Titola così l'articolo giornalistico che appare oggi sul Il Giornale, solo che, pur essendo io l'autore dell'immane fatica per la "traduzione" dell'audizione che dura 46 minuti e 51 secondi, questo testo (che fa ridere), per coloro che ambitano nel turismo, fa piangere
E sono state necessarie molte ore per avvolgere e riavvolgere l'audio (anche a velocità ridotta del 50%) di quello che Piero Gnudi è riuscito a dire in X Commissione alla Camera dei Deputati, per cercare di capirne e carpire la logica.
Che non c'è!
Comunque il "pezzo" apparso su Il Giornale è qui di seguito: (per vedere il testo completo dell'audizione, se ancora non l'avete capito, il link è sopra (dicitura in color arancione), ma per favorirvi lo inserisco anche qui (ved. qui il testo completo), si sa mai.
Fra la via Emilia e iluest, così la direbbe lui, ecco a voi Piero Gnudi, un presente da bi-ministro al Turismo e agli Affari regionali, un passato fra Cda, giunte direttive, comitati esecutivi e presidenze di tutto o quasi da Confindustria a Unicredit a Enel, un futuro assicurato nel mega studio da commercialista che mantiene nella sua Bologna, ma soprattutto sul web, professione «cult».
Poi dice che Radio Radicale non serve. Ascoltare, per ricredersi, la registrazione dell'intervento di Gnudi alla Camera, davanti alla X Commissione come davanti alla X Mas. C'è persino un blogger, Luciano Arduino (cavolo! ARDOINO e non ARDUINO ... vabbè), che quei 46 minuti e 51 secondi se li è sbobinati per trasmetterli ai naviganti e ai posteri, linkando a contorno il Walter Chiari di Vieni avanti cretino.
Con quella zeta a forma di esse, Gnudi pare un incrocio fra Vasco Rossi e Bersani. Quanto a strafalcioni e gaffe senza soluzione di continuità, riporta alla memoria le interviste impossibili di Mai dire gol a calciatori e allenatori. Ora in rete c'è chi si domanda se avesse il febbrone, in effetti ha tossito parecchio, oppure se l'algido dirigente d'azienda del governo degli imperturbabili (Fornero permettendo), si sia emozionato.
Per cominciare si mangia l'«in» e rigurgita un «nanzi tutto» che non fa ben sperare, visto che quella di deglutire la prima o l'ultima sillaba è un vizio che non perde mai: il braccio è «perativo», lo standard diventa standa, il mestiere si ferma a mestie. E poi il volume che non è d'affari ma «da fare», fino al rebus del cambio di sillaba, col capitale che diventa capitano, speriamo che nel cambio sia rimasto umano.
Lo sbobinato letterale somiglia a certe traduzioni automatiche dall'inglese all'italiano sul web: «Il ministro D'Urso ehm Urso che... Eh eh che color segrestata a Shanghai come na volta. Te lo ricordi?». Eh? Ma anche: «Cioè noi bisogna far si che l'Enit diventi il braccio perativo di tutte le regioni. Perch´ neh e e e in cui le regioni li si riconooscono ci mettono tramente anche delle risoorse ...e e riusciamo a fare anco una un una ... una stratte una tratteggia che vada bene per l'intero paese».
Pausa. «...effff»... «... l'ideale noi l'stiamo portando avanti e già e già cred cre già aaah in gi in giro per il parlamento n progetto in legge, per in alcune paarti in alcuni paaesi unificare e eh quello che non ovc chemava it coll'eeeenit».
Una deputata interrompe: «Scusi, non ho capito», ma nessuno ridacchia più da quando il presidente ha zittito il vociare: «Se dovete parlare d'altro uscite».
La deputata domanda se abbia capito bene, che il ministro pensa di accorpare Ice e Enit, ed ecco la risposta: «No, no no... lei sa che se è una proposta di legge per ricostruire ce metterlo assieme all'ambasciata, la proposta che ho fatto io che in in alcune sedi di ambasciaata dove c'è l'Iiice di mettere dentro acun dipendente di Enit che faccia promozione turistica».
Boh, vabbè.
Comunque il concetto chiave, circa-più-o-meno-quasi, è che il turismo mondiale cresce e quello italiano invece no, e sì che «tutti i paesi europei hanno calato», ma qui peggio.
Con l'aggravante che noi i turisti spesso li trattiamo male, senza pensare che «una volta se uno andava ristorante mangiava male lo diceva a quattro cinque persone ed era morta li.
Adesso col social network lo sanno tutti», e «ci vogliono sette giudizi positivi per bilanciare un giudizio negativo».
Quindi, urge campagna di «educazione», «per spiegare che quando vediamo un turista non lo dobbiamo trattare come a volte purtroppo facciamo come uno che magari che ti occupa il posto o ti infastidisce, ma come uno che ti sta portando del denaro».
E poi, signori, l'unità nazionale è importante: «Le stelle devono essere uguali dal Trentino alla Sicilia».
E basta promozioni regione per regione, è il prodotto Italia che va pubblicizzato: «La pubblicità del Metaponto in Cina: non so se i cinesi sanno dov'è il Metaponto».
Alla fine non c'è più tempo per le domande dei deputati, Gnudi ha appuntamento con Monti alle tre, «quindi alle tre meno 2 devo andare». A manca 5 lo liberano, ma lui promette di ritornare la settimana prossima. Coca cola e pop corn per godersi lo spettacolo.
Di Paola Setti
P.S.: Beh, cara Paola Setti ... potevi anche scrivere per bene il mio cognome e magari metterre anche il titolo di questo blog, o no?
Comunque ... con infinita simpatia continuerò a leggerti; così impari!
E sono state necessarie molte ore per avvolgere e riavvolgere l'audio (anche a velocità ridotta del 50%) di quello che Piero Gnudi è riuscito a dire in X Commissione alla Camera dei Deputati, per cercare di capirne e carpire la logica.
Che non c'è!
Comunque il "pezzo" apparso su Il Giornale è qui di seguito: (per vedere il testo completo dell'audizione, se ancora non l'avete capito, il link è sopra (dicitura in color arancione), ma per favorirvi lo inserisco anche qui (ved. qui il testo completo), si sa mai.
Fra la via Emilia e iluest, così la direbbe lui, ecco a voi Piero Gnudi, un presente da bi-ministro al Turismo e agli Affari regionali, un passato fra Cda, giunte direttive, comitati esecutivi e presidenze di tutto o quasi da Confindustria a Unicredit a Enel, un futuro assicurato nel mega studio da commercialista che mantiene nella sua Bologna, ma soprattutto sul web, professione «cult».
Poi dice che Radio Radicale non serve. Ascoltare, per ricredersi, la registrazione dell'intervento di Gnudi alla Camera, davanti alla X Commissione come davanti alla X Mas. C'è persino un blogger, Luciano Arduino (cavolo! ARDOINO e non ARDUINO ... vabbè), che quei 46 minuti e 51 secondi se li è sbobinati per trasmetterli ai naviganti e ai posteri, linkando a contorno il Walter Chiari di Vieni avanti cretino.
Con quella zeta a forma di esse, Gnudi pare un incrocio fra Vasco Rossi e Bersani. Quanto a strafalcioni e gaffe senza soluzione di continuità, riporta alla memoria le interviste impossibili di Mai dire gol a calciatori e allenatori. Ora in rete c'è chi si domanda se avesse il febbrone, in effetti ha tossito parecchio, oppure se l'algido dirigente d'azienda del governo degli imperturbabili (Fornero permettendo), si sia emozionato.
Per cominciare si mangia l'«in» e rigurgita un «nanzi tutto» che non fa ben sperare, visto che quella di deglutire la prima o l'ultima sillaba è un vizio che non perde mai: il braccio è «perativo», lo standard diventa standa, il mestiere si ferma a mestie. E poi il volume che non è d'affari ma «da fare», fino al rebus del cambio di sillaba, col capitale che diventa capitano, speriamo che nel cambio sia rimasto umano.
Lo sbobinato letterale somiglia a certe traduzioni automatiche dall'inglese all'italiano sul web: «Il ministro D'Urso ehm Urso che... Eh eh che color segrestata a Shanghai come na volta. Te lo ricordi?». Eh? Ma anche: «Cioè noi bisogna far si che l'Enit diventi il braccio perativo di tutte le regioni. Perch´ neh e e e in cui le regioni li si riconooscono ci mettono tramente anche delle risoorse ...e e riusciamo a fare anco una un una ... una stratte una tratteggia che vada bene per l'intero paese».
Pausa. «...effff»... «... l'ideale noi l'stiamo portando avanti e già e già cred cre già aaah in gi in giro per il parlamento n progetto in legge, per in alcune paarti in alcuni paaesi unificare e eh quello che non ovc chemava it coll'eeeenit».
Una deputata interrompe: «Scusi, non ho capito», ma nessuno ridacchia più da quando il presidente ha zittito il vociare: «Se dovete parlare d'altro uscite».
La deputata domanda se abbia capito bene, che il ministro pensa di accorpare Ice e Enit, ed ecco la risposta: «No, no no... lei sa che se è una proposta di legge per ricostruire ce metterlo assieme all'ambasciata, la proposta che ho fatto io che in in alcune sedi di ambasciaata dove c'è l'Iiice di mettere dentro acun dipendente di Enit che faccia promozione turistica».
Boh, vabbè.
Comunque il concetto chiave, circa-più-o-meno-quasi, è che il turismo mondiale cresce e quello italiano invece no, e sì che «tutti i paesi europei hanno calato», ma qui peggio.
Con l'aggravante che noi i turisti spesso li trattiamo male, senza pensare che «una volta se uno andava ristorante mangiava male lo diceva a quattro cinque persone ed era morta li.
Adesso col social network lo sanno tutti», e «ci vogliono sette giudizi positivi per bilanciare un giudizio negativo».
Quindi, urge campagna di «educazione», «per spiegare che quando vediamo un turista non lo dobbiamo trattare come a volte purtroppo facciamo come uno che magari che ti occupa il posto o ti infastidisce, ma come uno che ti sta portando del denaro».
E poi, signori, l'unità nazionale è importante: «Le stelle devono essere uguali dal Trentino alla Sicilia».
E basta promozioni regione per regione, è il prodotto Italia che va pubblicizzato: «La pubblicità del Metaponto in Cina: non so se i cinesi sanno dov'è il Metaponto».
Alla fine non c'è più tempo per le domande dei deputati, Gnudi ha appuntamento con Monti alle tre, «quindi alle tre meno 2 devo andare». A manca 5 lo liberano, ma lui promette di ritornare la settimana prossima. Coca cola e pop corn per godersi lo spettacolo.
Di Paola Setti
P.S.: Beh, cara Paola Setti ... potevi anche scrivere per bene il mio cognome e magari metterre anche il titolo di questo blog, o no?
Comunque ... con infinita simpatia continuerò a leggerti; così impari!
@Luciano
RispondiEliminaSei un grande!!!!!!!!!!!
;-)
Una pietra miliare che spiega per bene in che mani siamo.
EliminaComplimenti per l'averlo pensato e fatto.
Tornerò presto a leggervi perchè ho dato un leggero sguardo agli altri post che considero di sicuro interesse.
Grazie
Non ci posso credere ha ha ha
RispondiElimina:-D
Give me five!! ;-)
RispondiEliminacome si fa'a non farle i complimenti?ce ne fossero dei blog come il suo:abbiamo troppo bisogno di appurare la verità.
RispondiElimina@Brancadoria
RispondiEliminaGrazie!
Beh, poi detto da Lei fa anche più piacere!
@Anna Sirolo
RispondiEliminaCiack!
:)
@Luciano
RispondiEliminaHo dato pausa per 15 minuti a tutto l'ufficio e abbiamo letto tutti insieme la dichiarazione di Gnudi alla camera.
Dopo 25 minuti siamo ancora tutti qua e non ce la facciamo più dal ridere.
Sei fantastico e geniale come al solito.
Grazie di cuore
:-D
L'effetto migliore si ha ascoltando l'intervista di Radio Radicale e leggendo lo scritto.
RispondiEliminaGrazie anche da parte mia
You are the BEST
RispondiEliminaAiuto non riesco a fermarmi dal ridere.
RispondiEliminaSto piangendo!
:-D
@Francesco e Sergio
RispondiElimina;-)
@Pietro Benelli e Gianni
RispondiEliminaGrazie.
E forse è la volta buona che ...
;-)
Da custodire gelosamente e da far vedere a figli e nipoti del perchè l'Italia è finita così.
RispondiEliminaHai fatto davvero un gran bel lavoro di certosina pazienza caro Luciano, magari, rileggendosi, forse qualcosa avrà capito pure lui di ciò che ha detto...
RispondiElimina:-)
Dalla voce di Piero Gnudi
Elimina48 = 'O eehmm mu mu muorto gh gh che p p pmmffff pppaaaaaaaarla!
che tradotto vuol dire
'O muorto che pparla
;-)
@Jennaro
EliminaCiao caro amico e grazie del tuo complimento.
Per quanto riguarda la possibilità che il Gnudi possa capire quello che ha detto ... beh, me l'auguro per lui.
Chissà se quell'altri che l'hanno sentito o ora letto, potranno pregiarsi della cosa.
Credo che contatterò Google per far inserire l'idioma del Gnudi nelle loro traduzioni del web.
;-)
Hei, è sparito un commento di Jennaro a cui avevo risposto. Quello del numero 48 della smorfia. Che fine ha fatto?
RispondiElimina:-(
No, Vinc, il 48 sta sul post precedente a questo, dove Luciano ha "sbobinato" il discorso di Gnudi ... qui ci sto io, il 47, morto... dalle risate...
Elimina:-)
@Vincenzo
RispondiEliminaSei incredibilmente simpatico e ... un pò maldestro, o malsinistro, fai tu.
;-)
Questo è uno scoop e rimarrà negli annali
RispondiEliminacomplimenti Arduino
pardon Ardoino
RispondiElimina@Francone
RispondiEliminaGrazie, ma è un pò troppo.
Spero però che altri blogger seguano la stessa cosa quando quei signori parlano.
:)
Sei un MAGO di educazione, intelligenza e TURISMO!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaE in più sei anche bello!!!!!!!!!!!!
Beata lei, tua moglie
@Sandrina
RispondiEliminaEh la Madonna, magari!
:)
@Sandrina
RispondiEliminaE allora di me cosa si dovrebbe dire, eh?
;-)
@Vinc
RispondiEliminaSarebbe meglio TACERE
;-)
penoso, quest'uomo è penoso
RispondiEliminaEh, ma forse tu non sai che Arduino...
RispondiEliminain effetti il parlato di Gnudi aveva molto poco di umano.
Replicanti al governo del turismo italiano? ;-)
Arduino ha ricevuto una Menzione d'Onore nella sezione Digital Communities del Prix Ars Electronica 2006.
RispondiEliminaGiuro che non me lo ricordavo, e neanche adesso che lo so, mi viene in mente d'aver mai ricevuto un premio del genere.
Mah?
;-)