mercoledì 16 febbraio 2011

I premi nel turismo in Italia

In Italia, nel settore del turismo, manca di tutto, ma quello che non scarseggia affatto, sono i Premi.
L’Italia è infatti un Paese strano, probabilmente incomprensibile agli occhi di un osservatore straniero.
Un Paese che da un lato non ha i soldi non per valorizzare un sito unico al mondo come Pompei, nemmeno per evitare che crolli letteralmente a pezzi, che non ha i soldi per finanziare delle nuove infrastrutture, che non produce eccetera eccetera e bla bla bla; dall’altro invece li trova per “elargire” qualche premio di qualità o affini al turismo, a destra e a manca.
Chi non conosce l’attuale nostra posizione mondiale in merito alla competitività turistica con le altre Nazioni?
Chi non è informato dello “sperpero” monetario che continua indefesso a non produrre null’altro che sornioni sorrisini da parte dei nostri concorrenti e le immancabili prese per il …. che qualche amico bontempone dall’estero ci rivolge?
Ebbene, nonostante ci si trovi in molte delle ultime posizioni in merito alla produttività di questo settore, i premi no, in quelli, e molto probabilmente, siamo i primi del pianeta.
Quindi giù premi a gogò agli "ultimi" della classe.
Premi di qui e premi di là, che quando vedo chi li ritira e leggo la causale, spesso mi chiedo “se questi sono i primi, figurati gli altri”.  
Premi dai Comuni, Province e dalle Regioni; premi dal Governo o dello Stato; premi dalle varie associazioni preposte al turismo che in Italia non mancano certo; premi dalla Camere di Commercio, sindacati o “aziende” che per chissà quale scopo, li distribuiscono al politico o ministro/a che tanto bene ha fatto … o che farà.
E senza contare quelli che si danno tra loro.
C’è anche gente, che quando li ritira, li fa subito includere nei loro bigliettini da visita, li elenca nei propri siti o blog con una velocità che neanche al buon e caro Pietro Mennea sarebbe riuscito nei tempi d’oro.
Quelli che se per caso ti dimentichi di complimentarti, anche se con solo un sms, non ti rivolgono mai più la parola e se possono, te la faranno pagare.
Checcavolo, avevo altro da fare, mi sono dimenticato, eppoi che razza di premio è (?) se per quello che sei stato premiato non ci hai mai capito una mazza?
Quelli che ti fanno due bocce così sulle causali per cui l’hanno ottenuto, e che non è mai la verità.
Quelli che gestiscono una catena alberghiera o anche un solo hotel, e che a malapena raggiungono il 60% (all’anno) della capienza totale; che non è poi così male, ma la colpa è sempre degli altri.
Quelli che credono d’aver scoperto l’acqua calda, ma non sanno dov’è il rubinetto.
Quelli che arrivano terzi o secondi, e dicono che i primi sono stati favoriti dalla commissione d’esame perché lì c’è il fratello della cognata di quello che ha vinto.
Quelli che s’inchinano e dialogano solo con colui che ha più “gradi” sulle spalline, e non con quello che ne sa molto di più, e quindi non imparano mai  un bel fico di niente.
Quelli, che l’organizzano per movimentare un po’ le sale riunioni sempre deserte, senza sapere o darsi da fare per pianificarle in un altro modo più produttivo.
Quelli che non capiscono che con quei soldi ci si può sistemare un sacco d’aiuole e rendere più accogliente la propria città.
Quelli, quelli, quelli che m’hanno rotto gli “zebedei” con i loro stupidi premi per farsi dire il come sono bravi.
Machemmefrega dei tuoi o anche dei miei premi, che quand’ero scemo, ho accettato.

P.S.: Se non volete aggiustare le aiuole, almeno aprite un pozzo d’acqua giù in Africa; così tutta la gente vi dirà che siete si, "bravi" … ma anche intelligenti.

2 commenti:

  1. PISA - Per la prima volta il prestigioso premio enogastronomico “Piazza de’ Chavoli”, viene attribuito ad un ministro del Governo italiano. La decima edizione di quello che viene definito “Oscar della cucina Italiana” vede infatti, tra i vari premiati delle diverse categorie, anche il ministro Michela Vittoria Brambilla «per aver istituito - si legge nella motivazione - il “Comitato per il turismo enogastronomico” composto da personaggi di grande rilievo (molti dei quali presenti nell’Albo d’Oro del “Piazza dei Chavoli”)».

    E che cavolo!

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  2. Ha fatto il comitato della gastronomia italiana e quindi il premio.
    Poi verranno quelli delle 6 città di mare e 6 di montagna a dimensione e per i disabili, poi ....

    Ecco come ci si guadagna i premi con merito.
    ;-)

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