...
anche perché il finale del TDLAB già si sa ... comunque ...
La
base di una società, nel senso più vivo del miglioramento e della
sua continuità, è essere eredi gravidi, cioè figli di storia e
madri di futuro.
La
nascita è un progetto di vita, è un'apertura al mondo, alla storia
e all'avvenire.
Ebbene,
il TDLAB
è tutto questo (?), e alla fin fine che cosa genererà ?
Il
prossimo 17 settembre sarò giù a Roma per partorire le mie idee
sulla possibilità di migliorare un settore che amo da far paura, ma
avrò si e no pochi minuti (5 per la precisione) per farle nascere
dopo una gestazione ormai ventennale.
Zac,
un taglio cesareo e darò sfogo ad un progetto che … è
scritto qui ... e mica pizza e fichi che puoi spiegare in quel poco tempo.
Ma
per farlo nascere dovrò divaricare le gambe e quando fai di 'ste
cose, ecco che devi stare più che attento poiché qualcuno, da
tergo, non cerchi poi spudoratamente di approfittarsi del fatto.
Perché
lo faccio pur sapendo che rischio di prenderlo in saccoccia?
Perché
vorrei finalmente vederli in faccia (in quei cazzo di cinque minuti e
poi ascolterò in perfetto silenzio come educazione e professionalità
insegna) per misurare le loro espressioni dal vivo e non dal dietro
di una tastiera, e ovviamente per comprendere se effettivamente quei
signori hanno a cuore, nella mia stessa maniera, questo settore se
non per loro stessi … vabbeh, ci provo.
E
già ben so che diranno che la cosa non si potrà mai fare perché
quella tale associazione o chissà chi, è difficile da convincere, e
questo senza chiedere altre informazioni o pensare minimamente che il
progetto va solo ed esclusivo benessere di tutti quanti.
Ma da quando in qua una associazione o qualsivoglia di similare si mette a contestare cio' che gli va poi a favore ?
O forse si pensa che siano scemi ?... oppure echennessò !
Ma da quando in qua una associazione o qualsivoglia di similare si mette a contestare cio' che gli va poi a favore ?
O forse si pensa che siano scemi ?... oppure echennessò !
Premetto
inoltre di aver sempre criticato costruttivamente (imho) su queste
pagine la scelta che è stata fatta già a priori nell'elencare i
responsabili (tutti del digitale … ma si può?) delle squadre del
TDLAB da parte del ministero del turismo, le quali poi dovrebbero
decidere se il mio è un buon proponimento … mi si perdoni
l'ardire, ma non ritengo affatto che siano nella possibilità di
poterlo fare.
Ma
che ne sanno di Garibaldi e di Mazzini … si fa per dire, neh!
E
allora vado di corsa a visionare il gruppo della Promozione e
Commercializzazione, ma noto che qualcuno m'ha preceduto scrivendo le
medesime cose che ...
Lui
è Frap1964 che sul suo Magic Italy … ma un momento, prima
vorrei solo dire che Frap1964 è la persona che più ne sa sul
portale italia.it e mi stupisco sempre di più del fatto che non
l'abbiano mai chiamato a Roma per dire e dare le sue opinioni in
merito all'oggetto, a chiara conferma che la meritocrazia è, e
sempre sarà, un'utopia in questo benedetto Paese ... e così scrive
...
In
un “riservatissimo” documento inviato oggi solamente
a 68 (o a 128 ?) privilegiati, cioè coloro che hanno “aderito”
al TDLAB entro il 31 agosto u.s., viene delineata la “nuova”
strategia digitale che dovrebbe far evolvere il beneamato portalone
in qualcosa di più ragionevole (e possibilmente innovativo) del sito
attuale, frutto dell’ incapacità
di sette diversi governi nel far nascere un degno portale del
turismo italiano.
… e dopo
un’attenta lettura eriflessione su quanto sopra
(ved.
qui) , che si potrebbe dire?
Benvenuti
nel mondo dei sogni.
O dei deliri.
Alice nel Paese delle Meraviglie e il Cappellaio Matto non avrebbero saputo fare di meglio.
O dei deliri.
Alice nel Paese delle Meraviglie e il Cappellaio Matto non avrebbero saputo fare di meglio.
Chi
ha ideato questa “strategia digitale”, indubbiamente ben
strutturata e formulata nello stile, ma innovativa quanto un fax al
tempo di WhatsApp, evidentemente non conosce la storia del portale
italia.it; oppure se l’è completamente dimenticata; oppure ritiene
conveniente dare un colpo al cerchio ed un colpo alla botte, giusto
per non scontentare nessuno e provare a tenere insieme le capre con i
cavoli.
Purtroppo
i cavoli sono i nostri e le capre… vabbè, lasciamo perdere e fate
un po’ voi.
La
storia, almeno in teoria, dovrebbe servire ad evitare di commettere
gli stessi errori e non a ripeterli o riproporli.
Il
modello redazione nazionale + redazioni regionali del portale
nazionale del turismo, come noto, era parte integrante
dell’originario progetto Scegli Italia Berlusconi/Stanca.
Giusto per ricordare i dettagli, che tanto male non fa, il budget iniziale prevedeva 4 milioni di euro per contenuti nazionali e 21 milioni di euro (+ altri 2,1 di contributi delle Regioni) da erogare con apposite convenzioni.
Sappiamo tutti come andò a finire.
Giusto per ricordare i dettagli, che tanto male non fa, il budget iniziale prevedeva 4 milioni di euro per contenuti nazionali e 21 milioni di euro (+ altri 2,1 di contributi delle Regioni) da erogare con apposite convenzioni.
Sappiamo tutti come andò a finire.
Una
delle poche cose intelligenti che fece il ministro di Calolziocorte
sul portale italia.it, in un lampo di rinsavimento personale, forse
anche involontario, chissà, fu proprio quella di abolire le
redazioni regionali del portale.
Peraltro mai operative, perché i soldi alle Regioni, come noto, non vennero mai erogati.
Peraltro mai operative, perché i soldi alle Regioni, come noto, non vennero mai erogati.
Dopodichè,
tramite “delegazione interorganica”, MVB delegò Promuovitalia,
braccio operativo di ENIT e dell’allora DSCT, oggi confluito nella
direzione generale per le politiche del turismo del MIBACT, a gestire
l’aspetto redazionale del portale, mentre ACI Informatica si
sarebbe dovuta occupare della gestione tecnica e dell’hosting.
Il
tutto sotto l’egida di un project manager con contratto triennale
di Promuovitalia da 150.000 euro (lordi) che oggi, ma solo del
tutto casualmente, ritroviamo nel TDLAB ad occuparsi di
Interoperabilità e Big Data oltre che alle Feste dell’Unità a
parlare di agenda digitale ed innovazione nel turismo.
Lui che per anni aveva gestito il Giulivo, un sito di “satira politica” schierato con Silvio Berlusconi,
Lui che per anni aveva gestito il Giulivo, un sito di “satira politica” schierato con Silvio Berlusconi,
le cui
pubblicazioni sono “tecnicamente” sospese in attesa che la
politica torni a fare il suo corso.
Campa
cavallo che l’erba cresce.
Comunque,
sino al marzo 2013, si sarebbe dovuto occupare, sereno e giulivo, del
progetto del portale italia.it: come lo abbia fatto, in concreto,
direi che è sotto gli occhi di tutti
Ora
però il nuovo portalone dovrà essere “radicalmente
diverso da quello attuale”
(ci mancherebbe, eh…) e soprattutto dovrà “fornire
un’esperienza ad alto impatto visivo ed emozionale”.
Questa cosa, va riconosciuto, è nuova davvero: non l’aveva ancora detto nessuno/a.
Questa cosa, va riconosciuto, è nuova davvero: non l’aveva ancora detto nessuno/a.
E
si potrebbe continuare su questa linea con il marketplace
B2B,
il “taglio
commerciale molto spinto”
il “web
sentiment”
e via di questo passo.
Mettiamola così: si fa prima ad inserire un link e buona lettura a chi è interessato: si noti solo che il documento risale al 2009, appena 5 anni fa.
Per la serie scopri le differenze con la “nuova” strategia del TDLAB.
Mettiamola così: si fa prima ad inserire un link e buona lettura a chi è interessato: si noti solo che il documento risale al 2009, appena 5 anni fa.
Per la serie scopri le differenze con la “nuova” strategia del TDLAB.
Oh,
però c’è anche la novità, quella vera, perché, intendiamoci,
una novità c’è sempre, ci deve essere per forza:
italia.it
ospiterà strumenti di e-commerce per la vendita online dei prodotti
tipici italiani.
Tombola.
Qui la domanda nasce spontanea: quali prodotti esattamente, ma soprattutto, prodotti da chi?
Tutto molto bello, certo, in teoria, peccato che dietro ad un sito di e-commerce ci debba essere, come minimo, una struttura logistica che poi gestisca il packaging e la consegna del prodotto (quale prodotto che sia).
Pensiamo
forse di mettere su una specie di Amazon o un
Alibaba de’ noantri per i prodotti tipici italiani, per
caso?
Tecnicamente un giochino da ragazzi, direi, anche perché i ladroni, in questo Paese, non mancano di sicuro.
Tecnicamente un giochino da ragazzi, direi, anche perché i ladroni, in questo Paese, non mancano di sicuro.
E
infine non poteva certo mancare l’integrazione con “Cultura
Italia”, “Internet Culturale” e progettini affini dello spreco
multimilionario italiano.
Anche su questo rinuncio ad argomentare in partenza e passo la mano ad un link.
Anche su questo rinuncio ad argomentare in partenza e passo la mano ad un link.
In
conclusione voglio dire però che sulla effettiva e/o probabile
realizzabilità di tutto questo sono davvero molto ma molto fiducioso
perché, come si premurano di specificare gli stessi nuovi strateghi
del turismo digitale italiano, in altra parte del documento da cui è
tratta la “strategia” di cui sopra:
Per
poter disporre della capacità operativa necessaria, il primo passo
dovrà essere quello di dotarsi di risorse e struttura organizzativa
adeguate, in grado di affrontare i nuovi compiti e le nuove sfide.
Tale organizzazione esula dalle competenze di TDLAB. Nel presente
documento si assume che tale passaggio dovrà avvenire e che la
“nuova ENIT” avrà a disposizione le risorse e le competenze
necessarie a realizzare le azioni descritte nel seguito.
E
io su questo, mi ci gioco quel che volete, dico che si può stare più
che tranquilli.
Perché anche la storia recente e/o meno recente di ENIT, oltre che quella del portale italia.it, per chi la conosce o la voglia conoscere, insegna.
Sempre.
Perché anche la storia recente e/o meno recente di ENIT, oltre che quella del portale italia.it, per chi la conosce o la voglia conoscere, insegna.
Sempre.
@Luciano, con te
RispondiEliminafinalmente il TDLAB potrà stare al turismo come la ragnatela alle mosche.
Ah, a proposito, non ti dimenticare ti tesserne una sul Vesuvio (mica mo' qualcuno dira: le solite raccomandazioni...?!)
^_^
Siete due grandi
RispondiEliminaanzi di più
RispondiElimina:-DDD
...
RispondiEliminaE la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine
ormai
... (cit.)
Cinque minuti possono essere tanti o pochissimi.
Per gli adepti del tweet sono certamente un'eternità, per dire.
Sei tu che sei poco social 2.0 e sei ancora convinto che l'approfondimento ed il merito (delle e nelle cose) abbiano valore.
Adeguati ai tempi !! :-)
... in un mondo (solo in Italia) che
RispondiEliminanon ci vuole più ...
Porca paletta ma perché dalle altre parti non è per niente così ?
:(
@Jennaro
RispondiEliminaHanno ucciso l'uomo ragno
chi si stato non si sa
forse quelli della mala
forse la pubblicità (digitale)
Hanno ucciso l'uomo ragno
non si sa neanche perché
avrà fatto qualche sgarro
a qualche industria TDLAB
:)
Caro ministro ti scriiiiivo,
RispondiEliminacosì mi distraggo un po
e siccome sei moooolto lontano,
più forte ti scriverò.
Da quando sei partiiiiito
c'è una grossa novità
hai creato il TDLAB
ma il portale, ancora, qui, non va !!
;-)
@Frap
RispondiEliminaEccome no sono andato fino a Roma (alla Sapienza) e ho visto com'è andata.
:)
#credeteci
P. S.: E dopo altre due missive andate a buca finalmente mi hanno chiamato per un appuntamento ai primi di luglio 2014.
Beh, oggi siamo all'11 settembre e ancora ...
#sapevatelo
:)
E gli dirannno le solite menate di sempre a cui risponderà nella stessa maniera dei tempi passati e la gente applauderà come le altre volte e non cambierà un piffero come si può tranquillamente immaginare.
RispondiEliminaVorrei tanto che nessuno gli facesse una sola domanda ma mi sa che se scommetto, perdo.
RispondiElimina:(
Vediamo anche l'aspetto positivo della cosa, però, dai.
RispondiEliminaCome noto il perimetro temporale del TDLAB è di soli sei mesi (a meno di "colpi di scena").
Essendo stato creato il 3 aprile, di fatto andrà a morire il 31 ottobre al Forum Europeo del Turismo a Napoli con presentazione delle schede progettuali e del piano strategico digitale.
Dopodiché il tutto sarà catalogato e ricordato ai posteri nell'ambito che più gli compete.
Dimentichi questo ?
RispondiEliminaPer poter disporre della capacità operativa necessaria, il primo passo dovrà essere quello di dotarsi di risorse e struttura organizzativa adeguate, in grado di affrontare i nuovi compiti e le nuove sfide. Tale organizzazione esula dalle competenze di TDLAB. Nel presente documento si assume che tale passaggio dovrà avvenire e che la “nuova ENIT” avrà a disposizione le risorse e le competenze necessarie a realizzare le azioni descritte nel seguito.
;)
E io su questo, mi ci gioco quel che volete, dico che si può stare più che tranquilli. ;)
RispondiEliminaMa chi te lo fa fare caro Luciano.
RispondiEliminaDa programma risultano 3 ore di riunione e 128 partecipanti potenziali.
RispondiEliminaMa saranno 3 sessioni separate o una sessione plenaria unica?
In questo secondo caso avresti a disposizione meno di un minuto e mezzo.
Se vai a Roma con questi presupposti qui, sei veramente un mito (e sono serio, eh).
@Frap
RispondiEliminaCredo che siano tre sessioni separate.
Comunque mi sono già preparato in entrambi i casi.
Se saranno 5 minuti sono riuscito a concentrare 20anni di studio e ben tre opzioni e mezzo di migliorie in un unico A4 togliendo gli articoli (il lo la i gli le), i verbi al passato, presente e futuro e gli aggettivi di tutte le razze.
Se poi non capiscono non c'è problema, tanto non avrebbero capito lo stesso anche se li avessi mantenuti.
Invece se sarà una sessione plenaria, beh; in questo caso leggerò una poesia degli "SQUALLOR" abbastanza indicata all'occasione.
Oppure mi metterò a cantare una certa canzone di Fabrizio De Andrè che ci sta proprio bene.
:)
Ah,
RispondiEliminala canzone di De Andrè dovrò necessariamente tagliarla ... ma in questo caso si capisce anche fin troppo bene.
:)
Ah beh... se peschi nella discografia di De Andrè hai solo l'imbarazzo della scelta.
RispondiEliminaVerrebbero bene ad esempio, per dire
Al ballo mascherato
ma anche
La bomba in testa
e diverse altre, probabilmente.
Testi molto ermetici, però, in questi casi.
Metafore troppo sottili.
Secondo me capirebbero in pochi. ;-)
Fors'anche perché sono stonato.
RispondiEliminaComunque ci vado col karaoke
:)
Allora VOGLIO lo streaming, eh...
RispondiEliminaAssolutamente !! :-)