In verità sarebbe una caratteristica tipica dei nostri posti ma quello che ho notato girovagando sul web ha le sue origini in quel di Praga, mentre se dovessimo trasportare l’idea nel nostro Paese, di sicuro saremmo gli indiscussi Gold Medal del mondo.
Roba da Guinness dei primati e inarrivabili anche se gli altri ci si mettono di massima lena.
Ma vengo di corsa alla bella trovata.
Girovagando nel web, attraverso la parola di ricerca “turismo”, m’imbatto in questo (Il blog di Chit) e quindi comincio … il ragazzo che vedete nella foto sopra si chiama Justin Svoboda ed è l’inventore del “Corrupt Tour” e consiste in un itinerario attraverso gli scandali e gli abusi di Praga, dove la corruzione è una piaga ultradecennale.
E probabilmente cose di poco conto se paragonate alle nostre.
Sic!
E probabilmente cose di poco conto se paragonate alle nostre.
Sic!
Ci sono una funicolare senza senso, un mausoleo della boxe e un campo che ospita uno stadio olimpico inesistente, oltre a edifici di lusso costruiti da imprenditori e uomini di stato coinvolti nei loschi affari.
Certo, a progettare un simile tour nella capitale boema, uno dei massimi esempi di senso estetico al mondo, ci vuole del coraggio; ma gli ideatori del progetto confidano nel profondo disgusto che l'opinione pubblica locale sembra nutrire nella dilagante corruzione.
L'idea è quella di invertire la solita situazione in cui la corruzione si nutre di business creando un business che utilizza come input la corruzione.
E a quanto sembra c’è ben riuscito, infatti le prenotazioni sono in costante aumento da quando l’agenzia ha aperto i battenti (febbraio 2012).
La Repubblica Ceca ha molto da offrire (ma noi molto di più) ai visitatori locali e stranieri in questo “campo”, ma se a qualche agenzia nostrana venisse in mente di seguire l'esempio di Svoboda, beh; di certo bisognerebbe aumentare a dismisura le guide turistiche nel BelPaese.
Infatti non mancherebbero delle “grosse” opportunità in tutto lo stivale (isole comprese) che possano rispecchiarne l’andazzo.
E c’è il Word Economic Forum (GLOBALCOMPETITIVENESS REPORT) a ricordarcelo nel qual caso ce ne fosse di bisogno, o a qualcuno possa essere sfuggita la cosa.
Il WEF che infatti ci annovera nelle ultimissime posizioni mondiali per ‘ste cosette; questo però non tiene conto che noi (anzi loro, quelli che stanno al potere) sono molto più furbi del resto dell'umanità, e di conseguenza molte malefatte non sono ancora state scoperte.
Ma basta aspettare il quotidiano del giorno dopo per scoprirne di nuove ... sempre però, che non vengano infossate come a volte è successo (si dice).
Se poi le potenziali Guide italiane volessero accompagnare l’eventuale turista dalle parti che noi ben sappiamo (metteteci pure voi tra queste parentesi i luoghi che ritenete più opportuni, ma attenti a parlare di "camere" perchè qualcuno si potrebbe anche offendere); beh, in questo caso sarebbe anche facile vederne di persona gli autori che indefessamente continuano a farlo, e che per di più, girando indisturbati per le stanze dei bottoni, s'ingegnano in tutte le città italiane.
Caro Luciano, devi sapere che come per la pizza, la mozzarella, i babà, e tante altre cosette, i napoletani sono da sempre stati i precursori di tutte le idee che girano nel mondo e che sistematicamente vengono "copiate". A plagiare il genio campano adesso è la volta di questo "Corrupt Tour". Al riguardo posso dirti che già moltissimi anni fa (ti parlo di quando ero ragazzo), alcuni miei compaesani si erano riuniti per formare una "società" a disposizione del turista, in particolar modo quello americano, che dietro compenso poteva provare l'ebbrezza di essere "scippato" per le strade di Napoli (ma sul serio). Inoltre una guida li avrebbe accompagnati per le vie di "Forcella" o a piacere nella "Duchesca", dove avrebbe potuto comprare un orologio d'oro e ricevere il "famoso pacco napoletano". Il loro slogan pubblicitario era: Si' venuto a Napule e nun te si' fatto arrubbà? Cha ce si' venuto a fa'!! (Sei venuto a Napoli e non ti sei fatto rubare? Cosa sei venuto a fare!!) ... peccato che non abbiano pensato di registrare il copyright... :)
RispondiElimina@Jennaro
RispondiEliminaIn effetti qualcosa mi avevano raccontato alcuni colleghi in merito a quello che hai scritto, ma non ricordavo se fosse leggenda o verità. Col tuo commento mi sono perfettamente ricordato, e adesso rammento anche chi fu.
In verità volevo anche inserirlo nel post ma la non sicurezza mi ha stoppato.
Nessuno al mondo potrà mai emularvi nella "soluzione" di questi problemi.
;-)
Abbi pazienza Luciano, mi sono accorto che sul "pacco" non sono stato molto chiaro e che potrei essere male interpretato... Chiarisco che il turista in oggetto veniva reso edotto sul fatto che tornato in albergo, "scartando" la confezione in cui era stato messo davanti ai suoi occhi l'orologio d'oro, ne sarebbe invece uscito il "mattoncino"... Ma era proprio quest'ultimo, l'ambito souvenir richiesto dall'americano che così coronava il suo sogno di poterlo mostrare come un trofeo a tutti i suoi amici, tornato a casa... :-)
RispondiElimina@Jennaro
RispondiEliminaNo, no, avevo ed ho compreso benissimo.
Una cosa ricercata dagli stessi turisti e programmata per soddisfarli.
:)
Che i politici con i loro acquirenti industriali lo facciano apposta per permetterci questo tipo di turismo?
RispondiEliminaLo volete capire che lo fanno per il nostro bene?
@Anonimo
RispondiEliminaEh già, non ci avevo pensato!
In Repubblica Ceca il tour lo organizzano in giornata; in Italia potremmo ospitare i visitatori per mesi interi e sono sicuro non riusciremmo comunque a farglieli visitare tutti... ;-)
RispondiEliminaGrazie per la citazione e... buon blog!? :-)
Una bella trovata che in Italia può avere un grande successo
RispondiEliminaLa collaborazione tra il ministero degli Affari Esteri e l’Enit – Agenzia Nazionale del Turismo ha assicurato l’obiettivo di incrementare il numero dei visti turistici ed accelerare le procedure per il loro rilascio: per esempio nel 2010, rispetto all’anno precedente, l’incremento dei visti per la Cina è stato pari al 99,8%, per la Russia del 40,7% e per l’India del 36,5%. A sottolinearlo sono i presidenti delle Regioni e delle Province autonome che in un ordine del giorno, approvato nell’ultima seduta della Conferenza delle Regioni, ricordano che è scaduto il protocollo firmato il 22 febbraio 2011 tra la Farnesina e l’Enit per la promozione dei flussi turistici verso l’Italia e chiedono al Governo “di porre in essere ogni utile iniziativa che possa portare al rinnovo del protocollo, atteso che ciò garantirebbe la prosecuzione delle attività poste in capo all’Enit, con evidente beneficio per il sistema socio-economico nazionale e quindi delle imprese del settore.
RispondiEliminapenso che in altri paesi le cose vengano tenute nascoste molto più che da noi, in Italia invece la corruzione esce fuori spesso e volentieri, si indaga molto di più che da noi che in altri paesi...ma alla fine non c'è molta differenza con la Repubblica Ceca o altre nazioni europee
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