Quando pochi giorni fa vidi il nuovo logo di Firenze, al "miserrimo" costo di 15.000 euro, d'acchito mi venne da pensare che fosse banale per non usare delle diverse terminologie non troppo ortodosse.
Ma siccome al peggio non c'è mai fine, ecco che Genova non resta di certo indietro e in dodici mesi partorisce 'sto obrobrio qua, che oltretutto rispecchiando la famosa nomea della parsimoniosità che veleggia su queste parti qua, di euro ne spende ben sessantamila (60.000), centoventi milioni delle vecchie e amate lirette.
Un momento però.
Il logo della città di Genova, che è stato presentato ieri, è firmato da due savonesi, Anna Giudice e Valeria Morando ed è frutto di un lungo percorso di confronto, durato circa un anno, che va sotto il progetto europeo Citylogo.
Non solo il capoluogo ligure, ma anche molte altre città, quali Oslo, Varsavia, Vilnius, Saragoza, Cohimbra, Utrecht, Dundee, Alba Iulia e Aarus, hanno preso parte al percorso nato in seno all’Unione Europea: sessantamila euro per un logo che, in tempi di difficoltà e di crisi, consentisse di rilanciare le diverse identità urbane e di farle conoscere per attirare turisti e visitatori, di fatto creando ricchezza.
Le condizioni dell’Europa, però, erano molto chiare: al logo si sarebbe dovuti arrivare con la partecipazione dei cittadini.
Il prodotto finale, insomma, avrebbe dovuto essere un’espressione sintetica dell’identità collettiva.
Di progetti poi ne sono arrivati 375 ... ed è mai possibile che nessuno di questi fosse migliore del sopra citato?
La Commissione per la valutazione delle proposte relative al CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE DEL LOGO/MARCHIO PER LA COMUNICAZIONE E LA PROMOZIONE DELLA CITTA’ DI GENOVA composta da Cesare Torre, Direttore della Direzione Comunicazione e Promozione della Città - Gianluca Saba, Funzionario Responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali e Cooperazione Internazionale della Direzione Comunicazione e Promozione della Città - Giuseppe Lamarca, Consigliere dell’Associazione Tecnici Pubblicitari
Professionisti - Sinead Mullins, Responsabile della Comunicazione della rete di città Eurocities - Andrea Rauch, designer - Mario Piazza, designer- Direttore della rivista “Abitare” e Docente presso il Politecnico di Milano - ha valutato le proposte pervenute e ha approvato, sulla base dei criteri inseriti nel bando (Art. 8), la sotto riportata graduatoria degli elaborati che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 51/100 ... e la valutazione con i rispettivi punteggi si possono vedere qui.
Ora c'è da dire che non è ch'io sia un genio e nemmeno molto di meno in 'ste cosette qua, ma qualche logo l'ho fatto fare nonché esaminato e poi deciso durante il mio lavoro, e poi è una di quelle cose che mi piacciono un sacco perché sono convinto che un bel logo ... t'aiuta tutta la vita.
Ma non appena notato il nome del designer Andrea Rauch, di cui ne riconosco le indubbie qualità nel settore, mi si sono raddrizzate le antenne ... però.
Ma vuoi vedere che è lo stesso che ha realizzato nel 1995 il simbolo dell'Ulivo, nel 2001 quello della Margherita e credo anche un (presunto "doppione"?) dell'arcobaleno ... vedi qui?
A questi punti non resta che andare a vedere chi sono le vincitrici e ... porcaccia miseriaccia accia accia ... l'Anna Giudice è stata candidata (è la stessa?) nel 2006 alla Camera nelle liste del PRC (Partito della Rifondazione Comunista).
Mentre anche la socia, Valeria Morando, pare non disdegni le stese preferenze politiche.
Ora questo non vuol dire niente (forse), per carità, ma ... Andreotti Andreotti, mannaggia a te (riposa in pace) con i tuoi sagaci detti.
P. S.: Ricordo all'assessore del turismo di questa città, Carla Sibilla, che questo logo non riprende minimamente i colori della Superba ma più che altro quelli della bandiera Svizzera, anche perché lo sfondo è bianco con la croce di San Giorgio di color rosso e non viceversa.
Beh, a questi punti, considerato quel logo e il modo che abbiamo di accogliere i visitatori in questa città, tanto valeva farne uno così (ved. a lato) ... magari il mondo avrebbe sorriso e sarebbe venuto a trovarci per vedere di nascosto l'effetto che fa.
... poi, il giorno, il buon Diego Pistacchi su Il Giornale (vi immagine sotto)
Ma siccome al peggio non c'è mai fine, ecco che Genova non resta di certo indietro e in dodici mesi partorisce 'sto obrobrio qua, che oltretutto rispecchiando la famosa nomea della parsimoniosità che veleggia su queste parti qua, di euro ne spende ben sessantamila (60.000), centoventi milioni delle vecchie e amate lirette.
Un momento però.
Il logo della città di Genova, che è stato presentato ieri, è firmato da due savonesi, Anna Giudice e Valeria Morando ed è frutto di un lungo percorso di confronto, durato circa un anno, che va sotto il progetto europeo Citylogo.
Non solo il capoluogo ligure, ma anche molte altre città, quali Oslo, Varsavia, Vilnius, Saragoza, Cohimbra, Utrecht, Dundee, Alba Iulia e Aarus, hanno preso parte al percorso nato in seno all’Unione Europea: sessantamila euro per un logo che, in tempi di difficoltà e di crisi, consentisse di rilanciare le diverse identità urbane e di farle conoscere per attirare turisti e visitatori, di fatto creando ricchezza.
Le condizioni dell’Europa, però, erano molto chiare: al logo si sarebbe dovuti arrivare con la partecipazione dei cittadini.
Il prodotto finale, insomma, avrebbe dovuto essere un’espressione sintetica dell’identità collettiva.
Di progetti poi ne sono arrivati 375 ... ed è mai possibile che nessuno di questi fosse migliore del sopra citato?
La Commissione per la valutazione delle proposte relative al CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE DEL LOGO/MARCHIO PER LA COMUNICAZIONE E LA PROMOZIONE DELLA CITTA’ DI GENOVA composta da Cesare Torre, Direttore della Direzione Comunicazione e Promozione della Città - Gianluca Saba, Funzionario Responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali e Cooperazione Internazionale della Direzione Comunicazione e Promozione della Città - Giuseppe Lamarca, Consigliere dell’Associazione Tecnici Pubblicitari
Professionisti - Sinead Mullins, Responsabile della Comunicazione della rete di città Eurocities - Andrea Rauch, designer - Mario Piazza, designer- Direttore della rivista “Abitare” e Docente presso il Politecnico di Milano - ha valutato le proposte pervenute e ha approvato, sulla base dei criteri inseriti nel bando (Art. 8), la sotto riportata graduatoria degli elaborati che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 51/100 ... e la valutazione con i rispettivi punteggi si possono vedere qui.
Ora c'è da dire che non è ch'io sia un genio e nemmeno molto di meno in 'ste cosette qua, ma qualche logo l'ho fatto fare nonché esaminato e poi deciso durante il mio lavoro, e poi è una di quelle cose che mi piacciono un sacco perché sono convinto che un bel logo ... t'aiuta tutta la vita.
Ma non appena notato il nome del designer Andrea Rauch, di cui ne riconosco le indubbie qualità nel settore, mi si sono raddrizzate le antenne ... però.
Ma vuoi vedere che è lo stesso che ha realizzato nel 1995 il simbolo dell'Ulivo, nel 2001 quello della Margherita e credo anche un (presunto "doppione"?) dell'arcobaleno ... vedi qui?
A questi punti non resta che andare a vedere chi sono le vincitrici e ... porcaccia miseriaccia accia accia ... l'Anna Giudice è stata candidata (è la stessa?) nel 2006 alla Camera nelle liste del PRC (Partito della Rifondazione Comunista).
Mentre anche la socia, Valeria Morando, pare non disdegni le stese preferenze politiche.
Ora questo non vuol dire niente (forse), per carità, ma ... Andreotti Andreotti, mannaggia a te (riposa in pace) con i tuoi sagaci detti.
P. S.: Ricordo all'assessore del turismo di questa città, Carla Sibilla, che questo logo non riprende minimamente i colori della Superba ma più che altro quelli della bandiera Svizzera, anche perché lo sfondo è bianco con la croce di San Giorgio di color rosso e non viceversa.
Beh, a questi punti, considerato quel logo e il modo che abbiamo di accogliere i visitatori in questa città, tanto valeva farne uno così (ved. a lato) ... magari il mondo avrebbe sorriso e sarebbe venuto a trovarci per vedere di nascosto l'effetto che fa.
... poi, il giorno, il buon Diego Pistacchi su Il Giornale (vi immagine sotto)
@Luciano
RispondiEliminaqualcuno dice che il caffè "ristretto" preso a digiuno faccia male alla salute, quasi un pugno nello stomaco ... secondo me non ha mai visto un logo come questo...
:-)
@Jennaro
RispondiEliminae speriamo di non rivederlo mai
:-DDDD
@Luciano
sei sublime
A sentire gli autori e l'assessore competente, cadono veramente le braccia.
RispondiEliminaUn logo di rara bruttezza e con la frasetta in inglese, tanto per dare quel tocco di provincialità che non guasta mai.
Davvero una bella gara (al ribasso) con quello nuovo di Firenze.
@Jennaro
RispondiEliminaPoi noi italiani abbiamo la particolarità di prendere il caffè in una maniera che oserei definire infinita.
Proprio come i loghi "funesti" a cui siamo abituati ultimamente.
Bologna, Firenze e Genova per quanto mi ricordo.
:)
@Vincenzo
RispondiEliminaSe non la finisci con i complimenti
quando ti vedo ti prendo a calci
:)
@Frap
RispondiEliminaLa stampa locale afferma che alla presentazione del cosìdetto ci fossero tutte le istituzioni, associazioni etc etc
E tutti si sono dichiarati entusiasti.
Poi, ovviamente la questione cadrà nel dimenticatoio e nessuno controllerà le presenze che quel logo ha procurato a questa città.
... e tira a campà.
... a parte noi che tra un anno ...
:)
@Vincenzo
RispondiEliminaNon gli dar retta, continua, ti copro io...
^_^
@Vincenzo
RispondiEliminaHai tutte le fortune del mondo
:)
e così te la sei scansata, neh?
@Jennaro
RispondiEliminaGrazie!
:-D
@Luciano
Tiè beccati questo
:-D