martedì 27 marzo 2012

Turismo invernale: Bernabò Bocca dice una cosa ma ne succede un'altra. Toh, che strano e ... ma guarda un pò!


Cose strane, cose arcane, cose da pazzi.
Sfogli i giornali dove sono menzionate le dichiarazioni dei “grandi” (ben retribuiti) del turismo nazionale e ne trovi mille al dì di … (mettetela voi la parola più opportuna, a me paiono assai delle strunz stranezze).

E ce ne trovi talmente tante d’incomprensibili che ti viene quasi d’obbligo il chiederti il chi e il come hanno fatto a metterceli lì.

Comunque sia l’arcano dilemma, ma neanche troppo misterioso (?), tempo fa m’ero tenuto sulla memoria  del computer una dichiarazione del Bernabò Bocca che così diceva:       

“L’incremento di turisti invernali, registrati da gennaio a marzo di quest’anno in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2009, conferma come il nostro modello ricettivo delle località di montagna sia diventato leader assoluto a livello europeo del turismo bianco”. È questo il commento di Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi, alla lettura dei risultati relativi al consuntivo delle settimane bianche e week end sulla neve.

            “Un incremento -prosegue Bocca- che ha riguardato l’intero ‘popolo’ degli italiani appassionati di sport invernali, facendo registrare incrementi sia nelle storiche settimane bianche, sia nei week end trascorsi in qualcuna delle innumerevoli località montane del Bel Paese.

            “Incremento -aggiunge il Presidente della Federalberghi- peraltro favorito da una attentissima politica dei prezzi che gli albergatori italiani da soli, senza alcun incentivo pubblico, hanno attuato assecondando la grave crisi economica che il mondo intero sta attraversando.

            “Alla luce quindi di questi interessanti risultati, -propone Bocca- che probabilmente costituiscono una eccezione a livello europeo, andando completamente in controtendenza rispetto a quello che è l’andamento turistico dei Paesi nostri principali competitors nell’Unione europea, il Governo dovrebbe prendere in seria considerazione l’esame di misure indispensabili per sostenere questi segnali di ripresa spontanea del settore.

            “Se infatti dal solo segmento del turismo montano italiano giungono le prime avvisaglie di una ripartenza dell’economia turistica nazionale, -spiega Bocca- appare quanto mai indispensabile varare da un lato misure fiscali a supporto del settore e dall’altro una capillare e robusta campagna promo-pubblicitaria internazionale per rilanciare a tutto tondo l’immagine del Paese.

            “Solo cogliendo l’attimo che sembra propizio -conclude il Presidente di Federalberghi- l’Italia turistica potrebbe riguadagnare quello slancio e quella visibilità capaci di riposizionarci tra le destinazioni leader a livello mondiale”.

Per farla in breve … lui si dice bravo bravissimo mentre gli altri Paesi no, loro sono in controtendenza (dice sempre lui)!

Peccato però che il Bocca venga nuovamente (?) smentito dai fatti con … Federalberghi, fiasco per vacanze sulla neve: fatturato a -31%, settimana bianca a -18% e il weekend a – 14%.


E' una stagione turistica invernale da dimenticare quella che sta per finire, per gli operatori delle località sciistiche italiane che hanno visto ridursi di un terzo, in media, il giro d'affari, causa crisi e condizioni meteo spesso avverse. I dati diffusi da Federalberghi non lasciano dubbi, e sono state soprattutto le famiglie con figli ad aver tagliato dal loro bilancio la vacanza sulla neve.





"La crisi economica che ha condizionato la spesa delle famiglie e l'altalenante meteo che da periodi di siccità è passato ad una ondata di gelo polare, costituiscono quel mix di concause che hanno fortemente influito sull'andamento dei consumi turistici degli italiani durante l'inverno appena concluso", ha commentato Bernabò Bocca, presidente della Federalberghi, invocando misure governative a sostegno del settore e sgravi fiscali per le imprese "stremate da oltre tre anni di cali di fatturato". 

A questo punto bisognerebbe capire come mai l’altalenante meteo riscontrato in Italia (parole di Bocca), non è stato rilevato nelle nazioni a noi concorrenti.
Forse che a loro non sia successo e questa “sfiga” l’abbiamo solo noi?
Mah!

Perché l’Austria ha registrato un incremento del 4,5%, la Svizzera ha mantenuto un leggero calo del 4% mentre la Francia ha registrato un meno 9% che però è sempre meglio delle nostre percentuali da pena.

Beh, in una cosa il Bernabò Bocca c’aveva ragione; infatti siamo in controtendenza, poiché le nazioni a noi concorrenti in questo particolare settore, o vanno bene o perdono molto di meno.

Bravo, proprio molto bravo e soprattutto un “buon” presidente previdente, preveggente e pre qualcos'altro! 
Diciamo che l'è uno che (non) c'azzecca di molto, va.

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