Nel mentre, durante tutto l’arco dell’anno appena passato, erano in molti a sostenere che aumentavano, aumentavano e aumentavano.
Ed è inutile dire chi lo diceva, lo si sa già molto bene.
L’Istat annuncia un drastico calo nel 2010 del numero dei viaggi per vacanza, soprattutto quelle brevi; in frenata anche il numero dei pernottamenti.
Non è una rivincita, per carità, ma l’essere presi per i fondelli per 365 giorni all’anno da questi “professoroni” che ce l’hanno raccontata per benino, e l’aver sempre detto, o meglio scritto, che non era vero un bel fico di niente; beh, una soddisfazione m’arriva da di certo.
Sia ben inteso che dell’Istat non è che mi fidi poi tanto, ma questo è un motivo strettamente personale che probabilmente non frega niente a nessuno, né tantomeno sono un cartomante o uso il pendolino per avere quei dati che sono sempre disuguali dai loro.
No, uso solo quella poca ragione che il buon Dio m’ha regalato e con l’importante e indispensabile aiuto dei commenti che m’arrivano sul blog da parte di alcuni proprietari o direttori alberghieri, agenzie di viaggio, amici e eccetera eccetera, sparsi un po’ per tutta l’Italia; e il gioco è fatto.
E pensare che basterebbe veramente ben poco per ottenere dei dati “veri”, ma vai a dirglielo a questi “signori” che credono di sapere già tutto … o forse conviene così?
Comunque i viaggi per vacanza, che pesano per l'87,4% sul totale, mostrano una flessione dell'11,4% dovuta - informa l'istituto di statistica - alla consistente diminuzione delle vacanze brevi (-18,7%), confermando il trend critico gia' segnalato nel 2009. I soggiorni d i vacanza lunga (di almeno 4 notti) e i pernottamenti per vacanza lunga, invece, si mantengono sostanzialmente stabili. Anche i viaggi per motivi di lavoro, che rappresentano il 12,6% del totale, subiscono una forte diminuzione (-18,4%), accompagnata dal calo del relativo numero di pernottamenti (-29%). Nel complesso, nel 2010 i viaggi con pernottamento effettuati dai residenti in Italia sono stati 99 milioni e 997 mila, per un totale di 626 milioni e 947 mila notti. Rispetto al 2009 si e' registrata una diminuzione del numero dei viaggi (-12,4%) e del numero dei pernottamenti (-7,8%).
Giu' le mete italiane nel 2010. Il numero di coloro che si sono potuti permettere una vacanza, informa l'Istat, e' passato, in un trimestre, dal 28% del 2009 al 27%, soprattutto tra i residenti nelle regioni del Centro, passate dal 32% del 2009 al 30,4 del 2010. Sotto il profilo delle destinazioni, informa ancora l'Istituto di statistica, nel 2010 hanno fatto segnare una contrazione del 13,4% gli spostamenti con mete italiane, che rappresentano l'81,7% del complesso dei viaggi. A evidenziare piu' di tutti il segno meno, i viaggi diretti verso le regioni del Centro (-18,7%), verso cui diminuiscono sia i viaggi di vacanza (-16,2%) sia i viaggi effettuati per motivi di lavoro (-30,7%). Gli spostamenti verso l'estero sono stabili nel loro complesso, ma si riducono quelli effettuati per motivi di lavoro (-17,4%). In flessione anche le vacanze per far visita a parenti o amici (-17,2%), cosi' come quelle trascorse in alloggi a titolo gratuito (-18%). Si osserva un incremento delle vacanze prenotate utilizzando internet (+11,5%), mentre diminuiscono i viaggi senza prenotazione (-24,6%).
Le regioni del Sud anche nel 2010 sono state le mete preferite per le vacanze estive degli italiani. Secondo l'Istat, tra le destinazioni estere nello scorso anno la Francia ha ceduto per la prima volta il gradino piu' alto alla Spagna. Nella graduatoria delle mete preferite per vacanze lunghe tra luglio e settembre svetta la Calabria (8,7%), seguita dalla Puglia (8,6%), dalla Sicilia (7,2%) e la Sardegna (7%). Nello stesso trimestre le regioni piu' visitate per vacanza lunga, tra quelle del Centro e del Nord, sono state l 'Emilia-Romagna (13,8%), la Toscana (9,1%) e il Trentino Alto-Adige (8,3%). L'80% dei viaggi effettuati all'estero ha avuto come destinazione una meta europea, quota che scende al 73% nel caso delle vacanze lunghe, lasciando spazio alle mete extra-europee nel restante 27,1% dei casi.
Tra le mete estere, nel 2010, per la prima volta, la Francia non e' stato il paese piu' visitato (14,1% dei viaggi all'estero) e ha ceduto il primo posto alla Spagna (15,1%). Tra le mete turistiche estere preferite si segnalano anche il Regno unito (7,8%), la Croazia (6,7%) e la Germania (6%). Spagna e Francia si confermano in ogni caso mete principali per le vacanze (rispettivamente con il 15,6% e il 14,3%), seguite dalla Croazia (7,7%), dal Regno Unito (7,5%) e dall'Austria (5,5%).
Per le v acanze brevi la graduatoria vede al primo posto la Francia (19,8%), seguita dalla Spagna quasi a pari merito (19,4%), dall'Austria (11,6%), dal Regno Unito (10,5%) e dalla Svizzera (9,4%). Fuori dall'Europa, l'Egitto (5,2% dei viaggi all'estero) e i paesi del Maghreb (Tunisia-Marocco-Algeria, con il 3,9%) sono state le mete piu' frequentate.
Allegria, brava gente.
The queen of big balls!
RispondiEliminaB. C.
Secondo i dati Istat, che monitora la popolazione, nel 2010 il numero di viaggi per vacanza è diminuito del 11,4% ma se si guarda al dato relativo al solo mercato del turismo organizzato monitorato da GfK Retail and Technology nelle agenzie di viaggio, il fatturato è sceso di 4 punti percentuali. Per quanto riguarda le destinazioni, l’area mediterranea, che da sola rappresenta quasi un terzo delle vendite dei pacchetti turistici in Italia, ha subito una flessione maggiore (-9%) rispetto al totale mercato. In particolare, il decremento è stato più rilevante per la zona europea del Mediterraneo rispetto a quella africana, nonostante i prezzi medi fra le due destinazioni si siano praticamente allineati nel corso del 2010.
RispondiElimina