Diceva Einstein che il vero problema sono coloro che riescono ad entrare senza scrupoli nella macchina operativa.
Ma alla domanda: “Chi è responsabile di questo problema?” Einstein rispondeva: “La raccomandazione politica.
Non so il perché io oggi abbia incominciato scrivendo così, o forse lo so.
Mah?
Comunque sia, e probabilmente lo vedremo più avanti, mi sono appena arrivati i dati spagnoli in merito alle presenze turistiche internazionali dei primissimi mesi del 2011, e che dicono …
… il Ministero dell’Industria e Commercio della Spagna dichiara che i turisti internazionali sono aumentati di 235.000 unità rispetto allo stesso periodo del 2010 e la percentuale è del + 4,5% che porta il totale a 5,5 milioni di presenze (non notti) per gennaio e febbraio.
Non male, anzi.
Quindi gli spagnoli sono in netta ripresa dopo la debacle degli ultimi anni cominciata subito dopo il 2007.
Aumentano gli arrivi dai Paesi Bassi (217.485 turisti +23%); dalla Francia (761.478 turisti + 4,9%); Regno Unito (poco più di un milione +5,6%) e dalla Germania (878.257 + 0,5%) per quanto riguarda i maggiori in outbound.
E la Spagna ha ricevuto 52,6 milioni di turisti stranieri nel 2010, che è il 1,0% in più rispetto al 2009.
E noi?
Embè, noi, dopo aver letto e ascoltato per tutto l’anno degli “ipotetici” incrementi che raggiungevano addirittura delle percentuali sul + 30/35% (vedi qui), alla fine ci siamo dovuti accontentare di un miserrimo + 0,8%.
Un momento, non fraintendetemi, non ci “sputo” di certo sopra a quel + 0,8%.
Infatti tutto ciò ch’è meglio ed ha un pur minimo segno più, è ben accetto.
Solo che con quelle percentuali “bulgare” che c’hanno fatto credere per molto tempo…
Vabbè, tanto lo si sa che fanno così, anche se non se ne capisce il perché…forse.
Il fatto strano (neanche poi troppo) è che sovente abbiamo ascoltato e letto che la Brambilla, il Marzotto, il Paolo Rubini e bla bla bla, eleggevano l’Italia come il principale Paese europeo in fatto di arrivi internazionali.
La stessa Untwo (Organizzazione mondiale del turismo) dava, per i primi sei mesi del 2010, un bel + 5,3% che non si sa il perché sia svanito nel nulla nei sei mesi a seguire.
Mentre la Spagna la si vedeva ad un + 0,4% (con l'aggiunta del "sarcasmo" della Brambilla and co. per il risultato "povero" ottenuto dagli iberici), che quasi quasi porta a pensare che tanto giusti non l'erano ‘sti dati qui.
Da quest’anno poi, il Chairman della medesima (Untwo) sarà la Brambilla e allora, di percentuali, chissà se ne vedremo ancora delle più belle.
Io credo di si, voi?
Sono molto soddisfatta del lavoro dell’Enit, dichiarava non molto tempo fa la Brambilla con grande magniloquenza, e pur comprendendo che la mia impressione non conti praticamente nulla, io non sono soddisfatto per niente!
E non credo neanche d’essere il solo, mentre tanti altri tacciono per probabile convenienza.
Carta canta verba volant.
E Einstein?
Lui diceva che …
Quindi la Spagna ha chiuso il 2010 al +1% e l'Italia al +0,8%.
RispondiEliminaAh però.
Proprio bravi all'Enit!
Renata
Mi è arrivato questo email dal blog che poi non ho visto nei commenti.
RispondiEliminaCos'è?
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Einstein?
Se fosse ancora in vita.
Se si fosse interessato di turismo.
Se avesse visto la MVB come ministro del turismo: ebbene, avrebbe aperto un blog che si sarebbe chiamato TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE.
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@Vinc
RispondiEliminaAnche a me
Solo una nota: lungi da me difendere SB, ma presumo che chi ha scritto il testo abbia fatto piuttosto attenzione alle parole. Prima di tutto si parla di “beni artistici”, mentre nell’articolo del corriere si fa riferimento al totale dei “siti UNESCO”. Questi, però, comprendono anche Parchi naturali et simila che, effettivamente, non sono assimilabili ai “beni artistici”. Il calcolo andrebbe fatto su quello; oltretutto sempre SB parla di “Italia che ha regalato al mondo”, in questo senso qualunque ponte progettato da Renzo Piano o qualunque anfiteatro romano costruito fuori dai confini italiani è comunque considerabile un “dono” dell’Italia al mondo.
RispondiEliminaDetto questo: il campanilismo italiano riguardo i beni artistici il più delle volte raggiunge vette nauseanti oltre che comiche.
@nr
RispondiElimina?
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RispondiElimina@nr
RispondiEliminaIl conto è presto fatto:
42 su 704, invece che 45 su 911.
Siamo comunque sotto il 6%.
Chi ha scritto il testo non sapeva minimamente di cosa stesse parlando.
http://whc.unesco.org/en/list
Non a caso lo spot è stato ora modificato eliminando il "tutelati dall'Unesco".
http://www.italia.it/it/home.html
@frap
RispondiEliminaOlè!