Hai un'idea pazzesca che stai maturando
e innovando da circa vent'anni (cioè 7.300 giorni) e la vuoi
realizzare ?
Non è un problema.
Basta che tu ottenga il permesso dallo
Stato, il visto della Regione, l'ok di questa e e quella
amministrazione.
Senza dimenticare i vari passaggi nelle
associazioni, sindacati e compagnia bella.
Nel caso non ci metterai molto per
capire che ciascun ente avrà la sua obiezione da avanzare.
Però basta che tu, pubblico o privato,
fornisca documenti, spiegazioni, dettagli, relazioni scientifiche
firmate dai migliori specialisti di non si sa decché.
Ma non è finita.
Occorre indire una gara d'appalto.
Cui concorrono varie imprese, alcune
delle quali t'hanno schifosamente copincollato (con risultati per
forza di cose alquanto catastrofici poiché con il copy&paste te lo puoi scordare di fare un buon lavoro ... però ci sono gli scemi che tanto pagano con i soldi degli altri ... i nostri), e dato che viviamo in un Paese
in cui la “mariuolità” organizzata è più efficiente di quella
disorganizzata, perdi pure ogni speranza che tanto …
Ovvio.
I banditi sono più preparati della
gente perbene, e dispongono di quelle armi facilmente distribuibili
per finalità oscure.
E va a finire che i tuoi vent'anni di
studio su quell'idea pazzesca che hai avuto e intendi realizzare,
ecco che in un battibaleno va a completare il suo cammino dentro ad
un cesso.
Beh, basta tirare lo sciacquone e non
se ne parla più, e sarà cibo sopraffino per i cefali laggiù al
mare.
Anche perché i depuratori non lavorano
mai come dovrebbero, neh.
Poi se vuoi partire dall'apice, dallo
Stato, è anche peggio.
In questo caso saranno le stesse
istituzioni preposte che ti metteranno un sacco di bastoni laddove le
ruote non possono girare più (però ti girano a mo di ventilatore
delle altre cose), e dire che sono loro stessi che ripetutamente
t'hanno cercato … sempre che quei bastoni non te li diano pure sul
cranio a mo di patte benevole, ma che fanno un male della madonna
(pardon Madre Maria).
Ma quello che mi preme spiegare oggi è
il paragone che ho azzardato tra Leonardo da Vinci e il TDLAB.
Pochi sanno che il genio di Leonardo s'addentrò anche nel settore che più amo di tutti, l'alberghiero e
la ristorazione.
Infatti fu grandissimo ideatore nella Roma dei
Cesari nel 1489, in occasione delle nozze di Giangaleazzo Visconti e Isabella d’Aragona, dell’allestimento del banchetto nuziale dove
fecero capolino per la prima volta al mondo i tovaglioli ed il modo
di servire le portate.
Da quell’occasione nascono appunto i servizi alla francese, russa e italiana ben contornati dall’eleganza dei servitori che volteggiando musicalmente deliziavano i commensali.
Cose d'altri tempi ma intonate all'epoca e di sicuro e grande avvenire.
Da quell’occasione nascono appunto i servizi alla francese, russa e italiana ben contornati dall’eleganza dei servitori che volteggiando musicalmente deliziavano i commensali.
Cose d'altri tempi ma intonate all'epoca e di sicuro e grande avvenire.
E per la preparazione, il buon Leonardo
da Vinci, ebbe moltissimo tempo, anche perché quel matrimonio venne
dapprima rimandato.
Mentre adesso?
Mentre adesso?
Beh adesso per spiegare (anzi, per
cercare di spiegare) una classificazione alberghiera di qualità che
non esiste da nessuna parte del mondo, nonché ben due possibilità
di annientare le recensioni truffaldine che rompono le bocce a
tutt'andare, organizzare la tassa di scopo per mantenere l'Enit e
dare un senso al suo lavoro, fornire 300 milioni in più di contatti
a italia.it, organizzare la digitalizzazione nel ricettivo, avere in
tempo reale i pernottamenti nello Stivale e altre cosette di certo e
sicuro interesse … beh, avrò la bellezza di cinque (5) minuti (300
secondi).
E non sono di certo Leonardo da Vinci maremma ornitorinca e pure maiala.
A questo punto non mi resterà altro
che riportare il tutto in un unico A4 togliendo gli articoli (il lo
la i gli le), i verbi al passato, al presente e al futuro nonché gli
aggettivi di tutte le razze e poi leggere di corsa.
Se poi non capiranno non c'è
problema, tanto non avrebbero capito lo stesso.
Invece se sarà una sessione plenaria (quindi 1 minuto e mezzo a cranio), beh; in questo caso leggerò una poesia degli "SQUALLOR" abbastanza indicata per l'occasione, rivolgendomi a quei signori che se la sono studiata così.
Invece se sarà una sessione plenaria (quindi 1 minuto e mezzo a cranio), beh; in questo caso leggerò una poesia degli "SQUALLOR" abbastanza indicata per l'occasione, rivolgendomi a quei signori che se la sono studiata così.
Oppure mi metterò a cantare una certa canzone di Fabrizio De Andrè che ci sta proprio bene.
Ah, dimenticavo di aggiungere che sono
stonato.
@Luciano
RispondiEliminaTu e Frap1964 dovreste essere i ministri del turismo.
Lo dico con convinzione e non per scherzo.
Tdlab, o non Tdlab, questo è il dilemma:
RispondiEliminase sia più nobile col Portalone far turismo
e a colpi di tassa di soggiorno accoglier lo straniero
o prendere le armi contro i barconi in arrivo
e, contrastandoli, porre loro fine?
:-)
@Vinc
RispondiEliminaPer una volta sono d'accordo con te.
:-D
Luciano sei un grande e in ufficio non riusciamo a smettere di ridere da oltre mezzora.
Se c'è una priorità, per il comparto, è quella di avere un sistema attendibile e real-time di rilevazione delle presenze turistiche, delle dinamiche di spesa, delle effettive motivazioni di viaggio, ecc. ecc.
RispondiEliminaSe non misuri anzitutto adeguatamente il comparto che pensi di voler governare quale strategia digitale del cavolo pensi di poter mettere in atto?
La misura è l'elemento primo di tutte le scienze e degli approcci di tipo ingegneristico.
Ti risulta che l'urgenza di disporre di un sistema efficace e attendibile di questo tipo sia anche solamente accennata in uno dei documenti stategici del TDLAB?
E non mi pare che manchino gli ingegneri, lì dentro.
Il massimo che son riusciti ad ideare e mettere per iscritto è il Registro digitale delle strutture ricettive presso l'ENIT (praticamente un'anagrafe open) + una serie di tanti bei generici buoni propositi strategici e un bel bla-bla-bla sull'interoperabilità dei dati che prende atto, in concreto, degli standard de-facto esistenti e consolidati da mo'.
La simmetria tra il genio di Leonardo Da Vinci ed il TDLAB, nel senso geometrico del termine, è quanto di più lontano ed inesistente si possa pensare, imho.
Sarà perché così c'è posto a gogò anche la sociometrica che a quanto pare sembra diventata di un'importanza basilare senza della quale non riesci a capire quali siano le città più desiderate dell'Italia.
RispondiEliminaSe non ricordo male, dopo aver letto un fondo di una lunghezza senza pari, alla fine c'era scritto che, dopo anni e anni di studio e attentissime disamine effettuate sul web nelle lingue di mezzo mondo, sono Firenze, Roma e Venezia.
Mica burro e marmellata, neh.
Comunque il progetto l'ho bello che pronto per quella data cosetta ma avendo solo 5 minuti per cercare di spiegare il tutto, per lo specifico ho deciso di concedermi 45 secondi con queste parole tratte da un brano che fa così ...
Mi citeran di monito a chi crede sia bello
giocherellare a palla con il proprio cervello
Cercando di lanciarlo oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato ai bordi dell'infinito ... tanto mica lo capiscono ...
:)
Propongo un amarcord. ;-)
RispondiEliminaCavolo.
RispondiEliminaHo riletto e mi sono riletto ... non è cambiata una benemerita mazza fionda, anzi.
Mamma mia che pena
:(
Che se poi 'sta cosa era già arrivata in qualche modo a livello governativo (governo Monti), vedi QUI, questi del TDLAB farebbero anche bene a spiegare perché non se ne trova la minima traccia nel loro bel piano strategico.
RispondiEliminaChe sia, per caso, solo perché non è un'idea "originale" loro?
@Frap
RispondiEliminaMi sembra che abbia detto proprio il mio programma o sono diventato scemo?
:)