raccontato dentro gli aeroporti, dove solo a Roma transitano ogni anno oltre 40 milioni di passeggeri; sugli aerei, con accordi che investono i principali vettori europei; nel sistema delle crociere. Dobbiamo essere capaci di andarci a prendere i turisti – continua Zappalà – dobbiamo far diventare il Lazio una scelta turistica ambita, di qualità, capace di affascinare. Cultura, religione, storia, ambiente, mare, terme, qualità della vita: tutto questo è il Lazio e lo promuoveremo attraverso messaggi mirati a chi già oggi vede in Roma e nel Lazio una meta turistica: turisti europei, del nord America e del Giappone, ma anche chi si affaccia oggi in questo mercato, cioè brasiliani, cinesi, indiani, russi. Con la nostra azione di promozione – aggiunge – andremo a proporci a chi fa oggi una domanda forte di turismo. Integrando la comunicazione con gli interventi strutturali di settore, in una strategia complessiva che riporti Roma ed il Lazio ad essere riferimento internazionale per il turismo. L’obiettivo è competere alla pari con Parigi – conclude Zappalà – oggi loro hanno 30 milioni di arrivi, noi dieci. Non è possibile restare fermi”.

A parte il fatto che il Lazio è una Regione mentre Parigi è una città, e quindi il paragone non c’azzecca granché; qualcuno della zona laziale lo informi di ciò.
Infatti Parigi appartiene all'Île-de-France (Isola di Francia) che è una regione della Francia settentrionale ed è composta da otto dipartimenti.
Le altre città importanti, oltre a Parigi, sono Boulogne-Billancourt, Saint-Denis, Argenteuil e Versailles.
Ma andando avanti nella “novella” dichiarazione del Frappalà, personalmente non trovo niente di nuovo o di non mai detto.
Il suo nuovo modo d’intercettare i flussi turistici è ancora al CERCHEREMO (chissà cos’altro ha cercato da quando è assessore?), e così pure il DOBBIAMO ESSERE CAPACI di andare a prendere i turisti.
Segue poi (a mo’), il DOBBIAMO far diventare il Lazio una meta turistica ambita e bla bla bla, senza per altro dire o particolareggiarne il come.
In poche parole … s’ha da fare e niente di già fatto, mentre i suoi “messaggi mirati” sono rivolti a chi già oggi vede in Roma e nel Lazio una meta turistica.
Beh, non è forse meglio prendere la “mira” su quei turisti che ancora non vedono Roma e il Lazio come meta per le loro vacanze o escursioni che andare a cercare chi già ci vuole venire?
Stessa “storia” la si evince anche nello spendere.
Eh si, i 6 milioni di euro per la promozione del Lazio, che, da quello che leggo nell’intervista, non hanno ancora trovato un “precedente” studio o “antecedente” indagine.
Nel segno di FA-REMO FA-REMO FA-REMO, e poi chissà se lo farà ROMOLO.
Ma di  “I N N O V A Z I O N E”  ne vogliamo parlare … o tira a campà?

2 commenti:

  1. ....la presenza su internet con un sito (www.enit.it) visitato da oltre 7 milioni di utenti, e il video su youtube che ha toccato oltre 230 milioni di contatti.

    ???

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