È contrario alla riforma del Titolo V della Costituzione, che riporterebbe il turismo sotto l’egida dello Stato, il presidente dell’Enit Pier Luigi Celli: “Ci sono cose più urgenti da fare che non discutere di assetti istituzionali, perderemmo solo tempo quando invece la priorità è operare”.
28 maggio 2013
"Ed è chiaro che non serve cambiare il Titolo V della Costituzione per lavorare insieme, Stato e Regioni": così Andrea Babbi, da cinque mesi direttore generale dell’Enit.
Passa il tempo e ...
17 marzo 2014
Celli: per un anno senza interlocutori al governo. Serve riforma Titolo V.
L'Enit non ha strumenti impositivi. Servirebbe almeno una responsabilità concorrente in materia di turismo" (che nel Titolo V della Costituzione è di competenza esclusiva delle Regioni).
Poi servirebbero 20-30 giovani da far lavorare per il portale Italia.it: "noi non abbiamo i fondi per farlo ma un Paese che non ha un portale turistico efficiente è handicappato".
Ma va?
"Infine, per ritornare ad essere ai vertici delle classifiche mondiali bisognerebbe lavorare sulle infrastrutture, a partire dagli aeroporti, sulla qualità degli hotel, e persino sulla pulizia delle città".
Heilà, Mister Pier Luigi Celli, che fa? Si legge 'sto blog qua?
Comunque sia, se ci legge o meno (bontà sua), abbiamo perso un anno e un tocco (18 mesi in tutto) per non aver capito che andare d'accordo con le Regioni è praticamente impossibile se le palanche le hanno queste e se pensi che te ne diano un po.
Leggerci prima, no?
P. S.: Sì, è anche vero che entrambi non possono farci granché per cambiare la Costituzione, ma magari evitare di dire delle ... e cercare di spingere la cosa, beh; forse aiuta di più.
Questione di marketing?
Cosa vuol dire l'ultima foto?
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaChe anticamente le statue le facevano così
;-)
Mi sa che ti leggono.
RispondiEliminaPerò mi sa che non ti capiscono.
;-)
Hanno bisogno di tempo, so ragazzi
RispondiElimina:)
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