Uno dei compiti istituzionali più importanti delle Province in merito al Turismo era la classificazione e il monitoraggio delle strutture ricettive alberghiere del territorio finalizzati ad un miglioramento qualitativo dell’offerta ricettiva anche mediante sostegni economici mirati (L.R. 19/2000), e altre "cosette" ormai passate, o forse è meglio definire trapassate, sotto la responsabilità regionale.
Scrivo "trapassate" perché se il monitoraggio dapprima non c'era, ecco che ancor di meno c'è adesso da parte delle Regioni.
Avete mai visto un controllo di qualità o di qualsiasi altro genere da parte delle istituzioni preposte al caso?
Direi proprio di no.
Le ultime due Province ad averlo fatto e poi mantenuto in Italia, furono quella di Trento e di Bolzano ma, anche loro, da circa due anni e a causa delle "spending review" ne fanno a meno.
Però Trento e Bolzano sono indubbiamente quelle che hanno meno bisogno di qualità avendone (imho) in gran quantità.
E questo probabilmente è dovuto al periodico e costante controllo presso le strutture del loro territorio che ebbero negli anni addietro.
Diciamo che vivono sugli allori, va.
Mentre nell'altre (ma qui parlo solo della Liguria) di controlli manco a parlarne.
Dicono che manchino le palanche per questo particolare "lavoro" e forse si difetta anche sul chi ne sia in grado.
Sono quasi d'accordo sulla prima teoria appena scritta (le palanche) ma non credo proprio che siano necessari dei quantitativi industriali di banconote per poter fare un lavoro davvero professionale in aiuto e supporto all'alberghiero.
Mentre sulla seconda non sono d'accordo per niente ... di gente "sana" che conosce il settore alberghiero a menadito qualcuno c'è ... non tantissimi ma alcuni ci sono.
Che la cosa sia importante non la si scopre solo adesso, anche perché sono ormai delle decadi d'anni che ci si lamenta del pessimo rapporto qualità/prezzo di questa Regione, mentre una Commissione di professionisti (non trombati politici o provenienti da chissà quale settore o altra istituzione) diretta dall'assessore al turismo, di certo potrebbe potrebbe ristringere questa forbice che ormai ha raggiunto l'ampiezza massima.
Da quando sono rientrato in Italia, e sempre più insistentemente per via dell'esperienze maturate all'estero dove invece queste ... , continuo a chiedermi il che cosa ci voglia a capirlo e attuarlo in poco tempo.
I risultati?
Basterebbero solo sei mesi per ottenere dei tangibili successi sulla qualità ... ma chissà se sto predicando al deserto?
Scrivo "trapassate" perché se il monitoraggio dapprima non c'era, ecco che ancor di meno c'è adesso da parte delle Regioni.
Avete mai visto un controllo di qualità o di qualsiasi altro genere da parte delle istituzioni preposte al caso?
Direi proprio di no.
Le ultime due Province ad averlo fatto e poi mantenuto in Italia, furono quella di Trento e di Bolzano ma, anche loro, da circa due anni e a causa delle "spending review" ne fanno a meno.
Però Trento e Bolzano sono indubbiamente quelle che hanno meno bisogno di qualità avendone (imho) in gran quantità.
E questo probabilmente è dovuto al periodico e costante controllo presso le strutture del loro territorio che ebbero negli anni addietro.
Diciamo che vivono sugli allori, va.
Mentre nell'altre (ma qui parlo solo della Liguria) di controlli manco a parlarne.
Dicono che manchino le palanche per questo particolare "lavoro" e forse si difetta anche sul chi ne sia in grado.
Sono quasi d'accordo sulla prima teoria appena scritta (le palanche) ma non credo proprio che siano necessari dei quantitativi industriali di banconote per poter fare un lavoro davvero professionale in aiuto e supporto all'alberghiero.
Mentre sulla seconda non sono d'accordo per niente ... di gente "sana" che conosce il settore alberghiero a menadito qualcuno c'è ... non tantissimi ma alcuni ci sono.
Che la cosa sia importante non la si scopre solo adesso, anche perché sono ormai delle decadi d'anni che ci si lamenta del pessimo rapporto qualità/prezzo di questa Regione, mentre una Commissione di professionisti (non trombati politici o provenienti da chissà quale settore o altra istituzione) diretta dall'assessore al turismo, di certo potrebbe potrebbe ristringere questa forbice che ormai ha raggiunto l'ampiezza massima.
Da quando sono rientrato in Italia, e sempre più insistentemente per via dell'esperienze maturate all'estero dove invece queste ... , continuo a chiedermi il che cosa ci voglia a capirlo e attuarlo in poco tempo.
I risultati?
Basterebbero solo sei mesi per ottenere dei tangibili successi sulla qualità ... ma chissà se sto predicando al deserto?
Insistisci insistisci insistisci senza gli sci
RispondiEliminaSolo tu puoi
Mi spiace ma credo sia tempo perso.
RispondiElimina@Anonimo
RispondiElimina?
Ma stai col giaguaro?
Una situazione completamente incredibile se penso che possono anche avere il tuo aiuto.
RispondiEliminaE' anche incredibile il tuo non arrenderti mai.
Ciao
Ma Berlangieri che cosa dice?
RispondiElimina@Vincenzo
RispondiEliminaInsistisco isistisco con o senza gli sci
:)
@Anonimo
RispondiEliminaMi sa che hai ragione
:)
@Captain
RispondiEliminaDovresti saperlo
:)
@Anonimo 2
RispondiEliminaDice sempre di "SI", poi ...
:)
Prendila come vuoi ma sei il più grande nel turismo nazionale
RispondiElimina