Quando l’allora assessore al turismo della Liguria Margherita Bozzano, s’era nel 2008, decise di porre dei vincoli agli alberghi della Regione, probabilmente non pensò al fatto che sarebbe stato un gran danno al turismo locale.
E così fu (almeno per mia opinabile opinione).
Infatti la Legge regionale 1/2008 dice che eccetera eccetera.
Sta di fatto che l’allora direttore regionale, mentre adesso è lui l’assessore, ha proposto che parte della legge più odiata dagli operatori turistici, se ne ritorni finalmente là, dov’era nata.
E così sia … almeno si spera, e sempre che a qualcuno (quelli che di turismo non se ne capiscono un picchio) non venga in mente di mettere i bastoni tra le ruote!
Ma veniamo al fatto.
Cinque giorni fa le modifiche alla legge del 2008 sono approdate in maggioranza.
«Puntiamo a recuperare le strutture alberghiere esistenti» è stata la presentazione dell’assessore regionale al Turismo, Angelo Berlangieri, in aula.
Ma sul passaggio normativo che consente ai proprietari di alberghi chiusi da molto tempo, o che non riescono più a stare sul mercato per finanziare la riqualificazione con la parziale trasformazione della destinazione d’uso entro la percentuale massima del 40% della superficie lorda abitabile originaria, o del 30% di quella risultante, sommando all’originaria l’eventuale ampliamento, la Federazione della sinistra ha battuto il suo alt.
«È sbagliata l’impostazione di questa legge, così si continua a rispondere alle esigenze del partito del mattone, non a quelle degli operatori turistici» hanno detto Alessandro Benzi e Giacomo Conti della Federazione della sinistra.
Ma chi sono Alessandro Benzi e Giacomo Conti che “osano” parlare e decidere delle cose sul turismo nonché sul cemento?
Beh, Alessandro Benzi (FdS) è laureato in Scienze Politiche, quindi niente turismo e niente cemento.
Poi è stato consigliere della Provincia per circa due anni, mentre adesso è consigliere regionale con la Giunta di Burlando.
E’ contro la Gronda (e qui il cemento c’entra, ma non il turismo, perchè la Gronda al turismo serve; eccome se serve), poi dal web s’evince che parla anche di Sanità e qui mi fermo.
Certo che mi fermo, poiché quelli che parlano di tutto e di tutto sono “professoroni” col perentorio “niet” non mi sono mai fidato … e ho fatto sempre bene.
E chissà se cercando cercando su Google, non si possa anche trovare che ha “sentenziato” anche sulla scuola (beh, ha studiato e a scuola c’è per forza andato, ma chi non l’ha fatto?), oppure e magari, il Benzi le sue belle parole le ha spese anche per la sicurezza, oppure perché no (?), sul commercio, o già che siamo anche sull’agricoltura, dai!
D’altronde se non s’intromette con qualche bel “niet” su qualcosa e di conseguenza va a finire sui giornali, chi vuoi che se lo fili?
Io di certo no ! Questa sarà di certo la prima e l'ultima volta che ne scrivo, parlo o parlerò!
Il Giacomo Conti (toh, anche lui del FdS) è stato consigliere regionale dal ’05 al ’10 mentre adesso è tra i segretari del consiglio regionale, è laureato (non ho trovato in che cosa) e appartiene agli Impiegati Amministrativi con Mansioni Direttive e di Concetto.
Concetto a cui forse (mia semplice opinione) manca il turismo.
E se vai a cercare sul suo sito per capire di cosa s’intende, ecco che leggi che per debellare il Cinipide del castagno (una malattia) è necessario … poi non manca la sanità (e chi non ne sa qualcosa al giorno d’oggi?) … il lavoro (immancabile), e dulcis in fundo il turismo.
Eh si, tempo fa disse (in sei righe) che bisognava levare il presidente dell’Agenzia turistica “In Liguria” perché costava troppo.
Tutto qui.
Per farla in breve … ma che cosa ne sanno questi due di cosa può essere giusto e di quello no, in un comparto di cui (probabilmente), hanno le stesse conoscenza di chi ha fatto la settimana bianca a Spotorno?
Vabbè, passiamo a cose più serie.
Tutto fa brodo: un patrimonio alberghiero un po’ demodé, la crisi economica, il dover concedere qualcosa agli albergatori liguri che quattro anni fa si sono visti vincolare le strutture per dieci anni. Così dopo due anni di incontri serrati con gli operatori, Berlangieri ha spiegato che «l’obiettivo è mettere in campo, in una situazione economica difficile, delle iniziative che sostengano l’occupazione e lo sviluppo del settore».
Tra le novità che la revisione della legge introdurrà c’è la possibilità per gli alberghi chiusi (circa 110 in Liguria) di utilizzare parte della volumetria per autofinanziare interventi di riqualificazione. «Se si riuscisse a recuperare il 60% dell’esistente - ha osservato Berlangeri - si avrebbero 60 nuovi alberghi con 700-800 nuovi posti di lavoro». Idem per le strutture che troppo vecchie per essere competitive sul mercato turistico.
Leggi l'articolo completo: Alberghi chiusi? Diventano case| Liguria | Genova| Il SecoloXIX
E allora ... questo matrimonio s’ha per forza da fare.
E se lo dico io che a Spotorno ci vado per andare al mare …
P.S.: Se poi il Benzi e il Conti mi volessero dire dov'è che aumenta il cemento ... ovviamente al di fuori delle costruzioni già esistenti ...
Ma forse l'è meglio che non mi dicano niente, anche perchè a questa gente che pur non essendo inserita nell'ambito e si lasciano andare al "niet" ad oltranza, non rispondo nemmeno!
Ma forse l'è meglio che non mi dicano niente, anche perchè a questa gente che pur non essendo inserita nell'ambito e si lasciano andare al "niet" ad oltranza, non rispondo nemmeno!
I finanziamenti agevolati tramite il fondo di rotazione per il turismo, attivati dalla Regione Veneto tramite la finanziaria Veneto Sviluppo SpA, sono stati estesi anche alla realizzazione di nuove strutture ricettive alberghiere. Lo ha deciso il 16 marzo 2012 la Giunta regionale,su iniziativa dell'Assessore Marino Finozzi, nella seduta svoltasi a Trieste, nell'ambito dell'accordo per realizzare l'Euroregione, firmato dai presidenti del Veneto,Luca Zaia, del Friuli Venezia, Giulia Renzo Tondo, e della Carinzia, Gerhard Dorfler."Abbiamo fissato - ha spiegato Finozzi - condizioni di priorità per i giovani imprenditori di età fino a 35 anni; quota di partecipazione pubblica nel limite del 50% della spesa ammissimile e durata massima del finanziamento agevolato regionale pari a 15 anni. Inoltre entro 12 mesi dall'ultimazione degli interventi finanziati, le imprese interessate dovranno ottenere la relativa classificazione di albergo, motel,villaggio-albergo e residenza turistico-alberghiera rilasciata dalla Provincia competente".
RispondiEliminaIl testo coordinato e aggiornato delle “Disposizioni operative per i finanziamenti agevolati” del Fondo di rotazione a favore delle piccole e medie imprese verrà inserito nel sito www.regione.veneto.it/economia/turismo.
@Frap
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RispondiEliminaI galantuomini del NO.
RispondiEliminaNon hanno nulla da dire ma parlano, e non capiscono nulla di quello che dicono.
RispondiEliminaE la Liguria muore anche per colpa di questi qua.
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